𝟑𝟐. Devi fidarti di me

TAEHYUNG

Giovedì 25 Marzo 2021, ore 12:50

Con un sospiro carico di stress tirai fuori dalla mia ventiquattrore il panino che mi ero preparato quella mattina per la pausa pranzo. Era raro per me tornare a casa entro il pomeriggio, quindi era quasi improbabile avere la possibilità di pranzare insieme a Sooyun. Senza contare che molto spesso mi sentivo costretto a chiedere a Yoongi oppure a Jimin il favore di riprendere mia sorella da scuola quelle volte in cui le lezioni scolastiche duravano fino al tardo pomeriggio. Non mi piaceva l'idea di lasciare mia sorella tornare a casa da sola a quell'ora della sera durante il periodo invernale, perché le giornate si accorciavano e il sole tramontava molto velocemente. La situazione invece si faceva diversa quando usciva da scuola per l'ora di pranzo, permettendole quindi di poter fare la strada di ritorno con ancora il sole a risplendere nel cielo e facendomi diminuire in me la paura che possa succederle qualcosa. Sapevo che gli incidenti e le cose brutte sarebbero potute accadere in qualsiasi momento e occasione della giornata, però era anche vero che con il buio aumentavano di tanto le probabilità e quindi mi sentivo molto più irrequieto. E comunque non potevo permettermi di affidarmi sempre ai miei amici per tenere d'occhio mia sorella, anche loro avevano i loro impegni e le loro vite, pur non avendomi mai fatto pesare nulla di tutto questo.

Ma del resto ero ben consapevole che non si sarebbero mai fatti problemi con me, o meglio, avrebbero sempre fatto in modo di aiutarmi ed essermi di supporto il più possibile, anche a costo di mettere in difficoltà loro stessi. Li conoscevo troppo bene.

Ed era proprio questo che io volevo evitare: creare problemi anche a loro.

Stavo fissando il vuoto davanti a me e diedi il terzo morso al mio panino in contemporanea alla vibrazione del mio cellulare proveniente dalla tasca del pantalone per avvisarmi dell'arrivo di un messaggio. Corrugai le sopracciglia andando subito a leggere il mittente e il contenuto di ciò che mi aveva scritto e a stento riuscii a trattenere il sorriso.

Seokjin aveva inviato nel nostro gruppo la foto della verifica che Sooyun aveva brillantemente svolto in classe. Sorrisi sempre più fiero di lei nel leggere il voto massimo segnato in rosso sul foglio ben visibile in foto.

CHAT GRUPPO: Alcolisti Anonimi

Seokjin *ALLEGATO FOTO*

Seokjin Qui abbiamo un nuovo genio in famiglia.

Jimin Cavolo, bravissima Sooyun! Taehyung ritirati, credo proprio che non sarai più quello secchione del gruppo. Adesso la corona spetta a Sooyun, sarai costretto a cedergliela se continua così.

Seokjin Corona? Quale corona? Perché io non l'ho mai ricevuta? Anche io ero bravo a scuola.

Jimin Tu hai già ottenuto la laurea, è quella la tua corona. Accontentati.

Seokjin Ma anche io voglio una corona. T_T

Scuotendo la testa divertito scrissi anche io un messaggio veloce per rispondere.

Taehyung Del resto è mia sorella.

Taehyung Comunque la corona non so più dov'è, potrei averla buttata per sbaglio.

Jimin COSA?! TU COSA HAI FATTO?

Taehyung Non ne sono sicuro, però è da un po' che non riesco più a trovarla. Quindi potrebbe accidentalmente essere finita nella spazzatura e forse è meglio così.

Jimin Non ci posso credere... come hai potuto perdere una cosa tanto preziosa?

Taehyung Ma era una corona di carta Jimin... Puoi tranquillamente farne un'altra.

Jimin Sai cosa? Ne farò una nuova e più bella della tua.

Jimin Anzi no. Ne comprerò una vera.

