Rituale
Jane's pov
Scesi le scale di corsa, la zona era poco illuminata, a rendere l'atmosfera tetra c'erano solo due candele rosse e altre due nere.A terra c'era un cerchio disegnato con il gessetto bianco, Sally era al centro di esso, sembrava nervosa.Toby era seduto a terra dietro di lei, ma fuori dal cerchio, Slender era sul divano alla destra di Jack, che era sul tavolino.Jeff si sedette a terra intorno al cerchio, io andai vicino a Toby, vidi Jeff guardarmi e poi abbassare la testa.Una voce metallica riempì la stanza.
-Siamo tutti riuniti intorno al cerchio per celebrare il rituale di iniziazione di Sally.Entrera' a far parte definitivamente del gruppo, sarà parte integrante, ma soprattutto prima di questo dovrà superare una prova:sconfiggere uno di noi, che deciderà la sorte.
Slender prese un anello al dito di Jack, guardò tutti noi, poi venne verso di me.
-Jane dammi la collana, però togli il pendolo.
Disse con la sua voce metallica, cercai di togliere la collana, poi Toby mi aiutó e la sfiló. Slender si mise al centro del cerchio e fece ruotare la collana in forma sferica, poi la fece cadere a terra e questa si spostò vorticamente verso Toby. Lui sorrise, Sally fece un respiro profondo.Slender uscí dal cerchio, al suo posto entrò Toby che si mise di fronte a Sally.
-Sei pronta?
Chiese il moro alla ragazzina molto più bassa di lui.
-Sono nata pronta.
Disse lei con estrema serietà. Toby si fiondó su di lei, ma lei lo evito' e lui cadde a terra, Sally si mise a cavalcioni su di lui bloccandogli i polsi.Toby sorrise e capovolse la situazione in pochi attimi,il suo volto era a pochi millimetri da quello di Sally, gli morse il naso.Sentii Jack ridere, era scorretto, civilmente scorretto, era una bambina ma non una cretina.Come non detto, Sally allungò il piede e tirò un calcio dei gioielli di Toby, lui rotolo' a terra mantenedosi.Sally rise e si fiondó su di lui, ormai era diventato un gioco.
Erano da più di venti minuti lì dentro, le loro forze erano quasi finite.Non capii cosa successe ma Toby cadde a terra e Sally rimase in piedi affannata, stanca.Le candele si spensero e Slender riaccese la luce:il cerchio era scomparso. Sally urlò esultante e aiutó Toby ad alzarsi, poi gli disse qualcosa nell'orecchio e lui sorrise, ma sembra che solo io me ne fossi accorta, gli altri erano intenti a prendere il marchio del gruppo.Slender si avvicinò a Sally, quando si allontanò aveva il marchio sul braccio e sorrideva, poi abbracciò tutti, compresa me.
Salii di sopra, poi qualcuno mi afferrò per un braccio, mi voltai ma le mie aspettative non erano esatte.
-Che ne dici di andare a massacrare qualcuno insieme?
Jack mi guardò sorridendo, non sapevo se dire di no o dire di no con un calcio in culo, ma per qualche strano motivo accettai.
-Ci vediamo alle 23 di fronte alla quercia del bosco ok?
Io annuii, lui mi diede uno schiaffetto sulla spalla e andò in camera sua.Riscesi sotto e andai verso il camino, mi sedetti vicino al fuoco per riscaldarmi e in un attimo fui immersa nei miei pensieri perversi, poi Toby si avvicinò.
-Ne vuoi?
Mi chiese porgendomi una barretta di cioccolata.Io scossi la testa.
-Dimmi una cosa Toby...hai fatto vincere Sally di proposito vero?
Lui sbiancó, davvero pensava che nessuno se ne sarebbe accorto?
-E tu che ne sai
Disse lui con fare menefreghista.
-Si vedeva, poi Sally ti ha detto qualcosa nell'orecchio a fine scontro.
Lui si accomodó vicino a me.
