Go to sleep, Baby.
"Fanno male, fanno male le parole...specialmente se son dette da chi ami"
Jane's pov
Scendemmo dal treno, scendemmo nel sottopassaggio fra tanta gente, mischiandoci a quegli sconosciuti.Quando arrivammo di sopra entrammo nel bar della stazione, alla tv c'era il telegiornale:
"E adesso trasmettiamo una notizia del tutto incoraggiante per i cittadini del sud:le telecamere di sorveglianza di una stazione delle periferie di Roma, ha ripreso, anche se molto sfocato, l'attacco al ragazzo morto ieri sera sotto il treno:Federico. Gli assassini risultano essere due:uno aveva una felpa bianca con jeans scuri, l'altra era una ragazza.Di entrambi non si hanno altre informazioni, hanno coperto bene il loro viso e non si sa' chi siano, ne' siamo riusciti a farne una panoramica migliore di quella ripresa dall'unica telecamera presente nella stazione.Si pensava che i due fossero gli stessi killer che giravano in puglia poco tempo fa, purtroppo la notizia è stata smentita:proprio ieri sera altri killer hanno ucciso una famiglia che festeggiava un compleanno di 14 anni, non è sopravvissuto nessuno, non sono state trovate tracce di DNA, solo il sangue dei cadaveri che sono stati strascinati a terra nel giardino e poi appesi a un albero."
-Cazzo
Disse Jeff sottovoce, poi compró due pacchetti di Merit rosse e uscí fuori dal bar, io lo seguii.Caccio' una sigaretta, l'altra la porse a me.Io feci di no con la testa, non ne avevo proprio voglia.
-Dici che ci stanno cercando?
Chiesi a Jeff, lui si sedette su una panchina.
-Non lo so, se è davvero vero quel che dicono al telegiornale non è proprio possibile perché non ci hanno visti in volto.
Mi sedetti affianco a lui, mettendo la testa sulla sua spalla, lui si giró verso di me aspirando il fumo e me lo soffio' in faccia.
-Bastardo
Dissi tossendo a gran carica, poi avvicinai in fretta la sua mano con la sigaretta vicino alla mia bocca, aspirai, mi sedetti sulle sue gambe, gli mantenni la testa fissa contro la mia e cacciai il fumo lentamente contro il suo viso.Lui arriccio' il naso, poi mi sorrise e mi bació.
-Dobbiamo andarcene da qui.
Disse calpestando la cicca di sigaretta con un piede, mi prese per mano e uscimmo dalla stazione, in men che non si dica fummo catapultati nelle belle strade romane.C'erano molte persone in piazza, un mix fra turisti e cittadini, anche persone non italiane, un'invasione di lingue e culture diverse pullulavano in quelle piazze antiche e splendenti.Io e Jeff attraversammo la piazza in fretta, infilandoci in vicoli stretti, più che altro quei vichi ricordavano Napoli.
-Ma dove stiamo andando?
Chiesi a Jeff, lui non rispose, mi trascinava in qualche posto, che di sicuro non era il massimo visti i vichi spopolati.
-Da un mio vecchio amico
Disse lui continuando a tirare, poi ci fermammo di fronte a una casa-catapecchia.Jeff bussò al campanello, qualcuno rispose e ci fece entrare.Quando vennero ad aprirci un colosso enorme con i capelli a spazzola neri ci fece accomodare.
-Jeff da quanto tempo!
Disse il colosso abbracciando Jeff, che anche se era molto più alto di me, di fronte a quella statua sembrava un bambino.
-Eh già, Artur, proprio tanto, tantissimo tempo.
Artur mi guardò e sorrise, poi passò lo sguardo su Jeff.
-È una delle tue botte e via?
chiese quello ridendo, io incrociai le braccia e risposi a tono.
-Forse tuo padre voleva fare una botta e via, ma gli si è rotto il preservativo.Opss.
Dissi sorridendo in modo crudele, il tizio mi guardò e rise.
-Bel caratterino, credo che non sia una delle puttanelle che si incontrano di solito.Se Jeff dovesse mollarti chiama me, sono disponibile al flirt.
Sorrisi, Jeff mi guardò, poi guardò anche Artur.
-Allora Jeff, andiamo al sodo, cosa ti serve?
Jeff scosse la testa.
-Sono venuto per non farmi trovare dagli sbirri, niente di più niente di meno.
Artur sorrise.
-Oh, allora non vuoi il mio nuovo tipo.
Disse Artur ridendo, Jeff fece di no con la testa.Non capivo, di cosa stavano parlando?
-No perché ho una nuova marca, ottima eh...Candace (Chendeis) vieni qui, porta la roba.
