All monsters are human.
Jane's pov
Sally mi picchietto' sulla spalla.
-cosa c'è?
Le chiesi, aveva stretta a sé una bambola senza gli occhi, piena di spilli.
-Vuoi davvero andare via? cioè...perché vuoi andare a Roma?
Chiese sedendosi affianco a me, sul divano della sala.
-Vado a trovare una mia amica, ho davvero bisogno di lei, ma non resterò lì per più di un giorno...sempre se riusciamo ad andarci..
Lei annuí, poi però abbassò la testa guardando la sua bambola.
-Che c'è?
Chiesi di nuovo, lei scosse la testa.
-Perché vuoi andare addirittura a Roma per un'amica? per te io non sono un'amica?
Sorrisi, poi le accarezzai i capelli.
-Ovvio..ma sai...Maddalena la conosco da una vita è come una sorella, anzi più di una sorella, ormai la penso ogni giorno, mi manca davvero tanto.
Le dissi, lei mi fece un sorriso strano, malinconico, poi si alzò e andò via.Toby la vide correre di sopra e mi guardò, poi venne a sedersi accanto a me.
-Che gli prende?
Chiese senza staccarmi gli occhi di dosso.
-Credo che non voglia che io vada a Roma con Jeff.Vuole che resti con lei.
Toby sorrise, poi passò le dita affusolate fra i capelli tremendamente scuri.
-Si, Sally è molto possessiva, soprattutto se la assecondi in tutto, anche con me lo è.
Lo guardai sorridendo.
-Toby toglimi la curiosità, ma Sally ha 11 anni o me lo sto sognando?
Lui sorrise.
-Sembra più grande in un certo senso, però si ha 11 anni.
Io lo guardai con curiosità.
-E perché ti interessa tanto cosa le succede?
Spalancò gli occhi, forse non si aspettava una domanda del genere.
-Perché è come una sorella per me, forse anche di più.
Inarcai le sopracciglia.
-In che senso di più?
Lui sbuffó.
-Ma bho, cioè non lo so, nella mia testa la vedo già 16enne, con dei capelli lunghi, neri e belli, gli occhi scuri e le labbra rosse, pallida come ora, ma ancora più bella.Non so che cazzo mi prende, infondo è una bambina e io ho 16 anni ma è così.
Stavo per tirargli un ceffone.Come fa ad innamorarsi di una bambina? perché se è vero quel che aveva detto di sicuro era amore.
-È una bambina,Toby.
Dissi sussurrando, lui annuí.
-Lo so anche io.Ho provato a cambiare ragazza ogni settimana, a farmene una dopo l'altra.Ma bho, quando me le facevo pensavo al suo sorriso da eterna bambina.
Lo guardai con rabbia.
-Non da eterna bambina! è una bambina! ed è diverso!
Lui mi guardò con sofferenza.
-Lo so.
Mi alzai dal divano andando di sopra, incazzata.
-Vai a dirlo a Slender?pensi che risolverai qualcosa?
Chiese urlando dal piano di sotto.
-Almeno ti darà una lezione!
Lo sentii correre per le scale, mi afferrò il braccio obbligandomi a girarmi verso di lui.
-Non farlo, non dire niente, ti giuro che non farò niente a Sally, è quel che ho fatto fin ora, perché dovrei perdere il controllo adesso?
Lo guardai senza dire niente.
-Non puoi essere innamorato di una bambina Toby!
Lui sbuffó.
-È meglio se te ne vai a Roma, almeno ti togli dalle palle.
Disse lasciandomi il braccio e andando via.Mi girai e vidi Jack poggiato contro il muro, aveva visto tutto.Lo evitai sperando che se ne fosse andato, ma lui rimase lì.Entrai nella stanza di Jeff buttandomi sul letto vuoto.
-Jeff!
Lo chiamai dal letto, non ebbi alcuna risposta, ma l'acqua della doccia picchiettava sul fondo di essa e si sentiva il rumore.
-Jeff!
Mi alzai dal letto e entrai nel bagno, l'acqua correva, da dietro alle tende si vedeva la sagoma del suo corpo.
-Jeff ma ci senti?
