Paranoia
Jane's pov
Facemmo un lunga passeggiata, camminando nel buio.Erano le 5 quando ci fermammo al lungomare.Di fronte a noi una distesa azzurra, regnava sovrana, bellissima, si muoveva nella direzione del vento.Faceva volare i miei capelli che mi arrivavano dritti in faccia.Jeff stava scendendo le scale che portavano alla spiaggia.
-Allora vieni o rimani lì?
Mi chiese ridendo, io lo seguii.Scendemmo le scale e ci ritrovammo di fronte all'alba, al sorgere del sole.Una scena stupenda, perfetta, la luna intanto si allontanava.
-È triste
Mi voltai verso Jeff, lui continuava a fissare il cielo, che ora era fra l'arancione e il celeste.
-Cosa?
Chiesi guardando il riflesso del sole sull'acqua cristallina.Lui accenno' un sorriso, il vento gli spostò delle ciocche di capelli perfettamente lisci dal viso.
-Il passare dei giorni, la luna e il sole non si incontrano mai.Sono due poli opposti, il giorno e la notte eppure sembrano rincorrersi...in eterno.
Lo guardavo affascinata da quelle parole.Non gli riusciva bene cacciare parole dolci e filosofiche, ma quando lo faceva...cazzo..mi scoppiava il cuore, oppure ricominciava a battere.Si giró verso di me, sembrò la stessa scena del nostro primo appuntamento, quando tutto era ancora un mistero, quando io andavo a scuola e i miei erano vivi...ma soprattutto quando non sapevo dell'esistenza di Jack.Dio se lo odiavo.Mi fissò per qualche secondo, i suoi occhi azzurri illuminati erano ancora più chiari, più freddi, un iceberg da sciogliere, ma non ci riuscivo, non potevo.
-Sei ancora arrabbiata con me?
Mi chiese all'improvviso,non sapevo cosa dire.Sembrava un bambino, avrei voluto esserlo anche io, bastava un mignolino e la pace era raggiunta.Ora era diverso, la persona più importante della mia vita mi stava chiedendo se ero ancora arrabbiata con lui.L'unica persona che dopo tanto tempo era riuscita a levarmi dalla merda che mi circondava, lui...e basta.E cosa potevo dire? avevo formulato varie risposte del tipo "No, ma appena torno a casa uccido Jack" oppure "che ne dici se seghiamo in due quel frocio?" o anche "basta che non fai più cazzate".La terza era più plausibile, ma dissi ben altro, in realtà non ci pensai più di tanto.
-Non posso essere arrabbiata con te
Lui mi guardò, ma non ebbi la risposta che volevo, un sorriso un bacio, niente.
-Ne sono felice, il mio più grande desiderio è renderti felice, se tu lo sei lo sono anche io.
Poi si sforzo' di fare un sorriso.
-Non sembri felice
Lui lanciò una conchiglia nell'acqua, poi si sdraió e la sabbia prese le forme del suo corpo perfetto.
-Non lo so, mi manca qualcosa.
Mi avvicinai a lui, tremo', mi allontanai.
-Vuoi che vada via? Jeff sei diverso, ti giuro che io...
Mise un dito davanti al mio volto, poi si avvicinò a me, mi sdraiai affianco a lui, mi abbracciò, mi strinsi contro il suo petto caldo.
-Ho capito cosa mi manca
Alzai il viso e lo guardai, lui mi sorrise e i suoi occhi si sciolsero come ghiaccioli al sole.
-Cosa?
Chiesi accarezzandolo in viso.
-Il tuo corpo, il tuo calore, i tuoi baci...insomma mi manchi tu, mi manchi troppo.
Alzai un sopracciglio.
-Ma ora sono qui con te.
Lui sorrise, poi mi accarezzo' il viso e scese sul collo.Si avvicinó con le labbra e i brividi scesero lungo la schiena quando sentii il suo fiato caldo sul collo.
-Non del tutto.
Disse baciandomi lungo il collo.Solo allora come una cogliona risvegliata dallo stato di trance, capii che mi desiderava, come io desideravo lui.Stava sbottonando la camicia bianca che portavo, poi lo fermai.
-Vorresti farlo sulla sabbia? sai quanta gente potrebbe passare? o vederci dalle finestre...tu sei pazzo.
Dissi ridendo, lui si mise su di me e mi bació. Poi disse in un sussurro:
-Si, sono pazzo...di te.
