𝟏𝟑. La mia realtà

SOOYUN

Passò una settimana da quella sera e da allora non rividi più Jungkook neanche per sbaglio. Ma non me ne preoccupai molto perché, del resto, non aveva nemmeno il mio numero di cellulare ed io non avevo il suo, quindi sarebbe stato impossibile anche solo provare a ricontattarlo. Pensai che fosse impegnato in qualcosa e che non avesse tempo per passare da me, dato che comunque ora, dopo avermi riaccompagnata a casa, sapeva dove abitassi. Forse, a differenza mia, nemmeno ci pensava più a me.

Dovetti però ricredermi quando, quella stessa mattina, venni richiamata da mio fratello per avvisarmi dell'arrivo di un pacco indirizzato alla sottoscritta. Fu impossibile per me non sorridere, sotto lo sguardo stupito di Taehyung, non appena mi ritrovai tra le mani un vaso di fiori di fragole e due tavolette di cioccolato, il tutto accompagnato da un bigliettino con scritto sopra nient'altro che il suo nome e quello che intuii fosse il suo numero di cellulare.

Ovviamente mi riguardai subito dal posizionare il vaso con le fragole nel giardinetto del retro di casa nostra, assicurandomi di non esporle troppo al sole. Corsi in camera mia, lasciando la cioccolata sulla scrivania per poi sedermi sul letto e salvare la composizione di numeri in rubrica in modo da potergli lasciare subito un messaggio.

Io Ehi Jungkook, sono Sooyun.

Jungkook Oh, quindi ti è arrivato.

Io Grazie per le fragole, sono bellissime. E anche per il cioccolato, non avresti dovuto.. >~<

Jungkook Sono contento ti sia piaciuto il mio piccolo regalo.

Io E a te? È piaciuta?

Jungkook Piaciuta cosa?

Io La torta.

Jungkook Ahh! Certo, era buonissima ╥﹏╥ me la sono pappata tutta a colazione.

Ridacchiai divertita dal suo ultimo messaggio, andando subito a digitarne un altro a mia volta.

Io Ne sono felice (^.^)

Jungkook Hai già assaggiato la cioccolata che ti ho mandato? Una è alle nocciole ≖‿≖

Io Ancora no, la mangerò dopo scuola.

Jungkook Oh è vero tu vai ancora a scuola... aww sei piccolina.

Inarcai un sopracciglio nel leggere quel nomignolo e risposi un po' indispettita.

Io Ho 18 anni.

Jungkook Infatti. Sei piccolina ♪~( ̄ε ̄)

Ma tu guarda questo...

Io Non sono piccola..

Jungkook ahahahah rispondi come mia cugina di cinque anni. Anche lei dice di non essere piccola.

«Sooyun, sei pronta? Sbrigati, che sennò fai tardi a scuola!» sentii Taehyung gridarmi dal piano di sotto, ma ero troppo concentrata sulla conversazione che stavo avendo con Jungkook per potergli anche solo rispondere.

Io ( ̄ ̄ー ̄ ̄)

Jungkook Dai non te la prendere, sto scherzando ♥

I miei pollici si bloccarono davanti lo schermo prima di poter digitare anche solo una lettera. Fissai quel cuoricino come se fosse la prima volta che ne vedessi uno e, non ne seppi il motivo, ma mi procurò un piacevole formicolio all'altezza del petto, dove batteva il mio cuore.

«Sooyun!»

«Un attimo, arrivo!» gridai di rimando al suo ennesimo richiamo, risultando forse un po' troppo scocciata nel tono di voce, mentre scrivevo velocemente un messaggio per avvisare Jungkook.

Io Devo andare, mio fratello mi sta chiamando.

