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Ambra's pov

Guardai la folla della Sala Grande, tutti sembravano indaffarati a far qualcosa, tutti sembravano conoscere qualcuno.

-Oh eccoti! Ti ho cercata ovunque! Non fuggire così Ambra, mi mette ansia!

Le sorrisi mentre lei prendeva posto accanto a me, quella Elodie era proprio una tipa strana.

-Sai non sapevo avessi un secondo nome! Insomma "Ambra Kyra Woods"! Fa strano!

Urlò come se non potessi sentirla, lei ridacchiò quando mi tappai le orecchie.

-Mi hanno dato due nomi perché a mia madre piacevano entrambi.

Dissi sovrappensiero, chissà cosa stavano combinando.
Sicuramente nulla di buono. Molto probabilmente Sally stava rincorrendo Toby, Slenderman stava annaffiando le sue piante carnivore, L.J stava facendo qualcosa per irritare mia madre e lei lo evitava. Mio padre... lui molto probabilmente guardava la scena affranto, sconvolto dalle persone tonte che lo circondavano.

-Oh guarda! Quelli sono gli Oscuri. Sono i demoni più forti, o almeno così dicono in giro, non so perché si differenziano dagli altri, ma so per certo che tutti loro sono dei purosangue, neanche uno di loro è figlio di due demoni diversi. La loro divisa è nera. Non so più di tanto, i loro poteri sono molteplici, li scopriremo insieme. Molti dicono che abbiano a che fare con la mente.

La guardai in silenzio, poi passai lo sguardo sui suddetti Oscuri.
Indossavano una divisa completamente nera, con lo stemma della scuola che spiccava di un giallo acceso.

-Quelli, invece, da come mi ha detto Lillà, sono i Corritori. Sostanzialmente non fanno granché nella scuola, ma il loro potere è immenso, sono in grado di giocare con il tempo, di accellerarlo, bloccarlo o rallentarlo. La loro divisa è celeste, Lillà è una di loro e dice che molto probabilmente hanno scelto il celeste perchè durante il controllo del tempo la loro vista si offusca ed il colore che prevale è il celeste.

Sorrisi.

-Già che ci sei dimmi tutte le categorie, mi sto incuriosendo.

Lei sorrise a sua volta, un sorriso lungo, molto lungo, quasi folle.

-Quelli sono i Tempestivi. In pratica controllano gli elementi: acqua, aria, fuoco, terra e spirito. In pochi riescono, però, a controllare lo spirito, per questo motivo sono sempre molto impegnati, devono allenarsi tantissimo per arrivare alla perfezione. Ti svelo un segreto! Io sono una di loro! Già da bambina riuscivo a controllare il vento, molto probabilmente non otterrò mai il controllo dello spirito, sono troppo sfaticata per impegnarmi così tanto. La loro, o meglio nostra, divisa è verde, come la natura in generale.

Disse ridacchiando, poi rivolse lo sguardo ad altri ragazzi.

-Loro sono la maggioranza, sono i Visitatori. Riescono a controllare le emozioni di tutti, tranne quelle degli Oscuri. Molto probabilmente riescono a fare da contrattacco con qualche barriera o cose del genere. La loro divisa è rossa, non so perché.

Poi si girò sognante verso dei ragazzi dalla divisa viola.

-Loro sono i miei preferiti, non per Vincent, sia chiaro. Sono di meno, sono i Mediatori. In pratica sono una sorta di angeli custodi, i loro poteri gli permettono di ridare la vita a corpi morti, o prenderla da corpi vivi. Insomma, sono dei becchini. Sono molto distratti, si perdono spesso nei loro pensieri, in molti dicono che riescono a comunicare con la telepatia con le persone che salvano o che condannano.

"Tua madre!"

-Cosa?

"Quando eri piccola hai salvato tua madre, sei un Mediatore. Che figata."

-Almeno non farò figuracce per trovare la mia categoria.

"Quel tizio ti sta fissando"

La mia testa, sotto il controllo dell'altra me, si girò verso gli Oscuri.
Vidi un ragazzo dai capelli corvini che mi fissava, come se fosse incavolato con me per qualche assurdo motivo che non sapevo.

