Brutte sorprese...
Il giorno seguente mi svegliai molto presto per andare a scuola, svegliai Bryan visto che dormí a casa mia, come la maggior parte delle sere, scesi a preparare la colazione mentre Bryan andò a farsi la doccia e in men che non si dica eravamo pronti entrambi. Arrivammo a scuola in perfetto orario come la maggior parte delle volte e entrammo in classe.
«compito a sorpresa!»Esclamò la professoressa di italiano,
«ora vi darò la traccia del tema»
«cos'é per voi l'adolescenza?»
Questa era la traccia del tema, già sapevo cosa scrivere, guardai Bryan per un istante che mi disse
«cos'é sto schifo? Non so proprio cosa scrivere, ho il blocco dello scrittore»risi e tornai con la testa sul mio foglio protocollo pensando a come formulare il tutto.
Allora...
***
"L'adolescenza é quell'arco di tempo che parte dai 13 e finisce ai 19 anni, é un periodo un po' particolare. Ognuno in quest'arco di tempo si sente grande a modo suo, ma non lo é abbastanza. Un giorno si sente il re del mondo, e il giorno dopo una nullità assoluta. Il periodo delle prime amicizie, dei litigi, delle uscite con gli amici, le prime cotte, i primi amori. Ecco si i primi amori, l'amore verso un amica, l'amore verso un ragazzo sbagliato, l'amore non corrisposto, l'amore della propria vita. L'adolescenza é quel periodo in cui ogni persona spera di trovare il proprio amore di una vita, l'amore porta a sperare in qualcosa, avere dei sogni e sperare che un giorno si realizzino. Ecco questo é l'amore per un adolescente. L'adolescenza é anche "la prima volta", la prima volta in cui un ragazzo prova a fumare, la prima volta che fa l'amore con una persona a cui tiene veramente. Ecco cos'é per me l'adolescenza, la prima volta di tutto.
***
Rilessi due volte il tema prima di ricopiarlo e consegnarlo alla prof Girasole. «Perfetto direi che può andare»dissi a Bryan prima che consegnasse anche il suo. Mi sedetti al mio posto e aspettai che suonasse la campanella per l'inizio della prossima ora. Sul mio banco c'era un bigliettino, lo aprii e lo lessi.
« alle 16:30, oggi pomeriggio al parco»
La calligrafia non era quella di Bryan allora glielo feci vedere.
«andremo a vedere chi ci sarà al parco oggi pomeriggio»disse
«chiunque sia se la vedrà con me»continuò con fare rabbioso.
Finite le sei ore di scuola, pranzammo e aspettammo l'ora per uscire.
***
«Chi pensi che possa essere stato a scrivere quel bigliettino?»chiesi
«lo scopriremo» mi rispose Bryan sorridendomi.
Vedemmo arrivare un ragazzo alto, con i capelli castani e gli occhi azzurro oceano. «ciao sono James della 4B, ci siamo conosciuti l'altra sera al Duel ti ricordi? Ero il barista del locale.»
«scusami ma non mi ricordo affatto di te»dissi diretta
«si avrei dovuto immaginarlo, eri ubriaca fradicia»
«si ma in tutto ciò, perché mi hai mandato il bigliettino?, cosa vuoi?»Sputai con disprezzo «conoscerti»
« mi dispiace, sono già impegnata. Il mio ragazzo é proprio li»esclamai
«oh beh allora scusami io non volevo disturbarti.ma aspetta un attimo, il tuo ragazzo é Bryan Russo?! Il più stronzo della scuola?Ragazzina, tu sei pazza, credimi te ne pentirai amaramente»
« aspetta aspetta aspetta, c'é qualcosa che devo sapere?»
«dico solo che la mia ex ragazza é andata a letto con lui qualche settimana fa»
«tu?» Esclamò Bryan
«a quanto pare vi conoscete già»esclamai con disprezzo
«vi lascio soli, non ho voglia di assistere più ad alcuna scenata.»
«aspetta Aurora vengo con..»
«non ti azzardare a seguirmi, perché finisce peggio di come sta per finire»
«ma c-che cosa ti ha d-etto?" Mi chiese «abbastanza da dirti che questa volta é finita per sempre, é che tu sei solo un coglione prepotente. Vattene Bryan, vattene hai capito?!»Urlai tirandogli un ceffone.
Tornai a casa da sola, ero una stupida, una stupida che credeva nell'amore, al principe azzurro, una cretina che credeva a tutto quello che diceva Bryan, alle parole spese sul nostro futuro, ai suoi gesti. Una sola cosa avevo in mente, mi aveva usata.
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