Jungkook Okay. Allora a dopo, piccoletta (・ω<)

Intrappolai il labbro inferiore con i denti per trattenere il sorriso che mi nacque spontaneo sulle labbra. Non riuscii a fare a meno di rileggere gli ultimi messaggi, soffermandomi più volte sul nomignolo con cui si divertiva chiamarmi e sul piccolo cuoricino che aveva lasciato alla fine del suo penultimo messaggio.

«Ma si può sapere cosa stai facendo?»

Sobbalzai sul posto e trattenni un urlo per quell'improvvisa vicinanza di mio fratello, il quale mi guardava dalla soglia della porta con un piccolo cipiglio sul viso. Non capii se la palese espressione smarrita dipinta sul suo volto fosse dovuta al motivo per cui ancora non ero scesa o al sorriso ebete che avevo stampato sulla faccia fino a qualche secondo fa. Sperai vivamente per la prima opzione.

«S-si scusami, ora scendo.» borbottai vedendolo sparire di nuovo dalla mia vista e sentirlo poco dopo scendere le scale.

Sospirai e mi preparai mentalmente al ritorno a scuola dopo la settimana di sospensione, ora terminata. Mi alzai dal letto, misi lo zaino in spalla e scesi anche io al piano di sotto per raggiungere mio fratello in macchina, dopo essermi ovviamente assicurata di aver chiuso la porta a quattro mandate.

Notai con la coda dell'occhio Taehyung lanciarmi diverse occhiate stranite, come se stesse cercando di capire cosa, effettivamente, mi stesse succedendo. Per mia fortuna evitò di pormi domande indagatorie sul mio improvviso cambio d'umore di questi giorni, limitandosi a lasciarmi come ogni mattina davanti scuola.

Ringraziai ogni angelo presente in cielo per avermi fatto cominciare la giornata con tranquillità, senza sbattermi contro qualsiasi professoressa mi odiasse o, peggio, qualche compagno dispettoso. A quel punto, quando riuscii ad arrivare placidamente all'ora di pranzo, pensai che non sarebbe potuto più succedere niente e anche che nessuna gallina di Jisoo o Jisoo stessa si sarebbe interposta per ostacolarmi.

Ma, ovviamente, era troppo presto per sperare.

Trasalii sul posto, bloccando le bacchette in mezzo all'aria, non appena sentii dal tavolo dietro di me dei ragazzi parlare di qualcosa che riuscì ad attirare immediatamente la mia attenzione.

«Ma voi sapete che cos'ha Namjoon? Ormai è da una settimana che non si fa vedere.» parlò uno di loro di cui non conoscevo la voce.

«Già, non risponde nemmeno ai messaggi. Dite che c'è da preoccuparsi?»

Cosa?

Presi velocemente il mio cellulare e andai sulla chat con Namjoon, constatando che, dopo i messaggi in cui gli chiedevo i soldi, non mi aveva atto sapere più nulla-

Aspetta un attimo...

«Non ne sono sicuro, ma credo di aver sentito in giro delle voci su una sua probabile scomparsa.» mormorò un altro ragazzo ancora, suscitando diversi versi di stupore da parte degli altri.

«Cosa?? Sei serio?»

«Dicono che i suoi genitori abbiano già denunciato la sua sparizione e, se tutto questo è vero, c'è la possibilità che la polizia venga anche qui per investigare.»

Portai tremante una mano alla bocca, prendendo a mordicchiare nervosamente un'unghia con gli occhi fissi su un punto imprecisato del tavolo al quale ero seduta solo io.

«Cavolo... allora speriamo che siano davvero solo voci.»

Il gruppo dietro di me continuò a parlare di Namjoon e ad esporre le loro teorie e preoccupazioni, ma io già non li stavo più a sentire. Mi alzai dalla panca, andando a riposare il vassoio ancora colmo di cibo, per poi uscire frettolosamente dalla mensa.

No... non era possibile.

Come cavolo avevo potuto? Come avevo potuto dimenticarmene?! Ero così tanto presa da Jungkook e dai miei pensieri che non mi ero minimamente preoccupata dei soldi che ancora dovevo a Yeosang.

