[Capitolo 24]

Bakugo aprì lentamente gli occhi.

Miracolosamente, si sentiva molto meglio.

Se All Might aveva potuto fargli il culo grande così era solo grazie alla presenza di Recovery Girl.

Maledetto All Might, lo aveva fatto sembrare un idiota!

Che figura ci aveva fatto, con tutti quei suoi discorsi sulla vittoria facile, proprio quando ne era uscito privo di sensi?

Non pensava che si sarebbe mai ritrovato nella situazione di provare vergogna per qualcosa che aveva detto proprio lui.

A malapena ricordava cosa fosse successo dopo...

Aveva passato quel dannato esame? Oppure no?

Il vecchio lui avrebbe pensato che naturalmente, nel remoto caso in cui lui fosse stato messo al tappeto, nessuno avrebbe potuto tirarlo fuori. Insomma, nessuno era al livello di Bakugo Katsuki, non era forse così?

Beh, di recente queste sue sicurezze mutavano sempre più in incertezze.

Già dal primo giorno in quella maledettissima scuola la sua autostima aveva iniziato a vacillare.

E se lui, dopotutto, non fosse stato il migliore?

Da dove era uscito quel bastardo a metà? E quel Deku? Da dove diavolo aveva tirato fuori quell'unicità? Come era riuscito a superarlo, più di una volta?!

Non riusciva a sopportare l'improvviso miglioramento di quel dannatissimo nerd, ma c'era di più.

Qualcosa che nemmeno riusciva a capire.

La cosa più fastidiosa in tutta la sua vita, tra tutte le cose e specialmente persone che lo irritavano a morte, era un ragazzo in particolare. Sorprendentemente, non si trattava di Midoriya Izuku.

Bensì di [T/c] [T/m].

Cosa aveva di tanto speciale quel ragazzo, al punto di infastidire tanto il biondo cenere? A dire il vero, nemmeno lui lo sapeva.

Quel ragazzo, che sembrava esser piombato all'improvviso in uno di quei tanti giorni passati ad autoproclamarsi il più dotato, stava abbattendo tutti i muri che celavano quei lati del carattere di Katsuki, che si era ripromesso di non mostrare mai a nessuno.

Non voleva si sapesse che, ogni tanto, si lasciava sopraffare dalle emozioni. Dalla debolezza che mascherava con tutta quell'aggressività.

Perché sì, Katsuki Bakugo non era stronzo fino al midollo.

Persino lui si era accorto di non esserlo, da quando quel sorriso radioso di [T/c] lo aveva accecato.

Era proprio così, quel [c/c] stava tirando fuori parti di lui che nemmeno sapeva di avere.

Da quando si apriva con le persone, soprattutto quelle che lo vedevano piangere? Cioè, anche il solo pensiero di lui che piangeva sarebbe parso irreale a qualunque altra persona.

Lui teneva appositamente gli altri ad una certa distanza, non aveva bisogno dell'aiuto e della pietà di nessuno.

Ma allora perché, quel giorno, non riuscì ad allontanare quel ragazzo?

Forse perché non ci aveva pensato due volte, essendo in uno stato di crisi emotiva?

Perché era così cocciuto che tentare di cacciarlo sarebbe stato solo uno spreco di fiato?

Perché faceva delle battute da buttarsi giù da un ponte? No, in tal caso lo avrebbe allontanato di sicuro...

Il ragazzo si massaggiò la linea del naso, stanco di tutte quelle domande senza risposta.

E fu allora, nell'istante in cui ricordò le parole d'incoraggiamento che gli aveva rivolto per consolarlo, che tutto iniziò a farsi più chiaro.

Lo aveva nascosto, ma quel pomeriggio era arrossito. Proprio lui!

Dio, come aveva fatto a dimenticare un momento tanto imbarazzante? 

Come aveva fatto a dimenticare come il suo cuore avesse perso un battito quando [T/c] ghignò davanti ad uno dei suoi sorrisi?

Non aveva sorriso così mai, a nessuno.

"Quindi sai sorridere, eh?" erano le parole che avevano seguito.

