[Capitolo 19]
"Heheheh...Broccolo!" ridacchiasti, ormai sotto l'effetto dell'alcol. Scompigliasti i capelli verdi del ragazzo che avevi appena baciato, crollando poi a causa del sonno.
Izuku era letteralmente esploso, rosso fino alla punta delle orecchie.
Tutti gli altri invece erano sconvolti, chi sconvolto-intenerito, chi sconvolto-inorridito, chi sconvolto-infuriato, chi solo leggermente sorpreso.
Tra le urla da fangirl di Mina e Tooru (con tanto di cellulare per riprendere la scena), Mineta che faceva ipotesi sul tuo dubbio orientamento sessuale, Kirishima e Sero che davano pacche di congratulazioni a Midoriya (di cui poi il cervello era andato in pappa), Katsuki che gridava a Kaminari di non essere (fottutamente) invidioso di Deku, Todoroki che sorseggiava tranquillamente un tè uscito da non si sa dove e Momo che si era svegliata all'improvviso, tu dormivi beatamente sulle gambe del 'broccolo'.
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Sbattesti un poco le palpebre, svegliandoti.
Avevi un leggero mal di testa e non potevi dire di sentirti in gran forma.
Sapevi di essere sdraiata sul pavimento, tuttavia percepivi anche qualcosa di comodo sotto la tua guancia.
Ti alzasti un po', vedendo il povero Izuku che fino a quel momento ti aveva fatto da cuscino.
Ti guardasti intorno, notando che anche gli altri tuoi compagni erano addormentati: c'era chi era comodamente appollaiato sulle poltrone e i divanetti, chi giaceva come un cadavere sulle pregiate piastrelle del pavimento, chi ronfava addosso a qualcun altro...
E' passata Midnight e ha addormentato tutti senza che ce ne accorgessimo?
Superasti la massa di ragazzi nel mondo dei sogni, riuscendo ad arrivare al bancone della cucina (un po' piccola a detta di Momo) per riempirti un bicchiere d'acqua. Lo sorseggiasti con calma, osservando gli altri.
Le tende erano tutte chiuse, ma dai vetri della porta che dava sul balcone filtrava la luce della luna, illuminando i volti dormienti dei tuoi coetanei.
Non sapevi cosa fu a spingerti, ma d'un tratto ti ritrovasti ad avvicinarti alla porta del terrazzo.
Ancora col bicchiere di vetro verde in mano, spostasti timidamente in avanti la porta semi-aperta, rivelando un bellissimo cielo stellato, con la luminosa luna che regnava sul tutto.
Che bello...
Poggiasti i gomiti sul davanzale, ammirando la miriade di puntini bianchi che costellavano il cielo blu scuro.
Eri così presa da quello spettacolo che non notasti subito che c'era qualcun altro lì.
"Oi" si fece sentire una voce bassa e roca.
Ti spaventasti, quasi facendo cadere il bicchiere di sotto. Voltasti la testa nella sua direzione, incontrando con lo sguardo Katsuki.
"Porca miseria Bakugo! Mi hai fatto prendere un colpo!" sbuffasti, tenendoti una mano all'altezza del cuore per cercare di calmarlo.
Il ragazzo ti rivolse una smorfia e tornò a...mangiare la sua pizza?
"Giusto per sapere... Che ore sono?" chiedesti.
"Tipo le tre?" masticò le parole il biondo, non preoccupandosi di dare uno sguardo al cellulare che aveva in tasca.
"E mangi la pizza?".
Lui scrollò le spalle, addentando ancora il triangolo fumante.
"Avevo fame. In frigo c'erano gli avanzi dell'altro giorno e li ho scaldati nel microonde. Dopotutto, chi sei tu per giudicare, visto che mangi il burro d'arachidi dal barattolo con un fottutissimo cucchiaio?" rispose acidamente.
"Come sei antipatico!" ribattesti, voltandoti dall'altra parte per evitare di guardarlo.
Calò il silenzio tra voi.
"Bakugo..." lo chiamasti.
"Che vuoi ora?" sputò, girandosi per prendere un'altra fetta di pizza dal piatto sul tavolo.
"Non è che mi faresti assaggiare?" domandasti, stavolta non dandogli più le spalle.
"No." rispose subito, prendendo il tabasco e versandone un po' sulla mozzarella.
"Eeeh? Perché no?!" facesti il labbruccio, supplicandolo con gli occhioni da cagnolino.
"Perché è la mia pizza. In più non reggeresti, è troppo piccante per un bimbetto come te." ghignò, riponendo la bottiglietta di salsa piccante sul tavolino.
