11. non è colpa tua.. Memory
Ho imparato dai miei sbagli,
ho Imparato ad odiare,
ho imparato che è sbagliato..amare,
Che porta solo dolore e cuori infranti
Che non ne esce fuori mai
niente di buono..
Continuo a dirmi di aver capito, di aver imparato dai miei continui
errori, mi riprometto di non commetterli più, ma come si fa..
Come si fa a smettere di amare,
Come si fa a reprimere l'amore che ci circonda, che è parte di noi, perché anche se ci poniamo un obbiettivo, non sempre va come si desidera..
mi sono imposta di non amare mai veramente, di non affezionarmi troppo,ma ora mi ritrovo
ad impazzire per lui..
Xavier
Ormai mi viene naturale essere stronzo con lei e più cerco di allontanarla succede il contrario, me la ritrovo tra le mie braccia o che l'abbraccio o che la bacio..
eravamo sulla terrazza di un hotel e da cui si riusciva a vedere tutta la città.. lei era un incanto, indossava un vestito blu con una spaccatura che lasciava intravedere le sue gambe e i capelli sciolti, in tutto era uno spettacolo..
Ricordo che parlavamo e abbiamo iniziato a litigare e un minuto dopo era già tra le mie braccia, le sue labbra sulle mie e le mie mani che scoprivano il suo bellissimo corpo.. è stato un sogno, ma ricordo ancora il sapore delle sue labbra sulle mie, il modo in cui la guardavo e quanto delicatezza e passione c'erano in quei baci che una volta provati non ne potevo fare a meno, sembravano troppo reali per essere finzione o immaginazione, ma è stato solo quello niente di più..
Ho commesso errore di iniziare ad interessarmi a lei e ora c'è l'ho in testa.. sono contento che questa vacanza stia per finire, in modo che non posso più vederla così spesso senza la voglia di stringerla fra le mie braccia o sbatterla contro un muro per sentire di nuovo le sue labbra..
"Elena?" Chiede Lucy quando scende le scale
"Non ha dormito con te?" Chiede Kate
"Non sarà tornata" dice Rydian
"Sta ancora dormendo nel mio letto" dice Alex
"Ehh...?" Dice Lucy confusa
"Ieri sera era a terra non la vedevo così da un po'... era come se l'avessero spezzato il cuore aprendo una ferita non ancora guarita"
Una senso di villa di fa largo in me, dopo le parole di ieri so che l'ho distrutta in qualche modo, eliminando ogni possibile speranza del vecchio Noi.
Elena
Mi sveglio confusa su dove mi trovi, poi inizio a ricordare di ieri sera..
Mi alzo tutta frastornata e vado in bagno a farmi una doccia calda rilassante.
Ho una voglio di vivere pari ad un bradipo sedato, ma ciò nonostante questo passo una giornata tranquilla senza che nessuno mi infastidisca o distrugga la mia tranquillità.
Una settimana dopo
La vacanza con i ragazzi è finita da un po' e tutto sembra tornato normale.. continuo ad odiare il mio vicino e lui fa lo stesso, non ci siamo più parlati da quella sera e detto sinceramente non voglio neanche incontrarlo.
Da quando sono tornata mi sento un peso addosso che non vuole svanire, non vado più in spiaggia per non ricordare nulla di quello che è successo in vacanza, parlo poco e sono quasi sempre casa.
Continuò a pensare al perché mi sento così arrabbiata, al perché di tutto questo odio, e come tutto sia iniziato.
Flashback
"Tesoro è solo una vacanza di qualche giorno, tranquilla" dice mia madre prendendo la mia valigia
"Va bene, ma possiamo portare anche Xavier?" Dico in tono supplichevole
"No amore non possiamo portarlo con noi, sai che siamo già in ritardo e dovremmo chiedere a Chloe e David se può venire e ci vorrebbe molto tempo"
"Allora resto io" dico andando tra le braccia del mio migliore amico
"Elena.. sali in macchina che siamo di fretta" dice mio padre
"Ma io.. io.. io voglio restare.. o viene Xavier o rimango io" dice con le
lacrime
"Elena sono solo un paio di giorni poi torneremo"
"Promessa?"