"Che cazzo vorresti dire con questo, pezzo di merda?!" fu la sua risposta, anche se sinceramente nemmeno lui sapeva di poter curvare le labbra in quel modo.

Come faceva quel dannato ragazzo effemminato a fargli andare il cervello in pappa?

Miseria. Bakugo avrebbe dato tutto per dimenticare tutti i pensieri fatti su quel maledetto letto d'infermeria.

Perché stava ancora pensando a lui, sebbene stesse cercando di tenere lontano ogni ricordo legato al ragazzo?

Forse perché era ovunque, in ogni piccolo meandro della sua mente.

Già, nell'ultimo periodo, [T/c] era la prima persona a cui pensava. Ne avevano passate così tante, dopotutto.

Il biondo strinse nella mano la stoffa del costume, sentendo vicino alle dita battere il cuore in modo quasi fastidioso.

Era solo lui o lì avevano acceso il termosifone? Doveva essere così, per forza! Chi era quell'idiota che accendeva le stufe a luglio?!

Katsuki ripensò al pigiama party. 

"Forse un pochino..." aveva risposto alla domanda scomoda di Ashido, ma ora si chiedeva se tutte quelle emozioni che si riversavano nel suo stomaco volessero dire che in realtà non era solo 'un pochino'.

Il ragazzo alzò lo sguardo, incontrando la sua figura riflessa nello specchio.

Era davvero lui quello? Ma come si era ridotto?

Impossibile, non era davvero lui! Forse aveva la febbre, anche se una cosa semplice come quella non avrebbe potuto farlo diventare così rosso.

"Ma che cazzo mi sta succedendo...?!" borbottò frustrato, tenendo il volto nascosto tra le mani.

Quasi come una tortura, una volta chiusi gli occhi, l'unica cosa che vedeva era quel ragazzo. I suoi capelli [c/c], tenuti su con le forcine, il suo corpo magro, non esattamente riconducibile a quello di un ragazzo anche se un po' di muscoli li aveva messi, le bende che gli davano quell'aria misteriosa, il suo essere così lunatico ed incoerente, il suo incontrollabile amore per il burro d'arachidi...il suo bellissimo viso...

Avrebbe anche abbracciato Deku pur di vedere di nuovo uno dei suoi sorrisi, e ogni volta si sentiva ribollire quando ne rivolgeva uno a qualcuno che non era lui.

Si guardò un'altra volta allo specchio, osservando la sua patetica immagine.

Sembrava una di quelle principessine tutte cuori e fiori che sognano il principe azzurro.

Katsuki si passò una mano tra i capelli biondi, sentendo il suo cuore martellare nella cassa toracica. Sperava vivamente che quel rossore fosse dovuto solo da uno scoppio dei vasi sanguigni, anche se nel cuor suo, temeva di essersi irrimediabilmente trasformato in una principessina adolescente innamorata.

Dio, come sperava di avere solo un'emorragia interna.

-

Il biondo fece cadere a terra le scarpe come ti vide appoggiata ad una delle colonne esterne.

Ti voltasti dopo aver sentito quel tonfo, regalandogli un sorriso.

"Bakugo! Ti sei svegliato!" esclamasti felice.

Lui si mise le scarpe per uscire, affiancandoti.

"Perché sei ancora qui, coglione?" soffiò.

"Coso, sei rosso, sicuro di stare bene?" domandasti, indicando sul suo viso l'evidente rossore.

Il ragazzo allontanò la tua mano con un rapido gesto.

"Certo che sto bene! Non vedi?!" sbuffò, girando la testa nella tua direzione e fissandoti.

In quel modo potevi vederlo bene, anzi, anche troppo.

La voce di Itsuka risuonò nelle tue orecchie.

Incessantemente.

Avvampasti, realizzando che lui non era che a pochi centimetri da te.

"NO! NON MI INTERESSA AFFATTO!" gli urlasti in faccia, anche se in realtà stavi rispondendo alla ragazza materializzata dalla tua testa.

"OI! MA CHE CAZZO TI PRENDE?! SEI TU CHE MI HAI CHIESTO SE STAVO BENE O NO! PEZZO DI MERDA, MI URLI ANCHE CONTRO?!" s'alterò pure l'altro.

