[Capitolo 18]

Il sanguinoso combattimento terminò pochi minuti dopo, lasciandovi esausti su quei futon che erano ad occhio e croce una quindicina. La quantità per voi ragazzi, insomma.

Alla fine, le ragazze avrebbero dormito tutte insieme, ma in una stanza differente. Per salvaguardarsi dalle fantasie e dalle manacce di Mineta, molto probabilmente.

Afferrasti il tuo borsone e ti dirigesti verso il bagno di Momo per cambiarti.

Mi sarei svestita lì ma dovevo cambiarmi pure le bende...

Poco dopo finisti di metterti i vestiti per dormire e tornasti con gli altri, che chiacchieravano tranquillamente del più e del meno.

Ti unisti alla loro discussione, che in poco tempo passò all'argomento 'ragazze'.

Sapevi che prima o poi sarebbe spuntata fuori quella cosa, e sinceramente non aspettavi altro.

Sarà molto interessante...

"Allora, su chi avete messo gli occhi?" ondeggiò le sopracciglia bionde Kaminari in maniera ridicola.

Ti facesti sfuggire una risata quando vedesti il rossore farsi strada sulle guance di un certo verde.

Mineta si buttò sul futon del ragazzo elettrico, imbucandosi nella conversazione. "C'è da dire che le ragazze della nostra classe sono davvero niente male..." commentò il grappolo d'uva, lanciando occhiatine ai ragazzi per dire "se capite cosa intendo".

"Beh, non si può dire lo stesso di Jiro..." aggiunse Denki, facendo annuire Mineta ed attirando di più la tua attenzione.

"Perché? In cosa non ti soddisfa?" corrugasti la fronte, scrutandolo da capo a piedi.

"Manca di curve!" rispose semplicemente. Lo guardasti contrariata mentre il suo compagno d'avventure annuiva di nuovo, dandogli ragione.

Quindi in pratica non rientro nei loro canoni di bellezza?! Brutti--IO SONO FAVOLOSA!

"Cercate solo quello in una ragazza?" domandasti, poggiandoti la guancia sulla mano per studiare le loro espressioni.

"Eh? Beh, non solo quello, ovviamente..." abbassò la voce Kaminari, distogliendo lo sguardo.

Uh! A chi pensi, mia cara presa della corrente?

"Ce n'è una che non riesci a levarti dalla testa, per caso?" ridacchiasti, osservandolo inquisitoria. Buffo il modo in cui la cosa gli si era ritorta contro, finendo proprio lui sotto interrogatorio.

"Hah?! Macchè! Mi piacciono tutte, ma in particolare nessuna!" liquidò la conversazione il biondo, visibilmente rosso.

La tua espressione ti tradisce, Kaminari...

"Perché le domande solo a me?! A voi non piace nessuna?!" si lamentò il ragazzo, voltando la testa a destra e a sinistra sperando in una risposta.

"Già, Midoriya, non ti piace nessuna?" spingesti le labbra in fuori, posando gli occhi sul ragazzo con le lentiggini. Questo esplose dall'imbarazzo, borbottando strane cose che non riusciste a capire.

Aw, che cute!

"E tu, Bakugo?" Kirishima diede una gomitata al biondo al suo fianco, spingendolo a dire qualcosa.

"Tsk, non sono interessato a queste cazzate." sputò acidamente lui, senza alzare lo sguardo dalla rivista che stava sfogliando.

"Eeeh?" fecero delusi i ragazzi che di solito erano in sua compagnia, ovvero Kiri, Sero e Kami.

"Dai, non ci credo che tu non abbia mai pensato che una ragazza fosse carina!" sbuffò il corvino, spostando il suo braccio per rubare da sotto il naso la rivista al tipo.

Bakugo si mise seduto con un grugnito, incrociando le braccia con espressione scocciata.

"Ma se è così vuol dire che è così, smettete di rompere i coglioni!" ringhiò, cercando di riprendersi quello che stava leggendo con un rapido movimento della mano e recuperandolo.

Tu allungasti un braccio intorno al collo del biondo cenere, passandoti con l'altra mano i capelli.

"Non ha mai considerato una ragazza carina perché gli piaccio io, non è così?" sorridesti sorniona.

Il ragazzo bruciò il giornalino, che divenne polvere scura stretta nel suo pugno.

"CAZZO HAI DETTO?! TI FACCIO DIVENTARE COSI', EH!" sbraitò, finalmente degnandoti di uno sguardo e mettendoti davanti alla faccia le briciole di quella che fino a pochi secondi prima era un catalogo.

