[Capitolo 17]

Anche se per un attimo ti era sembrato che Todoroki avesse la vittoria in tasca fu Bakugo a trionfare, vincendo il torneo.

Sul podio, in cui vantavi il terzo posto dato che Iida era scappato non si sa dove, il biondo era addirittura incatenato ad un blocco di cemento, indossando anche una museruola.

Tutto questo mi sembra un po'esagerato...

Arrivò anche All Might per consegnarvi le medaglie. Fu una cosa veloce, un "tieni questa, giovane promessa", un abbraccio e qualche complimento. La cosa però ti fece sentire al settimo cielo, probabilmente perché era stato l'Hero numero uno, il Simbolo della Pace a dirtelo.

Mentre uscivi dallo stadio le persone si congratulavano con te, e sinceramente in quel momento ti sentivi come una persona importante.

"Uffa, sei sempre stata così forte?!" sbuffò Itsuka mentre v'incamminavate verso casa.

"Stai forse dubitando delle mie capacità?" chiedesti teatralmente, mettendoti anche sotto la luce di un lampione vicino alla tua abitazione.

"Cioè! Chi delle due indossa una medaglia?" inarcasti le sopracciglia, ma l'arancione non diede risposta perché troppo ferita nell'orgoglio, nell'ipotesi più realistica.

Accarezzasti col pollice la superficie del medaglione di bronzo, ripassando col dito la forma del numero tre.

"Vabbè, io ti lascio che ho una cena di famiglia!" sbuffò una seconda volta, richiamando la tua attenzione.

La ragazza girò i tacchi, ma neanche due passi dopo tornò da te correndo.

Allarmata, lasciasti cadere il premio al petto.

Oddio, non mi uccidere!

Invece lei t'abbracciò. "Sei stata grande! L'anno prossimo lo concerai per le feste quel biondino!".

La guardasti un attimo, sorpresa. Itsuka non era proprio quel tipo di persona, forse pure lei stava cambiando.

"Contaci".

-

La serratura scattò e ritraesti la chiave dal buco.

Spingesti lentamente la porta, ancora stanca a causa della giornata troppo intensa per i tuoi standard.

Venisti però assalita dalla tua famiglia, che ti guardava con gioia pura negl'occhi.

Ti strinsero in un abbraccio di gruppo. Sentivi il calore che emanava il loro amore scaldarti dentro, colmando quel vuoto che avevi sempre avuto dentro. Quello lasciato dalla tua vera famiglia.

"Sei stata bravissima!" si congratulò per primo tuo padre.

"Già! Hai proprio spaccato culi!" aggiunse Ryo, ricevendo sguardi storti dal genitore.

Rimaneste per un attimo in silenzio mentre tuo fratello si pentiva di averlo detto ad alta voce.

"Concordo, hai proprio fatto il culo a quei ragazzi! Girl Power!" esultò poi tua madre, spostando i due per coccolarti da sola.

In un primo momento eri rimasta scioccata da quello che aveva detto, viso che lei non era mai stata una dal linguaggio volgare, ma poi ti lasciasti andare e ridesti, coinvolgendo anche gli altri.

Cenaste in allegria, tra battute, risate ed altre congratulazioni.

"Aaah, che mangiata!" sospirasti, buttandoti di peso sul divano.

Afferrasti la medaglia che portavi al collo. Non te l'eri ancora tolta, ne andavi troppo fiera.

Te la rigirasti tra le dita, osservandola scintillare sotto la luce del lampadario.

Sorridesti e la stringesti al petto, baciandone una faccia a fior di labbra.

Però...ho come la sensazione di aver dimenticato qualcosa...

"Ma'! Non avevi registrato tutto il festival? Lo riguardiamo?" propose Ryosei.

Fu un quel momento che capisti da dove proveniva il tuo brutto presentimento, ricordando ciò che avevi dimenticato.

Tua madre accordò, accendendo il televisore e sintonizzandolo sul canale dove era stato trasmesso l'evento.

Rimanesti in silenzio per la maggior parte del tempo.

