I Weasley amavano i festini, e non c'era nulla da aggiungere. Avevano un debole per tutto ciò che fosse illegale o anche solo minimamente sconsigliato. Il loro periodo preferito era quello degli esami perché i professori erano impegnati a preparare GUFO e MAGO e non si curavano troppo degli strani movimenti da e per Hogwarts.
I loro loschi traffici raggiungevano l'apice in quel periodo dell'anno soprattutto per i numerosi studenti in crisi che, come da tradizione, l'ultimo weekend prima dell'inizio degli esami si ubriacavano fino ad addormentarsi nelle sale comuni. Gli alcolici arrivavano nella scuola durante tutto l'anno per posta o nelle uscite ad Hogsmeade, e gli scherzi per i festeggiamenti arrivavano direttamente dai Tiri Vispi Weasley ogni qualvolta si richiedeva qualcosa.
Questa volta però, il periodo era del tutto diverso. Erano passate solo poche settimane e i Rossi già avevano deciso che era tempo di allentare la tensione con un festino.
Naturalmente, tutti conoscevano i festini dei Weasley e tutti desideravano ardentemente di parteciparvi. Tuttavia si tenevano in posti strani, non sempre accessibili a tutti, e soprattutto da cui le matricole non erano sempre in grado di fuggire in caso di scoperta.
Quella volta il luogo prescelto era la guferia, con sommo disgusto di buona parte della popolazione femminile.
I veri organizzatori delle feste erano James e Fred, da sempre. Dal primo anno ad Hogwarts si erano fatti riconoscere per le loro grandi capacità di divertire e attirare l'attenzione. D'altronde, Fred era il degno figlio di suo padre e si era trascinato James fin quando si scazzottavano alla tana con Roxanne e i gemelli Scamandro.
Luna non era esattamente una che amava la lotta libera e cercava sempre di far desistere i suoi figli. Tuttavia non poteva farci molto, Lorcan era esattamente come i figli dei suoi migliori amici, mentre Lysander a volte preferiva farsi abbindolare dagli occhioni di Dominique e stava ad ascoltare le sue lamentele per ore. Erano dei gemelli bizzarri e molto diversi, al contrario di Fred e Roxanne.
Roxanne era quella che si poteva definire una donna con le palle. Cresciuta alla Tana con tutti i cugini, assomigliava incredibilmente alla madre, tanto che entrambe giocavano nel ruolo di Cacciatrici a Quidditch. La principale differenza era che Roxanne aveva i capelli rosso Weasley ed era un maschiaccio molto più di zia Angelina. Ma come darle torto, Lily era l'unica cresciuta con soli maschi ad aver preso la grazia di sua madre.
Dunque, mentre Fred e James organizzavano praticamente i famosi festini Weasley, lei era la mente pensante. Certamente più intelligente e astuta di quei due messi insieme, la vera primogenita Weasley -no, Victoire e i suoi capelli biondi non contavano!- progettava silenziosamente i migliori festini di Hogwarts.
La guferia si trovava a distanza di sicurezza dal castello, ma nel caso fossero stati scoperti sarebbe stato molto più difficile fuggire. Per questo motivo Roxanne aveva provveduto a far crescere una folta -e magica, ovviamente- vegetazione lì nei dintorni, nel caso qualcosa fosse andato storto.
Rose non aveva cugine della sua età per cui si preparò insieme alle sue compagne di dormitorio. Divideva la stanza con altre quattro ragazze della sua stessa età e stessa casa, anche se non era molto legata a loro. L'amore per la famiglia spesso la portava a non dormire neanche in stanza per aiutare qualcuno a finire quel saggio difficilissimo che avrebbe dovuto consegnare solo qualche ora dopo.
A volte, però, era contenta di passare così poco tempo nella sua stanza. Infatti al momento Abigail si stava lamentando del fatto che ci fosse un festino a cui era assolutamente costretta a partecipare, perché lei non poteva mancare a eventi mondani del genere, senza curarsi minimamente del fatto che ehi, Rose era lì, e quelli di cui si stava lamentando erano la sua famiglia.
«Oh por favor, fatela tacere!» sbottò Sol a un tratto. La giovane studentessa di origini spagnole era la più paziente del dormitorio, e se lei era sbottata -in spagnolo tra l'altro- la situazione doveva andare avanti da ore.