Seokjin Di quelle di plastica che vendono insieme ai costumi da principesse per carnevale?

Jimin Esatto.

Seokjin Non credo che gradirà tanto l'idea comunque. Non è mica una bambina Jimin, ha diciotto anni...

Jimin E quindi? Per me rimarrà sempre una bambina. La mia dolce e bellissima bambina.

Taehyung La tua cosa?

Jimin Appena la vedo la riempio di baci e abbracci.

Seokjin Avrei tanto voluto farlo anche io, però mi sembrava inopportuno da fare in classe davanti ai suoi compagni di classe...

Taehyung Potrete farlo entrambi sabato.. (¬з¬)

Jimin Non essere geloso, darò un abbraccio e i bacini anche a te tranquillo ♥

Taehyung L'abbraccio basta e avanza, grazie.

Seokjin Jimin, prova a darli a Yoongi i bacini. Voglio vedere come reagisce.

Jimin NO. L'ULTIMA VOLTA CHE HO PROVATO A DARGLI UN BACINO SULLA GUANCIA MI HA TIRATO UN PUGNO NELLO STOMACO QUELL'ANTIPATICO.

Seokjin Sul serio? E io dov'ero in tutto ciò scusami?

Taehyung Confermo, ne sono un testimone. Te lo sei perso hyung ╮(╯∀╰)╭

Jimin A proposito, ma dov'è Yoongi?

Restai fermo a fissare l'ultimo messaggio di Jimin e solo in quel momento mi resi conto che Yoongi non aveva ancora risposto nonostante i messaggi segnassero di essere stati letti da tutti i membri del gruppo. Uscii dalla chat di gruppo entrando in quella con il moro, notando subito che fosse online. Pochi secondi dopo Yoongi non era più online, facendomi capire che fosse uscito definitivamente dall'applicazione.

Che strano...

Abbassai le sopracciglia confuso, ma preferii non pormi troppe domande sul quel suo insolito comportamento e decisi che ci avrei parlato per bene quando avremmo avuto occasione di vederci. Gli lasciai comunque un messaggio nel privato, senza aspettare una sua risposta che, se mai sarebbe arrivata, avrei letto dopo aver concluso di trascrivere gli ultimi documenti datomi da Jongho.

Chat: YOONGI

Taehyung Domani sera sei libero? Stavo pensando di tornare in quel pub dove andavamo sempre.

SOOYUN

Ore 15:13

Scesi dall'autobus con un piccolo salto atterrando sul margine del marciapiede. L'impatto, pur essendo debole, fece cadere una mia cuffietta atterra, facendomi sbuffare e subito dopo abbassare per poterla raccogliere. Appena drizzai la schiena risollevando la testa, i miei occhi riuscirono a vedere l'insegna del Dragonfly anche dalla fermata dell'autobus grazie alla breve distanza che mi separava dal locale.

Dopo essere uscita dall'aula dove quell'investigatore mi aveva "interrogata" sulla scomparsa di Namjoon, non avevo fatto a meno di pensare alle parole del preside.

«Ma certo che sa qualcosa! Io l'ho sempre sospettato! Tutti noi l'avevamo sempre sospettato! È per questo che avevamo chiamato la centrale per dire di fare partire le indagini cominciando con questa ragazzina... Eravamo certi che c'entrasse qualcosa, persino Min-»

«È stato lei a fare il mio nome alla polizia? È per questo che sono nella lista delle persone potenzialmente coinvolte?»

Min... mi stavo torturando nel capire come avrebbe concluso la frase se non lo avessi interrotto io stessa, eppure... Avevo la netta sensazione di aver capito benissimo invece quale nome avrebbe fatto se solo avesse continuato a parlare. Da quando quel pensiero aveva cominciato a martellarmi la testa, tanto da privarmi della voglia di tornare a casa e mangiare, mi era inevitabilmente tornata in mente la conversazione avuta con Jimin.

«Quindi è suo cugino.»

«Si, esatto.»