"Ah? No, cioè, scusami, stavo parlando da solo..." dicesti imbarazzata, grattandoti nervosamente il retro del collo.

"Hah?!" fece ancora.

In quel momento, un pensiero comune vi balenò alla mente.

Non era carino! Non ho...trovato...la sua espressione...adorabile...affatto...

-

Sareste partiti per il campo estivo la terza settimana di vacanza, il che vi lasciava con due settimane per procurarvi il necessario e rilassarvi finché potevate.

Dopotutto, qualcosa organizzato dal professor Aizawa non poteva non essere un programma d'allenamento. Sarebbe stato un sogno se avesse pianificato una gita di piacere in montagna, già...

I ragazzi ti avevano invitata ad andare con loro al mall per comprare l'occorrente, ma tu avevi rifiutato siccome dovevi già accompagnare Itsuka a fare compere.

Avevi scoperto che pure la sua classe andava in trasferta, e speravi vivamente che le vostre sezioni potessero incontrarsi al campo estivo.

"Nemmeno a te hanno detto dove andremo?" ti domandò l'arancione, sorseggiando il thè freddo che aveva preso al bar.

"Solo che sarà in montagna..." facesti spallucce, girando con la cannuccia i rimasugli di ghiaccio nel tuo bicchiere.

"Hm..." borbottò lei, continuando a bere.

Eravate già passate per diversi negozi e avevate più o meno trovato ciò che cercavate.

Non che a te servisse molto a dire il vero, dato che sfruttavi tutta la roba di tuo fratello. Eri lì giusto per rifarti l'armadio, rovistando nel reparto uomini.

Ripensasti al giorno dell'esame pratico.

Forse sono stata un po' troppo dura con Katsuki, non avrei dovuto dirgli quelle cose...Non si sarà mica avvilito perché gli ho detto che era cambiato?

Rimanesti così, a girare la tua bevanda vuota a fissare un punto impreciso del tavolo.

"[T/n]!" ti riportò alla realtà la tua amica, schioccando ripetutamente le dita davanti alla tua faccia.

"EH?!" balzasti sulla sedia, colta alla sprovvista.

"Era ora! Ti stavo chiamando da un bel po', sai?" si schiaffeggiò la fronte. "Sei sempre con la testa fra le nuvole tu..."

Ridacchiasti, alzando il bicchiere di vetro e facendo scivolare quello che rimaneva dei cubetti nella tua bocca.

"Alloha? Vohevi hiedermi ualcosha?" masticasti, producendo rumore con i denti che frantumavano il ghiaccio.

"Volevo fare un salto al negozio di costumi da bagno... Non dovresti cercarne uno pure te, [T/m]?" marcò il nome in fondo alla frase, inarcando le sopracciglia.

Sbuffasti, roteando gli occhi. "Secondo te vado anche a farmi il bagno?" schioccasti la lingua.

"Vorresti forse dirmi che non andrai a nuotare finché quei Villain non creperanno? Ma dai!" si lamentò.

"L'idea era quella, sai com'è, ho incontrato la mia vecchia 'famiglia' appena il mese scorso..." poggiasti una mano sulla guancia, fissando tristemente lo sguardo sulla vetrina che sfoggiava dei manichini in gonnella.

L'arancione ti guardò, poi si girò nella direzione in cui stavi guardando e ti rivolse uno di quei classici sorrisi da sorella maggiore.

E ti schiaffeggiò entrambe guance simultaneamente, usando le sue micidiali mani.

"OW!" gemesti, massaggiandoti i punti dove eri stata colpita. 

"Guarda che i tuoi ceffoni fanno male!"

"Grazie, me lo dicono in tanti!"

"..."

"Comunque, smetti di deprimerti che la tua Itsu sennò ti mena!" sorrise, strattonandoti per un braccio e tirandosi dietro le buste di acquisti.

"Certo, perché quelle di prima erano carezze..." sbuffasti con le guance ancora rosse e doloranti.

"Esattamente, delle carezze ad alta velocità" precisò, ridacchiando sottovoce.

"Non mi fai ridere."

La ragazza ti trascinò dentro il negozio, tenendoti ferma dove cominciava la zona per i costumi femminili.