E se fosse stato lui? Se la scomparsa di Namjoon fosse dovuta a causa sua?

Ma a quel punto mi veniva da chiedermi: perchè proprio lui? Perchè prendersela con lui e non con me? Forse era il suo modo per minacciarmi? Non poteva semplicemente riscrivermi come aveva fatto l'altra volta, ed evitare di creare tutto questo trambusto? Si divertiva così tanto a tormentare la gente con i suoi fottuti giochetti da maniaco?

Fermai improvvisamente ogni mio movimento, ritrovandomi immobile, in mezzo al corridoio vuoto della scuola, con il fiatone a perforarmi i polmoni. Mi ero persa talmente tanto nella miriade di domande che continuavano a devastarmi la testa, che nemmeno mi ero resa conto di star praticamente correndo.

E se, invece, non fosse successo nulla? Magari quel ragazzo aveva ragione, erano solo voci del resto. Non per forza dovevo aspettarmi il peggio, giusto?

Magari mi stavo facendo solo tanti problemi per niente e Namjoon stava bene. Forse-

«Sooyun?»

Il cuore mi sobbalzò nel petto, proprio come sobbalzai io sul posto, e i miei occhi scivolarono di scatto sulla figura alta e snella della persona che aveva appena parlato.

«Professore Kim...» mormorai con il suo sguardo preoccupato puntato sulla mia figura stremata.

«Tutto ok?» chiuse la porta dell'aula dalla quale era appena uscito, per poi avvicinarsi a me. «Non mangi con i tuoi compagni?»

«Eh?» scossi la testa con fare nervoso. «No-no ho già mangiato.» mentii, maledicendomi per l'insicurezza che lasciavo trapelare fin troppo facilmente nel mio tono di voce.

«Sei pallida, Sooyun... sicura di stare bene?» ritentò a chiedermi con le sopracciglia corrucciate in uno sguardo serio, ma preoccupato.

«Si.» mentii con tono piatto, secco. «H-ho solo bisogno di prendere aria.» blaterai la prima scusa che mi avrebbe permesso di allontanarmi.

Superai il professore senza lasciargli il tempo di ribattere, uscii dall'entrata principale della scuola per poi appoggiarmi al muro e scivolarci verso il basso a peso morto. Mi presi le ginocchia tra le braccia e puntai il mio sguardo vuoto e smarrito davanti a me.

Perchè doveva sempre finire così? Era bastato davvero così poco per distruggere quel poco di buon umore nato quella mattina grazie a Jungkook? Perchè non appena succedeva qualcosa di oggettivamente bello, ne compariva un'altra a rovinare tutto?

La giornata era cominciata così bene... ma forse avevo sperato davvero troppo presto.

Avevo bisogno di trovare una distrazione; ne avevo dannatamente bisogno. Stavo cominciando seriamente a preoccuparmi per quella "notizia", ma non ce la facevo più a vivere nella preoccupazione e nella paura che mi perseguitava da troppo tempo ormai.

Presi il cellulare dalla tasca dell'uniforme scolastica, andando subito a ricercare il nome di Jungkook tra i vari contatti presenti negli SMS.

Io Ehi, Che fai?

Inviai senza pensarci un solo secondo, finendo con il corrugare le sopracciglia allo stupido messaggio che avevo appena scritto. Adesso penserà davvero che io sia una bambina.

Fui, però, piacevolmente sorpresa da come non dovetti attendere molto per avere una sua risposta. Trattenni il respiro e andai a leggere alla velocità della luce il piccolo SMS appena comparso in chat.

Jungkook Ehi ;) Mmhh nulla di eclatante. Tu? Non dovresti essere a lezione?

Io C'è la pausa pranzo. Ricomincia tra una ventina di minuti, ma... non ho voglia di ritornare in classe.

Jungkook È successo qualcosa?