Quando però veniste inquadrate tu e Shiozaki iniziasti a sudare freddo.

"Ehm...Improvvisamente mi è venuto sonno, penso che andrò a riposare..." fingesti uno sbadiglio.

"Eeeeh? Proprio ora? Dai, rimani con noi un altro po'!" si lamentò tuo fratello.

Ti voltasti verso di lui, che se ne stava comodo comodo sulla sua poltrona.

Lo linciasti con lo sguardo, mimando con le labbra: "Se rimango qui un attimo di più la mamma mi uccide!".

Inizialmente non sembrò capirti, ma quando ti avvicinasti alla porta sbiancò.

Sentisti che Midoriya venne annunciato vincitore del primo posto nella corsa. Cominciasti a preoccuparti seriamente.

"CON UN RISVOLTO INASPETTATO, IL RAGAZZO [T/M] [T/C] DELLA 1-A AIUTA IBARA SHIOZAKI DELL'ALTRA CLASSE A RAGGIUNGERE IL TRAGUARDO, CLASSIFICANDOSI QUINTO! CHE GESTO EROICO, MY DEAR LISTENERS!" gridò il biondo coi capelli a banana, gettando di nuovo la bomba di cui la donna rosa aveva dimenticato l'esistenza.

"[T/n]..." ti chiamò Asako, girandosi lentamente verso di te.

Perdesti un battito.

Oh santo All Might, aiutami tu.

"S-sì?" cercasti di sostenere il suo sguardo.

Ora, per qualche motivo, non sembrava arrabbiata. Il fatto che non lo fosse era anche più terrificante.

"Me n'ero dimenticata, ma non mi hai ancora spiegato questa cosa..." disse pacatamente, senza smettere di scioglierti con i suoi occhi.

Se tu non la conoscessi avresti detto che lo scioglimento con lo sguardo sarebbe la sua unicità.

"Ah...ecco..." riuscisti solo a dire, chinando il capo.

Wow, il pavimento è sempre stato così interessante?

Il silenzio imbarazzante che aleggiava nel soggiorno venne rotto da Ryo. "Dovresti dirglielo, sorellina..." disse il ragazzo, facendo scattare l'attenzione della madre.

"Cos'è che tuo fratello sa ed io no?" si spazientì ancora di più.

Sa che potrei esser stata trovata dai Villains che mi hanno traumatizzato l'infanzia e per questo mi sono finta un ragazzo, ma in principio speravo di non doverlo dire nemmeno a lui...

"Non gliel'ho detto, l'ha solo...scoperto..." t'inventasti sul momento, pensando ad una scusa abbastanza credibile da buttare in quella scomoda situazione.

Non avresti rivelato ad altri il vero motivo per cui ti nascondevi.

Avresti messo a rischio solo più persone. Più di quante già non fossero.

"[T/n], che ti sta succedendo?" addolcì la sua voce la donna, vedendo come la tua espressione colpevole mutava in una frustrata.

E ora? Che caspita le dico?

"Non mi sta succedendo nulla..." iniziasti a dire quando ti venne un'idea. Non era la migliore delle soluzioni, lo sapevi già, ma la migliore tra quelle che t'erano venute in mente allora.

Tanto, peggio di così non potrebbe andare.

"...sono solo transgender. Ora scusatemi, ma vado a farmi una dormita." finisti, usando la voce più calma ed indifferente che ti venne. Sparisti nel corridoio, raggiungendo la tua stanza in completo silenzio.

[Cosa, pensavi che non l'avrei messo? Hah, ed invece l'ho fatto, Manesca-chan <3]

Ti chiudesti la porta alle spalle, sospirasti ed esplodesti.

MA CHE CAVOLO HO APPENA DETTO?!

MA CHE M'E' SALTATO IN MENTE?!!

MA ALMENO SARO' RISULTATA CREDIBILE?!

E SE RYO-NII NON LO FOSSE STATO?! TUTTO CIO' CHE HO DETTO SI RIVELEREBBE UNA PALESE MENZOGNA!

