She is here
"Noi siamo la luce insieme, il male che produce il bene...la notte abbassa lo sguardo che a guardarci non gli conviene"
Jane's pov
L'auto gialla accostò vicino a una pizzeria chiusa, scendemmo e feci per pagare l'autista, ma quando mi girai già era scappato, facendo sfrecciare la vettura lungo la strada quasi deserta, rallegrata solo da grida di bambini che giocavano a nascondino.
-E ora?
Mi guardai intorno, poi vidi una casa molto alta, sembrava un castello, grigia con il cancello verde e un bel giardino davanti.
-È quella?
Chiese Jeff guardando la casa, io feci spallucce, poi camminammo verso la casa, guardai il citofono:c'era il cognome di Maddalena, o meglio del padre.
-Si è casa sua
Dissi sorridendo d'istinto, Jeff sorrise insieme a me, feci per premere il pulsante, ma il corvino affianco a me mi bloccò la mano.
-Non possiamo bussare! se ci sono i genitori non prenderanno molto bene il ritorno di una ragazza ricercata dalla polizia.
Disse lasciandomi il polso, che sciocca che ero, presa dall'euforia mi ero lasciata andare.Scavalcammo il cancello alto e guardammo attraverso il vetro di una finestra.Non si vedeva nulla all'interno.
-Jane!
Rimasi terrorizzata nel sentire il mio nome, mi girai meccanicamente e vidi Maddy correre nella mia direzione seguita da un cucciolo, un chiwawa adorabile.Mi saltò addosso piangendo come una matta, caddi a terra sotto il suo peso.
-Oddio Jane quanto mi sei mancata!
Continuavo a stringerla contro il mio corpo, riassaporando il profumo dolce dei suoi vestiti, un profumo che quasi non ricordavo più.
-Dove cazzo eri finita quando servivi eh? i miei si sono messi in testa l'idea che ormai quel paese era pieno di gente malata di testa e sono voluti venire qui!
Disse alzandosi dal mio corpo, poi si sedette sull'erbetta verde, mi girai leggermente e vidi Jeff mentre cercava di allontanare il chiwawa di Maddy, che voleva leccarlo...aveva scelto proprio la persona sbagliata.
-Ma cosa ne sanno se qui è meglio o peggio?
Le chiesi disperata, lei scosse la testa.
-Figurati che mi trovo malissimo anche nella nuova scuola che si trova a pochi isolati da qui.Ho comprato Holly per compagnia, mi sento proprio sola...
Disse accarezzando il cucciolo che si appollaio' sulle sue gambe.
-Mi dispiace...io non so cosa fare per aiutarti.
Dissi con sincerità, Maddy mi guardò con aria sognante...avevo gia capito e stavo quasi per piangere per la risposta che le avrei dato.
-Potresti restare con me!
mi disse sorridendo, non era una richiesta, era un'affermazione.Jeff mi guardò, poi sorrise e abbassò la testa, Maddy lo guardò e poi ritornò a guardare me.
-Cosa c'è? non dirmi che non puoi restare neanche un pó con me? solo due o tre giorni...ti prego Jane! mi farebbe davvero bene...
Disse guardandomi con degli occhioni da cerbiatta.
-Mi dispiace...ma io...
Incominciai a dire, lei si alzò di scatto prendendo il cagnolino fra le braccia, che iniziò ad abbaiare minacciosamente contro di me.
-Mi dispiace! certo! non dirmi che non puoi stare neanche un pó lontana da lui!
Disse guardando Jeff.
-Tu non sai cos'è successo con Andy! sono rimasta sola e non te ne fotte più un emerito cazzo di me!
Disse, mentre che le lacrime incominciarono a solcarle le guance.
-Non è questo..
Dissi guardandola con sofferenza, lei si asciugó le lacrime.
-Ah no? e allora perché? e dimmi, perché sei venuta se non vuoi restare?!
Deglutii rumorosamente, Jeff mi guardò e scosse la testa, come per ricordarmi di non poter dire nulla.
-Io vorrei restare, ma non posso.
Maddalena mi guardò ridendo.
-Oh certo, non puoi...è diverso! qui non si tratta di potere,qui si tratta di volere! tu non VUOI restare che è diverso!
Disse lei quasi urlando la parola "vuoi".Mi alzai e l'abbracciai, lei mi spinse via.
-Vattene
Disse indicando il cancello verde, io la guardai senza capire.
-Cosa?