"Io vado a vedere quelli di là, tu vedi se ce n'è qualcuno che ti piace!" sorrise, allontanandosi.

"Aspe--ma non li potrei comunque indossare!" sbuffasti, ma lei non ti stava già più ascoltando.

Quello che non vuole sentire non lo sente lei...Ugh!

Poggiasti le buste di carta a terra, posando gli occhi sui completi.

Alcuni non erano niente male, anche se forse erano un po' troppo...come dire...audaci.

Camminasti senza fretta lungo la corsia, accarezzando le diverse stoffe colorate.

I tuoi occhi caddero su un costume in particolare, un due pezzi bianco. Il sopra era composto da due strati di adorabili fronzoli mentre la parte sotto era simile ad una gonnella.

Afferrasti tra due dita la gruccia, prendendo il costume e rigirandotelo tra le mani.

"Che carino...è anche della mia taglia!" notasti, guardando come sarebbe parso sul tuo corpo mentre ti specchiavi.

Quasi quasi lo provo...

Il tuo desiderio di comprarlo venne però scacciato dall'arrivo di qualcuno.

"[T/c]!" ti chiamò a gran voce Mina, avvicinandosi a te.

Balzasti in aria dallo spavento, nascondendo il costume alle tue spalle.

"Oh! Hey Mina...!" sorridesti, rimettendo frettolosamente il bikini al suo posto.

Che diavolo ci fa qui lei? Non ditemi che il mall in cui andavano a comprare l'attrezzatura era questo! Tra tutti quelli che ci sono in questa città, seriamente?!

"Ci sono anche gli altri!" indicò la gente che si portava dietro la rosa. Inclinasti leggermente la testa, vedendo che insieme a lei c'erano pure Tooru, Kaminari, Sero e Tenya.

Rivolgesti un cenno di saluto agli altri, sebbene Kaminari non ricambiò proprio alla stessa maniera. Anzi, ti guardava piuttosto confuso.

"Ma che ci fai nel reparto dei bikini?" chiese ad un tratto.

Tutti ti guardarono, aspettando una risposta. Non si erano accorti infatti di essere entrati in un negozio del genere, avendoti seguita non appena ti avevano incontrata con gli occhi.

In un primo momento ti chiedesti cosa ci fosse di male, poi realizzasti che ai loro occhi tu eri [T/m], ovvero un ragazzo.

"Uh...beh...stavo aiutando Itsu..." rispondesti in un attimo, che poi non era dire cose false.

Per fortuna, in quel momento sbucò fuori dal nulla la ragazza appena citata, con in mano un sacco di costumi.

"Oookay, ho trovato tante cose belle, [T/-" iniziò a dire, camminando a passo veloce verso di te per mostrarti le sue scoperte.

"Hey ciao!" disse poi, salutando i tuoi compagni.

L'arancione buttò con la sua solita delicatezza le cose che aveva in mano su una poltroncina, aggrappandosi alle tue spalle non appena vide che la sorpresa di averli incontrati ti aveva lasciata senza parole.

Aiutami, non sembrano credermi!

"[T/m] mi stava aiutando a scegliere, ha inaspettatamente buon gusto per queste cose!" sorrise.

"Wah! Davvero?" s'entusiasmò Tooru.

"Ora che ci penso, abbiamo due settimane di vacanza libera...perché non andiamo tutti al mare uno di questi giorni?" propose Sero.

Assolutamente no.

"Grande idea Sero!" batté le mani la ragazza con i capelli rosa.

NO! NON LO E'!

"Concordo!" agitò le mani con fare robotico l'altro ragazzo.

Tenya, io mi fidavo di te!

"Dato che [T/c]-kun ha buon occhio per queste cose, perché non ci facciamo scegliere qualcosa da lui?" s'infervorò ancora di più l'invisibile.

"Bella idea! Chiamiamo anche le altre!"

No aspettate...!

In pochi minuti, quasi tutti quelli della tua classe che erano venuti erano in quel negozio.

Maggior parte dei ragazzi si erano spostati verso gli scaffali maschili, sentendosi parecchio a disagio tra tutti quei costumini troppo scoperti.