"Gli spacco il muso. Avvisa Ob, babbea, potrebbe essere un pazzo maniaco"

-Ma quale maniaco, è un Oscuro no? Sarà normale per loro sentirsi superiori, già li classifico come viziati, figli di papà.

"Non per mettere i puntini sulle i, ma anche tuo padre ti ha viziata"

-Sciocchezze.

Elodie mi prese la mano.

-Hai capito più o meno a quale categoria potresti appartenere?

Chiese facendomi distogliere lo sguardo dalla categoria degli Oscuri.

-Mediatori.

Dissi cercando Oblivion con lo sguardo, ma sembrava scomparso.

-Cosa?!

Urlò Elodie facendo girare molti ragazzi e ragazze verso di noi.

-Ma la finisci di urlare come un'ossessa?

-Oddio, oddio, scusa! Come fai a sapere di essere un Mediatore? Cioè, hai ucciso qualcuno?

La guardai in silenzio. Nonostante le persone che mi circondassero non avevo mai commesso un omicidio, non per mia volontà almeno. Una volta Sally mi diede una mazza e mi fece giocare alla pentolaccia con un gatto. Le caramelle che uscirono non furono molto deliziose.

-No, ho salvato mia madre da bambina, non ricordo come, me lo ha detto... mio padre.

Dissi mentendo. Non potevo mica dire di avere una coscienza parlante!

-Buongiorno ragazzi, che siate voi maturandi o matricole, benvenuti o bentornati per questo nuovo anno insieme. Quest'anno abbiamo delle differenze dagli anni passati, per una maggiore sorveglianza e una maggiore ospitalità per i nuovi arrivati. Le casate, oltre a lottare per il Premio Demoniaco della fine dell'anno, otterrano dei punti bonus per l'esame finale riguardante il loro potere. Inoltre, per unire e far conoscere i ragazzi di tutte le casate ci saranno delle lezioni MultiColor, con più categorie. Adesso, bando alle ciance, le nostre fate colorate sono pronte a svolazzare per arrivare dai loro futuri padroni. Futuri Oscuri, Corritori, Mediatori, Visitatori e Tempestivi, venite verso la cattedra demoniaca per firmare nella vostra categoria!

Dalle tende dietro la schiena del preside si librarono in aria tantissime fate dei colori delle casate. Tutte correvano in direzioni opposte, alcune si scontrarono, altre caddero a terra, ma alla fine tutti ottennero la loro fata.
Una fatina viola si avvicinò timidamente a me, per poi poggiarsi sul mio polso e marchiarmi con l'iniziale della mia categoria.
M.
Guardai Elodie che rideva euforica, mentre una fatina le girava intorno al polso senza mai riuscire a beccarlo, perché lei si divincolava e urlava "Mi fa solleticoooo".
Le tenni fermo il polso e la fata fece il suo dovere, marchiandola con una lettera.
T.
Ridemmo insieme e ci dirigemmo verso la cattedra accanto il preside, a cui si affiancò la signora in giallo, molto probabilmente era una segretaria.
Mi girai e guardai la mia categoria, erano davvero quattro gatti rispetto agli altri.
Mi aggiunsi a loro, lasciando la mano che avevo precedentemente dato ad Elodie.
Un ragazzo cicciottello mi strinse a sé, mi sentii sprofondare nella sua divisa viola.

-Benvenuta Mediatrice! Io sono Billy!

Altri ragazzi mi salutarono con calorosi abbracci e baci affettuosi, forse meglio pochi ma buoni. Quella categoria già mi piaceva.
Guardai Elodie.
Anche lei era stata accolta bene, infondo da come avevo capito, conosceva già molti di quei demoni dalle scuole precedenti.
Vidi Oblivion seduto su una sedia, di fronte a me.
Mi avvicinai a lui, consapevole che nessuno lo avrebbe visto e mi accomodai sulla sedia accanto alla sua.

-Complimenti, non sei molto inutile come pensavo. Credevo saresti finita nei Visitatori.