Chiesi ingenuemente, lei fece scendere il chiwawa dalle braccia e quel coso peloso corse verso di me abbaiando.
-Ho detto vattene, se sei venuta per farmi stare peggio non ti voglio più vedere.
Sentii le guance bagnarsi, stavo andando a fuoco, le lacrime scendevano veloci, le sentivo sulle labbra, scendevano lungo il mento.Maddalena mi guardò ancora, anche lei bagnata in viso, poi sentii una mano dietro la schiena:Jeff mi stava spingendo fuori di lì. Mentre mi spingeva mi girai un'altra volta:Maddalena era in lacrime e a confortarla c'era solo Holly. Uscimmo dalla sua grande casa e percorremmo un paio di metri in silenzio, poi però non ce la feci più, mi accasciai a terra piangendo come una pazza.Ero scoppiata, ero venuta a Roma per Maddy e avevo rovinato tutto, perché alla fine era solo colpa mia, non sua, lei diceva sempre la verità e stavolta la verità era questa:io l'avevo abbandonata.Non sapevo cosa fosse successo con Andy, cosa avesse spinto i genitori a portare la loro figlia tanto lontano dai suoi amici, ma una cosa era certa:ora Maddy era sola e neanche io ero stata capace di farla stare meglio.Io che avrei dovuto dare la vita per lei, io che dicevo di non mollarla mai, io che alla fine l'avevo abbandonata.Mi sentivo una merda, una fottuta merda, valevo meno di una cicca di sigaretta in quel momento.Jeff si avvicinò a me e mi tirò su, mi attaccai al suo corpo forte, lui mi strinse fra le sue braccia.Neanche lui riusciva a farmi stare meglio adesso, ero in uno stato pessimo.
-Shhh...si sistemera' tutto...non piangere
Disse Jeff sussurrandomi nell'orrecchio queste parole.
-Non dire cazzate
Dissi fra le lacrime, poi ripresi cercando di prendere fiato, che stavo sprecando nel pianto.
-Lei mi odia!
Urlai come una fuori di testa, ma così era.Ormai avevo perso la ragione, la mia migliore amica mi aveva sbattuto in faccia la realtà e io non riuscivo a reggere tutto ciò.
-Non ti odia, per prima cosa i migliori amici si perdonano a vicenda...
Disse sicuro come sempre di quel che diceva.
-E se non fosse così?
Gli chiesi singhiozzando, lui mi accarezzo' i capelli e mi asciugó le lacrime.
-sarà così credimi
Presi un respiro profondo e asciugai le lacrime.
-lo spero
Dissi sforzandomi di sorridere, Jeff mi sorrise a sua volta.
-Sai qual'è la cosa che più ammiro di te?
Mi chiese, io feci di no con la testa.
-La tua forza. Sei incredibilmente forte, anche se ti succedono cose brutte riesci a tenertele dentro.
Sorrisi.
-È proprio questo il problema:arrivano momenti in cui tutta quella merda che mi tengo dentro non riesco più a reggerla e scoppio a piangere.
Dissi guardando a terra, Jeff mi alzò il mento con un dito.
-Non devi piangere.Quando piangi mi sento male per te...è strano ma è così, mi vengono i crampi allo stomaco quando ti vedo in queste condizioni.Se Maddalena non fosse stata la tua migliore amica gia l'avrei fatta sprofondare negli inferi.
Disse ridendo, io lo baciai.
-Jeff, almeno tu non lasciarmi, anche se farò delle cose stupide,anche se ti farò incazzare...non lasciarmi...ti prego.
Jeff mi sorrise.
-E come faccio a lasciare una bambolina del genere? Tu sei solo mia, con te ci gioco solo io.
Sorrisi e lo abbracciai.Mi sentii al sicuro, lontana da tutte le cose brutte della vita.
-Andiamo a fare un giretto? mettiamo un pó di panico a Roma?
Chiese Jeff sorridendomi, io annuii. Cominciammo a camminare lentamente lungo il marciapiedi, Jeff sfiló un pacchetto di sigarette dalla tasca, ne prese una e la mise fra le labbra, poi prese l'accendino e l'accese.Aspiro' il fumo e lo fece uscire per il naso.Rimasi a guardarlo per tutto il tempo, lui mi guardò e sorrise.
-Che te guardi?
Poi mi porse la sigaretta.
-Vuoi?
Presi l'oggetto fra le mani e la poggiai fra le labbra, aspirando il fumo, lentamente.Feci un altro tiro, Jeff sbuffó e prese un'altra sigaretta.