Quasi ti facevano tenerezza quei ragazzi.

"E Midoriya?" chiedesti poi a Ochako, notando l'assenza del verde.

"Uh...doveva andare in un posto..." disse solo, abbassando il viso ed arrossendo leggermente.

Annuisti, anche se poco convinta. C'era qualcosa che non ti convinceva in quel suo rossore, ma decidesti di lasciare quelle cose alle ragazze.

"Bene! Facciamo così, intanto noi aspettiamo nei camerini e tu ci porti un costume a testa!" annunciò Tooru, spingendo tutte le ragazze in un unico spogliatoio.

"E ci andate insieme?" alzò le sopracciglia rosse Kirishima.

"Le ragazze devono sempre stare insieme! Sempre!" dichiarò, chiudendo velocemente la tenda della grande cabina.

Su questo io avrei qualcosa da ridire...

Iniziasti a girare per il negozio, affiancata da qualche ragazzo curioso.

"Uffa, solo perché l'ha detto Kendo...Anch'io ho buon gusto!" si lamentò Kaminari, osservando la roba esposta.

"Sì, è vero, ma parlando di costumi da bagno dubito che lascerebbero a te la scelta..." ridacchiasti, prendendo e riposando i costumi.

"Hah? E perché mai?" sbuffò, mentre tra le mani stringeva un due pezzi al limite della decenza.

Kirishima si sbatté una mano in faccia e Sero sospirò pesantemente, lasciando perplesso il biondo elettrico.

"Questo è davvero carino, però forse per lei andrebbe meglio quest'altro..." borbottasti, confrontandone due interi.

Optasti infine per il primo, finendo il giro del negozio.

"Ragazze, io ho finito..." dicesti, parlando contro la tendina rossa del camerino. Questa si mosse improvvisamente, rivelando l'immagine di...beh...Tooru ha un'immagine?

"Sì evviva! Graaaazie miiiiilleee!" canticchiò, strappandoti di mano le grucce che appendevano i completi.

"Aspetta! Non ti ho detto di chi è ognuno!" provasti a dire, ma dall'altro lato la ragazza rispose: "Non importa! Indosseremo quelli che ci sembrano i nostri, così potrai anche constatare se hai preso quelli giusti! Non è più divertente?".

Onestamente, io voglio solo prendermi un gelato e poi andare a casa.

Sospirasti pesantemente. "Se lo dici tu..."

Mina sbucò leggermente dalla cabina, richiamando con un braccio tutti gli altri.

"Bene, io vado prima! Quale avevi scelto per me, [T/c]-kun?" domandò quella invisibile, aprendo leggermente il 'sipario'.

Mamma mia, sembra quasi uno spettacolo...

"No! Non aprire che non mi sono ancora allacciata il pezzo sopra!"

A quelle parole, Kaminari e Mineta saettarono in prima fila.

Sbuffasti, trascinandoli un po' indietro. "Quello azzurro" rispondesti semplicemente. Non c'era ragione per scendere nei particolari, tanto in un attimo avrebbero visto tutti com'era il costume.

La ragazza fece capolino da dietro la tenda, rivelando un bikini azzurrino con piccoli pois blu.

Lei saltellò su e giù come una bambina.

"Com'è carino! Mi sta bene?" chiese, mostrando a tutti i compagni come le stesse d'incanto.

"Sì...molto carino..." le sorrise timidamente Ojiro.

"Heheheh, è proprio vero che [T/c]-kun ha gusto, Itsuka-chan!" disse quella invisibile, sbirciando dietro la tenda del camerino per vedere a che punto erano le altre.

Una dopo l'altra, le ragazze uscirono con i costumi che avevi fatto provare loro.

Cioè, che loro ti aveva obbligato a far provare loro.

Momo si poteva dire che si sentiva piuttosto a suo agio con quel costume nero, perché anche se intero non era tanto diverso dal suo costume da Hero. Semplice ma elegante e sexy, aggettivi che non potevano descrivere meglio Yaomomo.