Emma, una nata babbana che quando aveva scoperto di essere una strega aveva iniziato a tentare di rimpicciolire il proprio corpo con la forza del pensiero e successivamente colpendosi con la bacchetta, sbuffò mentre tirava su le calze. «Queste cose saranno pure all'ultima moda tra i babbani, ma sono dannatamente fastidiose!» esclamò abbandonando le calze e abbottonandosi la camicetta. Emma amava la moda e ogni settimana si faceva spedire da sua madre la rivista Vanity Hair o qualcosa del genere.
In quel momento Larke uscì dal bagno, vestita solo di un telo avvolto intorno al corpo snello e guardò con disprezzo Abigail, già pronta nel suo vestito nero di pizzo che si ritoccava il trucco. La prima pose i vestiti che avrebbe dovuto indossare sul letto e fece cadere il telo, senza far trasparire alcuna vergogna nel mostrare il proprio corpo completamente nudo alle sue compagne di stanza.
Rose, che la stava osservando, arrossì e distolse lo sguardo, chiedendosi perché le sue compagne di stanza dovessero essere così strane.
Parlo proprio io, poi!
«Bene, io direi di andare!» disse Rose afferrando Sol per un braccio. Questa per poco non le pestò i mocassini mentre si girava per tirare con sé Emma e le tre uscirono dal dormitorio seguite da Abigail che urlava di aspettarla.
La guferia era gremita di gente, Rose non riusciva a capire come Roxanne avesse fatto a farci entrare tutti. Le vecchie scale in pietra erano state messi in sicurezza con delle ringhiere per evitare che qualche studente ubriaco potesse cadere e al posto del poggiamano vi erano vassoi pieni di alcolici. Gli alcolici non mancavano mai ai festini Weasley.
James e Fred, già mezzi sbronzi, tentavano di interagire con i gufi, che per tutta risposta bubolavano insistentemente. Quello era il suono più forte, mentre le risate dei ragazzi passavano in secondo piano. Nemmeno quella sera Rose aveva mangiato e aveva i crampi allo stomaco, di nuovo. Dubitava di poter trovare qualcosa di commestibile per cui tentò di distogliere il pensiero intrufolandosi nella conversazione tra Emma e Sol.
«La Spagna è paradisiaca» affermò Sol dopo aver descritto una delle sue vacanze a Ibiza. Nonostante Sol fosse una purosangue, la sua vita era quanto di più distante da quella dei Lord e delle Ladies dato che i genitori amavano il contatto coi babbani.
Rose ascoltò distratta la loro conversazione fin quando non vide Al e lo raggiunse. Non si era accorta che con lui ci fosse anche Malfoy, ma avrebbe dovuto immaginarlo dato che sembravano una coppietta. Entrambi avevano un bicchiere tra le mani e parlottavano tra un sorso e l'altro. Non appena fu loro davanti smisero di parlare e Al la abbracciò, cosa alquanto insolita.
«Al, da quanto tempo» fece sarcastica, mentre Malfoy ridacchiava alle spalle dell'amico. Lo guardò male e lui fece un cenno di scuse senza però smettere di ridere. Faceva delle facce buffe, in effetti, e iniziò a ridere anche lei.
«Siete due idioti!» li canzonò Al, precedendoli. Nel passar loro avanti urtò Rose abbastanza forte su una spalla, facendole perdere l'equilibrio.
La Rossa si inclinò quasi completamente urtando qualcun altro, e a un passo da terra due braccia la sorressero per un po'. Si voltò a guardare chi la stava aiutando credendo fosse Scorpius, ma si stupì quando vide una figura chiusa in mantello nero di cui non si vedeva il viso. Si puntò la bacchetta alla gola e le sue parole risuonarono per tutta la guferia: "È finita l'attesa".
Dopodiché sparì nel nulla e Rose cadde a terra sbattendo la testa. L'ultimo suo ricordo fu il viso preoccupato di Malfoy che scuoteva Al, immobile con la bocca leggermente schiusa dalla sorpresa.
N.d'A.
Non mi state odiando, vero? Perché io adoro aggiungere altra carne al fuoco 😈
Prometto che presto le cose inizieranno a farsi più chiare, intanto sarei lieta di ascoltare le vostre congetture!
flyerthanwind
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