Si alzò di colpo, mi tirò e andammo dietro delle rocce, tolsi le scarpe, l'acqua arrivava alla caviglia, era fredda, ma subito mi abituai a quella temperatura.Eravamo fra acqua e spiaggia, dietro delle rocce che formavano una copertura perfetta.
-Bello no?
Chiese sbottonando la camicia, mi tenni stretta lui, mi prese in braccio mi strinse fra il suo petto nudo e la roccia dietro di noi.Mi bació con foga, una, due, tre volte, mi strinse i fianchi.Sbottono' il reggiseno, scese alle parti intime, continuava a baciarmi.Affondai le dita fra i suoi capelli morbidi, lui mi sorrise e mi penetrò. Iniziò con delle spinte dolci, poi cominciò ad andare sempre più veloce.Mi baciava, mordendomi le labbra, sentii il sangue mischiarsi alla saliva, era la cosa più bella del mondo.Andava sempre più veloce, più forte e deciso, mi strinsi a lui e gemendo gli graffiai la schiena.Prese i capelli tirandoli indietro, costringendomi ad piegarmi indietro, mi bació il collo, continuava a spingere, stavo arrivando al culmine della sopportazione.Lascio' i capelli, si avvinghio' contro le mie labbra baciandole con foga, violenza.Di sicuro erano rosse come il fuoco, se non viola.Aveva il fiatone, ero arrivata al culmine,uscí da me, mi bació con foga.Aveva il fiatone, poi si giró ridendo, mi resi conto dello scempio che avevo appena fatto:aveva la schiena piena di graffi, rossa, bollente.Avevo rovinato una divinità greca.Continuava a ridere, non sapevo cosa dire, si avvicinò di nuovo facendomi un succhiotto sul collo.
-Che ore sono?
Chiese infine, io guardai l'orologio rosa che un tempo era di mia madre.
-sette meno dieci
Sbiancó.
-Cazzo avevo detto a Slender che sarei andato con lui a comprare le armi, alle sette.
Scoppiai a ridere, incominciò a vestirsi più veloce di un razzo.
-Mi aiuti?
Gli chiesi ridendo, poi indicai il reggiseno, lui sorrise.
-ma sei un'incapace, guarda sono più capace di te.
Disse abbotonandolo a dovere, sorrisi e mi vestii seguendolo, risalimmo le scale e corremmo per la strada come due matti.Ci ritrovammo in poco tempo di fronte alla casa, erano le sette e cinque minuti.Jeff si toccò la schiena.
-Cazzo, tagliati le unghie.
Sbuffai.
-e poi dove metto lo smalto?
Lui sorrise dandomi un bacio sulla fronte, quando mise la mano sulla maniglia della porta Slender ci guardò, molto probabilmente ero rossa dalla vergogna.La voce metallica di Slender uscí da un marchingegno che aveva fra le mani.
-Tu, vieni con me.
Disse prendendo Jeff per l'orecchio e tirandolo fuori.Jeff mi sorrise facendomi l'occhiolino, poi scomparí fra gli alberi dietro l'uomo senza volto.
Andai di sopra nella stanza di Jeff e mi buttai a peso morto sul letto, presi il computer portatile e lo accesi,entrai nel mio profilo fb che ormai era abbandonato da anni.Entrai sul diario di Maddalena, l'ultimo post che aveva era di una settimana prima che io fossi andata a casa sua, era una frase, non trovai traccia di una foto di qualche casa nuova o città nuova.
-Uffa
Mi buttai sul letto chiudendo il pc.Non sapevo come fare a rintracciarla, poi presi il cellulare di Jeff e digitai il suo numero.
Il numero che lei sta digitando è spento, o inesistente.
Muori! vaffanculo!.Dove cazzo era finita la mia migliore amica?.
Jeff's pov
-Forse dovresti prendere questa, è più potente
Disse quella specie di venditore che avevamo di fronte, Slender era lì dentro a trattare da più di venti minuti.
-Io vado fuori a farmi una sigaretta
Dissi, poi chiusi la porta e mi sedetti su un muretto, presi una sigaretta, la misi fra i denti e l'accesi aspirando il fumo.Guardai la strada e i vicoli vuoti, il mondo era ancora a dormire, poi guardai di fronte a me:C'era qualcuno in piedi sul ponte più alto della città. Spalancai gli occhi e buttai la sigaretta a terra correndo contro il muro del ponte.
-Che cazzo combina! scenda da sto coso prima che non la uccida io!