"Oh andiamo! Mi hai lanciato così tanti segnali al Festival dello Sport! Mi stavi spogliando con gli occhi!"

"TI STAVI FOTTUTAMENTE SPOGLIANDO DA SOLO!"

"Ma mi hai chiesto dei pantaloni..."

"ORA TI FACCIO ESPLODERE!".

Katsuki creò delle esplosioni sul palmo della mano e avvicinò quest'ultima al tuo volto.

"Le tue ultime parole?" sorrise malignamente.

Uh, che paura.

Portasti una mano alla fronte, usando la voce drammatica. "Ah, mi dispiace ma...non posso contraccambiare i tuoi sentimenti! Non fraintendere, non c'è nulla in te che non vada, ma il mio cuore appartiene già a qualcun altro!" recitasti, aggrappandoti alla sua spalla mentre il tuo 'disperato amore da soap opera' ti divorava.

"EH? CHI? CHI?" saltarono su di giri Kaminari e Sero, quasi peggio di Mina e Tooru.

"Descrivi!" s'avvicinarono i due, spingendo via il ragazzo che stava per ucciderti.

Afferrasti un cuscino, stringendolo a te e buttandoti sul futon come la classica ragazza innamorata dei film.

"Oh, non credo esistano parole per descrivere la mia cotta..." dicesti, facendo ancora la voce drammatica.

"Dai, com'è questa ragazza?"

"Ehm..."

"Perché è una ragazza, giusto?"

"..."

"Non pensavo che i tuoi gusti andassero in quella direzione, [T/c]..." commentò Mineta, guardandoti scioccato.

"Ah, voi non capite nulla! Non è un ragazzo, ma neanche una ragazza!" sbottasti, mettendo su il broncio.

Che visione ristretta che hanno certi ragazzi sull'amore!

"Ma che cazzo stai dicendo...?!" fece Bakugo, tremendamente confuso e seccato dai tuoi discorsi apparentemente senza senso.

"[T/c]... non sarai mica qualche maniaco con strani feticismi, vero?" inarcò le sopracciglia Mineta, inorridito dalle sue stesse parole.

Bello che sia proprio tu a parlarmi di maniaci.

"Com'è che ancora non l'avete capito!? L'amore della mia vita è l'unico e solo burro d'arachidi!" confessasti infine, lasciando tutti interdetti.

"Ma siamo seri?!" fu il pensiero che ebbero tutti quanti in quel momento.

-

"Yawn!" sbadigliasti, alzandoti con estrema calma dal pavimento. 

Senza però riuscirci.

A metà dell'opera, infatti, ti rendesti conto di aver qualcosa di pesante addosso.

Sbattesti più volte le palpebre e ti strofinasti le mani sugli occhi, sorpresa dalla situazione in cui ti ritrovavi.

Nessun'altro era sveglio oltre a te in quella stanza, quindi nessuno avrebbe potuto ridere alla vista di Katsuki che ti abbracciava i fianchi, neanche tu fossi stata un pupazzo.

Lo sentisti brontolare qualcosa di incomprensibile e stringerti un pochino di più. Non resistesti ed afferrasti il cellulare per riprenderlo.

Apristi la fotocamera, usando quella interna dato che non potevi alzarti con il tipo avvinghiato a te.

Questo sarà un tesoro nazionale...

Senza interrompere il video, allungasti un dito verso il suo viso, toccandogli tranquillamente la sua guancia per vedere se si svegliava.

Niente.

Ridacchiasti leggermente.

"Hey Baku..." sussurrasti, senza smettere di punzecchiargli la faccia.

"Se volevi un abbraccio bastava dirlo..." ridesti. Il ragazzo mormorò qualcos'altro e nascose la testa vicino al tuo fianco sinistro.

I momenti che seguirono furono tutti dei continui mugolii e borbottii da parte del biondo.

Soddisfatta di ciò che avevi appena filmato, decidesti che era il momento di alzarti.

Con braccio libero cercasti di levartelo di dosso, tuttavia fu tutto inutile.

Non voleva proprio saperne di staccarsi da te.

Invece decise di fare più presa, arrivando pure a salire con le braccia.

Finì con l'abbracciarti da dietro, ingabbiandoti pure con le sue gambe.

Lasciasti andare il telefonino, facendolo cadere un po' più in là ed interrompendo il filmato.

"Dai, ora lasciami andare!" gli pattasti l'avambraccio, ma quello non si mosse di un millimetro.

Riuscivi a sentire i suoi respiri nell'orecchio, che ti facevano rabbrividire.

