[Capitolo 6]

Stavi mandando altri bigliettini privi di senso ad Uraraka quando la porta della classe si spalancò, rivelando la figura del Simbolo della Pace.

"SONO QUI ED ENTRO DALLA PORTA COME UNA PERSONA NORMALE!" gridò con il suo inconfondibile sorriso.

Beh, se fosse entrato spaccando la finestra dell'aula sarebbe stato strano, effettivamente...

Tutti voi ammiraste l'eroe più forte di tutti nella sua immensa maestosità, ambendo a diventare qualcuno di importante come lui un giorno non troppo lontano.

All Might prese a descrivere la prova che avreste affrontato oggi, molto diversa da quella posta ieri da Aizawa-sensei. Tirò poi fuori delle valigette con sopra riportati dei numeri, consegnandone una ad ognuno.

Osservasti la tua, con un grosso "09" verde stampato sopra.

"In questa vostra prima battaglia vi abbiamo preparato l'attrezzatura che avete richiesto da abbinare alla vostra abilità!" esclamò infervorandosi il vostro insegnante di Fondamenti di Eroismo, sicuramente la materia più bella, interessante e coinvolgente di tutte.

"LA VOSTRA ATTREZZATURA DA BATTAGLIA!" allargò le braccia, scatenando in tutti una grande impazienza e eccitazione.

"FANTASTICO!" esultò qualcuno.

"Andate a cambiarvi e poi presentatevi al campo Beta. Quello che vi portate in battaglia è di vitale importanza, ragazzi!" concluse, invitandovi ad uscire.

-

Entrasti nello spogliatoio maschile, troppo emozionata dal vedere il tuo costume per preoccuparti dei ragazzi.

Facesti schioccare il lucchetto ed apristi la valigia, rivelando la tua 'attrezzatura da battaglia' come la chiamava il vostro nuovo professore. La prima cosa che tirasti fuori fu la felpa nera, mancante della manica sinistra. Prendesti il guanto sinistro, anch'esso nero, indossandolo.

Mettesti tutto il resto in fretta e furia, dando un'occhiata allo specchio attaccato allo sportello del tuo armadietto. Capisti subito che qualcosa non andava, anche se nel quadro generale ti piaceva.

Avevi progettato il tuo costume diversi giorni prima di incontrare Shigaraki e quindi di cambiare il tuo aspetto troppo riconoscibile, poi era da tanto che non facevi una normale visita medica. Ricordavi che ci avevi pensato un po' prima di scrivere le misure, finendo poi per scriverci dei numeri approssimativi, andando ad occhio ed istinto.

Forse le uniche cose che non avevano nulla di strano erano gli stivali. I pantaloni, dato che non avevi inserito la misura giusta ed eri identificata come un maschio, non stavano all'altezza che t'aspettavi. Più che altro sembravano un paio di jeans a vita bassa da donna, pantaloni che per la cronaca detestavi.

Ti rimboccasti l'orlo dei pantaloni un po' più sopra gli stivali, così che il volume creato dalle pieghe nascondesse la forma snella delle tue gambe. Non erano certo dei leggins ma la forma si vedeva abbastanza bene. Forma non proprio riconducibile a quella di un ragazzo.

Beh, ci lavorerò...

Anche l'altezza era leggermente diversa da quella riportata sul foglio del progetto, facendo sì che la felpa nera ti scoprisse una piccola parte di addome.

Tutto sommato però ti andava bene. Era stata realizzata proprio come avevi richiesto: lunghi pantaloni elastici, canotta bianca, felpa con zip laterale con la manica destra fino a metà braccio, guanto sinistro che arriva fino al gomito, stivali con suola rinforzati e cintura per tenere le tue bambole.

Sorridesti felice, guardando la bambola che ti aveva regalato la mamma quando le avevi detto che volevi fare l'eroina. Quando tornasti a casa da uno dei giorni di scuola media ti ritrovasti sul letto questa bambola. Era diversa dalle semplici bambole con cui giocavano le bambine. Aveva i capelli corti, il volto coperto dal cappuccio nero della felpa corta senza una manica. proprio da lei derivava l'idea per il tuo costume. Dopotutto la tua unicità consisteva nella condivisione, no?