«Aspetta... Ma se Jihoon è cugino di Yoongi, questo significa che c'è qualche possibilità che lui-»

«Si.»

Min Jihoon? Era possibile che era proprio il cugino di Yoongi ad aver parlato? Perché farmi una cosa simile? Potevo capire di non avergli dato una bella impressione, ma non capiva che agendo così non solo ha messo in pericolo me e Namjoon stesso, ma tutti coloro che più mi sono vicini e che avrebbero potuto finire molto facilmente nei radar di Yeosang.

«Sooyun» la voce di Jihoon mi ridestò dai miei pensieri, portandomi a riportare l'attenzione su di lui. «Dobbiamo fare qualcosa, noi dobbiamo-»

«No.» scossi debolmente la testa, vedendo in un secondo l'espressione di Jihoon tramutare da speranzosa a delusa. «Non c'è nulla che dobbiamo o possiamo fare.»

Varcai l'entrata del locale con lo sguardo perso nel vuoto e tutte quelle parole a torturarmi interiormente. Avevo sentito casualmente da Taehyung che quel giorno Jimin non avrebbe avuto il turno dall'ora di pranzo, cambiando con quello di Yoongi. Ero venuta lì per parlargli, avevamo alcune cose in sospeso da chiarire e non sopportavo più quella pesante tensione vigente tra me e lui. Non ero per niente abituata a vedere qualcuno come Yoongi o Jimin arrabbiato e non avevo alcuna intenzione di abituarmici proprio ora. Il solo pensiero mi faceva soffrire.

«Yoongi.» Lo chiamai con tono piatto, osservando il ragazzo dietro al bancone sollevare lo sguardo sul punto da cui proveniva la mia voce.

Senza dire una sola parola, rimase fermo in quella posizione a guardarmi intensamente chiedendosi mentalmente cosa ci facessi lì. Vidi la confusione prendere forma in quei suoi occhi profondi e misteriosi. Dato che lui sembrò non essere intenzionato a fare la prima mossa, feci un passo avanti e poi un altro ancora. Camminai molto lentamente, come se avessi paura che se avessi compiuto una mossa azzardata Yoongi sarebbe potuto sfuggire da me. Mi fermai esattamente di fronte a lui e, reggendo entrambi lo sguardo dell'altro, lo salutai con timore. Perché adesso avevo paura anche di Yoongi?

«Ehi..» La voce mi uscì in sussurro, temendo quasi di non poter essere sentita. Yoongi corrugò appena le sopracciglia senza ricambiare il mio saluto, ma notai con piacere il suo sguardo ammorbidirsi di poco nel guardarmi. «Sono v-venuta qui perché... volevo parlarti.»

«Avresti potuto mandarmi un messaggio.» rispose riportando la sua attenzione sui soldi che stava sistemando in cassa.

Sorrisi appena prima di riprendere a parlare cercando di mantenere il mio tono di voce calmo e naturale quanto possibile. «Non sarebbe stata la stessa cosa, è molto importante e non mi sembrava opportuno discuterne per messaggio.»

«Intendevo dire che avresti potuto avvisarmi per messaggio e sarei venuto io da te.» Yoongi parlò calmo, rialzando la testa per guardarmi. «Avresti potuto evitare di fare tutta quella strada per giungere fin qui.»

Sgranai di poco gli occhi, non aspettandomi una simile risposta e premura da parte sua. Credevo che fosse arrabbiato con me...

«N-Non ti preoccupare,» balbettai come una scema schiaffeggiandomi in faccia mentalmente. «Non è tanto distante da scuola e poi- Si, ecco davvero non è un problema-»

«Senti, potresti aspettarmi ad un tavolo?» mi interruppe sospirando stancamente. «Siediti e ti porto anche qualcosa da mangiare dato che ci sono, non sembri avere una bella cera.» Mi portai istintivamente una mano sulla guancia leggermente accaldata e pallida, per poi voltarmi dietro e notare alle mie spalle alcune persone che stavano aspettando il proprio turno per pagare. Senza farlo apposta stavo bloccando la fila. Mi rigirai verso Yoongi arrossendo e capendo subito di starlo disturbando sul posto di lavoro.