Urlai al tizio, lui mi guardò, era un ragazzino, un pó più piccolo di me, forse aveva 16 anni.
-Io non voglio vivere ancora.
Scossi la testa, gli tesi la mano sperando che lui l'afferrasse, ma rimase a guardarmi.
-Dai scendi non fare cazzate! hai una vita davanti!
Lui sorrise, aveva le lacrime agli occhi.
-Una vita intera senza la persona che amo a cazzo serve?!
Iniziò ad urlare, ritirai la mano, si arrivava davvero a tanto per amore?Si.
-Scendi, lei tornerà, ma se la finisci qui non potrai più vederla
Lui scosse la testa urlando "Catherin!!".
-Lei non mi vuole! vuole quel suo amichetto del cazzo non me!e allora vaffanculo!
Fece un passo nel vuoto, afferrai la sua giacca, lo tenevo con forza, ma non sapevo fin quando avrei resistito.
-Lasciami! voglio morire! vattene!
Scossi la testa stringendo i denti, la giacca del tizio iniziò a scucirsi.
-Anche io ho passato un brutto momento ma succede! è normale! smettila di fare cazzate e caccia le palle! sei un uomo! vai a sfondare i coglioni al bastardo che ti ha fottuto la ragazza! se muori adesso lei resterà con lui! e tu?
Il tizio non disse nulla, le lacrime continuavano a scendere contro il suo viso.Le vene lungo le mie braccia iniziarono a gonfiarsi per lo sforzo, il tizio afferrò le mie mani, feci un'altro sforzo e lo tirai su'.Si sedette a terra e mi guardò con gli occhi rossi, respiravo con affanno.
-Grazie
Disse lui ad un tratto, lo guardai e mi alzai.
-E ricordati che fin quando continui a fare cazzate non riuscirai in niente.
Sembravo essere il peggiore esempio, ma lui non poteva saperlo.
-Vorrei essere come te un giorno, grazie mille.
Disse sorridendomi, poi andò via, correndo...molto probabilmente verso la sua "ragazza".
-essere come te? lui vorrebbe essere un codardo, ti somiglia molto.
"ma vaffanculo"
-e' la verità, perché dai insegnamenti morali ad altri se sei il primo ad avere problemi? sai che chi salva gli altri non ha speranza? magari fino a poco tempo fa le uccidevi le persone, ora le salvi, deciditi, o fai il bravo o il cattivo.
"sono quel che sono, cosa posso farci?"
-bah, ti consiglio di essere coerente con te stesso, non prendi in giro nessuno, non me.Stai diventando una femminuccia amorosa
"femminuccia amorosa?"
-gia!una di quelle che si lamentano solo
"ma stai zitto"
-parla tu
"bla bla bla"
Slender uscí dal negozio, mi guardò e mi fece segno di andare.Quel tizio era un suo venditore fidato e non si preoccupava di cosa se ne faceva Slender delle armi.Tornammo a casa, salii in fretta le scale e antrai nella mia stanza, ma Jane non c'era. Andai nella stanza di Sally, lei era sola, stava ascoltando le canzoni della sua playlist.Dove cazzo era? poteva essere una perfetta donna invisibilr quando voleva.Entrai nella stanza di Toby, lui era sulla sedia di fronte al computer fisso, Jane era vicino alla finestra e diceva dei numeri.
-Che state facendo?
Chiesi curioso di avere una risposta, Toby mi guardò, poi sorrise.
-La sto aiutando
Jane annuí.
-Stiamo cercando di trovare Maddalena con i codici della sua vecchia casa per capire dov'è finita.
Inarcai le sopracciglia, Jane mi fece l'occhiolino.
-Toby e' stato davvero carino ad aiutarmi, vero Jeff?
Annuii, non sapevo che dire.Aveva detto che l'avremmo cercata insieme, magari preferiva stare con Toby.
-Geloso? credo di si, perché andiamo, Toby e' tuo fratello
"sparisci, eclissati"
-calmo, dico solo la verità
Uscii dalla stanza, Jane mi seguí.
-Che ti prende?
Chiese preoccupata.
-Credevo volessi fare le tue ricerche in mia compagnia.
Lei sorrise.
-Dai, Toby vuole solo dare una mano, poi è molto bravo con internet, saprà aiutarci.
Annuii, cosa altro fare? Baciai Jane, lei passò le dita lungo il mio collo, lasciandomi una scia di brividi lungo quest'ultimo.