AAAAH! POSSO MORIRE ORA?!

Qualcuno bussò alle tue spalle.

Ti alzasti con troppa forza, finendo quasi per cadere se tu non ti fossi aggrappata alla maniglia.

"Uhm...Chi è?" domandasti timidamente. Da quando te n'eri andata, era calato il silenzio più totale in casa [T/c], se non per le voci provenienti dal televisore.

"All Might." disse la voce dall'altro lato della porta.

Gli apristi, trovandoti davanti un ragazzo sulla ventina dai capelli rosa.

"Non è il momento, Ryo-" provasti a respingerlo, ma lui riuscì comunque ad entrare.

"Con te non è mai il momento, [T/n]" sbuffò quello, abbandonandosi alla forza di gravità e cadendo sul tuo materasso.

"Se sei qui per fare l'abusivo t'invito cortesemente ad uscire, prima che io ti sbatta fuori a calci." dicesti, richiudendo la porta per afferrarlo per la gamba del suo pigiama e tirarlo giù dal tuo letto.

"Naaah, non fare l'antipatica!".

"E tu non fare il fastidioso! Non hai un letto su cui spiaggiarti come una balena obesa ed arenata?!" alzasti la voce, ma ti zittisti quando i tuoi occhi [c/o] incontrarono i suoi azzurri.

"E così sei trans?" ti chiese, guardandoti per niente convinto.

Sbuffasti, sedendoti vicino a lui e stringendo al tuo petto uno delle bambole che avevi fatto tu. Perché sì, la maggior parte dei pupazzi presenti nella stanza li avevi creati tu.

Abbracciasti il pupazzo con le tue sembianze, accarezzando i lunghi capelli della mini-[T/n] senza dire una parola.

"Perché non hai voluto dirlo?"

"Te l'ho già detto, no? Non voglio mettervi in pericolo! Se altri conoscessero la verità, sarebbero solo più a rischio!" sbottasti, lasciando la presa dal bambolotto e stringendo i pugni sulle ginocchia, talmente forte che le nocche ti divennero bianche.

"C'è...c'è qualcosa che non vi ho detto riguardo all'attacco allo USJ..." ammettesti poi, non volendo che cadesse di nuovo il silenzio.

Il ragazzo s'alzò di scatto, prestando molta attenzione alle parole che avrebbero seguito.

"I criminali che ci hanno attaccato erano quelli della Lega dei Villains, e per un attimo ho creduto che mi avessero riconosciuta." continuasti, portando le gambe al petto e stringendole tra le braccia.

"C'era pure quel...come si chiamava...Tomura?"

Annuisti.

Ryosei si portò una mano al viso, girandosi per un attimo dall'altra parte.

Chissà a cosa stava pensando in quel momento.

"Ho avuto paura..." dicesti poi, facendo tornare i suoi occhi su di te.

"...paura che mi scoprissero, che mi prendessero. Avevo paura che veniste presi voi di mira, se avessi deciso di oppormi. Non volevo perdere anche voi, come non lo voglio tutt'ora!" gli stringesti il lembo della maglietta, nascondendo il volto all'altezza del suo petto.

Lui appoggiò una mano sulla tua testa, accarezzandoti nello stesso modo in cui facevi te con la piccola [T/n] di pezza prima.

"Anche?" domandò dal nulla. Non capisti subito a cosa si riferiva, ma ripensasti alle parole che avevi usato prima e capisti che ne avevi usata una di troppo.

Ogni volta che pensavi a lui, ti sentivi come se in realtà fossero stati loro a portartelo via. Sapevi che era fuggito, ma il tuo cuore riusciva a dare la colpa solo a loro. Dopotutto, erano la causa per cui se n'era andato, giusto?

Hideki...

Non emettesti un suono, come per dirgli "non ne voglio parlare".

Il rosa fece un cenno della testa e rimaneste in quella posizione per svariati minuti.

Non piangesti, l'unica cosa che volevi in quel momento era giusto un po' di conforto.

Anche se finiste per addormentarvi così, abbracciati come due adorabili fratelli.