-Tienila quella, vedo che la tua amica ti mette poca ansia.
Lo guardai cacciando il fumo dalle labbra.
-Non me lo ricordare, va', sennò sclero.
Jeff sorrise, cacciando una nuvola di fumo dalle labbra, poi mi picchietto' sulla spalla e mi fece guardare il fumo che usciva a cerchietti dalle sue labbra.
-Sei capace?
Disse alzando un sopracciglio, i suoi capelli si muovevano per il vento e con quella sigaretta fra le mani era ancora più figo.
-Bho
Aspirai il fumo e lo cacciai fuori, nel tentativo di fare i cerchietti quasi non mi affogai.Jeff scoppiò a ridere.
-Ma vaffanculo!
Gli urlai avvicinando la parte accesa ,della sigaretta, sulla sua mano.Lui urlò e retrasse subito la mano.
-Ma che sei matta?
Disse ridendo e con aria stupita, nella sorpresa aveva anche buttato la sigaretta a terra.
-Fottiti
Dissi ridendo,cominciai a correre, lui mi stava dietro, era velocissimo, io di meno, ma ero partita per prima, avevo un pó di vantaggio.Mi fermai a un paio di isolati dopo, nascondendomi dietro un cassonetto, in un vicolo cieco.L'ombra di Jeff avanzò lungo il vicolo, sorpasso' il cassonetto e io corsi via, lui si giró e ricominciò a rincorrermi.Mi fermai, allo stremo delle forze, di fronte a una villa color salmone.Jeff mi afferrò per i fianchi sbattendomi contro il cancello di quella casa, mi teneva stretta.
-Adesso mi vendico bellezza.
Stava per avvicinarsi di più, quando sentimmo abbaiare dei cani, mi voltai e vidi all'interno del cancello, avvicinarsi dei cani contro di noi.Jeff mi tirò verso di lui, lontana dal cancello, un attimo dopo un pastore tedesco si avvinghio' contro il cancello abbaiando come matto.
-Non pensavo che intendessi questo come vendetta.
Dissi ridendo, poi guardai oltre il cane e vidi una faccia conosciuta, ma non ricordavo chi fosse.Una donna mi fissò per qualche secondo, poi corse verso il cancello, io tirai Jeff via di lì e corremmo fino a un bar, entrammo dentro e ci infilammo in un bagno.
-Ma che ti è preso?
Chiese Jeff col fiatone, io mi poggiai al muro respirando con affanno.
-Sembrava mia zia, cioè la cugina di mia madre, ma non ne sono sicura.
Jeff mi guardò sgranando gli occhi.
-Dici che ti ha riconosciuta? non possiamo farti vedere in giro dai tuoi parenti Jane! se è davvero tua zia e ti ha vista dobbiamo farla fuori.
Lo guardai senza dire niente.
-Era tua zia?
Richiese lui.Non sapevo che fare, dire di si e uccidere un mio parente, oppure dire di no e mettere in pericolo Jeff? decisamente la prima. Non potevo permettermi di tradire Jeff, lui non lo farebbe con me...vero?
-Si...era mia zia
Dissi tutto ad un fiato, lui cacciò il suo pugnale col manico nero dalla tasca, passò la lama sui miei zigomi, allungando il mio sorriso, poi fece lo stesso al suo.
-Deve capire che ormai non sei più né sua nipote, ne' una sua conoscente.Tu ormai sei mia, appartieni a me.
Quelle parole si amplificarono nella mia testa, mi fecero paura.Ormai ero davvero proprietà di Jeff, ero nelle sue mani.Ma se le sue mani non fossero più come una volta? avevo paura che volesse allontanarmi prima dai miei parenti, poi anche da Maddy.
-Si, sono tua.
Lui sorrise in modo malvagio.
-E allora andiamo a dirlo a tua zia.
Disse ridendo, i brividi corsero lungo la mia schiena, lo guardai nei suoi occhi vitrei, azzurri, accecanti, presi il mio pugnale e tornammo di fronte alla villa di mia zia.
Jeff's pov
Jane guardava la villa con agitazione, scavalcammo il cancello e corremmo al lato di dietro.Ci arrampicammo sull'albero vicino alla finestra del secondo piano e entrammo dalla finestra socchiusa.Jane era davanti a me, camminava insicura.
-Dai cammina, cosa ci vuole a farla fuori.Puo' ostacolare tutto, ti possono trovare se lei parla.
