Il passato ci distrugge
Non capivo cosa volesse dire, non mi ha mai detto cosa lo affliggeva in quel momento,non volevo mi trattasse così male,non lo meritavo.
Pensavo e ripensavo alle sue parole,il fantasma di Bryan mi perseguitava non voleva andarsene. Era un tormento.
Decisi di cominciare il compito da sola,se la professoressa avrebbe avuto qualcosa in contrario da dire avrei raccontato la verità.
Il suono del campanello mi fece sobbalzare risvegliandomi dai miei pensieri. Ancora lui, era tornato indietro per chissá quale motivo, strano vederlo lì sulla soglia della mia porta dopo averlo cacciato.
<<io devo farlo, tu devi capirmi>> urlò prendendomi il viso tra le mani. Aveva gli occhi gonfi dal pianto,non ne capivo il motivo.
<<cosa Bryan, cosa devo capire. Non ci capisco assolutamente niente >>
<<ho dovuto farlo, ho dovuto abbandonarti. Non ho mai smesso di amarti,mai>>
<<Bryan é troppo tardi adesso>> dissi fra i singhiozzi
<<non sono tornato indietro per ritornare con te Aurora,non posso>>
<<anche se potevi farlo,non lo accettavo. Sto bene senza di te.>>
Smisi di piangere, era arrivato il momento di tirare fuori le unghie e mostrare tutto il mio carattere. Non poteva trattarmi così.
<<spiegami almeno perché non puoi. Io voglio assolutamente una spiegazione, voglio il motivo esatto del perché mi hai abbandonata>>
<<ti ho abbandonata perchè il passato di mio padre é ritornato a perseguitarmi. Non te ne ho mai parlato perché non si é mai fatto vivo fino ad ora. Quel giorno mi arrivò un messaggio da parte di uno degli scagnozzi di mio padre. Scrisse che Albert Johnson, l'acerrimo nemico d'affari di mio padre ha scoperto di me, di te, ha scoperto che ora viviamo a New York. Ha giurato di portarti via da me. Non potevo accettare quella situazione e allora ho trovato un modo per fargli capire di essermi allontanato di mia spontanea volontà>>
<<cosa c'entro io con Albert, tuo padre. Cosa c'entro io con tutta questa storia?>> chiesi. C'era qualcosa del mio passato che non sapevo, qualcosa che andava oltre i limiti pensai.
<<Aurora ho scoperto una cosa che riguarda te e i tuoi genitori. Loro non te l'hanno mai detto per proteggerti.>> prese fiato e continuó
<<sei stata adottata, tuo padre Albert Johnson ti cerca da moltissimo tempo.>>
<<fermo,fermati un secondo. Sono stata adottata?>>
<<si>>
<<da quanto tempo lo sai?>> chiesi
Gli rivolsi uno sguardo dispregiativo e privo di emozioni. Non sapevo più cosa pensare, non sapevo più chi ero io, chi erano i miei genitori veri.
<<lo so da quando ti ho abbandonata>>
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