Lui non rispose, si ostinava a non rispondere.Aprii le tende ma non c'era Jeff, c'era Slender. Arrossii come un peperone e chiusi di corsa le tende, uscendo dal bagno, poi vidi Jeff entrare nella stanza con il coltello insanguinato fra le mani.Ero ancora rossa, lui mi diede un bacio.
-Perché sei arrossita?
Rimasi immobile a guardarlo.
-Jane?
Chiese di nuovo.
-Niente
Dissi riprendendomi e buttandomi sul letto, l'acqua non si sentiva più, Jeff entrò nel bagno
-Aspetta c'è...
Entrai nel bagno, Jeff aveva tolto la maglietta e aperto le tende della doccia, ma non c'era neanche l'ombra di Slender.
-C'è cosa? Jane sembri strana...
Disse sfilando i pantaloni macchiati ovunque, era rimasto in boxer.
-...Ti senti bene?
Disse avvicinandosi a me, io mi allontanai imbarazzata.
-Si tranquillo, io...io esco
Lui mi ferma guardandomi con curiosità.
-Stai bene?
Mi chiede per l'ennesima volta, io annuisco, lui con uno strattone mi spinse verso il suo corpo, contro il petto caldo.
-Lo spero per te, se vengo a sapere che qualcuno ti da fastidio lo uccido con le mie mani.
Io mi allontanai dal suo petto, facendo di no con la testa, lui sorrise, io uscii fuori dal bagno, chiudendo la porta alle mie spalle e facendo un respiro profondo.Ansia.Uscii fuori al balcone,vidi Slender, lui mi guardò.Non sapevo se era imbarazzato, se era furioso...quel volto bianco sarebbe stata una maschera perfetta anche per me.
-Mi dispiace, io non sapevo che eri tu nella doccia, pensavo che fosse Jeff.
Slender si giró e prese un librone che era poggiato a terra, aveva la copertina in pelle nera, era curioso, inquietante, me lo porse e indicò un segnalibro, lo presi e aprii la pagina 653.Parlava di spostamenti del circolo, non si poteva stare fuori per più di due giorni, altrimenti gli altri avrebbero ucciso l'evasore.Slender riprese il libro e accese una radio che iniziò ad emettere suoni.
-Adesso sai che potete andare, ma ricordati della regola, altrinenti vi uccideró con i miei tentacoli, vi stringero' forte fino a farvi rimanere senza ossigeno.Capito?
Io feci di si con la testa, entrai nella stanza di Jeff con un sorriso coglione stampato sulla faccia.Lui aveva i capelli bagnati e lo copriva solo un telo bianco con i merletti neri.
-Cosa c'è?
Mi chiese, asciugando i capelli con il phon.
-Possiamo andare a Roma!!!
Urlai come una matta saltandogli addosso, facendolo cadere sul letto.Lui sorrise un pó scosso dalla sorpresa.
-Figo
Disse ridendo, poi mi diede un bacio a stampo sulle labbra.
-Ma sai dove abita Maddalena di preciso?
Sorrisi, poi pensai a Andy.
-Il suo ragazzo ce lo dirà volentieri.
Dissi sorridendo, Jeff sorrise a sua volta, poi guardò oltre di me.
-Mi passi i boxer?
chiese ridendo, io leggermente imbarazzata glieli passai.
-Hmm...dici che li devo mettere con te addosso?
Mi alzai dal suo corpo divino e mi accomodai sul letto affianco a lui, che infilò i boxer da sotto al telo, poi tolse quest'ultimo e li tirò sù.Rimase seduto sul letto a guardarmi.
-Quando si parte?
Pensai al momento perfetto, la sera, saremmo arrivati a Roma per il giorno seguente e ce ne saremo andati la sera dopo, glielo proposi e lui si avvicinò all'armadio, prese una valigia e la buttò sul letto.
-Ok, metti qui dentro le cose che credi ti servano di più per due giorni.Ti do un consiglio per non far pesare la valigia...
Poi fece un sorriso pervertito, io raddrizzai la schiena.
-Puoi evitare di portare le mutandine
Disse sorridendo, io scoppiai a ridere, lui venne verso di me e mi bació.
-È una buona idea vero?
Mi chiese sorridendo.
-Come sei pervertito Mado', se non fosse che sei ancora più sexy con sto sorriso da malvivente già ti avrei riempito di botte.