Mi fece l'occhiolino, poi guardò gli Oscuri.

-Quel tipetto pallido mi preoccupa. Ti sta guardando da molto.

Mi girai e notai il ragazzo dai capelli corvini che continuava a guardarmi. Senza curarsi minimamente di evitare il mio sguardo qualvolta mi girassi per controllare se stesse ancora guardando.
Era stano, non poco.

-Molto probabilmente ha fiutato qualcosa di diverso. Gli oscuri sono i demoni più incontrollabili, la loro sete di sangue è maggiore perché è maggiore l'uso dei loro poteri. Li usano praticamente sempre. Anche in questo momento sta usando, in qualche modo a noi invisibile, i suoi poteri. I suoi occhi sono venati di sangue.

Guardai meglio il ragazzo, era proprio come diceva Oblivion.

-Forse è solo impegnato con la mente in un viaggio astrale. La mente è la loro miglior dote, alcuni di essi la controllano perfettamente, manipolano i sogni, creano illusioni, incubi... di tutto insomma.

-Si ma digli di smetterla, mi sta dando sui nervi.

Oblivion ridacchiò, si girò verso il ragazzo, ma questo, inaspettatamente guardò il mio guardiano.
Io ed Oblivion ci scambiammo delle occhiate turbate.

-Non avevi detto che nessuno poteva vederti?

-Forse mi sbagliavo.

Parallel World

Jane's pov

Mi lasciai cadere su un campo di margherite, chiuse, illuminate dalla luna.
Jeff fece lo stesso, sdraiandosi accanto a me, con un'espressione neutra, distratta.
I suoi occhi celesti puntavano alle stelle, il suo profilo perfetto mi metteva quasi tristezza.
Era identico ad Ambra.
Si girò improvvisamente e mi fissò con quei pozzi d'acqua.

-Mi stai consumando.

Sorrisi e lo abbracciai, era da tanto che non restavamo da soli, dopo un omicidio a sangue freddo.
Le sue labbra si avvicinarono lentamente verso le mie, lo tenni avvinghiato al mio viso con entrambe le mani, mentre la sua lingua esplorava la mia bocca.
Si staccò dalle mie labbra e mi diede un bacio sulla fronte.

-Spero che quel demone, Oblivion, stia facendo il suo dovere, altrimenti io...

Ridacchiai, lui alzò un sopracciglio.

-Sei dolce quando ti arrabbi.

Dissi passando una mano nei suoi capelli morbidi.

-Non dovrei essere dolce, caspiterina. Cosa penseranno le mie prede? "Diamine come è dolce quell'assassino spietato e senza scrupoli".

Risi, tirandogli leggermente i capelli e portando le sue labbra sulle mie.

-No, la tua dolcezza è solo per me, ha un accesso ristretto.

Lui sorrise e mi pizzicò una guancia.

-Ai!

-Aia Aia, mi hai fatto male! Aia, Aia, ma che dolore!

Disse imitando la canzone Aia. Sospirai, ormai ci avevo perso le speranze.

-Ti ricordi il nostro primo appuntamento? Sulla spiaggia. Quando ti vidi feci cadere una vecchia a terra per l'euforia.

Lui ridacchiò.

-Sei sempre stata una donna piena di charm ed eleganza, ma il tuo massimo lo raggiungevi quando litigavi con Jack. Sembravi una serpe velenosa.

Gli tirai un ceffone, lui ridacchiò.

-Vedi? Fine ed elegante.

Infilai le mani sotto la sua maglia, passando le dita sui muscoli scolpiti.

-Perversa anche.

Disse baciandomi nuovamente.

-Ho solo freddo.

Lui ridacchiò.

-Potrei riscaldarti io.

Le sue mani si infilarono sotto la t-shirt, ma nello stesso momento in cui stava per sbottonare il reggiseno la voce di Ambra mi entrò nella testa.

"Mamma! Ho scoperto di poter comunicare con te con il pensiero!"

Cosa ho mai fatto per non meritare del sano sesso in santa pace?






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