Rimasi ferma a fissare lo schermo, venendo subito trasportata di nuovo dai miei pensieri. Se era successo qualcosa? Per quanto mi riguardava, ne succedevano fin troppe di cose nella mia vita.

Se solo tu sapessi, Jungkook..

Jungkook Ehi, ci sei? Tutto ok?

Mi ridestai dal mio breve e momentaneo stato di trance nel momento in cui ricomparse un nuovo messaggio da parte di Jungkook.

Cosa avrei potuto dirgli? Come avrebbe mai potuto aiutarmi Jungkook nel risolvere i miei problemi? Ero proprio una stupida se speravo di rimediare ogni cosa andando a ricercare un ragazzo che a malapena sapeva chi fossi.

Ed era mancato davvero poco per lui, quella sera alla fiera, dallo scoprire di me e della mia famiglia per colpa di Jisoo. Chissà che idea si era fatto di me nel vedermi reagire in quel modo così aggressivo. Per un momento ho davvero temuto che non volesse più rivedermi, data la sua assenza durata una settimana, ma l'improvvisa sorpresa delle fragole e delle tavolette di cioccolato, arrivata quella stessa mattina, era riuscita un minimo a risollevarmi l'umore.

Io Si, scusami. Sto bene.

«Sicura?»

Trattenni a malapena l'urlo che mi fuoriuscì dalle labbra più come un verso strozzato, e mi alzai di scatto in piedi, incontrando subito il suo sguardo.

«O mio Dio- ma da dove salti fuori?» domandai con voce acuta, esterrefatta della sua comparsa dal nulla nel giardino di scuola mia.

Ma come cavolo faceva a sapere che scuola frequentassi?

«C-come fai a-»

«Ti ho vista stamattina uscire da casa con tuo fratello. Vi ho seguiti.» ammise con nonchalance, prevedendo probabilmente la domanda che stavo per fargli. Spalancai la bocca scioccata dalla sua risposta.

«M-ma...cosa sei, uno stalker?»

Il corvino ridacchiò alla mia domanda, facendomi inconsapevolmente arrossire.

Aspetta, ma quindi-

«Non era il postino... sei stato tu a lasciare quelle cose alla porta di casa mia.» realizzai ad alta voce, ottenendo la conferma dal suo successivo annuire. «Quindi sei stato tutto il tempo a spiarmi?» domandai un po' diffidente, ma senza alcuna cattiveria o inquietudine nel tono di voce.

Jungkook storse le labbra, come se non fosse tanto convinto delle parole che avevo adoperato. «Io direi più ad osservarti... comunque no, ero solo curioso di sapere in che scuola andassi.» si grattò la testa, lanciando una veloce occhiata all'enorme struttura dietro alle mie spalle, per poi riportare gli occhi su di me. «Tu, piuttosto. Cosa ci fai qui fuori tutta sola? Perchè non sei con tutti gli altri a mangiare?» domandò giustamente, notando che fossi l'unica fuori in cortile.

«Non ho fame.» dissi solamente, cercando di mostrarmi il più indifferente possibile.

Jungkook annuì comprensivo. «Si, lo capisco. Il cibo della mensa ha sempre fatto schifo.»

Risi sinceramente divertita, annuendo anche io in accordo con le sue parole. Ma fu una risata debole, sottile, che durò davvero troppo poco. Il sorriso lasciò lentamente le mie labbra, fino a diventare una linea piatta e ben salda.

Ripensai alla discussione sentita qualche minuto prima al tavolo della mensa e tutte le preoccupazioni ritornarono a galla, portandomi inconsciamente a velare la mia espressione di una triste serietà che mi aveva sempre caratterizzata negli ultimi tre ─ quasi quattro─ anni. Inutile dire che Jungkook se ne accorse subito.

«Ti va di venire con me?»

Corrugai le sopracciglia confusa dalla sua subitanea richiesta «Venire dove?» chiesi ingenuamente.