Ordinò a qualcuno, poi entrò una domestica vestita in modo sconcio, come dire...volgare...assai volgare, con della roba verde e della polvere bianca in due buste separate.
-Porta via quella roba, non ne voglio.
Disse Jeff mettendo i pugni sul divano, Artur mi guardò e sorrise, la ragazza si avvicinò a me.
-E tu? tu ne vuoi?
Lo guardai, poi passai lo sguardo su quelle buste, Jeff si alzò di colpo e mi tirò per un braccio.
-Cosa c'è Jeff? andiamo tu potevi prenderla e lei no? è una vera ingiustizia eh!
Disse Artur ridendo, Jeff mi portò fuori dalla casa e ci infilammo nel primo bar che Jeff vide, poi prese un caffè.Lo guardavo in silenzio senza dire niente.
-Smettila
Disse lui pagando il caffè.
-Di fare cosa?
Chiesi con timore, lui mi guardò e infilò le mani nelle tasche della felpa.
-Di guardarmi
Disse lui fissandomi, io abbassai lo sguardo.Era freddo, distaccato.C'erano periodi in cui rideva e scherzava e altri in cui lo avrei preso a ceffoni.Questo era uno dei secondi momenti, uno di quelli da fare a pugilato con quella sua faccetta da bello stronzo.
-Andiamo, stasera dobbiamo tornare a casa, possiamo provare a tornare da Maddalena se vuoi...poi andremo via.
Annuii, tanto non sapevo cosa dire.Prendemmo un taxy e tornammo alle periferie.Jeff si sedette sulle scale di fronte alla porta si casa di Maddalena.Quando bussai, Maddalena corse ad aprire, ma appena mi vide cambiò espressione e fece per chiudere la porta, io la bloccai e entrai in casa sua, lei fece dei passi indietro.Chiusi la porta alle mie spalle.
-Ascoltami bene, stasera devo tornare in Puglia, quindi non tornerò. È vero che abito lontano da te ormai, ma non è vero che sei sola.Hai la tua famiglia, qui ti farai dei nuovi amici, puoi anche scordarmi, fare finta che non esisto più, ma sappi che tu sei stata l'amica migliore che potessi desiderare, non ti dimenticherò tanto facilmente, mio malgrado.
Maddalena mi guardò per qualche secondo, poi scoppiò in lacrime.
-Non voglio farmi nuovi amici, io stavo bene con te, con Andy...vorrei tornare indietro.
Mi avvicinai a Maddy e la strinsi forte fra le braccia.
-Io anche...Però si va avanti, ti giuro che verrò a trovarti ancora.Ma devi continuare anche senza me e Andy, non siamo l'unica cosa che esiste al mondo.Devi farti nuovi amici, anzi devi giurarmi che te li farai.Non posso vederti in questo stato, mi dispiace se non sono stata la migliore amica che desideravi.
Maddalena mi sorrise.
-Oh no, tu sei stata la migliore amica del mondo...ma lo sarai ancora!
Disse lei abbracciandomi forte, scese una lacrima lungo la mia guancia, mel'asciugai.
-Allora mi giuri quel che ti ho detto?
Le chiesi, lei annuí. Le asciugai le lacrime e le sussurrai "troverai un ragazzo con un cervello più grande di Andy", lei sorrise e mi diede un bacio sulla guancia destra.
-Adesso devo andare altrimenti si fa tardi...sono gia le 19
Dissi congedandomi, l'abbracciai forte e andai via, mi girai un'ultima volta dicendole "Tornerò", lei sorrise e chiuse la porta.
Quando uscii fuori Jeff non c'era; corsi fuori da casa di Maddy, ma non lo vedevo da nessuna parte, le strade erano deserte.Per un paio di minuti lo cercai nel giardino di Maddy,quando uscii di nuovo fuori al cancello lui comparve alle mie spalle.
-Ma dove eri finito?
Chiesi con ansia, lui non rispose, andò avanti, prendendomi per mano.Fermo' la prima auto che passò, uccise il passeggero e salí, aprendomi la portiera, poi sorrise, si infilò in auto e guidò in modo maldestro, veloce come il vento, fino ad arrivare all'aereoporto più vicino. Salimmo sopra pagando i biglietti per la prima classe e ci accomodammo nei nostri posti.
-Jeff io non so che ti prende davvero!
Scoppiai quasi urlando, un paio di persone si girarono, poi li guardai male e ritornarono alle loro cose.
-Neanche io mi capisco, cosa ci vuoi fare.
Disse lui accendendo il tablet, con menefreghismo.