Jane abbassa la testa e fa per dirmi qualcosa, ma la zia entra nella stanza e urla.Jane le salta addosso tappandole la bocca, ma non la uccide.La zia la guarda con le lacrime agli occhi.
-Guarda me
Dissi lentamente a Jane, lei lo fece.Aveva il coltello impugnato contro il petto della donna, guardava me, poi abbassò la testa.
-Non posso farlo
Disse piangendo, io sbuffai.
-Allora lo farò io.
Jane lasciò la presa e la zia le urlò:
-Tesoro cosa vuole farti questo qua! chi è? non farti fregare da lui! usa il tuo cerve...
Silenzio.Infilai la lama nel petto della signora più volte di seguito.Jane piangeva guardando altrove, poi una bimba sui tre anni entrò nella stanza ridendo, quando vide la madre a terra urlò.
-Chi è questa?
Chiesi a Jane, lei guardò la bimba che piangeva.
-Renesmee
Sorrisi impugnando il coltello e avvicinandomi alla bimba, ma Jane la prese fra le braccia e quella smise di piangere.
-Non ti lascerò ucciderla.
Disse guardandomi con rabbia.
-Hai ragione, mia zia poteva dire tutto, ma lei no, non ucciderla...ti prego.
Sembrava intimorita, aveva paura di me.
No...no...No!
Sembrava di essere tornati all'inizio, quando non riuscivo a controllarmi, quando Jane era terrorizzata da me.
-Non la uccideró.
Mi avvicinai a Jane, ma lei si allontanò. Stavo per sclerare.
-Perché ti allontani?
Le chiesi con un tono di voce alto.
-Perché ho paura...che tu le faccia male
Sospirain, passando le dita fra i capelli che arrivavano ormai alle spalle.
-Ti ho detto che non la uccido, anzi non la tocco neanche.
Jane mi guardò, senza dire niente...immobile.
-Sai Jeff...
Disse lei, io annuii pulendo la lama del coltello.
-Avvolte penso che tu voglia farmi allontanare da tutti per essere sola...per sempre
Deglutii.
-Non è vero
Dissi di botto, senza elaborare una risposta migliore o decente.
-Lo so, ma secondo me anche se ormai non sei più sotto pressione come prima...hai comportamenti strani avvolte.
Mi sedetti sul letto, guardai la bimba fra le braccia di Jane:dormiva.Jane si avvicinò alla culla e ce la poggió dentro con delicatezza, coprendola con una copertina rosa pallido.
-Io invece penso che tu saresti una mamma bravissima.
Jane mi guardò spalancando gli occhi, poi scoppiò a ridere sottovoce, per non svegliare Renesmee.
-E questa dove l'hai cacciata?
Chiese ironica.
-Bho...sei dolce, comprensiva, ironica quanto basta e protettiva...insomma bho...saresti brava, la più brava.
Jane sorrise e mi diede un bacio sulle labbra.
-È per questo che non ti reputo cattivo, ne' pazzo e neanche pericoloso.Sei una persona dolce che ha subito cose cattive e per vendicarsi ne ha fatte delle altre...mi prenderò cura di te.
Disse sedendosi sulle mie gambe, poi le sorrisi baciandola.
-Dai facciamo un giro per Roma, magari incontriamo qualche vip.
Jane sorrise, poi andò verso la culla.
-E di lei che ne facciamo?
Chiese Jane, sorrisi e mi avvicinai dicendole una cosa all'orecchio.
Uscimmo dalla casa correndo come matti, avevo un telo fra le braccia, arrivammo di fronte a una casa, poggiammo la bimba a terra con un biglietto, suonammo il campanello e corremmo via.Ci fermammo dopo un paio di km, di fronte a una casa lussuosissima, Jane mi guardò, sorrise e sfiló il coltello dalle tasche.
-Ok piccola
Dissi sorridendo e sfilando il mio fidato coltello.Inizio' a piovere, entrammo nella casa, aveva l'allarme.Passammo in zone non sorvegliate e entrammo dentro.Uccidemmo i due padroni di casa, due gay che stavano pomiciando:Jane lanciò il pugnale che trafisse entrambi.Facemmo un giro per la casa, Jane stava per urlare quando entrò in una stanza:era piena di oggetti sessuali.
-Che ti prende?
Chiesi guardando la roba nella stanza.
-Mi fa schifo sta roba.
