Nei vicoli abbandonati di Gotham City, il Joker si aggirava alla guida di un furgoncino rubato a qualcuno di quei soldati, cosa evincibile dal fatto che al posto del passeggero c'era un uomo in uniforme privo di sensi. Joker gli parlò.
Joker: Grazie per il passaggio. Sei un tipo simpatico. Sei sicuro che la vecchia gang viva qui attorno? Vero... qui, potrebbero essere morti! Uh! Rispettosi della legge? Morditi la lingua!
Il clown scese dal veicolo e camminò per qualche secondo, per poi fermarsi, poiché la sua attenzione era stata catturata da un televisore su cui era stato scritto il suo nome: "Joker".
Joker: Interessante... la mia fama mi precede!
Dall'alto, Batman, non quello dell'insurrezione, bensì quello normale, cercò di agguantare Joker, ma questi lo calciò via.
Joker: Ah-ah-ah-ah-ah-ah! Ho colpito nel segno! Ti prego, non andare...
Batman si rialzò e rispose al suo nemico.
Batman: Zitto, clown... arrgh...
Joker: Ooh, ti sei fatto la bua alla gamba? Un collo rotto si abbinerebbe bene.
I due combatterono l'uno contro l'altro, ma fu Batman a perdere, stavolta.
Joker: E ora, mio topo volante dal volto corrucciato... a quel viso serve un sorriso.
Disse il Joker, prendendo uno spruzzino con dentro una soluzione, derivata sicuramente dalla formula originale del suo gas esilarante. Si fermò, però, quando si accorse che due persone si stavano avvicinando in volo.
Joker: Un momento così bello va vissuto con calma. Non andare a fare il tifo senza di me!
Detto ciò, il clown scappò via per evitare la sua eventuale cattura da parte di quei due individui in avvicinamento. Essi erano due componenti del regime, ovvero Lanterna Gialla e Hawkgirl.
Lanterna Gialla: Batman. Ne è passato di tempo.
Hawkgirl (regime): In piedi. Andiamo.
Batman: Non penso, Hawkgirl.
Il comportamento ribelle di Batman non gli giovò affatto, in quanto si beccò un pugno in faccia da Lanterna Gialla. Joker, da dietro una parete, si godeva la scena.
Joker: E io che sono senza telecamera! Avrei avuto dieci milioni di contatti!
Intanto, alla Fortezza della Solitudine, Superman stava dando dei comandi a Doomsday per assicurarsi che tutto fosse a posto con il collare.
Superman (regime): Piede destro.
Il mostro fece come richiesto e alzò il piede destro.
Superman (regime): Perfetto.
In quell'istante, qualcuno contattò l'Uomo d'Acciaio.
Superman (regime): Sì?
Lanterna Gialla: Superman. Buone notizie. Abbiamo preso Batman.
Superman (regime): Sto arrivando.
Lanterna Gialla e Hawkgirl presero Batman per le braccia e lo portarono via in volo. Il Joker uscì dal suo nascondiglio e osservò i due mentre si allontanavano dopo aver catturato l'Uomo Pipistrello.
Joker: Ooh, mi manca di già... dunque, cosa stavo facendo prima di essere brutalmente...
Ragazza: ...riempito di piombo?
Alle spalle di Joker giunse Harley Quinn che, con una grossa pistola puntata contro il clown, lo guardava ben poco allegra.
Joker: Harley?
Harley Quinn: HarLEEN. Un uccellino mi ha detto che c'era qualche verme vestito da Joker che combatteva un aspirante Batman. Hai il look. E anche il fegato. Quello che non hai... è il diritto.
Incalzò Harley, spingendo via Joker con la canna dell'arma che impugnava.
Joker: Ahi!
Harley Quinn: Joker era un eroe! Tu non sei degno di leccargli il fiore all'occhiello!
Joker: Harley, sono io! Joker! Guarda, è scritto anche sulla mia biancheria...
Harley sparò un colpo d'avvertimento, spaventando il clown.
Harley Quinn: Non sei divertente, verme. Nessuno può spacciarsi per Mr. J!
Joker affrontò la Harley Quinn di quell'universo, sconfiggendola, malgrado la sua furia combattiva.
Joker: Ci siamo calmati?
Harley Quinn: Sei tu! Il modo in cui... ti muovi... il modo in cui...
Joker: Picchi?
Harley Quinn: Be'... sì!
Joker: È l'amore. Hai sentito l'amore, vero?
Joker, facendo il finto galante, aiutò l'ingenua ragazza ad alzarsi.
Harley Quinn: Mi sento... di nuovo me stessa. Joker è morto, ma tu...
Joker: Questa non è la mia Gotham, ma io sono il Joker, mia cara. Sono il tuo Joker? Harley?
Felice come una pasqua, Harley strinse forte a sé il clown.
Harley Quinn: Budino! Ow... forza. Ci sono delle persone che devi conoscere.
