26. Stretch

Non ne poteva proprio più!

Suo padre l'avrebbe presto sentita. Questa cosa che si era messo in testa di farla addestrare da quel pazzoide doveva finire. Era già durata troppo a lungo.

«Impegnati di più!» intimò il maestro. Emily gemette.

Odiava la ginnastica. Chiunque avesse chiamato la spaccata in quel modo l'aveva fatto per una ragione, per tutti gli Dèi! E lei ci teneva a restare intera ancora per molto tempo, a dispetto dei tentativi del maestro di trasformarla in un mucchio di gelatina.

«Mh.» Il maestro la squadrò dall'alto in basso. Emily trattenne la sfilza di insulti che le stavano sorgendo dal cuore. «Non stai facendo abbastanza.»

Le afferrò la gamba davanti e tirò. Emily non trattenne più nulla.



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