-Non fare il geloso, non ti si addice, poi io voglio solo te
Le sorrisi dandole un bacio sulle labbra, che si arrossarono subito.Le misi le mani sui fianchi, sbattendola contro il muro e baciandola sul collo.
-Di te non ne avrò mai abbastanza.
Sally uscí dalla sua stanza e ci guardò con rabbia.
-Si può sapere che fate? una botta contro il muro ha fatto cadere il quadro della mamma.
Disse furiosa, Jane sorrise, io entrai nella stanza di Sally e riappesi il quadro, poco dopo entrò Toby, Sally gli sorrise, vidi subito intesa.Ormai quei due erano davvero fratello e sorella.
Sentii un urlo dalla stanza di Toby, corsi lì dentro, Jane stava saltando da una parte all'altra della stanza.Quando mi vide mi saltò addosso, aveva le lacrime agli occhi.
-Maddalena è a Roma!cel'abbiamo fatta!
Disse urlando e baciandomi come una matta, era felicissima, le sorrisi e la misi a terra.
-Ma come faremo ad arrivare a Roma? ti rendi conto che è davvero lontana da qui?
Le chiesi, lei perse il suo sorriso.
-Ero troppo felice per la buona notizia, non ci avevo pensato.Eh vabbe! prenderemo il primo aereo.
Scossi la testa, lei mi guardò come un pulcino ferito.
-Non posso andare via di qui, siamo legati a Slender, ormai lo sei anche tu.
Lei sorrise
-Ci portiamo pure lui!
Mi accomodai sul letto di Toby.
-Non c'entra lui, abbiamo fatto un patto, una promessa, con il rituale abbiamo giurato di rimanere in questa casa, lo capisci? Ben per essersi ribbellato ha avuto una punizione tremenda, non ti dico cosa proprio per non farti vomitare.
Lei abbassò la testa.
-Mi stai dicendi che non posso andare dalla mia migliore amica?
Annuii, lei mi abbracciò, io le baciai la fronte.
-mi dispiace.
Lei scosse la testa.
-Deve esserci un modo! andremo lì solo per qualche giorno! mica in eterno! ti prego Jeff!
Mi imploro' e i suoi occhi mi apparsero ancora più grandi e sofferenti.
-Proverò a chiedere a Jeff se c'è un modo, ma non ti assicuro niente.
Lei mi bació.
-Oh grazie Jeff! ti adoro
Sorrisi, poi la baciai, entrando con la lingua fra le sue labbra.
-Non vedo l'ora di andare a Roma! magari ci facciamo un selfie con il Papa!
Ma era matta? scoppiai a ridere, poi la baciai di nuovo.
-Certo, come no, poi gli tagliamo la testa.
Lei sorrise.
-e ci giochiamo a football, si certo come no.
Toby entrò nella stanza con aria sognante, poi mi guardò e incrocio' le braccia.
-uscite dalla mia stanza
Disse con cattiveria negli occhi, uscimmo dalla stanza, ma mi fermò sul ciglio della porta afferrandomi la felpa.
-poi io e te parliamo un pó.
Annuii e uscii fuori dalla stanza, Jane andò nella stanza di Sally, io scesi di sotto.Presi la coca cola e la versai in un bicchiere, Jack si avvicinò e se la frego'.Sbuffai, prendendo un altro bicchiere.
-Mai possibile che devi fregarti sempre le mie cose?
Dissi non badando a cosa stava facendo.
-Hmm bho...mi piaceva la tua maglietta rossa, dici che mi sta bene?
Disse indicando la felpa che aveva addosso con le fiamme nere sui lati.
-Poi ti incazzi quando ti dico che rompi il cazzo, guardati, sei ridicolo.Fai di tutto per prenderti le attenzioni degli altri.
Lui sorrise, poi bevve la coca cola.
-Non le attenzioni degli altri, le tue attenzioni, ed è abbastanza diverso.
Scossi la testa lentamente, sorridendo, lui si avvicinò, e mi sussurrò all'orecchio:
-so che te la vuoi solo scopare, un giorno tornerai da me e se non lo farai bruceró viva quella troietta fino a far volare via le sue ceneri.
Gli misi una mano al collo spingendolo contro il muro, lui sorrise.Toby ci vide, corse di sotto e ci separó.
-Datevi una calmata, se Slender vi ritrova ad acciuffarvi vi sbatte fuori entrambi.