"Che?! Non c'è scritto sopra il tuo nome! E poi certo che posso reggere un po' di tabasco!" ribattesti offesa.
Katsuki ti guardò, per niente convinto dalle tue parole.
"Seh, come no." ti schernì, ritornando al cornicione del balcone.
"Uffa, fortunato chi ti capisce!" sbuffasti, incrociando le braccia.
"Ma chi capisce TE! Sei tu quello che mi ha fottutamente tirato addosso a capelli-di-merda ieri mattina!" grugnì il ragazzo, ma tu liquidasti le sue accuse con un gesto della mano.
Se la metti così...ricorrerò alle maniere forti!
Approfittasti del suo "PERCHE' CAZZO MI HAI SPINTO?!" per avventarti sulla sua pizza, mordendola e strappandone un pezzo.
Lui ti fissò sconcertato.
"Bastardo...!" sibilò tra i denti, gettando il triangolo di pizza (che non era più un triangolo dato che era mezzo masticato ma dettagli) nel piatto.
"Vaffanculo! Era l'ultimo pezzo!" ti puntò un dito contro, terribilmente arrabbiato.
"Hah! Cosa dicevi prima? Che non potevo lo potevo reggere?" gli ridesti in faccia, mandando giù il boccone.
Pochi secondi dopo, Katsuki si ritrovò obbligato a riempirti un altro bicchiere d'acqua, dato che il piccante sapore del tabasco ti era rimasto nella bocca.
"Io ti avevo fottutamente avvertito..." si sbatté in faccia la mano libera, porgendoti l'acqua.
"Taci tu, non brucia così tanto!" ti facesti aria con l'orlo della maglietta.
"Disse quello con la faccia rossa e le lacrime agli occhi.". Gli strappasti il bicchiere dalla mano, buttando giù il liquido tutto in un colpo.
"Gah!" espirasti dopo il lungo sorso, sentendo che il bruciore s'alleviava gradualmente.
"Come faceva ad essere così piccante?!" gli chiedesti sconvolta.
Non mi era sembrato che ce ne avesse versato così tanto...
"Ne ho messo anche prima di scaldarla." roteò gli occhi il ragazzo, prendendo il bicchiere che avevi messo a terra e appoggiandolo sul tavolino.
QUESTO RAGAZZO NON E' UMANO!
-
"Quiiiiindi..." ti aggrappasti al davanzale, sedendoti su di esso e girandoti così che le tue gambe si ritrovassero a penzolare.
"...come mai sveglio?" lo interrogasti con lo sguardo, studiando la sua espressione.
Non era addormentato, eppure sembrava così rilassato.
"Faccia tonda russava in maniera fottutamente insopportabile..." sbuffò il biondo.
Rimanesti ad osservarlo. Nei suoi occhi rossi brillava qualcosa, forse il riflesso della luna. Il venticello serale soffiava piano, quanto bastava per muovere la sua chioma appuntita come succedeva sempre nei film.
Chissà a cosa stava pensando, con quello sguardo perso nel vuoto.
Non sembrava per niente il Bakugo Katsuki di sempre. Sembrava uno dei quei personaggi dei giochi di dating, il classico ragazzo dal fascino misterioso.
Possibile che nella notte avesse un cambio di personalità?
Nah, impossibile.
"Che cazzo hai da fissare?" schioccò la lingua, girandosi nella tua direzione.
"Eh?".
"Ti ho chiesto che cazzo hai da fissare." ripeté.
Veramente ora sei tu che mi fissi con quei tuoi bellissimi occ--ASPE COSA?!
Ma a cosa stavi pensando improvvisamente?
Ma che diavolo vai a pensare [T/n]?! Questa non sei tu! CRISTO, NON DOVEVI LEGGERE I LIBRI CHE TI AVEVA REGALATO ZIA ERIKA, CON TUTTI QUEI DISCORSI MIELOSI E RIVOLTANTI!
"Mi stavo solo chiedendo se tu fossi capace di essere calmo come lo sei in questo momento..." sparasti la prima cosa che ti venne in mente, evitando il suo sguardo per evitare di continuare a pensarci.
Bel recupero [T/n]!
"HAH?! IO SONO SEMPRE CALMO!" sbottò il ragazzo, sbattendo il pugno sul cornicione di marmo.
"Sì, ma in realtà no".
"Ad ogni modo..." con una mezza piroetta tornasti con i piedi a terra, affiancando il biondo.
"...ti ricordi cos'è successo ieri? Durante il gioco della bottiglia intendo..." continuasti, domandandoti cosa fosse accaduto.
"Non te lo ricordi?"