-Uffa, io proprio non ti sopporto più. Dissi incrociando le braccia e facendo il broncio, lui si giró e sorrise.
-Allora perché non te ne vai?
Chiese ridendo, io sbuffai.
-Perché non saprei dove andare.
Jeff continuò a ridere come un demente.
-Te lo dico io perché, perché tu ami stare qui.
Alzai un sopracciglio.
-Qui dov...
Non finii di chiere che le sue labbra erano gia sulle mie, la sua lingua era già incollata alla mia, come una ventosa.Si staccò dalle mie labbra, io feci per riavvicinarmi al suo volto, aprii gli occhi, lui rise.
-Visto?
Mi disse come un bimbo piccolo.
-Ho ragione io.
Disse facendomi la linguaccia.Eccolo là il mio Jeff, non capivo questi suoi sbalzi d'umore, ma avevo due ipotesi:o aveva il ciclo, oppure era bipolare..opto per la prima.
-Non hai ragione.
Dissi incrociando le braccia, allora lui si avvicinò a me abbracciandomi, affondai nel suo buon odore, mi strinsi alla sua maglietta, meccanicamente, lui si staccò di nuovo, lasciandomi senza respiro.
-Ma lo vedi che ti butti la zappa sui piedi da sola? Hahahahah! prima dici una cosa e poi ne fai un'altra.
Sbuffai, lui mi diede un bacio sulle labbra.
-Che bastardo testa di cazzo che sei.
Lui sorrise e mi prese il volto con violenza, baciandomi prima sulle labbra e poi sul collo.
-Guarda non ti spoglio solo perché c'è troppa gente che potrebbe vedere il tuo palazzo.
Disse ridendo e baciandomi di nuovo, gli tirai un ceffone, lui mi bació ancora.
-Io non ti uccido perché lo vedrebbe troppa gente e mi manderebbero in galera.
Dissi fra un bacio e l'altro, lui si allontanò da me.
-Ah siii?
Disse ridendo, io annuii.
-Bene! allora non mi parlare per tutto il tragitto.
Disse con fermezza, io incrociai le braccia.
-Bene!
Dissi a mia volta e mi girai dall'altro lato; dopo 5 secondi mi girai nella sua direzione, lui mi guardò in silenzio, sorrisi, lui mi fece una smorfia.Lo baciai, lui si allontanò.
-Fanculo Jane
Disse baciandomi di nuovo.
Jeff's pov
-corri corri!
Iniziai a correre sotto la pioggia, una ragazza iniziò a piangere di fronte a me, continuavo a correre, verso il suo pianto, verso il suo corpo, era Jane lo sentivo.Cercavo si arrivare da lei, ma più correvo e più mi allontanavo, un incubo.Mi girai e la vidi dietro di me, piangeva ancora,mi avvicinai e le misi una mano sulla spalla destra, lei mi guardò, aveva gli occhi rossi dal pianto.Feci per accarezzarla, ma non riuscivo più a controllarmi, non riuscivo a prendere il controllo dei miei arti.Sfilai il mio amato pugnale dalla tasca della felpa e l'accoltellai più volte.
-Jeff..
No..no...Jane!
-Jeff!
-Ja...Jane...No!
Mi svegliai di colpo, Jane era di fronte a me, preoccupata, mi accarezzava i capelli, ero sudato in fronte, avevo il fiatone, come se fossi tornato da una gara di corsa.
-Jeff siamo arrivati...
Disse Jane con calma, io deglutii e mi alzai, barcollai un attimo, Jane mi prese la mano.
-Jeff ma ti senti bene?
Chiese preoccupata, io annuii, passai una mano sulla fronte, sembravo un forno.Jane alzò un sopracciglio e mise la mano destra sulla mia fronte, ma la retrasse subito.
-Cazzo Jeff scotti tantissimo!
Disse lei, mi chiuse la zip della felpa e prese le valige.
-Torniamo immediatamente a casa
Disse tirando con fatica le valige a trolley. Volevo darle una mano, ma 1:vedevo sfocato,2:non riuscivo a reggermi in piedi, figuriamoci se riuscivo a portare una valigia.
Arrivammo in mezzoretta di fronte alla casa, vedevo tutto più sfocato, Jane picchietto' contro la porta, Jack aprí e sbuffó, lo vidi, volevo tirargli un calcio nelle palle ma non ce la feci.La testa iniziò a girarmi vorticosamente,vidi soltanto Jack che portava le mani sulla testa urlando qualcosa contro Jane, lei buttò le valige a terra e corse verso di me, poi tutto nero.
-Vedi di muoverti dai!