Dissi ridendo, lui inarco' un sopracciglio.
-Dici che io...Jeff, un killer, sono sexy?
Chiese ridendo di gusto, si sottovalutava parecchio adesso.
-Il più sexy che abbia mai visto in tutta la mia breve vita, magari un domani vedrò un corpo migliore del tuo, ma non credo a queste cazzate, tu sei il più sexy.
Lui mi bació, esplorando la mia bocca con la lingua, la muoveva in modo sensuale, stupendo...l'estasi.
-Non ti dico quanto sei intrigante tu, faccio fatica a non scoparti quando cammini, ti muovi troppo tesoro, mi da fastidio come ti guarda Toby, figurati gli altri.
Sorrisi.
-Io non mi muovo troppo.
Lui sorrise di gusto.
-te la sbatti tesoro
Disse ridendo, io gli saltai addosso dandogli dei pugni sul petto, lui rideva, poi mi bloccò i polsi tirandomi le braccia dietro la nuca e mi riempì di baci lungo il collo.
-Dai prepariamo le valigie
Disse liberandomi i polsi.Lo guardai mentre sistemava i panni nella valigia, ci infilò anche un rossetto e una puchette.
-Devi truccarti?
Gli chiesi ridendo, lui tolse il tappo al rossetto e schiaccio' un bottone, da quest'ultimo uscí una lama che arrivò a sfiorarmi il naso.
-Sugli aerei non ammettono pugnali, armi e cose varie.
Io annuii, lui retrasse il coltello e l'ogetto tornò ad essere un normale rossetto.Lo aiutai a finire la valigia e la portammo di sotto vicino alla porta, avremmo mangiato e preso il volo delle 20:30.Tutti alle 20 si riunirono intorno alla tavola per mangiare.
Chissà dove avevano rubato quel pollo così buono.Slender si avvicinò alla tavola con una bottiglia di vino rosso, aveva l'aria di essere molto pregiato.Mi accorsi solo allora che la radiolina a terra stava tremando.
-Questa sera brindiamo per il viaggio che intraprenderanno Jeff e Jane, affinché possano arrivare a Roma, fare ciò che devono fare e tornare fra due giorni esatti, e che il viaggio vada per il meglio.
Disse alzando il bicchiere e brindando con gli altri, solo Sally non prese il vino, forse non glielo permettevano.
-Vorrei ricordare della maledizione
Disse Jack sorridendo all'uomo senza volto.
-Se fra due giorni non tornerete non solo potrò uccidervi con le mie mani, ma prima di fare questo la casa vi reclamera', perché gli appartenete e manderà delle forze oscure a riprendervi, non so se mi spiego.
Disse sorseggiando il vino e giocando con il bicchiere.Jeff sorrise.
-Tranquillo, magari la casa potrà reclamarci, ma se tu dovrai fare una cosa del genere dovrai prima nasconderti per scappare dal mio pugnale.
Disse Jeff mostrando il suo nuovo giocattolino, il rossetto che aveva mostrato a me in camera.
-Quello sarà rivolto contro di te mio caro fratello
Disse Jack con voce perversa, Toby mise fine alla discussione facendosi passare le patate al forno, Sally allungò le mani per passargliele, io li osservavo attentamente.Toby le sorrise, Sally abbassò la testa sulla sua bambola di pezza.Si accorse che lo stavo guardando e tornò serio.
Jeff guardò l'orologio e mi prese per mano.
-Dai andiamo, l'aereo parte fra venti minuti.
Salutammo gli altri, prendemmo le valige e andammo verso l'aereoporto che era a pochi isolati da lì. Mancavano dieci minuti alla partenza dell'aereo.Posammo le valige sul nastro e passammo i controlli, entrammo nell'aereo e prendemmo posto.Eravamo a due posti più avanti dell'ala dell'aereo.
-Sei mai andata in aereo?
Mi chiese sorridendo, io guardavo fuori al vetro.
-No, ho paura
Lui sorrise
-È stupendo, poi non ti accorgi di niente.
Sbuffai.
-Mi fa paura lo stesso, come mi fanno paura la nave e il treno.
Jeff sbuffó poggiando una mano sulla mia.
