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Era da tanto tempo che non facevo visita ai nonni.
Ci vediamo soltanto nei periodi di vacanze, ma visto che loro a malapena riescono a reggersi in piedi, ci andiamo sempre noi.
Quanti ricordi di nonno, quelle sue braccia forti e possenti che mi stringevano in un lungo abbraccio e la nonna, il suo dolcissimo viso, incorniciato dai suoi bellissimi boccoli neri, che mi accoglieva, insieme al suo profumino di lavanda. Tutti la considerano una donna dal cuore d'oro. Bellissima, buona e genuina.
Ho sempre avuto paura di viaggiare in aereo, e di certo quei su e giù non sono tranquillizzanti.
Adesso sono seduta vicino alla finestra e riesco a vedere le nuvole, che a poco a poco, svaniscono nel cielo blu.
Sono in ansia, mi manca l'aria e la mamma mi stringe forte la mano.
Ho la nausea ma un po si calma quando la mamma tira fuori dal suo giubbotto un pacco di chewingum alla menta. Queste aiutano tanto durante i viaggi.
Chiudo gli occhi e mi addormento.
****
Sogno un ragazzo. Un ragazzo alto, che mi stringe in un forte abbraccio. Mi sta per baciare, quando mia madre mi sveglia, dicendomi che siamo già arrivati.
Mamma, non adesso! Sembrava così reale...
****
Scendendo dall' aereo non mi sento più le gambe, mi sembra di cadere e invece, i miei piedi toccano la terraferma.
Dio, finalmente.
Tremo ancora un po e mi gira la testa.
Mancano 10 minuti per arrivare a casa dei nonni, allora li percorriamo in macchina.
- Tesoro!- vedo la nonna davanti la porta di casa che gioisce.
Non si può muovere troppo e così vado io.
- Nonna, mi sei mancata tanto.-
Il nonno non c'era, c'era solo lei accanto alla porta, c'ero solo io, c'era solo la mamma.
La stringo in un forte abbraccio.
- Ed il nonno?- le chiedo
Non risponde, abbassa lo sguardo e le vedo scendere una lacrima che le bagna il viso.
- Nonna...-
- Vedi cara...il nonno...- piange.
Non voglio sentire altro. Mi metto a correre senza una meta, con il viso completamente inzuppato dalle lacrime.
Mi rifugio in un piccolo bosco, nascondendomi dietro un albero.
Mi viene voglia di urlare. Ripenso a tutti quei momenti passati insieme.
Penso al nonno, a mio padre, a Michele, al fottuto giorno in cui l' ho incontrato.
Pensieri tristi pervadono la mia mente e la divorano, facendomi pensare a quanto fosse infelice la vita, a quanto a volte la vita ci mette alla prova, non lasciandoci altra scelta che tentare.
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