Senza ribattere mi tolsi di mezzo e andai a sedermi al primo tavolo libero che vidi con le guance leggermente surriscaldate per l'imbarazzo sotto lo sguardo scrutatore di Yoongi.

Mentre aspettavo Yoongi finire di dare i resti agli ultimi clienti della fila, passai il tempo a osservare le persone che chiacchieravano all'interno del bar, immaginandomi un giorno con mio fratello, Jimin, Seokjin, Minjee, Yoongi e Jungkook parlare animatamente tutti insieme, con i sorrisi stampati sui volti magari da tanta che era la spensieratezza e questo pensiero si aggiunse alla mia lista dei desideri che, probabilmente, mai avrei visto realizzarsi. Non fino a quando non si sarebbe risolta la faccenda di Namjoon e, soprattutto, Yeosang non sarebbe sparito dalla mia vita.

«Di cosa volevi parlarmi?» Mi risvegliai dal mio stato di incantamento guardando Yoongi sedersi sulla sedia di fronte a me senza guardarmi direttamente in faccia e posandomi sotto al naso un piatto colmo di cibo fumante. Sentivo come stesse cercando di evitarmi in qualche modo, ma allo stesso tempo non riuscisse davvero a trattarmi con sufficienza come avrebbe voluto. Sentivo una sorta di diffidenza da parte sua e mi faceva stare male. In una situazione diversa avrei trovato quasi divertente quella vista: Yoongi non aveva mai trovato difficile ignorare le persone che lo circondavano, però anche lui era ben conscio di quanto fosse complicato fare lo stesso con coloro a cui, in fondo, voleva davvero troppo bene per potergli riservare il suo lato peggiore. E, incredibilmente, io facevo parte di quei coloro.

«Andrò dritta al punto, perché so che non ti piacciono i giri di parole.» Yoongi rialzò di poco la testa alla ricerca dei miei occhi, mentre io mi avvicinai con la testa china al tavolo, poggiando le braccia sulla sua superficie liscia. Per quanto avessi voluto non riuscivo reggere il suo sguardo, così decisi di parlare senza guardarlo direttamente negli occhi. Così forse sarebbe stato più semplice. «Forse so il motivo per cui l'altra volta eri apparso tanto arrabbiato con me e, nonostante sia difficile ammetterlo, hai tutte le ragioni per esserlo. È stato Jihoon a parlarti di me, vero?»

«Jihoon?»

«Si, insomma, te lo ha detto lui.» parlai vaga cercando comunque di essere diretta. Non me la sentivo di ammettere ad alta voce che Jihoon sapeva di quello che avevo fatto per conto di Yeosang e che Namjoon era stato rapito a causa mia in mezzo a tutta quella gente.

«Detto cosa?»

Sbuffai rialzando lo sguardo su Yoongi. «Devo davvero dirlo?» domandai leggermente scocciata da quel suo atteggiamento, perché entrambi sapevamo benissimo che non fosse necessario essere tanto espliciti. Capivo fosse ancora arrabbiato e deluso per il mio comportamento, però perché arrivare a quel punto? Voleva davvero litigare con me? Eppure da come mi aveva parlato un attimo prima non lo avrei mai detto.

Ciò che però proprio non mi aspettai da lui fu sentire un suono simile ad una risata, macchiata però di quell' inconsueto sarcasmo e nervosismo che percepivo stesse provando a causa mia.

«Il tuo problema è proprio questo.» si staccò dallo schienale della sedia in legno, avvicinando il viso al mio. L'unica cosa rimasta a distanziare il suo corpo dal mio era quel maledetto tavolino tondo. «Non dici mai niente.»