Anche se era solo una bambola era fatta molto bene, con la stessa precisione che si dedica alla fabbricazione di una marionetta da ventriloquo. Aveva tutte le dita ed era insolitamente robusta, non essendosi  fatta neanche un graffio con tutti gli allenamenti a cui ti eri sottoposta negli ultimi mesi. L'avevi sempre nello zaino, anche perché nella tasca non sarebbe entrata. La sua caratteristica era però quel 'Hiro' scritto sulla sua fronte, nascosto solo dal ciuffo blu dei capelli della bambola, quindi la chiamavi così.

Alzasti il tuo cappuccio nero, chiudendo tranquillamente l'armadietto e seguendo gli altri verso il campo Beta.

"Professore! Come terreno di battaglia useremo la riproduzione di città dell'esame d'ammissione?!" chiese Iida, alzando energicamente il braccio.

All Might scosse la testa, alzando una mano per richiamare l'attenzione di tutti. "Affatto. Questa sarà una prova di combattimento al coperto!" disse. "Quello che gli eroi fanno all'aperto è solo una piccola parte del loro lavoro rispetto a quanto fanno negli edifici, questo perché i criminali operano soprattutto all'interno di essi!".

Notasti qualcosa di strano negli occhi di Bakugo quando l'eroe professionista spiegò il motivo del lavoro all'interno, come se tutta quella sua spavalderia e sfrontataggine stessero vacillando. Non ne eri proprio sicura, anche perché parve ricomporsi subito.

"Per questa prova vi dividerete in coppie di Heroes e Villains, una lotta due contro due!" disse infine, mettendosi le mani sui fianchi ed iniziando a ridere.

Perché ride così? E' inquietante!

Ognuno si mise a fare domande.

"Come si decide chi vince e chi perde?"

"Posso fracassarli di botte?"

"Si viene espulsi come ieri con Aizawa-sensei?"

"Come vengono stabilite le coppie?"

"Non credete che questo mantello mi stia d'incanto?".

Ridacchiasti al vedere che All Might tremava di fronte a tutte quelle domande, incapace di rispondere ad una senza venir assalito da altre cinque.

"Riguardo alle squadre le sorteggeremo!" aggiunse, mostrando a tutti una scatola con sopra scritto 'Lots', lasciando di sasso il ragazzo dagli occhiali.

"Penso sia perché in battaglia gli Heroes spesso devono far squadra con gli eroi nelle vicinanze..." incrociò le braccia Midoriya.

"Bando alle ciance, estraiamo le coppie!" esclamò l'uomo, iniziando a tirare fuori i nomi degli studenti.

"Midoriya e [T/c] sono il team A!". Ti voltasti, vedendo il verde sospirare sollevato e guardare nella tua direzione sorridendo.

All Might procedé con la formazione delle altre squadre, annunciando poi gli scontri.

"E ora, i primi a scontrarsi saranno..." inserì le mani in due scatole, una per gli eroi e una per i criminali.

"...la coppia A come Heroes e la coppia D come Villains!".

Tutta la sicurezza che si era costruito Izuku svanì in un secondo, iniziando a tremare.

"Midoriya, tutto okay?" gli appoggiasti una mano sulla spalla, facendolo sussultare.

"Eh? Oh, certo! Solo che i nostri avversari sono Bakugo e Iida e sono entrambi fortissimi..." andò nel pallone il ragazzo, abbassando il capo e guardandosi le scarpe rosse ed esageratamente grandi.

Anche se non te lo avesse detto, avresti comunque intuito da sola che lui veniva maltrattato ed insultato dal biondo. Era talmente evidente, nonostante potesse sembrare che se la prendesse con chiunque.

Gli stringesti la spalla così che da attirare maggiormente la sua attenzione.

"L'ha detto anche Uraraka, no? Di sicuro diventerai un grande eroe, il Deku che non si arrende di fronte a nulla, come un vero Hero!" lo rassicurasti, ricevendo da lui un enorme sorriso di ringraziamento.