Mentre si tenevano per mano, dirigendosi dove voleva andare Harley, quest'ultima si mise a canticchiare una canzoncina con un'unica parola come testo: "budino". Nel frattempo, a Stryker's Island, le truppe di quei soldati fecero spazio affinché il Superman e la Wonder Woman del regime potessero raggiungere la stanza dove Lanterna Gialla li aspettava, nonché stanza in cui era segregato Batman, legato e stordito.
Lanterna Gialla: Ok, Bruce... pronto per ricevere visite? Vuoi un pettine?
Superman e Wonder Woman entrarono.
Wonder Woman (regime): Bel lavoro, Hal. Come hai...
La donna fu interrotta da Superman che, dopo un'analisi con la vista a raggi X si accorse che quel Batman non era il Batman ribelle che loro cercavano.
Superman (regime): Non è lui.
Lanterna Gialla: Cosa?
Superman (regime): Il suo DNA corrisponde a quello di Bruce Wayne. Ma i suoi segni vitali sono sbagliati. Sei uno dei doppioni. Dimmi perché sei qui.
Al manicomio di Arkham, vi era un gran caos. Nel teatro, infatti, si stava tenendo un raduno del Clan Joker, gruppo creato da Harley Quinn per commemorare la morte del suo amato. Joker, salito sul palco, parlò ai presenti.
Joker: Mi piace come hai sistemato questo posto. L'Arkham non è mai stato più bello.
Nel pubblico, Harley applaudì allegra e tutti gli altri membri della gang esultarono come matti.
Joker: Cari membri del Clan Joker... voi sapete la verità sull'incidente di Metropolis. Superman ha ucciso quella gente. Poi, ha cercato di uccidere me.
Pubblico: Boo-ooh!
Joker: Ammiro il lavoro che avete svolto in mio nome... disordini... distrazioni... spine nel fianco di Superman, in generale. Ma dobbiamo pensare in grande.
Harley Quinn: È o non è un sogno...
Joker: Harley mi ha detto che Superman ha creato questa pillola per i suoi scagnozzi. Poi i ribelli di Batsy ci hanno messo le mani sopra. Ora le abbiamo anche noi. Con queste, può caderci addosso un autobus e non ci faremo niente! Il massimo della comicità!
Joker, amato da tutta la folla, lanciò in aria la pillola e la inghiottì. Dopodiché si abbassò e fece cenno alla gente di farsi avanti, come se dovesse confidar loro un segreto.
Joker: Da ora in avanti, saremo molto più di un fastidio. Il cane che abbaia diventerà un elefante imbizzarrito. Il cuscino che fa i peti, una mina antiuomo! Il pagliaccio... un re!
La folla esplose in fragorose grida di gioia, acclamando come non mai Joker. Ma di colpo, la parete dietro di lui saltò in aria e parecchi soldati entrarono nel teatro del manicomio, iniziando anche a sparare. Joker ne prese a botte uno. Poi un soldato si parò davanti al clown e lo riempì di piombo con il fucile, ma il Principe del Crimine uscì indenne da quella raffica di proiettili.
Joker: Dovrei essere morto! Grazie, pillola della felicità!
Dal buco nel muro entrarono anche Hawkgirl e qualcuno che sembrava essere Nightwing, ma diverso. Aveva i capelli lunghi e il simbolo sulla sua tuta era rosso, anziché essere blu. Hawkgirl afferrò Joker e lo portò in alto; Harley, accortasene, sparò un colpo con il suo grosso revolver, ma non colpì la donna alata, quindi decise di chiamare la cavalleria. Hawkgirl, preso il clown, gli parlò.
Hawkgirl (regime): Di ritorno dalla tomba? Avresti dovuto lasciare sepolto quel vestito.
Joker: Non è il migliore che ho, ma è comodo. È funzionale.
Joker sorrise e la margheritina che aveva nel taschino della giacca spruzzò una sostanza verde, che stordì per un attimo Hawkgirl, che mollò la presa, lasciando cadere a terra il clown.
Hawkgirl (regime): Mi divertirò a consegnarti a Superman.
Joker: Oh, non questa sera, mia cara. Hai il mal di testa!
Joker, desideroso di vedere l'avversaria sputare sangue, la affrontò e, malgrado lei lo avesse conciato per le feste, lui la fece a pezzi, neutralizzandola.
Joker: Ragazza adorabile. Se ti piacciono le piume...
Pazzo come al solito, Joker fece per tagliare le ali a Hawkgirl con il suo coltello, ma Nightwing lo vide.
Nightwing (regime): Joker.
Per fermarlo, Nightwing lo colpì con un Batarang. Joker cominciò a lanciare senza fermarsi delle carte da gioco, ferendo Nightwing.
Nightwing (regime): Il Joker morirà qui!
Il Joker continuò imperterrito.
Nightwing (regime): Ti ucciderò, pagliaccio.