Pure Tsuyu indossava un costume intero, ma molto meno scoperto di quello della corvina. Non era nulla di particolare con quelle strisce laterali verdi e bianche, ma sentivi che alla ragazza rana sarebbe calzato a pennello. Per com'era fatto, somigliava un po' ad una muta: aveva delle maniche che terminavano a metà avambraccio e la parte inferiore che le arrivava fino a metà coscia.

Il due pezzi di Mina aveva una fantasia camo, di quella che hanno i militari sulle divise, ma rosa. Ti aveva colpito quel costume, era come se già sapessi che sulla ragazza sarebbe stato perfetto. Si vedeva poi da come lei adorava gli anelli che prendevano il posto dei classici nodi.

Quello di Ochako invece era...beh...esotico? Non sapevi bene come descriverlo, riuscivi solo a dire che sembrava un'hawaiiana.

E no, di noci di cocco non ce n'era.

"Wow, li hai azzeccati tutti!" esclamò Kaminari, sorpreso dalle tue capacità.

Heh, lo so, sono troppo talentuosa per questo mondo senza abbastanza burro d'arachidi!

"Ma Jiro non è ancora uscita?" domandò poi Kiri, facendolo notare a tutti.

Ti avvicinasti alla tenda.

"Qualcosa non va? Non ti piace il costume?" chiedesti, tendendo un orecchio per sentire la risposta.

"Non è che non mi piaccia ma...non voglio uscire, tutto qui..." disse, cercando di mantenere il suo tono di voce menefreghista, anche se avevi sentito quella punta d'imbarazzo ed insicurezza nella sua voce.

Facesti per dire qualcosa quando Mina parlò.

"Muovetevi, so come risolvere la cosa." dichiarò solennemente, camminando come se fosse stata una divinità.

Ti mettesti di lato perplessa. Poteva anche aver senso in realtà, dopotutto lei era una delle sue amiche più vicine.

Pensavi che la rosa si sarebbe addolcita, provando a dissuadere la violetta ad uscire e a non vergognarsi.

Quando invece fu l'esatto contrario.

Mina spostò bruscamente la tendina rossa, entrando dentro come solo l'FBI sa fare.

Si sentì un "kya! Mina! Ma che cavolo fai?!" e un "quello che dovresti fare tu: venire fuori".

In seguito, la tenda venne aperta di nuovo e Kyoka venne lanciata via.

Perché questa cosa mi ricorda terribilmente la mia amicizia con Itsuka?

La violetta atterrò proprio su Kaminari, buttandolo a terra.

Erano entrambi esplosi dall'imbarazzo.

Lei s'alzò subito da lui, pretendendo di comportarsi come da suo freddo solito. Fallendo miseramente.

Lui s'alzò a sua volta, non riuscendo a proferire parola o a levarsi dalla mente l'immagine di lei in costume.

"Ti odio!" sibilò la violetta dopo essersi cambiata.

"Nah, non è vero..." sbuffò la rosa ridendo.

Intanto, mentre quelle due iniziavano un'amorevole litigata, Kaminari continuava a ripensare a quanto quel costume le stesse bene.

Non avrebbe mai pensato che un bikini su quella ragazza lo potesse rapire così, ma smettiamo di parlare di quei due e torniamo a te.

Finalmente avevate comprato tutto quello che vi serviva, sebbene a te e a nessun altro servisse un nuovo costume, e potevate tornarvene a casa.

Saresti riuscita a goderti un gelato in santa pace?

Naturalmente no, perché le grane non erano ancora finite.

Anzi, erano appena iniziate.

>EYCEE'S CORNER<

Ma ziao! Okay, ammetto che questo capitolo non sarebbe dovuto uscire così tardi dato che le cose importanti sono solo state introdotte dall'ultima frase, ma ci voleva un po' di tranquillità prima della tempesta, no? Succederanno tante cose belle (e non) al campo estivo, ve lo assicuro ;-)
Non che questo capitolone sia stato tutto uno stupido spreco di tempo però! Anche Katsuki prova qualcosa per voi! Forse! Potrebbe essergli solo scoppiata una vena, dopotutto! Ma ammettiamolo, avete adorato quella parte (o almeno spero, sigh...)!

E' tutto! Al prossimo capitolo che spero di non uscire troppo tardi XD!

|| Cee ||

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