"Hai ragione" si grattò la nuca, sistemandosi poi la maschera. "E' fortissimo, anche se il suo non è uno dei caratteri migliori. Il suo obiettivo...la sua fiducia in se stesso...la sua forza fisica...il suo quirk...sono tutti più grandi dei miei..." iniziò a dire, indossando un'espressione estremamente seria.

"...però...proprio per questo, ora, non voglio perdere".

-

Bakugo e Iida erano già dentro l'edificio mentre a voi era stata data la piantina del palazzo.

"Dobbiamo...impararla a memoria?" chiedesti sconcertata. Lanciasti un'occhiata al tuo compagno, ancora un po' avvilito, facendogli cenno di entrare.

Aggiraste l'entrata principale, non proprio adatta ad un'infiltrazione.

"I Villains posizioneranno una bomba nucleare all'interno dell'edificio: il loro compito è quello di proteggerla fino allo scadere del tempo o catturare gli Heroes, che a loro volta devono cercare di prenderla entro il tempo limite o catturare i cattivi!" aveva spiegato in precedenza All Might.

Midoriya ti fermò, indicando una finestra aperta qualche piano più in alto.

"Okay, tieniti pronto ad afferrare il davanzale" gli dicesti, attivando il tuo quirk e connettendolo a Hiro. Lanciasti poi in aria la bambola lungo la superficie del muro e lo stesso fece lui. Mentre il tuo pupazzo tornava giù annullasti il legame, permettendo al ragazzo di aggrapparsi al piccolo davanzale della finestra.

Hiro cadde tra le tue braccia mentre Izuku si arrampicava fino ad entrare dentro. La sua mano coperta dal guanto bianco sbucò fuori, alzando tre dita per dire "okay".

Ti preparasti a lanciare la bambola di nuovo che, una volta in volo, legasti a te. Seguisti a ruota Hiro mentre centrava la finestra, atterrando poco più avanti anche se non proprio nella maniera più delicata. Facesti qualche capriola impacciata, prima di fermarti definitivamente con la schiena leggermente dolorante.

"Uh, tutto bene?" ti chiese il lentigginoso avvicinandosi. Annuisti. Afferrasti per una gamba il pupazzo, infilandolo nello spazio tra la cintura ed il fianco.

"Andiamo".

Il tuo compagno camminava davanti a te, sembrava pensieroso.

Mi chiedo a cosa stia pensando...

Ti mettesti di fronte a lui per chiedergli cosa non andasse quando improvvisamente, da dietro l'angolo, sbucò Bakugo. Avesti giusto il tempo per voltarti che una grande esplosione si creò sui suoi palmi.

Fantastico.

Una mano ti tirò da dietro, salvandoti la faccia da una probabile ustione.

"Stai bene?" domandò preoccupato Midoriya, aiutandoti ad alzarti.

"Sì" rispondesti, leggermente stordita. Notasti che metà del suo costume superiore era andato, forse perché trascinandoti dietro era stato esposto all'esplosione.

Bakugo si alzò, comparendo nella nube di fumo che aveva creato.

"Che cazzo fai, nerd di merda? Ti nascondi dietro quel bastardo effemminato che gioca con le barbie?" domandò il biondo, sfoggiando un sorrisetto strafottente.

Giuro sul mio essere donna che questo lo concio per le feste!

"Sapevo che saresti venuto a cercarmi, Kacchan" si mise in posizione da combattimento mentre la maschera gli cadeva sul petto.

"Piantala di chiamarmi così!" si preparò Bakugo a sferrare un gancio destro, attacco bloccato prontamente dall'avversario. Il biondo sbarrò gli occhi quando Midoriya ribaltò la situazione, letteralmente, sbattendolo a terra.

"Kacchan, tu inizi quasi sempre con un pugno destro, te l'ho visto fare un sacco di volte..." prese a dire il tuo partner, guardando con determinazione quello che un tempo era il suo amico d'infanzia, ora intento a rialzarsi.

"Le analisi degli Heroes che reputo straordinari le ho raccolte tutte in dei quaderni, come quello che hai distrutto e buttato via...". Vedesti il ragazzo dal quirk esplosivo innervosirsi, e non poco.