Jack sorrise, e andando via sussurrò:
-sarebbe un onore stare fuori da solo con te.
E fece un sorriso perverso.Toby si sedette sul divano accendendo la radio.
-Fa ancora il gay con te? non ha capito ancora niente?
Mi accomodai affianco a lui.
-Credo di no.Si ostina a credere che per me sia più di un amico, o fratello.Ma sta perdendo anche la mia amicizia, non so se reggeró ancora o dovrò spezzargli il collo in due.
Toby sorrise.
-Dai vi conoscete da una vita
Disse facendo scattare qualche tic alla spalla.
-Gia, ma sembra che solo adesso sto coniscendo il vero Jack.
Toby mi guardò.
-Oppure è solo un modo per vendicarsi di quel che è successo tra voi parecchio tempo fa, forse tutta questa storia del gay è solo un giochetto macabro per farti litigare con Jane e stare per sempre da solo.Ti ricordo che anche tu lo allontanasti da Ramona, lui ci rimase male e parecchio.
Spalancai gli occhi.Non ricordavo questo particolare, non fino ad ora.Era vero, avevo fatto del male anche a lui! e se fossero perle di saggezza le parole di Toby? e se davvero Jack si stesse vendicando per Ramona e non per le cose successe fra noi due in passato?
Non sapevo più cosa pensare. Volevo solo stare tranquillo che Jane stesse al sicuro.
*Flashback*
-Ti stai divertendo?
Ramona bació Jack con passione facendo scendere velocemente le mani verso le parti basse del biondo affianco a lei.
Infilai l'ago della siringa nella pelle, premetti il pulsantino con cautela e il liquido iniziò a scorrere nelle mie vene.Poi il moro mi diede le pasticche che feci fuori in un secondo.Iniziai a vedere sfocato, camminai per la discoteca traballante, mi fermai vicino a una tipa rossa, lei mi sorrise strusciandosi contro di me, io l'allontanai sbattendola a terra, la sentii imprecare.Andai verso Jack, era con qualcuno ma non vedevo bene, pensavo fosse in pericolo, non sapevo che cazzo mi stava intorno. Tirai un pugno alla sagoma affianco a lui,la mia mano era piena di sangue.
Ero in mezzo a una strada, Jack piangeva, ai piedi di un corpo a terra, mi guardò e mi saltò addosso prendendomi a pugni.Non riuscivo a reagire, la mia pelle assorbiva tutti i suoi colpi, non sentivo dolore, non sentivo nulla.
-Perché Jeff perché! devi morire male!
Lo staccò da me, facendomi alzare.Mi prese con le sue mani lunghe, sembrava un cadavere era bianco.Mi mise delle dita davanti, come per vedere se contavo bene, risi come un pazzo.Il bianco si giró a guardare Jack, si giró di nuovo verso di me.
-Meriti una punizione
Dolore solo dolore.L'elettricita' scorreva in ogni singolo mio muscolo, vedevo chiaro, sentivo chiaro.
-Basta così ho visto abbastanza
Toby fermò la sedia, Jack sorrise.
-A me non sembra ma se lo dici tu!
Uscí dalla stanza sbattendo la porta, Toby corse verso di me.
-Dolce vendetta! ti stai divertendo Jack? eh!?
Ero sudato ansimavo, Jack urlava come un pazzo.
-Jeff fai schifo!
-Vedi che Ramona era na puttana, meglio così se è morta! lo dico per te!
Dei pugni iniziarono a colpire la porta.Mi alzai dal letto, Jack era ancira incatenato, gli lanciai la frusta addosso.
-Jeff apri!
Sally urlava come una matta.
-Jeff! cosa succede là dentro?
Legai Jack chiudendolo nell'armadio e aprii.
-Niente.
*fine flashback*
-Jeff? ma mi ascolti?
Mi ripresi dallo stato di trance, Jane mi guardava con ansia.
-Jeff che ti prende?
Mi accarezzo' la guancia con le sue mani morbide.
-Ho capito che cazzo ho combinato, finalmente me lo ricordo...abbastanza
_______________
Ciau a tutti♥
Oggi è stata na giornata de merda per me...uff...comunque...
Secondo voi i nostri killer andranno mai a Roma?
Riusciranno a trovare un modo?
E i flashback nella testa di Jeff? saranno la vera causa della furia che c'è in Jack?
CONTINUATE A LEGGERE LA STORIA♥
BUONA LETTURA♥
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