Died.
Jane's pov
Camminavo fra la natura, immersa dal verde superficiale degli alberi sempre verdi.Ormai stava per arrivare il Natale, un Natale che, però, non avrei festeggiato con la mia amata famiglia, sarebbe stato un Natale diverso, se ce ne fosse stato uno.Mi guardai intorno, vidi un pino, quello si che era perfetto per essere decorato!.Di solito mio padre andava in giro per i boschi alle periferie della cittadina per trovare alberelli piccoli e carini, pronti per essere riempiti da lucine colorate.Quest'anno sarebbe toccato a me il compito di scegliere gli adornamenti, ma purtroppo non ci sarebbe stato un albero da decorare e illuminare, magari l'unica cosa da illuminare era una casa dopo aver ucciso i suoi padroni, con benzina e accendino, il modo perfetto per non far trovare tracce.
Sentii un rumore, cacciai il pugnale senza perdere tempo e mi guardai intorno:c'era qualcosa che si muoveva dietro un cespuglio.Lanciai il pugnale e un verso di animale mi fece contorcere lo stomaco.Corsi subito a dare un'occhiata, era un cerbiatto.Avevo colpito un animale carino, indifeso.Estrassi il pugnale e attorcigliai un fazzoletto di stoffa intorno alla zampa di quest'ultimo, poi andai via.Se l'avessi portato alla banda di sicuro l'avrebbero sbranato in men che non si dica.Tornai di fronte alla casa e guardai nella finestra:Jeff era seduto sul divano con una cioccolata calda fra le mani, i capelli neri gli coprivano gli occhi e la sua pelle pallida in pieno inverno era cadaverica, nel vero senso della parola.Eppura era inspiegabile come volessi saltargli addosso e baciarlo ovunque in quel momento.Mi morsi il labbro sorridendo, poi vidi che Jack si avvicinava a lui ridendo, si sedette affianco a lui e disse qualcosa di incomprensibile visto che ero fuoru e non sentivo nulla.Jeff annuí, senza dire niente, poi sorseggio' la bevanda fumante.Non sapevo perché non rispondeva,entrai dentro sbattendo la porta e gettando il giubotto sulla cassapanca.Andai vicino a Jeff e mi sedetti dal lato opposto a Jack, poggiando la testa sulla spalla di quest'ultimo, lui mi guardò e mi diede un bacio sulla fronte.Mi prese una mano e mi guardò.
-Sei gelida, dove sei stata?
Chiese leggermente preoccupato.
-Fuori
Dissi senza pensarci, vidi Jack che rideva.
-Che cazzo mi ridi eh?
Chiesi con la delicatezza di un ippopotamo zoppo in una cristalleria.
-Niente.
Disse lui continuando a ridere come un demente.Lo guardai male, poi Jeff mi avvicinò la sua tazza.
-Vuoi?
Mi chiese avvicinando la tazza con la cioccolata fumante alle mie labbra.
-Ok
Dissi sorseggiando la bevanda marrone e fumante.Profumava tantissimo ed era davvero buona.
-Hmm è fantastica.
Jeff sorrise e spinse le sue labbra contro le mie, sentii subito qualcosa di strano, era bollente. Mi staccai subito, lui alzò un sopracciglio, poi misi la mano sulla sua e sulla mia fronte contemporaneamente, come pensavo:aveva la febbre.
-Jeff sei bollente, più della cioccolata.
Dissi ironicamente, lui sorrise, come per dire che già lo sapeva, Jack mi guardò atteggiandosi.
-Gli ho misurato la febbre, IO.Mentre che tu eri fuori a giocare con gli animali, ma tranquilla eh, so essere più premuroso di te.
Lo guardai incazzata nera.
-Sei così premuroso che quel termometro te lo infilerei nel..
Jeff scoppiò a ridere e mi tappó la bocca con una mano, poi mi fece l'occhiolino. Jack sorrise a Jeff e andò via, posando la sua tazza sul muretto della cucina.Mi sedetti sul divano, Jeff posò la tazza ormai vuota e si sdraió mettendo la testa sulle mie gambe, incominciai a giocherellare con ciocche dei suoi capelli.
-Non devi essere gelosa di Jack, lo sai che tu conti più di lui.
Sbuffai.
-Mi da sui nervi, ma chi si crede di essere? Dio esiste ma non è lui!
Jeff sorrise.