«Dato che qui non sei riuscita a mangiare nulla, potrei portarti in un posto dove sicuramente ti ritornerà l'appetito anche più di prima.» rispose con un piccolo sorriso confortevole, facendomi inarcare un sopracciglio incerta sul da farsi.

«Ma ho lezione.» gli ricordai, «Se mi scoprono finisco nei guai.» borbottai sinceramente preoccupata dalle conseguenze che sarebbero venute fuori nel caso mi avessero beccata saltare scuola. Mi trattenni dal citare la mia già brutta condotta, che sicuramente sarebbe peggiorata se avessi continuato a comportarmi in modo scorretto. Questa volta il preside non si sarebbe limitato ad una semplice sospensione; già mi odiavano tutti lì dentro, a parte il professore Kim, quindi sarebbe stato come scavarsi la fossa sotto ai piedi da sola.

Ma, contro ogni mia aspettativa, il ragazzo di fronte a me si limitò a sollevare le spalle con fare tranquillo. «E chi ha detto che debbano per forza scoprirti?» allungò una mano come per incitarmi ad afferrarla. «E poi se tuo fratello dovesse scoprirti, mi assumerò tutte le responsabilità io.»

Ovviamente questo non riuscì a tranquillizzarmi molto ma, in quel momento, qualcosa mi spinse inspiegabilmente a sollevare il braccio ed afferrare con fare insicuro la sua grande mano. La sua pelle era accogliente, calda, e le dita lunghe ed affusolate strinsero le mie con fare rassicurante. La presa della sua mano mi ricordò molto quella di mio fratello: capace di trasmettere sicurezza, calore, amore con un solo tocco.

Lasciai ogni preoccupazione, ogni paura dietro le spalle e feci di nuovo affidamento su di lui. Decisi di permettere, ancora una volta, a quel ragazzo catapultato dal cielo come un meteorite nella mia vita di distorcere la realtà in cui vivevo, la mia realtà, per poi andare a ricrearne un'altra molto più colorata, decorata di mille sfumature, profumata di libertà.

La realtà di una ragazza normale, spensierata, senza problemi e paure a tormentarla di giorno in giorno. Quella di una ragazza che non aveva timore di agire spensieratamente, andando contro ogni tipo di ostacolo che la vita le metteva davanti. Quella di una ragazza che se ne fregava dei giudizi di coloro che la circondavano, facendo tutto ciò che desiderava senza pensarci due volte. Quella di una ragazza libera.

Jungkook sorrise compiaciuto nel vedermi implicitamente accettare la sua proposta e non perse un secondo a trascinarmi velocemente via da lì, lontana da scuola, dalla famiglia, da quell'insulsa illusione. Lontana da quella ragazza debole e spaventata.

𝐀𝐧𝐠𝐨𝐥𝐨 𝐀𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞

Good evening💜

È ritornato Jungkook🥺💜Ve lo aspettavate?

Sooyun sta cambiando, lentamente, ma lo sta facendo e Taehyung questo lo sta notando. Insomma, per averla vista sempre con un broncio scocciato o arrabbiato fisso sulla faccia non deve essere più tanto "normale" vederla sorridere in quel modo. Probabilmente avrà anche pensato alla serietà che l'ha sempre caratterizzata anche quando parlava con quell' "amico" che a volte citava. Avete pensieri o teorie da esporre al riguardo?🤔

Per quanto riguarda Namjoon...? Voi cosa ne pensate?

Nella frase finale spero si sia capito che con "ragazza debole e spaventata" Sooyun si riferisse a lei stessa. Nel caso non si fosse capito, beh l'ho appena detto io 😂🥺💜

Spero che il capitolo vi sia piaciuto🙏💜

Al prossimo capitolo immagino saremo nel mezzo delle vacanze di pasqua (penso)💜

Un grande abbraccio,

Carly

Instagram: _carlyarmy_

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