Sentivi il calore che emanava il suo corpo. Lui era così caldo, quasi... confortevole.

"...resta..." sussurrò, spaventandoti.

"Sei sveglio?!" ti voltasti di scatto, ma scartasti subito l'idea vedendo come si nascose di nuovo, questa volta nell'incavo del tuo collo.

Se fosse stato sveglio non avrebbe mai fatto qualcosa del genere, doveva essere ancora mezzo addormentato.

Chissà cosa starà sognando...

Decidesti di non dimenarti più, optando invece di bearti in quel piccolo angolino caldo che ti offriva il suo corpo.

Inclinasti un poco la testa, così da poter vedere la sua espressione.

E' così...calmo...

Osservasti le sue sopracciglia sottili, non corrugate come loro solito. Le palpebre chiuse t'impedivano di vedere quei suoi occhi rosso cremisi, quegl'occhi capaci di perforarti solo con lo sguardo.

Scendesti ancora un po' soffermandoti sulle sue labbra. Non era la prima volta che ti perdevi a guardargliele, e ancora non comprendevi perché tu spendessi così tanto tempo ad osservarle.

Quasi quasi ti sembrava di essere finita in una telenovela spagnola, di quelle in cui la protagonista trova stranamente invitanti le labbra del ragazzo dormiente e non riesce a reprimere il desiderio di baciarlo...

Ma quello non era il vostro caso, no?

Fatico solo ad immaginare una storia d'amore con lui, è talmente inverosimile...

Tuttavia, nonostante quei pensieri, non riuscivi a staccartelo di dosso. Anzi, non volevi proprio.

Non avresti mai potuto sapere che venir abbracciata da un ragazzo che non era tuo fratello potesse essere così piacevole.

Ma tra tutti, forse solo quello di Katsuki riusciva a farti sentire come sopra le nuvole.

Ritornasti a guardare le sue labbra, pensando a tutte le volte in cui si erano incurvate in quel ghigno che tanto ti piaceva.

Perché ti piaceva tanto quel suo semi-sorriso? Perché segnava l'inizio di uno dei vostri punzecchiamenti?

Chissà che sensazione si prova a...

Il ragazzo ti strinse di nuovo a sé, facendoti finire contro il suo petto.

Persino il battito del suo cuore sembrava avere un suono del tutto differente da quello degli altri, così gradevole da ascoltare da farti sentire in pace.

Rimanesti così, cullata dal suo battito cardiaco e stretta tra le sue braccia.

Potrei rimanere così per ore. E' così rilassante...

Il biondo si mosse ancora, salendo ulteriormente con la stretta e sfiorando un posto che proprio non avrebbe dovuto.

Certo, ti aveva solo sfiorato ed era ancora nel mondo dei sogni, ma la ragazza che era in te ti spinse ad allontanarlo con forza.

Lo spostamento brusco che lo aveva spinto addosso a Kirishima lo fece svegliare, facendo rinvenire pure il rosso.

"Ma che cazz--!?" grugnì con la voce ancora impastata dal sonno mentre s'alzava dall'altro.

Non ti degnasti neanche di rispondergli, limitandoti a fissarlo col volto che poco a poco andava a fuoco. Prendesti in fretta il tuo cellulare e uscisti dalla stanza, richiudendo la porta così velocemente che finì per sbattere.

"Cosa diamine è appena successo?" mormorasti, avvertendo il cuore martellarti nel petto.

Perché non lo avevi spostato prima?

Perché eri rimasta lì a farti coccolare da Katsuki?

Perchè ti aveva fatta sentire così bene?

Vagasti per i corridoi, cercando di far tornare al tuo volto un colorito normale.

Quel semplice tocco involontario era bastato a far vacillare tutta la tua sicurezza.

Ma che diavolo ti era preso?

Aaah! Calmati [T/n]! Lui non era in sé, stava dormendo! E' successo, ma non è stato intenzionale! Smetti di farti tanti problemi!

Ti schiaffeggiasti entrambe le guance, e sorprendentemente la cosa parve aiutarti a ritrovare la calma.

E' successo tutto perché eravamo entrambi mezzi addormentati! Sì, dev'essere così, dopotutto pure io sono sveglia da poco!

Annuisti come se tu stessi parlando a qualcuno, trovandola la soluzione più corretta.

Ma in fondo era solo il non voler ammettere che in tutto ciò avevi per la mente un unico pensiero.

"Chissà se le sue labbra sono morbide come sembrano...".

-

"Ma da quand'è che siete sveglie voi?!" facesti sconcertata, vedendo tutte le sei ragazze in forma smagliante.