-Tranquilla, rilassati
Feci un respiro profondo mettendomi in una posizione comoda, poi sentii un rumore sotto i miei piedi, stavo per urlare ma Jeff mise una mano davanti alla mia bocca, io lo guardai.
-Stiamo partendo...anzi siamo già in volo
Non sentivo più nulla, guardai fuori e vidi le case diventare sempre più piccole, poi solo nuvole.
-Uau
Dissi quasi sussurrando.Jeff sorrise.
-Eh già
Lo guardai sorridendo.
-Sembro una bambina
Dissi ridendo, lui mi bació.
-Si ma sei la mia bambina
Si avvicinò verso di me, misi la testa sulla sua spalla forte.
-Dai non dormire
Disse quasi in una supplica.
-E cosa dovrei fare?
Chiesi guardandolo.Lui sorrise.Passo' un'hostess e ci chiese se gradivamo degli spuntini.Io feci di no, Jeff disse di si per entrambi.
-Non lo so, facciamo un gioco
Disse sorridendo in modo pervertito.
-Che gioco?
Chiesi incuriosita.
-Domande, se rispondiamo bene una nocciolina, se rispondiamo male dobbiano fare una penitenza.
Disse serio, io annuii.Poi fece un respiro profondo e fece una domanda.
-Cosa dice il teorema di Pitagora?
Chiese ridendo, io lo guardai come una cogliona.
-Ma che cazzo di domanda è? io non pensavo domande del genere.
Lui fece finta di non aver sentito.
-Allora non rispondi?
Chiese ridendo, io scossi la testa.
-Sono una pippa in matematica
-È geometria
-fa lo stesso, sono una pippa e basta
Lui sorrise, poi passò due dita lungo il mento.
-Allora la decidi questa penitenza?
Lui sorrise.
-Sisi ho deciso, devi darmi un bacio alla francese
Disse imitando un bacio con le labbra.Sbuffai e mi avvicinai alle sue labbra, lo baciai e chiesi accesso alle sue labbra con la lingua, lui acconsentì, le nostre lingue si muovevano in contemporanea, in modo sensuale, sinuoso, poi mi staccai da lui e poggiai la schiena contro lo schienale.
-Perfetto
Disse mordendosi un labbro, poi mi sorrise, dicendomi che dovevo fare io la domanda.
-la prima lettera dell'alfabeto greco?
Chiesi ridendo, non avevo proprio inventiva.
-Alpha
Prese una nocciolina e la mangiò con gusto.
-Hmm buona
Poi mi guardò e sorrise
-Stavolta ho già pronto un pegno fantastico, quindi...quanto fa 13 per 24?
Stavo pensando, lui sorrise e quando stavo per rispondere disse con aria superiore:
-troppo tardi...bene bene un bel pegno per la mia bambolina
Disse con aria sognante, rimasi a guardarlo come frastornata dalla sua bellezza, poi fece un macabro sorrisino e ricordai del pegno.Si tolse il giubotto e lo mise sulle gambe, molto probabilmente aveva caldo.
-Devi toccarmelo, ora.
Disse ridendo, spalancai gli occhi.Il giubbino non lo aveva tolto per il caldo, ma per coprire quel che dovevo fare.
-No! sai quanta gente ci potrebbe vedere? non ci penso proprio
Dissi incrociando le braccia.
-Bene, allora farò io quel che tu divresti fare a me
Disse con aria pervertita, facendo scorrere una mano lungo la mia gamba.
-Nono fermati
Dissi quando aveva ormai le dita fra le mie gambe, lui retrasse subito la mano.Allungai la mano e glielo toccai, lui sorrise.
-Ci voleva tanto?
Disse ridendo, gli tirai un pugno sulla spalla.
-Sei un porco
-Sei tu che mi fai andare in tilt, di solito non le penso nemmeno ste cose, ma tu mi mandi in fumo il cervello, tipo adesso ti scoperei davanti a tutti, in questo momento, su questo aereo, su questi sedili.
Arrossii come un peperone, lui si avvicinò a me dandomi un bacio sulle labbra, che da un semplice bacio a stampo diventò un bacio più intenso del pegno.Mi guardò e sorrise, strinsi le mani intorno al suo braccio e mi addormentai sulla sua spalla.