-

La mattina seguente Yaomomo aveva invitato tutta la classe per fare un pigiama party quella stessa giornata.

Anche se non pensavi fosse possibile dopo tutto ciò che era successo il giorno precedente, ma i tuoi acconsentirono al farti partecipare.

Sareste tornati nelle vostre rispettive case la tarda mattina del sabato,  due giorni dopo in pratica.

Eri curiosa di sapere com'era fatta casa sua, dato che si era offerta di ospitare l'intera 1-A.

Prendesti un borsone e ci mettesti...beh, inutile dirlo, dubito che qualcuno non sappia cosa si porti ad uno sleepover. Ti portasti dietro pure le tue 'amate' bende, sperando di poter trovare un luogo abbastanza appartato per potertele cambiare.

"Così potremo conoscerci ed avvicinarci ancora di più!" erano le parole scritte sul gruppo di classe. In effetti non era una cattiva idea, sarebbe stato un ottimo modo per legare ulteriormente.

Non pensavi però che, una volta lì, ti saresti ritrovata un'imponente villa.

No, forse imponente non rendeva abbastanza l'idea.

Per la sorpresa facesti cadere la tua roba a terra, ma ti affrettasti a rimettertela in spalla in un attimo.

Suonasti con timidezza al citofono.

"Yaomomo, sono [T/c]..." dicesti al piccolo microfono sotto il pulsante.

Il cancello, che pure luccicava sotto la luce di quel poco di sole che c'era, s'aprì, dandoti accesso al grande giardino.

"Wow..." facesti un passo in avanti, quando sentisti improvvisamente una mano sulla spalla.

il cuore ti saltò in gola per lo spavento iniziale, ma l'istante dopo ti rendesti conto che era solo Midoriya.

Il ragazzo boccheggiava affannosamente, riprendendo fiato aggrappato a te.

"Cosa, ti sei svegliato tardi?" ridacchiasti.

"C'è forse qualche problema? Siamo in vacanza fino a lunedì, dopotutto..." rispose ansimando, senza alzare lo sguardo su di te.

"Non sapevo potessi essere anche sarcastico, Midoriya..." scherzasti, proseguendo per la piccola stradina sterrata che conduceva alla porta d'ingresso.

"Hey aspettami!" esclamò alle tue spalle il verde.

Una volta entrati, la padrona di casa v'accolse.

"[T/c]-san! Midoriya-san! Siete arrivati finalmente, mancavate solo voi!" prese a dire, camminando lungo il corridoio facendovi segno di seguirla.

"Wah! La tua casa è immensa, Yaoyorozu-san!" le disse il lentigginoso, ricevendo un sorriso gentile.

Giungeste in una grande sala, forse il suo soggiorno. Ti lasciasti andare ad un sorriso, vedendo i tuoi compagni comportarsi al loro solito vivace modo ma in un luogo differente. Qualcuno era sui divanetti, qualcun altro stava al tavolo a fare partite a carte o semplicemente chiacchierare, mentre altri ancora si sfidavano ai videogiochi.

"[T/m]-kun! Deku-kun!" vi chiamò da uno dei divani una certa castana.

"Ochako!" esclamasti a tua volta, lasciando il borsone per andare da lei.

Il resto del pomeriggio lo passaste in allegria, non facendo molto a dir la verità. Ma si sa in fondo, il bello viene quando cala il sole.

"SONO ARRIVATE LE PIZZEEEEEEE!" urlarono in coro Kirishima e Sero apparendo da dietro l'angolo del corridoio con due pile enormi di scatole da pizza, entrambe così alte da mascherare le loro facce.

"PIZZA!" esultasti come un bambino che vede per la prima volta scoppiare il popcorn.

Sistemaste la vostra cena, aprendo la miriade di scatole sul tappeto. Un piacevole vapore ne uscì fuori, insieme al classico odore che emana uno dei tanti cibi divini.

Kaminari iniziò a scrollare col telecomando tra i vari film. Avreste scelto a turno, dato che vi preparavate ad una lunga maratona di film. Il primo in ballo era un film comico.