"Promessa ora andiamo" mi invita mia madre ad entrare, mi stacco dalla braccia di Xavier con fatica, perché neanche lui vuole lasciarmi in realtà
"Ci vediamo tra qualche giorno" dico ormai in macchina
"Ok, non metterci troppo" mi dice
partiamo e mi sembra un addio quello che gli sto dando, ho l'impressione che non lo vedrò molto presto anzi che ci stiamo lasciando per non rivederci più..
I giorni passano e con questi i mesi, siamo ormai a novembre sono passati quasi tre mesi da quando siamo venuti ad Houston per una "vacanza"
E ho l'impressione che non tornerò più ad Anaheim, e che non lo rivedrò più.
Il rapporto con i miei genitori sembra aver preso una piega peggiore di giorno in giorno e ogni intenzione buona sembra sparire.
"Elena la cena è pronta" mi chiama mia madre di sotto, scendo controvoglia e mi dirigo in cucina
"Tesoro non hai fame?" Mi chiede mio padre, ma non rispondo sedendomi a tavola
Si sono ormai abituati al mio comportamento distaccato e freddo
"Questa sera pensavo di andare alla giostre che hanno appena appaltato, che ne pensate solo noi tre, io e i miei due figli" dice entusiasta
"Alex sarà molto felice di venire, quanto a me non ci vengo" dico con il mio solito dono tagliente, posa la forchetta e sforza ancora un sorriso come è solita a fare nel questo periodo
"Mamma.. brava Elena hai offeso ancora la Mamma, ti piace proprio vedere la mamma soffrire" dice Alex
"Come no"
"Va bene così ragazzi, volete il dolce ho fatto la torta di mele" dice alzandosi
"Mm Mamma Elena-"
"Va bene così, se non vuole venire andremo solo noi due ok?"
"Perché Mamma? Perché hai dovuto trascinarci fin qua?" Dico alzandomi da tavola e tornando nella mia stanza.
Xavier
Mi ha mentito, aveva detto pochi giorni ma sono passati tre anni da quando se ne andata, non l'ho più sentita da quel giorno e mi manca da impazzire
Ogni giorno mi fermo davanti casa sua sperando che lei spuntasse fuori dicendo "xav sono tornata, mi sei mancato tanto" ma non accadrà
Inizio ad odiarla per essersene andata così, per non aver insistito per restare, per ogni sorriso che non vedrò su quel bellissimo viso, per ogni lacrima che non asciugheró, ma soprattutto la odio per avermi fatto innamorare per poi andarsene senza più ritornare.
Elena
Col passare dei anni sono diventata sempre più stronza, di giorno menefrego dei sentimenti della gente e di notte piango senza sosta per un ragazzo che ha finito per volare pagina
Ritornare ad Anaheim dopo che lui non c'era più, dopo che non valevo più per lui è stato doloroso, più della discussione che abbiamo avuto dopo anni che non ci siamo visti.
Quello ha rotto tutto, portandoci ad ordinarci
C'è stata solo una volta dove ho permesso a mia madre di consolarmi ed è l'unico ricordo di noi due da sole che non litighiamo
"Se potessi ti toglierei tutto il dolore che provi e lo prenderei pur di non vederti così a terra" dice mentre mi abbracia e mi accarezza i capelli
Il suo profumo mi invade e continuo a piangere per quella mancanza di contatto e quel conforto che è durato da tre anni.
Fine flashback
Tutto è cambiato dal giorno del incidente e continuo a pensare che sia colpa mia, se non avessimo litigato, se non l'avessi fatta piangere come mio solito, non avrebbe preso la macchina per fare il solito giro e non avrebbe fatto un incidente camion.