-Sei tanto sicura che Dio esiste? Se esistesse avrebbe già tolto Jack da 'sta casa, per non farci rompere le palle...non trovi?
Abbassai la testa e baciai Jeff, cercai di rialzarmi, ma lui mi ritirò contro le sue labbra, stringendo la mia testa con le mani forti.Rallento' la presa e mi allontanai dal suo volto, poi starnutì, sembrava un bimbo.Aveva il naso leggermente arrossato, così come le guance che somigliavano a quelle di heidi.Mi alzai dal divano, andando verso la cucina, ma Jeff mi bloccò stringendo la mia caviglia con debolezza.
-Dove vai?
Chiese con gli occhioni lucidi e tristi.
-Prendo la medicina
Lui sbuffó tornando sul divano, poi si accuccio' come un koala.Presi la bustina e la feci sciogliere nell'acqua, poi la portai a Jeff.
-Tieni, credo che questa ti farà scendere almeno un pó la febbre.
Jeff la prese, poi mi ridiede il bicchiere e sorrise.
-Tu sei troppo indecisa.Sarai ancora così indecisa quando avremo un bambino?
Mi si fermò il cuore per un attimo, cosa aveva detto? ma stava scherzando? non pensavo mai a cose serie come quella...cioè non ancora, adesso stavo bene con lui, poi bho ero ancora piccola per pensare a 'ste cose.
-Io...io non lo so, cioè non ci penso mai.
Jeff mi fece spazio sul divano,si sdraió affianco a me, io presi un coperta e lo coprii, lui la mise anche su di me, poi mi strinse contro il suo corpo bollente, poggiando la testa sul mio petto.
-Dovresti pensarci
Disse lui sottovoce.
-Non voglio pensarci, ed è diverso, non sarei pronta.Sono troppo piccola.
Dissi anche io a bassa voce, lui sorrise e mi bació con le sue labbra di fuoco.
-Non sei piccola, se perfetta, credo, e ti dico ancora che saresti un'ottima mamma.
Sbuffai.
-Vabbe...non soni riuscita a tranquillizzare Maddy, figuriamoci un figlio.
Jeff spalancò gli occhi, poi abbassò la testa, sembrava preoccupato, eppure non avevo detto nulla di strano, niente di stupido o troppo serio...bho!
Sentii le sue mani scivolare lungo i miei fianchi, poi si avvicinò di più. Scottava, bruciava, anche se aveva il pigiama addosso sembrava che il tessuto si squagliasse addosso a lui, era tremendamente caldo.Gli feci alzare il volto.
-Jeff se ti senti davvero male chiamo Slender...ho paura
Lui scosse la testa.
-No...è solo febbre, finiscila di preoccuparti.
La porta sbatte' velocemente e una folata di vento entrò nella stanza, poi scomparve subito, assorbita dal calore della casa.
-Jane!
Sally corse verso il divano, guardando me e poi Jeff.
-Cosa c'è?
Chiesi alla piccola Sally, che era bagnata fradicia, molto probabilmente non aveva fatto in tempo a tornare a casa, che già la pioggia l'aveva colpita ovunque.
-Ci sono scritte ovunque lungo le strade! stanno anche facendo dei funerali!
Jeff mi strinse di più.
-E cosa dovrei farci io?
Dissi dando un bacio sulle labbra di Jeff che sembrava preoccupato oltre che ammalato.
-La ragazza che è morta è Maddalena, la tua amica.
Guardai Sally, immobile, non poteva essere vero.Mi alzai subito dal divano con le lacrime agli occhi, Jeff fece per trattenermi, ma la sua forza era pochissima, così cedette.Aprii la porta correndo sotto la pioggia, come una matta, incazzata con il mondo, con Dio, con satana, con tutte quelle persone che erano ferme davanti alla bara di Maddalena in quel momento, che guardavano il prete, mentre che altre persone sotterravano la bara con dentro Maddalena.Mi precipitai sulla bara prima che potessero portarla sotto un cumulo di terra, urlavo, battevo i pugni contro la bara,volevo aprirla, volevo vedere Maddalena. Qualcuno cercò di tirarmi via, capii che era Jack quando mi voltai, non me ne fotteva.Ero piena di fango, avevo gli occhi gonfi, non sentivo più nessuno io volevo la mia migliore amica.La volevo! mi mancava come l'aria non poteva essere morta anche lei.Corsi di nuovo vicino alla bara, ma stavolta questa era mezza seppellita.Passai le mani lungo di essa, infangandole.Mi inginocchiai di fronte alla bara portando le mani fra i capelli, che adesso dovevano essere una merda.La madre di Maddy era in lacrime nel vedere quella scena, magari non mi aveva neanche riconosciuta con quei panni zuppi e quella faccia sporca di fango.Jack mi tirò via, lontano dal funerale, sotto un albero, mentre le nostre teste continuavano a bagnarsi.Misi la testa fra le mani continuando a piangere, Jack mi fece alzare.