Ochako si scottò più volte mentre rideva, facendo cadere la mozzarella dal suo triangolo.

Si susseguirono diverse tipologie di film: dal genere comico si passò ad un fantasy, poi un horror ed un thriller.

Quello dopo lo aveva scelto Hagakure, e da brava sognatrice romanticona qual'era ne scelse uno d'amore.

Dopo la pizza era toccato il turno dei dolci, e tu ti eri prontamente portata dietro il tuo amato vasetto di burro d'arachidi.

"Ma che cazzo stai facendo?!" sussurrò Katsuki, che dal nulla si era seduto accanto a te.

"Ma tu che fai! Sei seduto sul poggiabraccio, perché di tutti i posti quello?" replicasti, non smettendo di spalmare la deliziosa crema sui biscotti gentilmente offerti da Momo.

"Dovresti assaggiare, è estremamente buono!" gli dicesti poi, passandogliene uno mentre il film romantico partiva.

"Tieni. Quella. Merda. Lontana. Da. Me." ringhiò. Facesti spallucce, mangiandolo in un sol boccone.

"Peggio per te, non sai cosa ti perdi!".

-

"NOOOO BRIAAAAN!" gridò Tooru stringendo per il braccio Mina, entrambe già colpite da un'ondata di feeling.

Le ragazze sembravano piuttosto rattristite dal bel Brian, il quale stava lentamente precipitando nel braccio della morte.

Desti un'occhiata intorno, notando con stupore che pure i ragazzi erano presi dalla proiezione. Izuku si tratteneva come poteva dal non scoppiare a piangere, anche se era palesemente ovvio visti i suoi occhi lucidi.

Tu invece non eri mai stata una grande amante dei film romantici, non piangevi da non sapevi quando.

Ti buttasti all'indietro, sbattendo la schiena sul morbido cuscinone. Lanciasti un'occhiata al biondo cenere, curiosa di sapere se vedere tutte quelle smancerie l'avessero irritato.

Quello che vedesti però fu qualcosa del tutto diverso.

"Stupida Emily, dovevi confessare a Brian cosa provavi quando ancora potevi!" disse in un sussurro, ma che tu riuscisti ad udire.

Rimanesti ad osservarlo per un altro po', stupendoti ancora di più quando cambiò lo scenario dello schermo. L'improvviso cambio di luogo, con la sua diversa illuminazione, ti mostrò il volto di profilo di Katsuki in quel momento.

Con una mano si teneva il viso, forse per nascondere la sua espressione, eppure notasti chiaramente le sue guance e i suoi occhi arrossati.

Aww, e così sei un tipo segretamente sentimentale? Ma che carino!

Non vedo l'ora di prenderti in giro per questo...

Ti perdesti la scena finale, ma la faccia senza prezzo del ragazzo al tuo fianco era anche meglio di tutti i film visti in quella serata. Non solo perché avevi scoperto quel suo lato tenero, ma anche per un altro motivo che in quel momento non avevi capito cosa fosse.

Sistemaste, spostandovi nell'altrettanto grande camera della ragazza a cui apparteneva la villa.

C'erano giù diversi futon a terra, anche se probabilmente alcune ragazze avrebbero dormito con Momo sul suo letto a baldacchino. Sinceramente, non pensavi potessero essercene di così grandi.

Ti muovesti un po' aggiro, scegliendone uno all'angolino.

In quel preciso istante, t'arrivò qualcosa di soffice sulla nuca.

Ti voltasti, trovandoti ai piedi un cuscino.

E non tardò ad arrivartene un secondo, stavolta in piena faccia.

Se volete la guerra, la guerra avrete.

"LOTTA DI CUSCINI!".

A quelle sole tre parole, si scatenò l'inferno.

>EYCEE'S CORNER<

Peoples! I have a BIG ANNOUNCEMENT! THIS GUY IS GAY AAAND EUROPEAN!

Non ho altro da dire, godetevi questa perla.

Grazie per aver letto! ^^

||Cee||

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