Avevo una pistola fra le mani, sul bersaglio c'erano Jack, Jane e Toby.Presi la mira, la mia testa non ragionava, o forse si, aveva un suo controllo, una sua autonomia, faceva tutto da sola, pensava da sola e io non potevo fare nulla, ero sotto il suo dominio.La pistola sparò una pallottola dritta al cuore di Jane, che urlò, poi solo sangue, solo male, solo cattiveria e rabbia repressa.
-Tel'ho detto, io posso fare tutto
Mi girai verso la voce:un me, un grande e inquietante me.Una persona identica nel corpo ma diversa negli atteggiamenti.
-Vedi? io sono un altro te, ma tranquillo, finché non mi fai arrabbiare andrà tutto bene.
Una pallottola mi foro' la felpa, trapassando il petto, le costole, il cuore.Ansimai, guardai quel me che diventava fumo denso e entrava nel mio corpo.
-Ah!
Mi alzai di scatto, sudato, ripresi fiato e mi sdraiai di nuovo, quando vidi Jane affianco a me e Slender alla mia destra.Il senza volto mise una mano sulla mia fronte, poi retrasse la mano.
-Jeff come ti senti?
Mi chiese Jane, io la guardai per qualche secondo, misi a fuoco e la sua bellezza quasi non mi accecó.
-Da quanto tempo sto dormendo?
Chiesi senza rispondere a Jane, lei fece il segno 3 con le dita.
-Tre ore?
Chiesi con perplessità, Jane scosse la testa.
-Tre giorni,non avevo niente da fare, così sono rimasta qui a fissarti, cosa che tu odi molto.
Disse lei per farmi un dispetto, io sorrisi, lei mi diede un bacio sulla fronte, poi la porta si spalancò ed entrò Jack, fece un respiro profondo e portò la colazione, guardò Jane e sorrise, lei lo mandò a fanculo con un segno osceno.Che era successo in tre giorni? se le erano date? avevano fatto un'incontro di pugilato? si sentiva aria negativa lì dentro e di certo non era Sally che giocava con Toby, li sentivo urlare da sopra.
-Tieni Jeff, spero che ti piaccia, ci ho messo parecchio tempo a preparare i cornetti.
Disse Jack sorridendomi, io sorrisi a mia volta, vidi Jane sbiancare, Jack si accomodó affianco a Slender, che con un tentacolo afferrò il termometro e me lo infilò tra le labbra.
-37, ti consiglio di restare a letto, per tre giorni questi due non hanno fatto altro che litigare di continuo, solo di notte si stava tranquilli.
Disse soltanto a me, con la telepatia, infatti Jane dopo chiese quanto avevo di febbre e Slender accese una radio per permettere a tutti di ascoltare.
-Ok...
Dissi senza aggiungere altro e mangiare i cornetti:erano davvero buoni, poi la nutella...madonna mia che bontà...ovviamente non dissi nulla di tutto ciò, altrimenti Jane avrebbe fatto scoppiare il prossimo big bang, e Jack avrebbe ballato la macarena, una cosa oscena.
-Grazie
Dissi semplicemente, Jack sorrise e uscí fuori, seguito da Slender, rimasi solo con Jane.
-Jeff in questi tre giorni l'unica persona che mi ha parlato oltre a Sally è stato Jack, ma solo per attaccarmi, mi sei mancato troppo.
Disse tutto ad un fiato, io le diedi un bacio sulle labbra a stampo.
-Vuoi?
Le chiesi porgendole metà cornetto, lei scosse la testa.
-Vuoi che mangia la roba che prepara quel biondo orripilante? Manco morta! Chissà cosa ci ha fatto con le mani prima di preparare quella roba!
Stavo per vomitare dalle risate.
-Sei perfida hahahahah
Dissi baciandola di nuovo, lei sorrise.
-Eh già, una vendetta personale.
Disse lei sorridendo.Jack non era cambiato per niente, anzi adesso fra Jane e Jack era scoppiato un vero e proprio putiferio e la causa ero io, ma quel ragazzo non poteva amare le patatine fritte? no eh...che palle.Jane mi diede un ultimo bacio e uscí dalla stanza, rimasi solo per una buona mezzoretta, senza nessuno intorno, respirai profondamente ascoltando quel bel silenzio nella stanza, poi vidi che la porta si aprí lentamente, poi si spalancò di colpo.
-Jeff Jeff!
Sally corse verso di me tirandomi per la mano.
-Cosa c'è?
Temevo il peggio, che Jack e Jane si fossero scannati a vicenda?