Quando ospedale ci ha chiamato per informarci ci siamo diretti subito lì, mio padre e mio fratello entrarono nella stanza subito mentre io volendo fare la superiore e sono rimasta fuori a farmi i miei giri
Sono entrata solo quando mio padre e alex sono usciti
Ricordo ancora il colore della stanza bianca e azzurra, lei distesa sul lettino piena di lividi e pallida
I suoi occhi verdi come i miei che si spegnevano di più ogni secondo che passava, i capelli rossi che le coprivano parte del viso e il sorriso sulle labbra nonostante sapessse che stava morendo.
Non feci in tempo a dire niente che la macchina inizio a segnare il suo decesso con un bip..
Le lacrime mi uscirono a cascate come mai prima d'ora, io stretta al suo petto e non sentivo più nessun battito, la mia mano intrecciata alla sua e mille "mi dispiace" che non poteva più sentire.
I medici che non cercarono di riportarla indietro, ma che segnarono soltanto l'ora della sua morte
20.20 del 20 aprire.. quel giorno, quel ora, mi hanno distrutto.
Io in ginocchio vicino al suo letto che mi dimenavo perché non mi portassero via della stanza, via da lei, ma mi resi conto che era troppo tardi... che lo aveva già fatto la vita, mi aveva tolto mia madre e se la era portata via come il briciolo di speranza che c'era in me..
Il cuore mi faceva troppo male come se si fosse spezzato per sempre, come se fossi morta anch'io con lei e la cosa che mi tortura fino ad adesso e sapere che è colpa mia se è morta.
la mia punizione è guardarmi alla specchio e vedere la mia immagine identica alla sua, ogni nostro conoscente ricordarmi quanto siamo identiche e scusarsi per la mia perdita
Mi odio per quello che le ho fatto passare per non averla mai detto un ti voglio bene in quei quattro anni, se non avessi litigato saremmo probabilmente qui sul letto a chiaccherare come il nostro solito, ma no.
Non ho dormito, mangiato per quattro giorni ho solo pianto l'assenza della sua presenza da quella notte
Sono entrata in un giro di depressione incredibile, ho iniziato a tagliarmi per non pensare più al dolore che provavo nel cuore, ma a quello sul corpo, poi sono stata ricoverata.. mi credevo pazza. ho iniziato ad odiare l'amore, l'affetto, non permettevo a nessuno di starmi vicino in quei due anni, non volevo condividere il mio dolore ed ho iniziato a nasconderlo, sono tornata quella di prima, ho rinchiuso la parta più oscura di me in un cassetto, ma continuo a tenere le chiavi, per sbirciarvi nei momenti più bui.
ho finito di essere felice il giorno del matrimonio di mio padre, di non essere triste al compleanno di mia madre, alla festa della mamma o a Natale... Lei adorava natale.
Ho finto di aver superato tutto, di essere andata aventi con la mia vita, ma sono rimasta indietro questa è la verità mi illudo di averla superata ma basta così poco a farmi crollare su tutto manco un castello di carta.
ho pregato, supplicato per riaverla ma non ho ricevuto niente, solo dolore.
Lo stesso dolore che le ho fatto passare per così tanti anni e che ora mi è stato ridato indietro tutto d'un colpo.
Le braccia di Alex non sono mai state così confortevoli, mentre consola una povera disperata... Mentre scarico tutte le mie lacrime.
"Non è colpa tua" mi sussura come se avesse capito che mi incolpo di tutti i disastri che succedono nel mondo
"Lo dici perché non sai daverro come è andata" dico tra i singhiozzi ma lui continua a stringermi a cullarmi
"È colpa mia se è morta, solo colpa mia se non abbiamo più nostra madre.." dico in un sussurro, sento il suo corpo irrigidirsi e una lacrima rigargli il viso, le sue braccia smettono di stringermi come per dire che ho ragione
Esco dalla stanza dirigendomi nel unico posto pieno di ricordi ma anche di dolore che mi hanno procurato.
©©©©
Ciao a tutti spero state bene 😊come promesso ho fatto un riassunto dei 6 anni ad anaheim, del incidente e di come si sente ancora...
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