"...non resterò per sempre l'insignificante Deku buono a nulla. Kacchan, io..." il tuo amico si voltò un attimo, guardandoti negli occhi e sorridendo.

"...IO SONO IL DEKU CHE SI IMPEGNA!!!" gridò, facendolo imbestialire Katsuki ancora di più.

Il biondo cenere si rimise in piedi con le braccia a penzoloni.

"Tu..." mormorò, quasi ringhiando.

"...MI FAI VERAMENTE INCAZZARE!!".

"[T/C]!!!" ti chiamò Midoriya, facendoti segno con la testa di andare. Annuisti, anche se esitasti un poco a lasciarlo lì da solo con quel bruto.

Non eri certa di cosa sarebbe potuto accadere... 

Scontrarsi proprio con la squadra del suo rivale e bullo dev'essere stata sfortuna allo stato puro.

Devo trovare quella stupida bomba!

"Cavolo, qui i corridoi sembrano tutti uguali!" sbuffasti mentre ti aggiravi per il quinto piano.

Ad un tratto sentisti una voce parlare...da sola.

Iida!

T'intrufolasti silenziosamente dentro la grande stanza. Era completamente vuota, se non per alcune colonne sparse qua e là, la bomba e Iida. Ti nascondesti dietro un pilastro, ascoltando cosa stava dicendo.

Sta parlando con Bakugo? Riesce ad avere una conversazione normale con quel ragazzo dai problemi di autogestione della rabbia?!

"Dato che faccio parte del Team Villains dovrei immedesimarmi in uno di essi? Dopotutto Bakugo sembra già esserlo...Quindi...IO SONO ESTREMAMENTE CATTIVO!" concluse il ragazzo occhialuto con una risata malvagia.

Si è calato troppo nella parte!

Non riuscisti a trattenere una risata, venendo malamente scoperta.

"Immaginavo che, dopo l'improvvisa e per niente pianificata sparizione di Bakugo, saresti arrivato tu prima o poi..." disse, camminando intorno all'atomica. Deglutisti rumorosamente, spaventata dalla voce bassa che stava usando.

Chiudesti un attimo gli occhi, cercando di riordinare i pensieri ed avvicinando la mano alla cintura.

Non c'è.

Spalancasti gli occhi.

Perché non c'è?!!

Abbassasti lo sguardo, notando che lo spazio occupato dalla bambola incappucciata, beh, non era più occupato.

"Cerchi qualcosa?" domandò beffardo Iida alle tue spalle. Ti girasti di scatto, vedendo Hiro tra le dita della sua mano. Fece oscillare il bambolotto per un attimo, gettandolo poi verso la porta da cui eri entrata nella stanza.

Non avesti il tempo di attivare il tuo quirk, così che il ragazzo venisse scaraventato via insieme alla bambola, che questo ti assestò un calcio nello stomaco, aiutato dalla potenza dei motori nelle sue gambe.

Rotolasti fino al corridoio, vicino alla tua bambola.

"[T/c]! [T/c], tutto okay? Dove ti trovi?" sentisti la voce di Midoriya attraverso l'auricolare.

"Ugh...più o meno. Mi trovo al centro del quinto piano ma Iida mi ha scoperto..." borbottasti, riprendendoti lentamente dal colpo.

"Allora Hero! Siete tutti così deboli?!" rise il ragazzo in questione, avvicinandosi pericolosamente.

Ti mordesti il labbro inferiore, cercando di farti venire un'idea.

"Rimani lì, ho un piano!" ordinò il verde.

"Erano esplosioni quelle?" domandasti ma senza ricevere risposta.

Grugnisti, concentrando tutta la tua attenzione su ogni centimetro del volto di Iida. Quando le persone su cui usavi il tuo quirk ne erano ignare era più semplice connetterle, tuttavia in quel momento tu eri l'unica cosa di cui lui doveva preoccuparsi, dunque ignaro non lo era proprio.

Le tue iridi divennero gialle. Alzasti la mano destra, stringendoci Hiro con forza.