-Si è vero, ma non dirlo a nessuno.Sally non poteva vincere contro di me, così mi ha chiesto se potevo dargliela vinta, il giochetto della collana era controllato dalla volontà di Slender e Sally sapeva che avrebbe lottato contro di me, dopo aver sentito Jack e Slender che parlavano in salotto.
-Tranquillo il vostro segreto sarà al sicuro, volevo solo capire.
Lui annuí e andò di sopra, poi si voltò di nuovo.
-Secondo te è strano amare qualcuno con molte differenze rispetto a te?
Io alzai un sopracciglio, poi scossi la testa.
-Gli opposti si attraggono
Lui sorrise e salí di sopra.Rimasi immobile a fissare il buio del salotto, poi una sagoma indistinta si avvicinò a me, quando fu illuminata dal fuoco lo riconobbi:Jeff.Si sedette vicino a me e mise una mano intorno ai miei fianchi, poi mi diede un bacio sulla guancia, io lo guardai, lui abbassò la testa.
-So che c'è qualcosa che non va fra di noi.
Oh puoi contarci, Jeff.Come cazzo faceva a non accorgersi che io per lui avrei dato il cuore? eppure no...preferiva non dire nulla, sfogarsi da solo, poi inventava delle fottute scuse di merda.
-Gia
Dissi senza dire altro, lui guardò il fuoco scoppiettante alle nostre spalle.
-Come devo farti capire che di te mi fido davvero? e non pensare a quel che ti ha detto Jack perché sono cose vecchie, cazzate.
Gia cazzate, intanto trombava con lui facendo il frocio e poi ha avuto il coraggio di venirmi a dire che si fida.Allora perché non mi ha detto tutto dall'inizio?.
-non lo so...Devo andare
Dissi alzandomi, lui mi bloccò il polso facendomi restare in piedi di fronte a lui.
-Dove vai?
Chiese come se fossi in debito di dire qualcosa a lui, lui che mentiva dall'inizio.
-Non lo so...fuori, da sola.
Mentii, uscii dalla casa sbattendo la porta e vidi una sagoma nel buio, sorrisi e andai più avanti.
-Sei in ritardo
Disse Jack passando una mano fra i capelli biondi, che illuminati dalla luna sembravano oro.
-Lo so...andiamo devo sfogarmi
Dissi cacciando un pugnale dalla tasca della felpa nera.Jack sorrise, poi fece un piccolo inchino.
-Sarà un onore flaggellare povere anime in tua compagnia
Disse sorridendomi, io sorrisi a mia volta e camminammo nelle tenebre.Sentii uno scricchiolio alle nostre spalle, ma doveva essere un animale, non mi girai.
-Dove andiamo?
Chiesi a Jack che guardava di fronte a lui in silenzio.
-Hmm...in un posto bello, ma pericoloso, preparati
Disse sogghignando. Mi faceva paura in un certo senso.Non dissi nulla per tutto il cammino, poi ci ritrovammo di fronte a una villa colossale.
-Wow
Dissi prendendo fiato.
-Gia, wow anche il loro sistema dall'allarme.
Sorrise, poi continuò.
-Come spingono un pulsante la polizia corre qui, lo hanno fatto perché sono abbastanza isolati dalle altre famiglie.
Annuii stringendo il manico del pugnale, poi scavalcammo il cancello di ferro nero e saltammo nel giardino.Jack mi prese per mano nascondendosi dietro un cespuglio, poi indicò un pitbull.
-Stai a guardare
Disse sussurrando, mi vennero i brividi.
In pochi secondi prese una stella e la lanciò contro l'animale, che non ebbe il tempo di spostarsi e morì trafitto dalle sette punte della stella.
-Wow
Dissi sorridendo, mi girai verso Jack, mi stava fissando.Faceva quasi paura con quegli occhi glaciali.
-Cosa c'è?
Gli chiesi allontanandomi da lui di qualche cm.
-Ho capito perché Jeff ti ama tanto.Sei bellissima.