-Finiscila adesso, torniamo a casa, ormai è morta.
Lo guardai immobile, le gocce d'acqua e le lacrime scorrevano lungo il mio volto.
-Nessuno tu ha chiamato! non hai un cazzo da perdere tu perciò non capisci cosa provo io!
Continuai a piangere, fra un pó i miei polmoni sarebbero esplosi.
-Hai ragione, io ho già perso tutto, per colpa di una persona a cui teniamo entrambi, ma adesso vado avanti anche tu devi fare lo stesso.
Disse guardandomi mentre la pioggia bagnava quel viso angelico.
-No! voglio piangere ok? entra dentro! e finiscila di fare prediche!
Jack scosse la testa afferrandomi per un braccio, io lo spintonai.
-Dai Jane non fare la cretina, entra dentro, Jeff ci sta guardando dalla finestra, è preoccupato per te, ma non potevo di certo mandare lui qua fuori.
Ero furiosa, arrabbiata con tutti e depressa allo stesso tempo, mi avvicinai a lui puntandogli il dito contro.
-Sai che ti dico? per me puoi benissimo entrare dentro e fare la mammina premurosa del cazzo! non me ne fotte ok? e se pensi di fare il lecchino con Jeff riportandomi dentro ti sbagli di grosso! e adesso vattene a fanculo che è meglio!
Jack mi guardò esitando per qualche secondo, poi si giró e cominciò a camminare verso la casa.Mi poggiai a una pianta e scivolai contro il tronco piangendo e imprecando.Sentii una mano sulla spalla, girai la testa e rividi Jack.
-Vieni dentro cammina
Gli tirai un calcio.
-Jack vattene!ti sto dando la possibilità di stare solo con Jeff non sei contento?vattene!
Jack scosse la testa facendomi alzare.
-Non mi interessa, sono uscito per aiutarti, quindi adesso ti aiuto.Entra dentro, anche dentro potrai piangere, ma non ucciderti da sola con questa pioggia.
Guardai il cielo singhiozzando, poi rifiutai le parole di Jack e rimasi fuori, lui entrò dentro correndo, cercando di tirarmi ancora una volta, poi rinunciò, quando incominciò a starnutire.Lo guardai mentre correva via, poi guardai avanti a me, le lacrime ricominciarono a scendere veloci.Di nuovo una mano sulla mia spalla.
-Jack vattene!
Ma alzai il volto:era Jeff.Mi alzai immediatamente, spingendolo dentro.
-Ma sei impazzito? cammina dentro!!
Lui mi abbracciò starnutendo.
-Non me ne vado se tu non mi segui.
Corsi dentro con Jeff,salii in camera sua e mi spogliai, le lacrime iniziarono a fermarsi.Misi le prime cose a caso che trovai nel guardaroba e le misi addosso.Jeff aprí la porta e mi guardò immobile.Mi sdraiai sul letto e affondai il viso nel cuscino, Jeff si sdraió affianco a me.
-Jane devo dirti una cosa
Lo guardai, poi annuí, lui prese un respiro profondo.
Jeff's pov
La testa batteva forte, ero debole, bollente, Jane annuí per indicarmi di parlare.Era pallida, gli occhi rossi e il naso gelido.E adesso? Dovevo dirle tutto.Rischiavo di perderla, ma non potevo nasconderle altre cose, avevo ucciso io Maddalena.Ma...non ero io, era lui cioè...come cazzo glielo spiegavo? non potevo dirglielo.
-Allora cosa c'è?
Chiese Jane.Alla fine presi forza e glielo dissi, gli dissi tutta la verità.Gli dissi che non riuscivo a controllarmi, che certe volte non ero io, ma un'altra persona che si divertiva a farmi stare male, le dissi tutto, di come avevo ammazzato Maddalena, di quel che avevo provato quando capii che cazzo avevo combinato, le dissi proprio tutto, tutto quel che c'era da dire.Lei rimase immobile, una lacrima di dolore scese lungo i suoi zigomi.Stavo male già adesso che non aveva detti nulla, figuriamoci fra un paii di minuti.
