«Questo è il teatro»gli dissi con un piccolo sorriso, che si spense in men che non si dica alla vista di una ragazza seduta su un tavolino un poco più in là con Bryan che gli baciava i seni. «Aurora che c'é?»Mi disse
«no nulla stavo solo pensando tranquillo»

Tornammo tutti in classe e Bryan mi rivolse uno sguardo tenebroso e andó a sedersi.
Alla fine delle lezioni tornai a casa e per strada mi sentii osservata e allora mi girai, vidi Bryan che mi stava seguendo, o forse stata solo tornando a casa, e mi dissi di non pensarci e tornai a camminare.

«chi era quello?!»Esclamò arrabbiato nero Bryan,
«un mio nuovo amico»risposi
«e poi queste ormai non sono cose che ti riguardano»continuai. Mi fulminó con lo sguardo.
«Ah no? Tanto lo so che lo stai facendo per farmi ingelosire, lo so che mi vuoi ancora»,si avvicinò pericolosamente a me e mi guardò dritto negli occhi. Scoppiai in una grossa risata prima che potesse fare qualcosa,
«ma chi io? Far ingelosire te? Ma anche no»dissi tra una risata e l'altra,
«no, ormai non ti voglio più,  ah e la prossima volta, se devi scoparti qualcuna,sii più prudente. Bye» mi misi i miei occhiali da sole e lo lasciai li incredulo.

Il mattino seguente mi svegliai un po' tardi visto che non avevo scuola, pulii casa e mi preparai per andare al lungo mare a fare una corsetta. Mi infilai le cuffie e feci partire "Havana" di Camilla Cabello e inizia la mia corsa. Durante la corsa incontrai Riccardo..

«Guarda chi si vede in giro»
«Hey, ciao. Che ci fai da queste parti?»Gli risposi.
«oh nulla, passeggiavo.»
«Capisco»gli sorrisi. Mi accorsi che mi guardava in modo strano, mi guardava i leggins.

«cosa guardi»gli chiesi,
«ehm niente niente»disse lui alzando subito lo sguardo dai leggins alla faccia. Era imbarazzatissimo.
«che ne dici se qualche volta usciamo insieme?»Mi domandó con un grosso sorriso stampato in faccia, «da amici intendo»
«oh certo» gli dissi.
Ci salutammo e io continuai la mia corsa, ripensando alla scena raccapricciante di ieri in teatro. Stavo perdendo la testa, era tutto un incubo. Non sapevo come uscire da quella situazione.

Come facevo a dimenticarmi di Russo?