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(Punto di vista in terza persona)
Si sveglió quando udí un rumore forte, cha non capí immediatamente cosa fosse. Si alzó impiedi con le gambe ancora intorpidite dalla precedente dormita.
Era notte, doveva aver dormito parecchie ore per trovarsi in quello stato, contando che quando si addormentó era crepuscolo inoltrato.
Quando si accorse di quello che gli stava accadendo intorno gli si spalancarono gli occhi, riducendo la pupilla ad uno spillo, un pó per lo stupore e un pó per la poca paura che le si era radicata dentro.
Delle ombre spuntavano dall'asfalto, guardandola minacciosamente.
Le sembravano in qualche modo familiare.
Un'ombra piú grande delle altre le apparve a pochi centimetri dal volto.
Era umanoide, anche se i tratti facciali erano praticamente inesistenti data la scarsa luminositá della luna.
Si accorse di una cosa peró.
I capelli di quell'"ombra",
Erano spettinati in una maniera che Roxanne avrebbe identificato con un solo nome.
Zack
Un sorriso da orecchio a orecchio le si allargó sul volto.
Avvolse la figura davanti a lei in un abbraccio stretto.
-R-Roxanne?-
Lei annuí violentemente.
Le ombre riscomparsero nell'asfalto, lasciandoli lí.
Roxanne non ne voleva sapere di lasciarlo andare e solo in quel momento si accorse di quanto fosse piú piccola di lui.
-Se continui cosí mi ammazzi-
Lei ridacchió e sciolse l'abbraccio.
-Come mai resti in "modalitá" spettro?-
Domandó marcando con le dita le virgolette.
-Perchè l'ho usata fino ad ora e non voglio nemmeno immaginare se toccherei terra con le gambe la caduta che farei-
Lei annuì in segno di comprensione,
-Tecnicamente per non dividerci di nuovo posso attaccarmi alla tua anima, è come se fossi posseduta dal mio spirito.
Tranquilla, se non possiedo completamente la tua anima non avrai ripercussioni fisiche o mentali, potrai solo comandare in maniera limitata le ombre.
In maniera molto limitata-
-Figo, ma che succede se la mia anima viene completamente posseduta?-
Zack indugió sulla risposta,
-Succede che posso controllare completamente il tuo corpo. Manovrarne i movimenti e le frasi.
Solo che non so se la tua anima possa reggere un simile sforzo-
-Ok, no prob-
-stai parlando come una ragazzina che ha appena scoperto le abbreviazioni in inglese-
-Oh ma sta zitto e procedi-
Zack chiuse gli occhi ed entró nel corpo di Roxanne da in mezzo alle clavicole, causandole un fortissimo giramento di testa.
Il respiro le si accorció e inizió a tremare, per poi accasciarsi a terra sulle sue stesse ginocchia.
Zack uscí questa volta dalla sua schiena, preoccupandosi non poco quando la vide in quelle condizioni.
Roxanne si rialzó subito, sentendosi meglio.
-Stai bene?-
-Si tranquillo-
Camminarono per le strade notturne fino all'alba.
Zack restó appollaiato sulla sua schiena, con il mento appoggiato alla sua testa.
-Allora, hai giá incontrato lui?-
Roxanne rimase in un'espressione di disappunto
-Lui chi-
Disse curiosa, la sua non era una domanda, era una frase a cui il ragazzo dalla testa arancione poteva solo rispondere.
-Zero, l'albino riccio.
Veramente ancora non l'hai incontrato?-
-Sinceramente no.
Ma sentiamo, cosa lo farebbe tanto famoso oltre agli occhi rosa e rossi?-
Zack sospiró,
-Allora non ne sai proprio nulla.
Bene, ti spiegheró cosa ti devo spiegare- prese un respiro profondo e continuó -Quel tizio sta creando un'armata. Tutti i sopravvissuti che non si piegano al suo volere vengono uccisi o fatti trasformare, mi sta dando la caccia, per il fatto di non essermi prostrato a lui.-
Sospiró pesantemente e parló prima che Roxanne potesse formulare nulla.
-Socom è nelle sue truppe, quindi se ci vedrà non esiterà ad aprire il fuoco, Axel non ho idea di dove sia-
-Hey voi!-
Una voce da dietro di loro li fece sobbalzare.
Roxanne si giró velocemente, guardando le tre figure ad alcuni metri da loro.
-Tranquilli, siamo praticamente disarmati-
Roxanne potette vederli meglio.
C'era al centro un ragazzo vestito in jeans e camicia rossa, con i capelli mori e gli occhi neri,
Alla sua destra c'era un ragazzo dai capelli neri con le punte rosse, aveva degli occhi a metà fra il marrone e il boreadux vestito in maglietta e pantaloni da ginnastica tenendo in mano una sottospecie di machete mentre a sinistra c'era un ragazzo dai capelli completamente corvini, con l'occhio destro rosso e quello sinistro verde, aveva dei pantaloni grigiastro/verdi. Con una maglietta nera e una camicia bianca che aveva in mano una mazza da baseball in parte congelata.
-Piacere- cominció il ragazzo al centro -io sono Samuel, mentre loro sono Luxori- disse indicando il ragazzo alla sua destra -e Acromio-
Questa volta parló il diretto interessato, con una voce profonda.
-Roxanne e Zack, piacere-
Disse lei avvicinandosi di qualche passo al trio.
-Lavorate per Zero?-
-Cosa? Assolutamente no quello ci vuole morti!- questa volta parló Luxori.
-Meglio, ho notato che Acromio ha dei poteri-
-Humm si, li ho, posso controllare il ghiaccio, mentre l'amico Samuel qui-
-controllo fiamme di ogni tipo!- lo interruppe lui.
-Voi invece?-
-Io sono uno spettro con poteri dell'ombra, che cosa figa è?-
-Che figata, la ragazz- Samuel si interruppe per correggersi -Roxanne invece?-
-Sono un Ghoul e non ho idea di quali siano i miei poteri, non si sono ancora manifestati-
-Oh, ok. Voi avete un posto dove andare?- Chiese Acromio
-No, voi?-
-Si- Luxori sorrise.
-Siete i benvenuti-
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Dopo aver camminato per un'oretta scarsa arrivarono ad un condominio, era ridotto bene rispetto agli altri.
-Lo abbiamo ripulito dagli Zombie tre settimane fa, voi avete incontrato gli zombie "speciali"?- chiese curioso Luxori
-Bada Lux, falli riposare, poi puoi anche fargli un'interrogatorio- lo calmó Samuel
Entrarono nella palazzina e Samuel gli disse di prendere pure gli appartamenti al secondo piano, poiche al primo ci stavano loro.
Dopo le poche scale fatte Zack si dovette separare dall'anima di Roxanne, cosa che fu abbastanza facile, meno lo fu per le sue gambe, che quasi crollarono sotto il suo esile peso.
Entrarono nelle rispettive temporanee dimore e Roxanne si stese subito sul primo letto che trovó e si addormentó poco dopo, sognó di sangue, di massacri e di Socom che le puntava una pistola. Poi il buio.
(immagine capitolo disegnata da me, per qualsiasi uso è richiesto di creditare la sottoscritta)
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