«La risposta è si quindi?» Chiesi ignorando la sua frecciatina mormorata, facendogli inarcare un sopracciglio confuso al quale risposi immediatamente senza attendere che potesse parlare ancora e sputarmi addosso altre parole velate di rancore e delusione nei miei confronti. Yoongi era in grado di tagliare chiunque con quella lingua e la cosa peggiore era che ne fosse pienamente consapevole. E io non volevo essere tagliata, non volevo essere ferita ancora più di quanto già non fossi. «Jihoon ti ha detto tutto, vero?»

«Si, mi ha detto tutto.» Mi rispose di rimando senza alcuna esitazione e di fronte a tutto questo io non potei fare altro che zittirmi. Cosa avrei mai potuto dire? Mi domandai se fossero mai davvero esistite le giuste parole da poter pronunciare in un momento come quello. Yoongi sapeva tutto. Sapeva di me, di Yeosang e di Namjoon. Sapeva delle mie colpe.

Se non avessi mentalmente ammesso di provare un'immensa vergogna avrei mentito persino a me stessa. Era vero che adesso fosse a conoscenza di quel lato oscuro e proibito della mia vita, tuttavia non poteva conoscere tutta la verità che celava dietro alla maschera della ragazza ribelle e ostica. Non conosceva le circostanze in cui Yeosang aveva lanciato l'amo e io, come una stupida, avevo abboccato. Conosceva solo parte della storia narrata da terzi occhi superficiali, senza avere davvero anche solo la minima idea di tutto quello che avevo dovuto passare nascosta dietro la mia stessa ombra. Forse era meglio dire nascosta dietro l'ombra di Yeosang.

«In realtà non proprio tutto.» Mormorai avendo quasi paura di farmi sentire.

«Cosa intendi?» Yoongi assottigliò gli occhi, inclinando leggermente la testa di lato disorientato.

«Purtroppo adesso non c'è tempo per spiegarti ogni cosa, ma ti prometto che lo farò. Tu però devi promettere una cosa a me.» Dissi ferma e decisa vedendo poi Yoongi tirare fuori il cellulare quando questo emise un'unica vibrazione facendomi capire che qualcuno gli avesse inviato un messaggio. Digitò velocemente una risposta, non prima di averne letto attentamente il contenuto e, durante quei pochi secondi in cui inviò il messaggio a qualcuno a me sconosciuto, mi persi a osservare quella sua strana aria pensierosa, dando l'idea di star riflettendo profondamente su qualcosa in particolare. Parlai di nuovo per riportare la sua attenzione su di me. «Yoongi, devi promettermi che non dirai niente a Taehyung.» Il ragazzo moro concatenò le sue perle scure con le mie, chiedendomi con il solo sguardo se fossi seria o meno.

«Hai intenzione di tenere tutto questo nascosto a Taehyung per sempre? Sul serio, Sooyun?» Dalla sua voce percepii indistintamente quella rabbia repressa causata dai miei segreti e tante di quelle bugie riservate non solo a mio fratello, ma anche a loro. «Non solo hai messo in pericolo uno stud-» si bloccò guardandosi con circospezione attorno e rendendosi conto che forse non sarebbe stato il caso farsi sentire da tutte quelle persone. Si avvicinò maggiormente a me, abbassando notevolmente il tono della voce. «Hai messo in pericolo uno studente della tua scuola e, soprattutto, hai messo in pericolo te stessa. Come se non fosse abbastanza, rischi di far finire nei guai anche Taehyung.» sibilò duro. «Hai mai pensato a cosa potrebbe succedere se la stampa venisse a sapere di quello che sta succedendo? Se mai l'agenzia in cui lavora scoprisse che quel criminale ha dei contatti con sua sorella verrebbe licenziato seduta stante. Gli occhi di tutti sarebbero puntati non solo su di te, ma anche su di lui. Le tue scelte sbagliate avrebbero ripercussioni irrimediabili su tuo fratello, lo capisci questo?»