Disse sorridendo, poi uscí allo scoperto, facendomi segno di seguirlo, entrammo dalla porta sul retro e ci ritrovammo immersi in una casa bellissima. Lo stile era molto antico, ma le lampade e i mobili erano tutti molto moderni.Faceva quasi paura vedere quella casa di notte, una perfetta dimora per halloween. Salimmo le scale scricchiolanti e arrivammo al piano di sopra.Si sentivano dei rumori in una stanza, seguimmo il rumore e trovammo la camera matrimoniale.Jack guardò dal buco della porta e per un attimo non mi vomito' addosso.
-Che ti prende?
Gli sussurrai mettendogli una mano sulla spalla.
-Stanno trombando, ma sono dei chiattoni brutti! fanno impressione!
Sembrava un bambino terrorizzato, se non fosse per la casa non nostra e la violazione di proprietà, gia stavo ridendo.
Aprimmo la porta cautamente, quei due manco sentirono niente, Jack lanciò una stella che fece tacere la donna, io affondai il pugnale nel petto del marito che cadde sulla moglie.
-Madonna, che morte brutta.
Dissi quasi triste per quel che avevamo fatto.Jack mi prese per mano e mi fece nascondere dietro la porta.Una ragazza entrò nella stanza piangendo, Jack affondó un pugnale nel suo petto, lei cadde a terra strusciando il corpo contro quello di Jack.Era davvero bella come ragazza, adesso lo sarebbe stata per sempre.Jack mi guardò sorridendo, poi sentimmo un pianto disperato provenire da una culla nella stanza.Jack si avvicinò ad essa alzando il pugnale.Gli saltai addosso buttandolo a terra.Ero a cavalcioni su di lui.
-Non farlo!
Gli urlai.Lui mi guardava stranito.
-Vuoi farlo tu?
Mi chiese curioso di avere una risposta.Mi accorsi solo adesso di avere entrambe le mani sul suo petto per metà scoperto, metteva in mostra dei pettorali da statua greca.
-No...è piccolo...non farlo, andiamo via.
Dissi alzandomi da lui, lui sorrise e scosse la testa, tirandomi di nuovo su di lui, poi si alzò e ribalto' la situazione.Ero bloccata sotto di lui, non potevo muovermi, mi bloccava i polsi.
-Abbiamo iniziato ormai, dobbiamo finire.
Rimase seduto su di me, allungò il braccio verso la culla, a pochi cm da noi e infilò il pugnale dentro di essa, placando per sempre il pianto del bambino.Scese una lacrima lungo la mia guancia, lui sorrise e mi guardò.
-Dai non piangere principessa, giuro che non riserveró lo stesso trattamento a tuo figlio
Spalancai gli occhi.
-Di cosa stai parlando?
Lui sorrise, poi mi accarezzo' la guancia.
-Ma come non lo sai? secondo te per quale motivo Jeff si ostina tanto a farlo con te?
Sorrise, sembrava isterico, pazzo, folle.
-Perché con me non potrebbe avere un bambino! lui non ti ama! vuole solo portare avanti il nostro circolo.
Mi allontanai da lui.
-Stai delirando Jack! che cazzo dici!?
Lui sorrise.
-Sei dura di comprendorio?Ti sto dicendo la verità.
Ma è impazzito?
-Vuoi solo allontanarmi da lui! ma ora stai esagerando!
Sbottai uscendo dalla stanza e correndo per le scale.Uscii di corsa dalla casa, presi la benzina e l'accendino e diedi fuoco a tutto, speravo che lui fosse rimasto lì dentro, ma mi girai e me lo ritrovai davanti.
-Togliti dalle palle ok?
Lui sorrise.
-Vabbene, se ti ostini a credere ancora a Jeff fai pure, ma lui non ti ama per davvero. Avresti dovuto capirlo quando ti ha nascosto quel che faceva con me.
Lo afferai per il collo sbattendolo contro un albero.
-Senti un pó pagliaccio dei miei stivali, puoi dire quel che ti pare su di me, che sono troia, che non merito di vivere con voi.E' vero anche che Jeff mi ha nascosto quelle cose, ma non perché volesse farlo per cattiveria!
Jack rise di gusto.