Il tuo avversario si ritrovò impossibilitato dal muoversi, stretto da una forza invisibile. Ad ogni tuo passo in avanti lui veniva trascinato indietro, mantenendo la distanza tra voi costante. Sentivi però che stavi per cedere, la forza di volontà del ragazzo minacciava di spezzare il legame.

Cavolo, perché è così sfiancante l'uso prolungato della mia unicità? Non lo trattengo neanche da tanto!

Il pavimento sotto di voi tremò, allarmandovi entrambi.

Non c'era dubbio che fossero Bakugo e Midoriya.

Vi prego, non uccidetevi a vicenda-

Percepisti che il pavimento stava per collassare, spingendo quindi via Iida insieme alla tua bambola. A dividere te dalla bomba nucleare erano circa due metri quando il buco formatosi raggiunse anche te, trascinandoti verso il basso.

"CAZZO!!" urlasti, cadendo rovinosamente su un cumulo di mattoni.

Poco più in là i due ragazzi se le stavano dando di santa ragione.

Maledizione, manca poco ormai...

Si stanno fottutamente ammazzando, perché All Might non li ferma?!

Lanciasti un'occhiata in alto, scorgendo la punta dell'atomica.

Se solo...

Un'idea ti balenò alla testa, facendoti scattare in piedi.

Iniziasti a rovistare tra le macerie, alla disperata ricerca del tuo pupazzo.

"Dove sei...dove sei??" stringesti i denti, come se potesse dire per davvero "Sono qui!".

Nella testa avevi mille pensieri, eppure riuscivi a sentire chiaramente cosa si dicevano i compagni alle tue spalle.

"Perché sei così cocciuto?!" era la voce del lentigginoso.

"E' PERCHE' SEI STRAORDINARIO CHE VOGLIO VINCERE, NON CAPISCI?!" sbottò.

"[T/c], non hai ancora recuperato l'arma?" domandò contro l'auricolare, ancora impegnato a lottare contro 'Kacchan'.

"No, dato che qualcuno mi ha fatto precipitare quando ero sul punto di toccarla" rispondesti acidamente, facendolo voltare mentre cadevano a terra.

"Maledizione..."

"Tranquillo broccolo, ho avuto un'idea" ghignasti quando trovasti Hiro.

Non appena si rialzarono e Bakugo fece per tirargli un altro gancio destro tu lo scaraventasti contro il muro grazie al tuo quirk. Approfittasti del suo temporaneo stato di confusione per spostare la connessione su Midoriya. Corresti fino alla sporgenza più vicina e gridasti a pieni polmoni. "VAI!!!".

Tirasti la bambola con tutta la forza che ti era rimasta, facendo volare il ragazzo dai capelli verdi al piano superiore.

Ora posso solo sperare che arrivi alla bomba prima di Iida...

"Bastardo..." grugnì Bakugo dietro di te. Lo vedesti prepararsi all'inseguimento del tuo partner ma lo afferrasti per uno stivale prima che potesse partire con le sue esplosioni, buttandolo a terra.

Ti sedesti sulla sua schiena, ancorandolo al freddo pavimento ricoperto di detriti. Gli mettesti un braccio intorno al collo e gli tenesti saldamente le mani con l'altro. "Non lo farai" ringhiasti a denti stretti mentre i tic nella tua mente contavano gli ultimi secondi dei vostri quindici minuti.

Midoriya, avanti!

Pochi istanti prima che All Might parlasse Midoriya si scagliò sulla finta atomica, ponendo fine alla vostra esercitazione. "HERO TEAM WINS!!!" esclamò l'eroe professionista, urtandoti il timpano destro.

Abbiamo...vinto?!

-

Yaoyorozu non era stata per niente clemente con le critiche. 

Anzi, ci era andata giù pesante ma, come non darle torto. 

L'unico che l'aveva presa seriamente era Iida. Midoriya e Bakugo se l'erano date come se fosse stata una scazzottata personale mentre tu avevi perso la concentrazione nel momento cruciale, tirando poi il tuo compagno vicino alla bomba senza preoccuparti di quello che sarebbe potuto accadere nel caso fosse stata vera.