Scuotesti la testa tristemente.
"Nemmeno io, non stavo prestando attenzione..." rispose dopo qualche attimo di silenzio.
Non sapevi cosa ti indusse a pensarlo, ma credevi che lui stesse mentendo. Forse era solo una tua impressione, forse era perché l'alcol era ancora in circolo.
Chi poteva dirlo.
"Ma se stavi giocando pure tu!" ti avvicinasti a lui, ma il ragazzo faceva un passo a lato per allontanarsi.
"Ero al telefono. La bottiglia mi ha indicato solo qualche volta." soffiò, infastidito dalla tua insistenza.
"E cosa ti hanno fatto fare?" domandasti incuriosita, indossando un sorrisetto.
"Non ho fatto nessun obbligo".
Lo guardasti confusa. Tra tutti pensavi che non sarebbe stato di certo Katsuki a rifiutare una sfida.
"Nessuno può obbligarmi a fare qualcosa!" ringhiò.
Ah. Avrei dovuto aspettarmelo da lui.
"Uhm...allora cosa ti hanno chiesto?" continuasti ad assillarlo.
Lo vedesti tentennare sul dirtelo.
"Mi...MA FATTI I CAZZI TUOI!" gridò, buttandoti una mano in faccia e spingendoti via.
"Noooo! Ma perché?" ti lagnasti.
Non potevi sapere una delle verità coinvolgeva anche te.
|| Qualche ora prima ||
La maggior parte dei ragazzi erano crollati. Rimanevano in piedi soltanto Mina, Ochako, Ojiro e Katsuki.
Gli altri o avevano già abbandonato o si erano messi a dormire durante il gioco.
Le due ragazze erano già quasi al loro limite, mentre gli altri due erano ancora piuttosto sobri.
"Preparatevi raga! Adeeeeesso giroooo!" esclamò la ragazza con le corna, agitando il braccio per farsi vedere.
Non che prima non la vedessero però.
Ochako scoppiò a ridere quando la bottiglia si fermò sul ragazzo dagl'occhi rossi, scuotendolo per la spalla.
"Tocca a te! Tocca a te!" ripeteva come un disco rotto, irritandolo non poco.
"DIO, HO CAPITO! E CHE CAZZO!" sbraitò, levandosi di dosso un'Uraraka che gli picchiettava col dito la guancia.
"Devi portarmi in giro mentre usi le tue esplosioni per volare!" rise, alzando le braccia per imitare un aeroplano.
"Che cosa ho fatto di male per meritarmi questo?" pensò il ragazzo, rifiutando subito.
"Ow, uffi! Allora..." ci pensò un po' la ragazza dai capelli rosa.
"...diresti mai che [T/c] è carino?" concluse poi.
Katsuki quasi sputò quello che stava bevendo per penitenza.
"HAH?!"
"Sai bene cosa ho detto!"
"Heheheh...Rispondi Bakugo!" ridacchio la castana, picchiettandogli ora il braccio.
"MA CHE CAZZO DI DOMANDA E'?!" sbottò, schiacciando nella mano il bicchierino di plastica ora vuoto.
"Suuu! Rispondi sinceramente, capisco quando qualcuno mente!" sfoggiò un gran sorriso Mina, formando con le dita un cerchio e mettendoselo davanti a un occhio, come la lente d'ingrandimento dei detective.
"Questa è solo una gran cazzata..." grugnì il ragazzo.
Lui ti lanciò un'occhiata, osservando la tua espressione dormiente.
Tu borbottasti qualcosa, accarezzando dolcemente l'addome di Izuku.
"Mmh...burro d'arachidi..." mormorasti, abbozzando un sorriso.
Mina era troppo sbronza per ricordare qualcosa la mattina seguente, lo stesso valeva per Ochako. Ojiro invece era quasi sul punto di morire dal sonno, quindi perché no?
Il biondo cenere si passò una mano tra i capelli, emettendo un verso frustrato.
Diede uno sguardo alla ragazza 'occhi da procione', vedendola aspettare con ansia una risposta.
Katsuki sospirò pesantemente.
"Forse un pochino...".
-
"Hey ragazzi! Avete quello che vi ho detto di prendere?" chiedesti a Sero e Kirishima.
I due ridacchiarono, tirando fuori lo shampoo e la tinta per capelli.
"Questo va bene?" domandò il corvino, mostrandoti la scatola di colorante.
"Oh, è perfetto!" ghignasti, afferrandolo e mettendo in atto il vostro piano.
Non avevi mai avuto l'occasione di sperimentare quello scherzo e il pigiama party di Momo era l'occasione perfetta.