Mi mancò il respiro. A questo io non ci avevo mai pensato, quanto potevo essere egoista? Deglutii a disagio sentendovi un vero schifo e realizzando per la prima volta di quanto la mia sconsideratezza avrebbe potuto rovinare per sempre non soltanto me, ma anche Taehyung. Avrei rovinato entrambi.

«I-Io...» la voce mi tremò appena, non sapevo più che cosa dire. «H-Ho fatto un errore, ma-»

«Solo uno?» mi schernì sprezzante. Ingoiai a fatica il nodo che avevo alla gola e trattenni con tutte le forze quelle lacrime che ultimamente si mostravano troppo facilmente sul mio volto.

«Ho fatto tanti errori.» sibilai stringendo i denti, senza riuscire però a non far tremare la mia voce. «Ho sbagliato, lo so bene, ho sempre sbagliato in tutto e ora sto cercando per la prima volta nella mia vita di fare la cosa giusta. Se mi lasciassi modo di spiegarti tutto, ti assicuro che capiresti meglio cosa è successo e cosa mi ha portata a rovinare la mia vita, ma ti giuro Yoongi che mi sto impegnando per rimediare e per diventare una persona migliore. Ti prego, te lo sto chiedendo per favore, fino a quando non riterrò io che sarà il momento giusto per parlargliene, devi fare finta di non sapere niente.»

«Non puoi chiedermi una cosa simile Sooyun, non posso acconsentire a una simil-»

«Per favore» lo supplicai facendolo bloccare di fronte alla mia disperazione. «Devi fidarti di me.»

«Va bene.» Il moro scosse la testa sospirando stancamente. «Non ti chiederò ora cosa stai combinando e cosa hai intenzione di fare per risolvere la faccenda, ma... Questo te lo devo chiedere: lo sai che per qualsiasi cosa non devi esitare a chiedere aiuto, vero?» Mi sentii sciogliere nel sentire quelle parole. Vedere i suoi occhi addolcirsi tutto d'un tratto e guardarmi preoccupato pregandomi di non isolarmi ancora e di capire che non ero sola fece ancora più male. Non quanto riuscirono a farlo le lacrime di Taehyung, causate dalla sottoscritta, però comunque fece molto male. «Io non voglio che tu ti metta in pericolo, così come non lo vorrebbero Taehyung e tutti gli altri. Se sei in pericolo Sooyun, anzi, anche solo se hai paura di qualcosa, qualsiasi cosa, non devi costringerti a fare tutto da sola. Hai tuo fratello e tutti noi che staremo sempre dalla tua parte. So che senti di dover risolvere i tuoi casini con le tue sole forze, ma non sempre agire per conto proprio senza un supporto esterno è la scelta migliore.» disse affettuosamente cambiando totalmente i toni duri di poco prima in qualcosa di più dolce. «Non voglio che tu pensi che io sia arrabbiato con te. In verità lo ero, ma perché sono preoccupato per te e mi innervosiva l'idea di aver scoperto certe cose da qualcuno che non fossi tu.» Ammise senza alcun ripensamento, facendomi percepire quanto fossero sincere le sue parole. «Io ti voglio bene, Sooyun. Anche se non sempre riesco a dimostrarlo concretamente, ti voglio davvero tanto bene e te ne vorrò sempre qualsiasi sarà la decisione che prenderai.»

Una lacrima mi scivolò solitaria sulla guancia dall'occhio sinistro. Non riuscii più a dire niente, parevo essere improvvisamente incapace di elaborare anche solo un discorso di senso compiuto, così mi limitai a rispondere l'unica cosa che ancora ero in grado di dire nonostante gli occhi che bruciavano, la gola che stringeva dolorosamente e la mente che mi incolpava di aver causato tutto quel dolore alle ultime persone che se lo meritavano. Tirai su con il naso e annuii alle sue parole.

«A-Anche io ti voglio bene.»