Le prove proseguirono e con queste il volto di Bakugo s'incupì drasticamente.

Cos'ha ora?

-

"E' stato...emozionante!" ridacchiò Kaminari, chiudendo il suo armadietto.

"Puoi dirlo forte bro!" rispose Kirishima, allacciandosi la cravatta.

Anche tu ti sentivi parecchio su di giri, tuttavia non come loro. La tua prova era stata sicuramente moooolto più intensa di quella degli altri.

"Midoriya è ancora in infermeria?" domandasti, ricevendo in risposta dei capi che annuivano.

Sospirasti, passando prima nella vostra classe per recuperare le cose del tuo amico.

"Mi chiedo perché finisca sempre per ferirsi quando usa il suo quirk..." mormorasti a bassa voce, afferrando per le spalline l'enorme zaino giallo. Apristi la porta quando davanti ti ritrovasti la faccia del suddetto ragazzo.

"Sembri esausto" ridesti. Il tuo sguardo di posò sulle sue ferite, le quali erano state semplicemente bendate.

Perché non te le sei fatto curare, idiota?

"Beh, dopo esser stato pestato da Kacchan ed assalito dai complimenti dei nostri compagni riuscire a stare in piedi è un miracolo..." ironizzò il verde. "Per caso...lo hai visto?" domandò poi.

Inclinasti la testa di lato, come i gufi. "Visto chi?".

"Lo sai benissimo! Sto parlando di Kacchan!"

"Oh, l'ho visto prima dirigersi verso l'uscita ma--HEY!!" iniziasti a dire ma lui corse via, lasciandoti sola col suo zainone.

"Ugh..." sbuffasti, incamminandoti anche te verso l'uscita.

Avevi appena varcato la porta principale quando li vedesti. Ti nascondesti dietro una delle colonne.

"Oggi ho perso contro di te, tutto qui..." disse Bakugo, ma qualcosa in lui pareva...diverso.

La sua voce...è rotta?

"L'hai visto il tizio del ghiaccio! Ho perfino pensato che non avesse paragoni...Mi sono lasciato persuadere dalle cose che ha detto quella con la coda..." continuò, coprendosi gli occhi con una mano e fingendo un sorriso.

Sta piangendo!?

"Maledizione! Ascoltami bene, Deku. Ascoltatemi tutti quanti" lasciò cadere il braccio lungo il fianco.

"NON MI BATTERAI UNA SECONDA VOLTA, CAPITO?! IO...IO DIVENTERO' IL NUMERO UNO!!!" disse con voce strozzata. Potesti vedere chiaramente le lacrime agli angoli dei suoi occhi, nonostante la certa distanza.

Bakugo vi diede le spalle, incamminandosi verso l'uscita dell'accademia. Apparì anche All Might per consolarlo della perdita e dicendogli che sarebbe comunque riuscito a diventare un eroe professionista, anche se il ragazzo lo liquidò, tornando il Bakugo testardo ed egocentrico di sempre.

Corresti verso il verde, mollandogli ai piedi il suo borsone.

"Scusatemi ma vado di fretta, rischio di perdere il treno!" dicesti in fretta, sparendo dietro il muro che circondava la scuola.

"Aspetta! Ma non vivevi qui vicino?" provò a fermarti il lentigginoso, ma tu fingesti di non sentirlo.

Non sapevi perché, non sapevi come, tuttavia sentivi che dovevi parlare a quel ragazzo. Eri ben consapevole che non vi stavate simpatici, però...

Non che a lui qualcuno stesse simpatico, però il desiderio di incontrarlo per chiacchierare con lui impelleva nel tuo petto.

In cosa mi sto andando a cacciare...

"BAKUGO!" lo chiamasti. Il biondo arrestò il passo, voltandosi lentamente verso di te.

"Oh Cristo, prima Deku, poi All Might e ora tu. Avete finito di compatirmi e di guardarmi dall'alto, pezzi di merda?!!" ringhiò, avvicinandosi a te e prendendoti per il colletto della camicia.

"Hey! Ero venuto per parlare tranquillamente, perché devi sempre trasformare tutto in una rissa?" sbuffasti, facendo un'espressione seccata.