Piazzasti la tua trappola nel bagno più vicino ed insieme ai tuoi partner in crimine attendesti che la vittima andasse a farsi una doccia.
Eravate seduti sul divano proprio all'angolo, dove iniziava il corridoio. Poco lontano si trovava il bagno, o scena del delitto, era uguale.
Perché sì, rovinare i capelli a Kaminari sarebbe stato come compiere un omicidio, ma ne sarebbe valsa la pena.
Era mattina tarda, tutti si erano svegliati e si preparavano per tornare a casa, facendo a turni per i diversi bagni.
Denki, dato che teneva in maniera particolare alla sua chioma, sarebbe stato molto tempo sotto il soffione della doccia solo per curare i suoi capelli.
Sentiste il rumore della doccia che veniva avviata, segno che lui aveva aperto l'acqua.
Ridacchiaste sotto voce, evitando di farvi sentire dal ragazzo che era dall'altro lato del muro.
Sero accese la fotocamera del telefono, raccontando ai futuri spettatori del video come sarebbe avvenuto lo scherzo.
"Abbiamo...abbiamo messo una tinta istantanea per capelli in un tubetto di shampoo e adesso Kami...Kaminari si sta facendo la doccia..." cercò di trattenere le risate il ragazzo, insieme a te e il rosso.
L'acqua smise di scorrere ed invece si sentì il suono di un'asciugacapelli.
"Ragazzi, tra poco esce urlando!" dicesti, facendo piegare in due dal ridere Eijiro.
Il temporaneo cameraman teneva l'obiettivo del cellulare puntato sull'angolo da dove sarebbe sbucato fuori il 'poco tempo fa biondo' Denki, ma una voce vi fece sussultare.
"Chi esce urlando?" domandò Kaminari, arrivando dalla direzione opposta.
Mentre si asciugava i capelli.
Che erano ancora biondi.
"Oh merda." imprecò Sero, puntando la fotocamera sul ragazzo elettrico.
"Dove ti sei fatto la doccia?!" chiedesti preoccupata.
"Nel bagno al piano superiore..." rispose confuso lui, non capendo la situazione.
"Ma allora chi cazzo c'è-" il rosso venne interrotto da un oggetto che cadde sul pavimento, esattamente dall'altro lato della parete, proprio dove c'era il bagno.
Oddio, chiunque sia lì dentro se n'è accorto!
La porta si spalancò con forza brutale, sbattendo contro il muro del corridoio.
Deglutiste a fatica mentre i passi della povera vittima bagnavano le mattonelle del corridoio.
Katsuki sbucò da dietro l'angolo, coperto solo da un asciugamano legato in vita.
Che per la cronaca, fu la prima cosa su cui posasti lo sguardo.
AH! [T/N] SMETTILA! NON E' LA PRIMA VOLTA CHE LO VEDI SEMI NUDO! VI CAMBIATE SEMPRE NELLO STESSO SPOGLIATOIO, DIAMINE!
"Oi..." vi chiamò, facendo alzare i vostri occhi dal pavimento (o nel tuo caso, dai suoi addominali scolpiti).
Indietreggiasti, avvicinandoti di più a Kirishima.
"...CHI CAZZO HA SCAMBIATO LO SHAMPOO CON DELLA FOTTUTISSIMA TINTA PER CAPELLI?!" sclerò.
I capelli rosa antico grondavano acqua da tutte le parti, facendo cadere gocce d'acqua sulle sue spalle e sul pavimento.
Kaminari si lasciò scappare un verso divertito, il che fece incavolare ulteriormente il rosa.
"ABBANDONARE L'AREA! QUESTA NON E' UN'ESERCITAZIONE! METTETE LE DONNE E I BAMBINI IN SALVO!" gridasti, scappando insieme agli altri da quello che un tempo era un biondo cenere.
"SIETE FOTTUTAMENTE MORTI, PEZZI DI MERDA!" esclamò il ragazzo, creando esplosioni dai palmi delle mani.
Sfortunatamente, essendo una marca scadente, il colore venne via pochi giorni dopo.
>EYCEE'S CORNER<
Ma ciao! E io che speravo di aggiornare prima...
Chiedo perdono per il capitolo più corto del solito, ma volevo tenere il pigiama party e l'arco narrativo successivo separati...
Allora, vi aspettavate che fosse Izuku ad aver "preso" il vostro primo bacio o speravate in Katsuki? Il nostro rosa-biondo era geloso oppure no? Leggerete anche il prossimo? Certo che sì, perché voi mi volete bene, vero?
Ci si vede al prossimo capitolo! UwU
|| Cee ||
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