Joker scagliò altre tre carte, stavolta esplosive, ma Nightwing le schivò tutte con agilità e atterrò davanti al clown.
Joker: Quindi il Bat-bimbo si è unito a Superman... dimmi: chi ha i piedi più saporiti?
Nightwing (regime): Batman è un criminale. Come te.
Joker: Non mi somiglia affatto.
Nightwing (regime): Quindi, nel posto da cui provieni fai parte dei buoni?
Joker: Oh no, ragazzo mio. Batman corrompe le giovani menti. Mentre io... mi limito a farle a polpette.
Dopo un duro scontro con Nightwing, Joker riprese fiato.
Joker: Dovrò dire a Batman... che c'è stata una morte in famiglia.
Sul posto giunsero il Batman ribelle, insieme a Wonder Woman, Freccia Verde, Aquaman e Lanterna Verde, che sconfissero gli ultimi nemici rimasti, inclusa Hawkgirl, la quale batté in ritirata dopo aver capito di non essere all'altezza di Aquaman. La donna alata raggiunse Nightwing e lo soccorse.
Hawkgirl (regime): Siamo in inferiorità numerica! Andiamo!
Hawkgirl prese Nightwing, sparò al tetto, distruggendone un pezzo, per poi uscirne. Tutti quanti si riunirono, finita la lotta.
Batman (insurrezione): Ora puoi spegnerlo.
Harley Quinn: Grazie per essere arrivato così in fretta, Bats.
Joker: Ehi, ragazzi! E ora che si fa? Qualcuno vuole delle frittelle?
Wonder Woman: Joker!
Decisa, l'amazzone si avvicinò a Joker e gli bloccò un braccio dietro la schiena.
Joker: Cosa? Ahi! Odia le frittelle?
Batman (insurrezione): A che gioco stai giocando, Harleen? Che ci fa lui qui?
Harley Quinn: Mr. J ci può essere di grande aiuto...
Freccia Verde: Perciò, ti sei unito alla nostra gita...
Aquaman: E scommetto che non è venuto da solo. Dov'è Batman?
Joker: Eccone uno. Proprio lì!
Esclamò Joker, indicando il Batman ribelle, ragion per cui Wonder Woman strinse più forte il braccio di Joker.
Batman (insurrezione): I tuoi occhi. Pura malvagità. Proprio come i suoi.
Joker: Di Superman? I suoi amici volanti hanno preso Batman. Il mio Batman. Il nostro... Batman.
Batman (insurrezione): Taci, o ti ammanetto e ti consegno alla polizia.
Joker: E allora perché mi hai salvato da loro? Ahi!
Lanterna Verde: Se Batman è stato catturato, dobbiamo liberarlo.
Batman (insurrezione): Per liberare il vostro Batman, dobbiamo completare la nostra missione.
Harley Quinn: Ooh, mi piacciono le missioni.
Batman (insurrezione): Negativo. Tu e il tuo clan dovete tenere un basso profilo. Siete un bersaglio, ora.
Poi, Batman si voltò verso Joker.
Batman (insurrezione): E tu sei troppo pericoloso per girare libero.
Il Cavaliere Oscuro afferrò Joker con forza e si preparò a portarlo via, ma prima si rivolse nuovamente alla squadra.
Batman (insurrezione): Presto ne arriveranno altri. Andate. Vi raggiungerò.
Joker: Non mi piaci.
Intanto, alla Torre di Guardia dell'altra dimensione, quella senza regime, Superman, Cyborg e Flash stavano ancora lavorando al caso.
Superman: Bene, li hai trovati. Una dimensione parallela... come li raggiungiamo?
Flash: Non lo facciamo. Saranno loro a raggiungerci qui.
Superman: Bene, nessuna squadra di recupero in pericolo. Il problema rimane, però... come li recuperiamo?
Cyborg: Con questo.
Disse Cyborg, mostrando a Superman una particolare macchina all'avanguardia sul computer.
Flash: Modificherò la mia piattaforma cosmica. Li riporteremo indietro tutti insieme.
Cyborg: Abbiamo del lavoro da fare.
Tornando alla dimensione del regime, Lex Luthor stava guardando la luna su un tetto e Deathstroke lo stava raggiungendo.
Lex Luthor (insurrezione): Bello spettacolo, vero?
Deathstroke (insurrezione): La luna? O la luce che si riflette sulla tua testa pelata?
Lex Luthor (insurrezione): Sono felice che tu abbia voluto incontrarmi. Sei finalmente pronto a unirti al nostro club?
Deathstroke (insurrezione): Gli affari vanno male. Ed essere la preda è anche peggio.
Lex Luthor (insurrezione): Dopo tanti rifiuti... perché ora?
Deathstroke (insurrezione): L'hanno fatta diventare una questione personale.
Disse il mercenario guardando l'orizzonte con il suo occhio azzurro.
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