"Cazzo è quella faccia?!"

"Quella che faccio ogni volta che ti vedo"

"FIGLIO DI-"

"Miseria, non sai proprio cos'è uno scherzo, eh?" schioccasti la lingua, guardandolo ora negli occhi. Erano ancora arrossati per via del pianto, stessa cosa valeva per le sue guance.

Allentò la presa, lasciandola poi del tutto ed allontanandosi calciando la polvere.

Okay, [T/n] fai proprio schifo ad iniziare le conversazioni serie.

Ti schiaffeggiasti mentalmente, correndogli dietro.

"Allora? Vuoi prendermi ancora per il culo?" inarcò le sopracciglia senza neanche degnarti di uno sguardo.

"La mia intenzione era quella di tirarti su il morale, sempre che tu abbia altri stati d'animo oltre alla rabbia da ciclo mestruale" infilasti le mani nelle tasca.

"Se questo è il tuo modo di consolare le persone fa davvero schifo, fattelo dire"

"Cos'è questo, un consiglio?" sorridesti sorniona, punzecchiandogli una spalla.

Quello prese ad innervosirsi. "Vuoi un consiglio? Buttati sotto un'auto, magari così chiudi quella fastidiosissima bocca del cazzo!".

"Allora il mio spirito ti perseguiterà! Non ti libererai maaaaaai di meeeeeeeeeh!" facesti la voce da fantasma, quella che probabilmente nessun fantasma avrebbe mai adottato.

Il biondo al tuo fianco accennò un quasi impercettibile sorriso. "Sei davvero un coglione" sospirò, tornando poi alla sua solita espressione crucciata.

Va bene, ora faccio la seria! O almeno ci provo...

"Senti, come mai prima piangevi?" gli chiedesti.

"Non stavo piangendo"

"Sì certo ed io sono una ragazza" il che poi era vero.

"Se tu fossi una ragazza saresti così brutta da doverti fare una plastica per uscire di casa"

"HEY!"

"Ho solo detto la verità" distolse lo sguardo.

"Beh, allora dovresti dirmi la verità sul perché hai pianto!"

"Non sono affari tuoi"

"DUNQUE AMMETTI CHE HAI PIANTO!"

"Vaffanculo"

"Eddai, a me puoi dirlo!"

"No"

"Daiiiii"

"NO"

"Per favoooooreeee"

"HO DETTO NO, FATTI I CAZZI TUOI!" esplose, facendosi rosso dalla rabbia ed accelerando il passo.

Ti allarmasti e facesti la prima cosa che ti venne in mente.

Gli tirasti i capelli, così che dovesse fermarsi per forza. Si girò, proprio come avevi previsto.

"PERCHE' CAZZO L'HAI FATTO?!!" ti penetrò con i suoi piccoli occhi cremisi. Sussultasti per quanto erano belli.

Non ci avevo mai fatto caso ma...lui è sempre stato così bello?

"Volevo solo dirti che nonostante la tua sconfitta sei stato davvero fortissimo e so che può suonare strano dato che in questi due giorni ci siamo solo insultati ma...vorrei che tu sapessi quello che penso, cioè che tu hai la forza per sconfiggere e superare tutti!" dicesti tutto d'un fiato. Apristi gli occhi per vedere la sua espressione.

Era paralizzato, rimasto di sasso.

"Certo che sono stato fortissimo ed è ovvio che supererò tutti..." grugnì, strofinandosi l'indice sotto il naso e spostando lo sguardo.

Sussultasti, credendo di esser riuscita per davvero ad aiutarlo.

Giurerei di aver visto un leggero rossore...

Sul suo viso poi si fece strada un sorriso, un sorriso vero. Era un sorriso genuino, bianco e meraviglioso. Non sapevi che Bakugo fosse capace di fare sorrisi così belli.

Ti sembrò di avvertire un calore espandersi all'altezza del petto.

Un calore che forse si potrebbe chiamare soddisfazione.

Beh, se sono riuscita a fare qualcosa del genere con qualcuno del genere non posso fare così schifo a consolare!

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