-Bella mossa amico, è sicuro che adesso se ne andrà dal tuo letto sbattendo la porta.
"è tutta colpa tua, non rompere il cazzo"
-Dai a me la colpa solo per non riconoscere i tuoi errori, questo non si fa Jeff...no no no
Jane cominciò a piangere.
-Vaffanculo Jeff! pensavo mi avessi fatta già soffrire abbastanza ma questo è troppo!
Disse uscendo fuori, io la seguii, scese le scale correndo e uscí fuori dalla casa.Infilai le prime scarpe che trovai e corsi fuori seguendola, l'afferrai per i capelli, lei cadde indietro, io caddi insieme a lei.Mi guardò e si allontanò da me strusciando a terra con la schiena, io mi avvicinai e mi sdraiai su di lei bloccandole i polsi.
-Ti prego scusami! torna dentro ti ammalerai
Lei continuava a piangere, cercai di baciarla, ma agitava la testa per non farsi toccare.
-Adesso ho davvero paura di te Jeff! Chi mi assicura che una notte di questa tu non mi uccida eh?
Disse singhiozzando.
-Non lo farei mai
Dissi sicuro di me.
-Ah certo! pensavo che non avresti ucciso neanche i miei genitori e Maddalena, eppure l'hai fatto!
Urlò contro di me.I suoi occhi iniziarono a perdere colore, sembrava diventare tutto più scuro.Lasciai i suoi polsi, lei si alzò in fretta e fece per scappare, cominciai a battere le palpebre velocemente, Jane si giró e urlò qualcosa, chiusi gli occhi e caddi con la testa nel fango.
Riaprii gli occhi in una stanza buia, affianco a me c'era Jack.Mi alzai in fretta ma lui mise una mano sul mio petto constringendomi a sdraiarmi.
-Dov'è Jane?
chiesi dopo un attimo di esitazione.
-È andata via
Mi alzai di nuovo, Jack mi fece sdraiare, di nuovo.
-Come via? dove? perché non l'hai fermata?
Jack rise.
-E io secondo te fermavo la mia miglior nemica?
Chiese ridendo, gli tirai un pugno, lui cadde a terra.
-Da quanto tempo sto dormendo?
Jack rise, gli tirai un altro pugno poi rispose finalmente.
-Da due giorni.
Stavo per urlare, due giorni?
-Jane, dov'è andata?
Chiesi di nuovo a Jack, lui si massaggio' gli zigomi.
-Prima di tutto ti ha portato dentro piangendo, esattamente due giorni fa.Ti ha portato in camera mia e mi ha detto che dovevo curarti senza fare altro, io ho obbedito.Poi è uscita, le ho chiesto dove andava, ma lei ha detto semplicemente "dove stavo bene prima", poi non ha detto più niente e sen'è andata.Se non torna questa sera possiamo anche ammazzarla, credo che tu ti sia svegliato in tempo.
Mi alzai dal letto, cambiai i vestiti e corsi fuori dalla stanza di Jack, ma lui mi fermò un attimo prima di uscire.
-Ricordi la maledizione no? Entro mezzanotte deve tornare o posso benissimo ucciderla con o senza l'autorizzazione di Slender.Uh..sono le 23:00, che la buona sorte sia con te.
(se vi ricorda qualcosa tranquilli, sono riferimenti puramente casuali, do una medaglia di Obama a quelli che indivinano il libro in cui questa frase è una vera e propria portatrice di sfiga).
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Ciao ragazzi!
Scusate il ritardo estremo, scusate scusate scusate! !!
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto!
Ringrazio chi continua a leggere, votare e commentare la mia storia, vi adoro,siete sempre si più♥♥
Grazie anche ai nuovi lettori, spero che la storia vi stia piacendo!
Tornando a noi...
Credete che Jane perdonerà Jeff? Ben tornerà oppure rimarrà nell'ombra? Jack seguirà Jeff? Jeff riuscirà a convincere Jane e farla tornare a casa entro la mezzanotte? La maledizione porterà la morte di Jane?
BUONA LETTURA, ALLA PROSSIMA♥
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