Jeff's pov
La guardavo mentre dormiva beatamente poggiata sulla mia spalla destra.Quel che le avevo detto forse era un pó rozzo, ma era la verità. Avevo sempre una voglia tremenda di sprofondare fra le sue braccia, di assaporare la sua pelle.
-Stai facendo eccitare anche me, finiscila
"oh, oh, oh...sei ancora vivo? pensaco fossi andato in letargo"
-non sento ridere nessuno
"ah no? era molto divertente"
-ora che arriviamo a Roma maxy orgiona con lei e la sua amica!
"ma zitto"
-non sono l'unico a pensare pervertito fratello mio
"il mio è amore, il tuo è solo...niente"
-ma vai a dormire
Lo lasciai stare e chiusi gli occhi.
Quando riaprii gli occhi mi svegliarono delle turbolenze, Jane aveva gli occhi puntanti verso l'ho stess che le diceva che "normale" cercando di tranquillizzarla.
-Siamo arrivati?
Chiesi all'hostess, lei mi guardò.
-Quasi, mancano un paio di metri, vi conviene prepararvi.
Misi il giubotto e Jane fece lo stesso, poi scendemmo dall'aereo in fila.Avevo il braccio intorno al collo di Jane, quando scendemmo mi accorsi che l'aria era mite anche se il cielo era ricoperto da nuvole grigie.Prendemmo le valigie e andammo all'hotel "re di cuori", prenotammo una stanza con letto matrimoniale per due notti e salimmo di sopra.
-Un albergo a 5 stelle deve essere stupendo
Disse Jane, poi aprí la porta della stanza, spalancò la bocca e corse a buttarsi sul letto, io presi entrambe le valigie e le portai dentro, poggiandole nell'armadio a legno scuro.
-Non sei neanche arrivata che gia ti sei buttata sul letto
Dissi ridendo, lei fece una smorfia, sfiló il cellulare da una tasca e chiamò qualcuno.
-Andy! da quanto tempo...Non devi dirlo a nessuno...si...bene dai...si con Jeff...fughe d'amore, sai com'è...e dove sarebbe?...si ma la zona? ...forse si...no tranquillo...si certo e qualcuno ha abusato del tuo cervello...vabbene...alla prossima...mi raccomando acqua in bocca...hahahah...ciao...pufff...ciao...vabbene adesso ciao!
Mi guardò attaccando e sorrise.
-Maddy abita a un paio di kilometri da qui, non ci metteremo molto ad arrivare a casa sua.
Disse sorridendo, io andai verso la finestra, il panorama era bellissimo, fra cose antiche e case moderne era un miscuglio fra antichità e modernità...questa era la bella Roma e noi eravamo lì dentro, in quella meraviglia.Mi girai verso Jane,aveva il cellulare fra le mani.
-Con chi parli?
Le chiesi sdraiandomi affianco a lei e mettendole una mano sulla schiena.
-Con Sally, dice che Slender e' furioso con Toby perché stava per farsi scoprire
Disse continuando a messaggiare.
-Ma bene, neanche un paio di ore fuori che già si uccidono.
Mi sorrise e mise il cellulare sul cuscino dandomi un bacio a stampo sulle labbra.
-Devo fare una doccia, devo assolutamente provare l'idromassaggio.
Jane corse in bagno, io rimasi sdraiato sul letto, poi qualcuno bussò alla porta.
-sono la cameriera
-Avanti
Dissi senza alzarmi dal letto, una donna sulla ventina entrò nella stanza:aveva i capelli biondi, lunghi, un rossetto rosso sangue, le calze a rete e un'uniforme che le copriva a malapena il fondoschiena.Ando' verso il comó e si abbassò per posare le asciugamani, in pratica era come vederla nuda, poi si giró verso di me e sorrise mettendo un dito fra le labbra, io sorrisi a mia volta.
-Se sta ridendo per il brutto panorama concordo, ci sono molte vacche in città?
Lei sbiancó stringendo i denti, si alzò in fretta sistemandosi l'uniforme e venne verso il letto incrociando le braccia, rimanendo immobile a guardarmi.
-E lei come si chiama?
Chiese con spavalderia, io risposi a tono.