Disse lei facendo una linguaccia, io sorrisi.Feci un giro per la stanza e presi una frusta.
-Sai cosa si fa con questa?
Chiesi a Jane, volevo solo sapere se lei conosceva quegli oggetti.
-No
Disse lei con ingenuità, poi prese delle sfere.
-Le sfere del drago! ma allora sono appassionati di Dragon Ball!
Disse lei prendendo delle sfere, sapevo che adesso le avrebbe lanciate da qualche parte.
-Non esattamente...servono per far...godere le persone...si mettono in un posto...capisci no?
Chiesi ridendo, Jane urlò e mi lanciò le sfere in faccia.
-Ma che schifo! chissà dove sono state!
Disse lei ridendo, io mi avvicinai e la baciai.
-Usciamo di qui sennò per stasera vomiti
Dissi ridendo, lei sorrise con me.
Facemmo un giro per la casa, poi ci fermammo in una stanza:c'erano tantissimi videogames, me ne innamorai.Presi due joystick e ne diedi uno a Jane.
-Allora con questo vai avanti e con...
Sentimmo le sirene della polizia! cazzo!
-Scappiamo Jeff!
Urlò Jane saltando dalla finestra, io feci lo stesso e corremmo via dalla casa prima che gli agenti potessero vederci.Ci fermammo vicino alla ferrovia.La stazione era vuota:c'era solo un ragazzo con una sigaretta fra le labbra che aspettava il treno.Avevo il fiatone, poi guardai Jane, si era seduta su una panchina.Mise la testa fra le mani.Mi avvicinai a lei, prendendola in braccio e facendola sedere sulle mie gambe.
-Non posso credere che sono venuta qui per risolvere il problema della distanza con Maddy e ora lei non vuole più saperne nulla di me.
Disse affondando il viso contro la stoffa della mia felpa.
-È lei che ci perde! non ci pensare più dai...
Le dissi baciandole la fronte, lei guardò avanti a sé, il ragazzo stava venendo nella nostra direzione.
-Avere un accendino?
Chiese guardandoci, mi scordai del sangue sulla felpa.Quando ci guardò meglio si fece indietro.
-Che vi è successo?
Jane si alzò dalle mie gambe e cammino' verso il biondino, che indietreggiava sempre di più. Si fermò sul ciglio del fosso dove passavano i binari del treno, sentimmo un fischio avvicinarsi. Sorrisi.Jane tirò il biondo verso di se.
-Si ho da accendere
Disse cacciando un accendino, accese la sigaretta del tizio e gli sorrise.
-Muori col tuo migliore vizio, almeno quello non ti lascia.
Disse triste, poi spinse il biondo sui binari, il vento le fece alzare i capelli e il treno si fermò un pó più avanti, delle gocce di sangue macchiarono le cabine dei sottopassaggi, corremmo sul treno facendo finta di niente, non c'era nessuno a bordo.
-la tua scopamica diventa brava
"dici?"
-mah si dai, è pietosa a letto ma almeno è brava in qualcos' altro.
"misa' che non ci capisci allora"
-hahahah e tu non sei dotato
"almeno sono dotato di un cervello"
-sarà, io ho un'altra dote
"e quale?"
-farti perdere il senno e la ragione, il tuo cervello non può niente contro di me, posso farti perdere il controllo da un momento all'altro...proprio come oggi.
Quando passarono a prendere il biglietto Jane accoltello' tutti.
-Ti senti meglio?
Le chiesi, lei mi strinse la mano.
-No...credo che nulla possa riempire il posto che occupava Maddalena.
Disse guardandomi negli occhi, poi mi bació.Rimanemmo abbracciati per tutto il tragitto, fino all'ultima fermata, poi scendemmo e ci inoltrammo nelle tenebre, il luogo che ci amava, l'unica casa che ci aspettava.
_________________
Ciauuuu♥
Come al solito scusate il ritardo..
Secondo voi Maddalena finirà davvero la sua amicizia con Jane?
Jeff riuscirà a tenere a bada la parte malata che è in sé?
Torneranno a casa prima che la maledizione si abbatti su di loro?
Una volta a casa troveranno il solito ambiente ostile da parte di Jack?
Sally e Toby? con loro come finirà?
(Sto ideando una nuova storia nella mia testa che vorrei scrivere...ovviamente dopo aver finito questa storia, mi piace troppo scrivere e ricevere critiche e commenti vostri...FATEVI SENTIRE♥♥♥♥!!!!)
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top