𝐀𝐧𝐠𝐨𝐥𝐨 𝐀𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞

Ho deciso di aggiornare in anticipo questa settimana, perché non ero sicura se sarei riuscita a farlo nel fine settimana =) Spero che vi abbia fatto comunque piacere♥

Che posso dire su questo capitolo? Mi sta tremando il cuore. Ammetto che scrivendo questo capitolo e correggendolo oggi mi sono sentita dopo tanto tempo veramente male per qualcuno che non fosse Taehyung, Sooyun oppure Jungkook in questa storia. Yoongi per la prima volta, anche se in modo sempre velato essendo comunque un tipo abbastanza riservato che cerca di nascondere ciò che prova, ci mostra quanto in realtà lui stia soffrendo. Yoongi è quel personaggio che osservava Sooyun da lontano con la costante paura di vederla mettersi in pericolo e di non poter fare niente e questo perché ha sempre sentito forte quel muro che Sooyun stessa aveva innalzato per impedire a chiunque di avvicinarsi a lei e aiutarla. Naturalmente anche gli altri ragazzi hanno provato dolore e paura nel vedere Sooyun cambiare e isolarsi sempre di più e Jimin appena ha saputo dalla ragazza stessa cosa stava succedendo si è preoccupato ancora di più. Ma non dimentichiamoci che Yoongi è stato il primo a scoprirlo e, cosa peggiore, lo ha saputo da qualcuno che non fosse lei, ovvero suo cugino, ritrovandosi in una posizione scomoda non sapendo cosa fare poiché consapevole di essere l'unico a sapere la verità (quando persino Jimin ancora non lo sapeva e comunque ancora non sa che in realtà Sooyun gli ha raccontato).

Era proprio per questo che all'improvviso, verso metà storia, si mostra così tanto arrabbiato senza farci capire il motivo (la prima volta fu dopo che i ragazzi riportarono Taehyung a casa da ubriaco dopo il litigio avuto con sua sorella e quando poi lei si presenta insieme a Eleonor al Dragonfly). Yoongi non sapeva come comportarsi davanti a una situazione pericolosa come questa, con la paura a tormentarlo che, non conoscendo i dettagli delle circostanze, avrebbe messo la più piccola ancora più in pericolo se avesse compiuto una mossa sbagliata. Yeosang è un criminale, ricordiamocelo, e Yoongi non ha idea dell'aspetto e del carattere di questa persona, ma sa bene che in quanto criminale avrebbe potuto fare del male senza problemi a Sooyun magari anche per colpa sua. Insomma, era tormentato dall'indecisione e l'angoscia di cosa fare e aveva paura a parlarne ormai persino a Taehyung, conoscendo molto bene il carattere ansioso e iperprotettivo del fratello. E mentre lui moriva dentro di paura trattenendosi dall'agire impulsivamente per non rischiare di peggiorare le cose, Sooyun cosa faceva?

Niente. Yoongi vedeva che lei non faceva assolutamente niente e questo ha aumentato la sua rabbia. Non solo era in stretto contatto con uno spacciatore, lo stesso che poi ha rapito un suo compagno di scuola a cui inoltre vendeva pure la sua droga, ma lei si comportava come se non stesse succedendo assolutamente nulla. Guardava Taehyung negli occhi come se fosse tutto normale.

Comunque sia è ancora presto per dire cosa veramente ha intenzione di fare e non fare Yoongi. La verità è che, nonostante abbia detto di volersi fidare di lei lasciandola fare, non sappiamo cosa davvero ne pensi e se veramente riuscirà a starsene con le mani in mano. Stessa cosa vale per Jimin.

Volevo mettere in chiaro questo punto che considero importante, per chi non avesse magari capito il punto di vista di Yoongi. Spero di essermi spiegata bene ♥

Detto questo, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate voi e se questo capitolo è stato di vostro gradimento🥺Se il capitolo vi è piaciuto non dimenticate di lasciare una stellina💜

Ci rivediamo al prossimo aggiornamento (dovrebbe arrivare prossima settimana come sempre)♥

Un abbraccio,

Carly

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