La vendetta

Sara

Sono una ragazza di vent'anni e vivo a Parigi ormai da un bel po'. I miei genitori adottivi sono morti qualche anno fa e, io ora sto nell’appartamento che loro mi hanno lasciato in eredità. Sto rientrando a casa e, come mio solito controllo sempre la posta. Una busta gialla mi colpisce all'istante. La volto e noto che proviene da Oslo.

L'unica persona che mi può scrivere da lì è soltanto una sola e cioè: la mia direttrice del mio befotrofio. Lo chiamo così perché odio l'altro termine e, quindi ho trovato il suo giusto sinonimo. Quel luogo è terribile, per anni l'ho odiato e tutt'ora lo detesto.

Bambini che venivano picchiati e lasciati inermi sul pavimento, non potevi lamentarti sennò si rimaneva senza mangiare per intere settimane. Ancora scossa dai brutti ricordi, decisi di aprire la lettera, come avevo previsto, era della signora Petkova.

~Ciao Sara, con queste poche righe, ti faccio sapere che abbiamo scoperto una macabra notizia. I tuoi genitori, non ti hanno mai abbandonato, no anzi, al contrario sono stati uccisi da qualcosa di spaventoso. Nella notte in cui sei nata tu, un Orco mostruoso è entrato nella vostra casa.

Ha preparato un pentolone e ha cucinato a fuoco lento, perché voleva sentire le loro urla di terrore, poi una volta cotti a puntino li ha mangiati, ha solo lasciato i due crani.

Come lo so? Perché io sono testimone di quello che è successo quel giorno. Ho atteso che se ne andasse via soddisfatto del suo pranzo e poi ti ho salvato portandoti nella mia dimora. Se stai leggendo questa lettera, inviata qualche anno fa, vuol dire che il mio compito è stato compiuto mio cara! Ora quel mostro ti sta cercando! Scappa finché sei in tempo. Io ormai il mio dovere l'ho fatto! Addio Sara!~
Era morta pure lei. Mi metto in angolino e attendo la mia ora.

Orco

Sniff sniff.
Sento l'odore della mia vendetta.
Sniff sniff
Ed ecco la mia preda.

Sniff sniff
Non mi sfuggi mia vittima prediletta.
Sniff sniff

Ti cucino a puntino e poi ti mangerò.
Sniff sniff

Dai esci fuori, l'orco è qui accanto a te.

Sniff sniff
Eccoti ti ho trovato.
Sento il tuo cuore battere tum tum.
Oh che terrore.

Sniff sniff
Oh come sei bella e succosa.

Sara

Eccolo lo sento accanto a me, sento il suo odore di marcio. Ho paura, tremo come una foglia. Odo il rumore di un pentolone. Cerco il modo di nascondermi, ma una mano grassa e sporca di sangue mi prende e mi mette dentro.

Sento il caldo soffocarmi.  Ormai la mia morte è imminente.

Orco
Come sei dolce. Ti voglio cotta a puntino. Gnam Gnam. Ecco, pronta. Mi lecco i baffi e ti mangio.

Fuori piove e temporali sono forti, non ho paura. Io sono la direttrice e la notte mi trasformo, mangio persone e uccido per vendetta. Amo il sangue e buono e mi ricorda quante altre vittime ci sono da ammazzare lungo il mio cammino.

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