-C'è Ben di sotto, è pieno di sangue, è infuriato, se la sta prendendo con Jack e Jane! Slender cerca di calmarlo ma lui non lo ascolta! sembra impazzito!
Oh cazzo.Corsi dietro di Sally, avevo solo i jeans addosso, ma non avevo tempo per vestirmi.Ben mi guardò mentre scendevo le scale:aveva il pugnale rivolto contro Jane, Jack era steso a terra e Slender lo stava curando.
-Jeff, caro Jeff! Allora ci sei anche tu a completare il quadretto...sai non avrei voluto rivoltarmi contro la mia famiglia, ma non riesco a non dimenticare quel che mi avete fatto! Non ce la faccio proprio Jeff!
Disse avvicinandosi a Jane, lei sfiló il pugnale dalla tasca apposita impugnandolo contro di lui, Ben non gli diede tempo, le tirò un pugno nello stomaco e lei cadde a terra.
-Oh Jeff, quanto mi siete mancati!
Disse affondando il pugnale nella spalla di Jane, corsi verso di lui e lo buttai contro il muro, sfilando il pugnale, Jane strinse i denti.
-Vedi di andare via! altrimenti...
Slender si avvicinò a me.
-Altrimenti cosa? hahahah non farmi ridere Jeff! non puoi uccidermi! sono già morto amico mio!
Disse ridendo e si fiondó contro di me, Slender lo teletrasportó di nuovo vicino alla porta, lui si infurio' e urlò contro il senza volto:
-Finiscila con sti trucchetti del cazzo! non sei mai servito a niente infelice!
Slender allungò i tentacoli e attorciglió Ben, io saltai su quest'ultimo, ma Slender affiló i tentacoli bloccando anche me, ma subito dopo mi rimise a terra.Ben iniziò a urlare dal dolore,Slender voleva fargli male, ma non troppo, infondo era stato lui a salvarlo, non lo avrebbe mai ucciso con il rituale no?.La voce metallica di Slender riecheggio' nell'aria, ma in giro non c'erano radio ne' oggetti elettronici.
-Cos'è che ti fa adirare così tanto? Vuoi forse tornare fra noi? cos'è che ti rende infelice?Tu non hai nulla in meno a noi, puoi benissimo tornare, ribelle!
Ben scosse la testa, poi sorrise e Slender lo teletrasportó via, non so dove, ma via.Appena lui scomparí mi fiondai su Jane, ma Slender mi fece allontanare, poggió le sue mani sul petto di Jane e la ferita cominciò a rimarginarsi, poi rimase immobile e andò da Jack a guarire anche lui.
-Ah...Dov'è finito Ben?
Chiese Jane guardandomi, io l'abbracciai, ma la testa ricominciò a girarmi, Jane mi tenne stretto a sé continuando a pronunciare il mio nome, non stavo per niente bene.
-Jeff...
-Jeff...
-Je...
*Flashback*
-L'ha fatta soffrire! lei deve morire! non può sopravvivere un attimo in più!
Mi avvicinai alla ragazza impaurita, era dietro il letto, cercava di sfuggirmi.
-Jeff no! ho fatto pace con lei! non uccidermi ti prego! Doveva lasciarti cazzo! tu sei pericoloso per te e per gli altri! vattene via cazzo!
Scappò via, correndo per il corridoio, la inseguii e le lanciai una stella della gamba, cadde a terra.
-Aaaa! Cazzo! Jeff fermati!
Alzai il pugnale leccando la lama e ridendo di gusto, come un pazzo.
-Jeff ti prego...
Incominciò a piangere, patetica.
-Merita la morte! non la devi risparmiare! ha fatto versare delle lacrime a Jane!
Sorrisi alla biondina e le dissi
-Vai a dormire
Lei urlò e affondai la lama fredda del pugnale nel suo petto caldo, silenzio...
Freddo...
Triste...
Pauroso...
Drammatico silenzio.
Fine Flashback
_________________
Questo capitolo è un pó un casino, lo so...
è complicato, Jeff sta male, Ben cerca vendetta; proprio come Jack, che vuole Jeff tutto per sé.
E il flashback?
(Faccio la misteriosa, io sono ONNISCIENTEEEEEEEEEE)
ODIATEMI.
AMATEMI.
SCHIFATEMI.
INSOMMA FATE VOI, IO INTANTO VI AMO E VI RINGRAZIO PERCHÈ CONTINUATE A LEGGERE E VOTARE LA MIA STORIA, GRAZIE MILLE...
CIOÈ CHE POI ALLA FINE NON MI ASPETTAVO TUTTI STI LETTORI, QUINDI CHE DIRE...
""VE SE AMA!""
♥♥♥♥
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