"Oh! Buongiorno [T/c]-san!" ti salutò Momo mentre le altre ti sorrisero.

"Buongiorno..." ripetesti, studiando con lo sguardo il luogo. Non vi trovavate nella stessa sala del giorno prima, che aveva uno stile più sobrio, ma in una sala poco più grande con una cucina e tanto altro. C'era un televisore, leggermente più piccolo di quello di dove avevate visto i film, ma quello era piuttosto grande quindi non si poteva definire questa seconda TV più piccola. Davanti alle finestre invece c'era un tavolo da biliardo ed uno da hockey.

"Non fai colazione?" ti chiese gentilmente la ragazza, spegnendo il fornello. Ti risvegliasti dai tuoi pensieri, vedendola versare l'acqua contenuta nel pentolino in una teiera molto bella.

"Uhm...posso usare il tostapane?" notasti la macchina scalda-pane sul ripiano, sperando in un sì.

"Certo! Vuoi qualcos'altro?" domandò, aprendo uno sportello da dove tirò fuori un contenitore, probabilmente contenente il pane.

"Burro d'arachidi?" azzardasti. Avevi finito il tuo la sera precedente e non sapevi se era il caso di approfittarti tanto della gentilezza della corvina.

La ragazza aprì un altro cassetto, tirando fuori un vasetto dalla marca che non avevi mai visto prima. Lei ti porse il barattolo e tu lo osservasti da più vicino, notando com'era dettagliata anche solo l'etichetta.

Questo è il burro d'arachidi dei ricchi?!

Pochi minuti dopo ti stavi già godendo le tue fette imburrate e sì, come sospettavi il burro d'arachidi dei ricchi era davvero su un altro livello.

Saresti venuta più spesso da Momo dopo quello.

-

A mattina tarda si erano già svegliati tutti.

Verso l'ora di pranzo volevate qualcosa che sapesse meno d'asporto e più di casa, così, dopo una sfortunata serie d'eventi (diverse sconfitte in morra cinese) ti ritrovasti a cucinare con Izuku.

Avevate optato per il riso al curry: piatto semplice, veloce e delizioso. Andò tutto bene, o almeno fin quando non ti dimenticasti di abbassare la fiamma quando avrebbe dovuto essere bassa.

Inutile dire che bruciasti tutte le verdure insieme alla carne.

Finiste per ordinare cibo cinese.

"Tsk, che deficienti che siete voi due. Come si fa a non riuscire a cucinare qualcosa di semplice come il riso al curry?!" sbuffò Katsuki, spostando i noodles dalla scatoletta alla sua bocca.

"Ah ma sta' zitto! Tu non sbagli mai?!" schioccasti rumorosamente la lingua, sfidandolo con lo sguardo.

"Io? Non è se io sbaglio o no, ma tu che fai casini ogni fottuta volta che Deku fa il rompiscatole, quindi sempre!" ribatté il biondo, versando altra salsa piccante nel suo 'piatto'.

Mettesti da parte la tua scatola di cibo cinese, avvolgendo un braccio intorno alle spalle del verde e guardando Katsuki sconvolta.

"Come puoi dire che questo concentrato di carineria sia un rompiscatole?!" afferrasti le guance al lentigginoso, scuotendolo lentamente.

"Anche volendo, questo ragazzo non farebbe paura ad una mosca!" aggiungesti convinta.

"[T/c]-san, questo non mi fa sentire meglio..." commentò il ragazzo.

Seguirono tornei ai videogiochi, in cui non eri una frana come in cucina.

Dopo faceste una sfilata di moda ad estrazione, sorteggiando cosa avreste dovuto indossare.

Scattasti molte foto di 'Kacchan la cheerleader'.

Dovevi dire però che come uomo d'affari era davvero carino.

Dopo la cena, che questa volta venne poco gentilmente offerta da Katsuki, Kaminari propose di fare un 'classico gioco da pigiama party'.

Quasi tutti sembravano essere d'accordo, fatta eccezione per Momo che se n'era già andata a letto e Kyoka che era stata trascinata a forza nel gioco.

"A cosa giochiamo, Kaminari?" chiese curiosa Tooru.

"Al gioco della bottiglia, ma una versione più divertente creata da me!" ridacchiò il ragazzo, tirando fuori più di una bottiglia.

Una era vuota, mentre le altre...beh, le altre non lo erano.

"Kaminari, non dirmi che..." fece la voce della ragione Iida, ma il biondo non lo lasciò finire che cominciò a dettare le regole.