-Lo ha fatto perché si vergognava di ciò che era! punto! e per quel bambino che hai ucciso dovresti morire! inventa meno cazzate.
Lasciai la presa e lui cadde a terra, camminai per il bosco, lui mi chiamò, mi girai.
-Che vuoi ancora?
Sorrise.
-Possono anche essere cazzate le ultime cose che ti ho confessato, ma di certo non lo sono le scopate che faceva con me!
Corsi via per non sentirlo, per non sentire più niente, ma caddi a terra sbattendo contro qualcosa, anzi qualcuno.Lo guardai con rabbia.
-Cosa succede qua?
Chiese Jeff porgendomi la mano, io lo evitai.
-Voglio andarmene da quella casa di merda, portami da Maddalena.
Dissi senza ascoltare niente di quel che stava urlando Jack.
-Perché?
Chiese lui avvicinandosi a me, io misi le mani davanti al viso con fare di protezione.
-Portami via
Gli dissi senza guardarlo in faccia, se l'avessi fatto non avrei resistito ai suoi occhi glaciali.
-Ma perché?
Lo afferrai per la felpa facendo toccare i nostri nasi.
-Perché non voglio sentire più una parola da Jack sulle cazzate che avete fatto insieme! me ne voglio andare.
Dissi cominciando a piangere, Jeff mi strinse a sé, ma io mi allontanai.
-Perfavore
Dissi abbassando la testa.Jeff scosse la testa.
-Ormai fai parte di noi, Slender non ti lascerà andare via, mi dispiace.
Lo guardai supplicandolo con gli occhi, ma lui guardò Jack con rabbia.
-E tu finiscila di metterti in mezzo e non rompere più il cazzo o ti uccido con lei mie mani.
Jack scoppiò a ridere, Jeff fece per saltargli addosso, ma io lo fermai.
-Fermati!!!
Jeff si giró verso di me, andai verso di lui.
-Non ha senso picchiarlo adesso, lui ha detto quel che tu non avevi il coraggio di dire.
Jeff venne verso di me.
-Mi dispiace per tutto quel che stai passando, se vuoi ti porto da Maddalena per un pó...poi torniamo qui.
Disse guardandomi, distrutto.
-Io qui non ci voglio tornare, non ho motivi per farlo.
Dissi continuando a piangere come una bambina.
-Neanche per me?
Chiese Jeff sedendosi affianco a me.
-Non lo so più.
Lui abbassò la testa.
-Ti porto da Maddalena, vieni.
Jeff's pov
Non sapevo cosa sarebbe successo, non avevo più certezze, Jane dopo tutte quelle parole non sapeva più a quali credere.Salimmo in macchina,lei mise il gomito contro il finestrino e poggió lì la testa.La guardai per un attimo,poi misi in moto la vettura e la feci sfrecciare per la strada.Arrivammo do fronte a una casa buia, nessuna luce ad illuminare il suo interno, nessun segno di persone sveglie.Forse dormivano.Jane mi guardò, poi andò avanti e schiaccio' il pulsante del campanello.Sentimmo il suono riecheggiare fra le mura della casa.Jane suonò più volte, poi si giró e mi guardò.
-Cosa significa questo?
Disse con paura.Mi avvicinai alla porta e infilai un ferretto fra il muro e il legno, questa si aprí senza sforzi, avevano tolto allarmi e tutto.Entrati nella casa Jane accese la luce:era tutto vuoto,pochissimi mobili rimasti erano coperti da teli bianchi.Jane si guardò intorno più volte, poi salí al piano di sopra correndo come una matta verso la stanza che prima apparteneva a Maddalena.La seguii in silenzio, entrò nella stanza:il muro celeste era l'unica cosa a ricordare la stanza di Maddalena, niente letti, niente mobili, nè Maddalena.Jane si guardò intorno, sembrava scossa, impaurita, turbata.
-Co...cosa è succe...sso?
Chiese forse più a sé stessa che a me, poi si inginocchio' a terra piangendo.Mi avvicinai a lei, ma lei alzò un braccio per respingermi.