-Jeffrey
Lei sorrise.
-Jeffrey credo che lei potrebbe accontentarmi.
Fisse cercando di fare la sensuale.
-Mi dispiace signorina, se così si può definire, ma io ho una persona migliore di una vacca di periferia, con tutto il rispetto ovviamente.
Dissi ridendo, lei fece per tirarmi un ceffone ma io cacciai il rossetto, premendo il pulsante e fermando la lama all'altezza del suo collo.
-Jeff ma cosa succede?
Sentii la voce di Jane dal bagno, guardai la cameriera, lei deglutí rumorosamente.
-Credo che sia meglio se lei sparisca per sempre, se prova a dire qualcosa questo bel pugnale le si conficchera' nello stomaco.
Quella corse via in preda al panico, poi Jane uscí dalla doccia, aveva solo un telo rosa addosso, i capelli lunghi le cadevano lungo la schiena, una gocciolina d'acqua le correva lungo il naso.
-Ma chi era?
Chiese preoccupata.
-Vacche di città
Lei inarco' le sopracciglia.
-Dai scherzo, vieni qua
Dissi indicando il letto.
-Ma sono bagnata
Sorrisi in modo perverso, lei scosse la testa.
-Non metterti niente in quella testa malata, sono venuta a Roma per vedere Maddalena, non per rimanere incinta.
Disse sarcastica, io alzai le mani in segno di resa.Cammino' per tutta la stanza, fino ad arrivare alla valigia, poi l'aprí, si giró e mi fece una faccia arrabbiata.
-Bastardo
Sorrisi.
-Cosa c'è tesoro?
Chiesi portando le mani dietro la testa.
-Non c'è l'intimo
Disse incazzata e divertita allo stesso tempo.Sorrisi in modo pervertito.
-E vorresti dare la colpa a me? che ragazza cattiva.
Dissi ridendo, lei prese i jeans e la felpa e li poggió sul letto, poi si asciugó i capelli che iniziarono ad emanare un profumo soave, divino, eccitante.
-Sei sempre la solita
Dissi con cattiveria, Jane rispose con un "a fare cosa?"
-Ovvio, prima dici di non essere qui per farlo e poi fai la sexy
Dissi ridendo, lei si morse il labbro inferiore con ansia.Non ci vidi più, era troppo per i miei poveri occhi, troppo bella, troppo eccitante, troppo...lei era semplicemente troppo, troppo per uno come me.La presi per i fianchi portandola su di me, lei sorrise, le diedi un bacio, mordendole le labbra, era un sapore unico, irresistibile.Facemmo l'amore in quella stanza d'hotel, un posto qualcunque, poteva essere anche un gabinetto pubblico, che con Jane sarebbe diventato un castello con vista sul mare.Era appena dopo mezzogiorno quando scendemmo di sotto, per mano, uscimmo dall'hotel dando la chiave a un addetto alle stanze.
-Ok dove si va?
Chiesi a Jane guardandola.
-Andy ha detto che abita quasi vicino a "Remo pizza", ma non so cosa sia...
Annuii, alzando una mano in vista di un taxy, entrammo e ordinai al taxista di portarci da remo pizza.
-Voi siete matti, è in pratica alle periferie della città
Disse guardando nello specchietto.
-Allora ci fermi il più vicino possibile.
Disse Jane incrociando le braccia, il taxista scosse la testa.
-Ragazzina tu sei pazza, io non arrivo alle periferie, faccio il giro per il solo centro
Jane tirò fuori il pugnale dalla borsa, cercai di fermarla ma lei mise la lama sul collo del taxista.
-Ascoltami bene coso, o mi porti da Remo pizza o non ti faccio più vedere la luce del sole, mi sono spiegata bene?
Sentii il rumore di un deglutio del taxista, poi annuí, Jane sorrise e posò il pugnale.
-Si va da Maddy
Disse sorridendomi con aria cattiva, feci lo stesso.
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Se va a Roma gente ;)
Secondo me il taxista fa una brutta fine xD
Vabbe, scusate il ritardo, ma ultimamente ci sono troppe interrogazioni per la fine del primo quadrimestre.
(del 4 in mate mia madre non ne sa' niente)
alla prossima♥
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