"Allora, diciamo che è una fusione tra 'il gioco della bottiglia' ed 'obbligo o verità'!" iniziò a dire.

Sentisti Kyoka andare nel panico. "Fantastico, i due giochi più pericolosi della storia fusi insieme, più delle bottiglie di dubbia provenienza! Morirò stanotte..." mormorò, facendoti ridacchiare.

"Chi sarà scelto dalla bottiglia dovrà eseguire un obbligo, se rifiuta dovrà bere un bicchiere e dire una verità! Semplice, no?" sorrise il ragazzo, agitando il liquido dentro il contenitore semi-trasparente.

"Divertente! Facciamolo!" esultò Mina.

"QUESTO NON E' DIVERTENTE!" ribatté Kyoka, rizzando i suoi Earphone Jack.

"Ma poi, da dove cavolo li hai presi quelli?! Sono alcolici?!" continuò la ragazza, alzando la voce.

"Li ho...presi in prestito dalla riserva di alcolici degli Yaoyorozu...Ma dai, bisogna sperimentare le nuove cose!" fece il labbruccio Denki.

"Se vuoi sperimentare nuove cose buttati sotto un treno! Poi dimmi se è stato divertente!" sbottò, incrociando le braccia al petto.

Kaminari però non aveva aspettato un momento di più, mettendosi già a riempire i primi bicchierini.

Tu non sapevi se partecipare. Sarebbe stato indubbiamente divertente, l'alcol avrebbe reso il tutto davvero elettrizzante ma...

"Alla persona che vince caricherò il cellulare tutte le volte che serve!" propose il ragazzo, continuando a versare.

Okay, sono dentro.

I primi giri furono abbastanza normali, dato che la bottiglia girava sempre dalle ragazze caute come Ochako, Tsuyu e soprattutto Kyoka. Semplici abbracci o danze stravaganti, quindi ancora nulla di realmente interessante.

Ma dopo l'ennesimo abbraccio, questa volta tra Tsuyu e Mina, le cose s'infiammarono.

Mina non era una ragazza cauta, a lei piaceva il divertimento.

La ragazza rosa fece girare la bottiglia. Il collo di vetro indicò diverse persone, cambiando sempre il bersaglio in continuazione.

Finché non si fermò davanti a te.

Oh. Perfetto. Proprio quando tocca a quella lì?

"Uhm...[T/c] deve fare...uno spogliarello!" annunciò, facendo scattare la ragazza dai capelli viola.

"Uuuh! Dritta al punto Mina?". La ragazza ghignò.

"Mi rifiuto." dicesti subito. Tra tutti gli obblighi, proprio quello di spogliarti ti era toccato.

Prendesti un bicchierino, lo fissasti per qualche secondo e lo bevesti tutto in un sorso.

La gola ti bruciò per qualche attimo, ma superasti la cosa in fretta.

I turni proseguirono e tu venisti scelta per altri obblighi indecenti.

Uffa, naturalmente esco io quando girano Kaminari e Mineta...

Avevi capito una cosa dopo quei pochi bicchieri che avevi bevuto: non reggevi bene l'alcol.

Appoggiasti la schiena al muro, avvertendo un lieve mal di testa. La vista ti si era leggermente appannata e avevi un leggero senso di nausea.

"Tocca a me!" sventolò il braccio invisibile Tooru.

Ti sforzasti di guardare in direzione della bottiglia, che di nuovo puntò su di te.

"Yay! Non devo trattenermi!" esultò la ragazza.

Mi spaventi Tooru. Che cavolo vuol dire che non devi trattenerti?!

"Vediamo...Devi baciare la prima persona che hai incontrato tra noi!" batté le mani felicemente.

Beh, suppongo si possa fare.

Vedesti tutti quanti scambiarsi occhiate, probabilmente chiedendosi chi dovesse venir baciato.

Grugnisti e dopo ridacchiasti, dondolando da lato a lato la testa.

Non credo di sentirmi bene.

Gattonasti in avanti, sapendo che se ti fossi messa in piedi saresti quasi certamente caduta.

Ti fermasti davanti ad un ragazzo, lo tirasti per il colletto della maglia e gli desti un bacio a stampo sulle labbra.

Scoppiasti a ridere davanti alla sua espressione scioccata ed imbarazzata.

Ora che ci penso, questo è il mio primo bacio...

>EYCEE'S CORNER<

Voilà! A chi stava pensando Denki quella sera? E Izuku? E a chi avete dato il vostro primo bacio?

Grazie per aver letto anche questo capitolo, alla prossima!

|| Cee ||



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