-Non fare la bambina!
Le dissi quasi urlando, aveva bisogno di una spalla su cui piangere, un aiuto e solo per orgoglio non accettava me.Mi fissò per qualche secondo, poi sprofondo' fra le mie braccia, piangendo come una matta.
-Do...dove è anda..ta?
Chiese singhiozzando.Strinse più forte la stoffa della mia felpa, non mi piaceva vederla in quello stato.
-Perché non me lo ha detto?!?!?
Urlò fra le lacrime, poi alzò lo sguardo e mi guardò con i suoi occhi rossi e gonfi.
-Perché tutti se ne vanno? mi lasciano tutti da sola!
Urlò piangendo più forte, forse per scacciare i pensieri, la capivo, anzi quasi la invidiavo.Lei riusciva a piangere per sfogarsi, io no.
-Non sei sola
Le dissi sussurrando nel suo orecchio destro.
-Si invece
Disse calmandosi.Si strofino' gli occhi e si guardò in giro.
-Qui abbiamo avuto le nostre giornate migliori.Perché è andata via senza dire nulla?Io non lo avrei fatto!
Urlò contro di me, come se la colpa fosse in parte anche mia.
-Forse non ha avuto il modo per dirtelo
Dissi a voce bassa, lei mi guardò avvicinandosi a me.
-Cerchi un motivo per lei o una giustificazione per te?
Chiese, ma sembrava un'affermazione.In effetti pensavo che forse Maddalena era nella mia stessa situazione, forse non aveva avuti il momento giusto per dire tutto e liberarsi dal peso.
-Non lo so, voglio solo aiutarti.
Lei scosse la testa, accennando un finto sorriso.
-Non voglio il tuo aiuto, vai da Jack, io me la caveró.Ho intenzione di cercarla e non voglio impicci.
Disse a voce bassa, guardando fuori dalla finestra appannata dall'umidità.
-Piantala! sai benissimo che non andrò via senza di te! dai sui nervi quando fai così!
Ero fuori di me.
-Anche io avevo i nervi a fior di pelle quando ho sentito le parole di Jack, volevo sparire, mi sentivo tradita, umiliata.Ho scoperto una merda da una persona che neanche conosco per bene! credi che mi sente bene?!
La vidi prendere una sedia di legno di quercia e spacco' i vetri della finestra, poi prese un pezzo di essi.
-Certe persone dicono le cose in faccia, certe invece fanno questo.
Prese il vetro, alzò le maniche della felpa e passò velocemente il vetro lungo i polsi.Corsi verso di lei buttando via il vetro.
-È questo che fai? ti senti meglio dopo aver fatto questo? io mi sento comunque uno schifo.
Diventò pallida, mi avvicinai a lei, fece per scansarsi, ma il sangue continuava a scendere dai suoi polsi.Aveva esagerato, io avevo imparato la lezione ma lei si sentiva ancora ferita e voleva farmela pagare, ma così faceva del male solo a lei.La presi in braccio, strappai un pezzo del telo bianco che ricopriva la sedia e le fasciai i polsi.La baciai sulle labbra, lei aprí gli occhi, riprese colore.Si poggió al mio petto e pianse.
-Mi dispiace Jane, per tutto...davvero
Lei mi zittí con un dito.
-Vorrei prendermi una vendetta personale, ma adesso non ce la faccio...ho bisogno di te...sono una stronza scusami.
Mi bació e ricominciai a vivere.Pensavo di morire senza di lei, senza il suo calore, senza la sua bellezza intorno.
-Ma ti prego, aiutami, ho bisogno di aiuto.
Disse fra un bacio e una lacrima.
__________________
Ciau♥
Mi dispiace per l'attesa.
Cosa sarà successo a Maddalena e alla sua famiglia?
Sarà davvero un semplice trasloco o c'è sotto qualcosa di più?
Jack farà di tutti per allontanare Jeff e Jane?
E loro? lasceranno che l'astuzia di Jack li condanni a mettere un muro fra di loro?
BUONA LETTURA♥
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