Primi Viaggi Nel Tempo E Scoperte
AZIRAPHALE'S POV
Gli anni erano passati molto velocemente. Lily amava molto leggere e scoprire sempre cose nuove e soprattutto la matematica era la sua materia preferita a scuola. Era la più brava della classe e io ero fiero di lei.
Il primo giorno di elementari andai a riprendere Lily e rividi il bambino che avevo conosciuto al compleanno di Lily: Louis. Con lui c'era una donna bellissima e compresi che era la sua tata. Qualcosa mi diceva che i miei pensieri avuti quel 29 agosto erano giusti.
Tornati a casa la piccola, che era diventata abbastanza intelligente e curiosa, ci fece una domanda che noi ci aspettavamo anche se ci colse alla sprovvista. Aveva notato che i suoi compagni di scuola avevano una mamma e non comprese perché lei non l'avesse.
«Vedi piccola, non tutti i bambini hanno una mamma o un papà. A volte può capitare che abbiano due papà o due mamme.» Le spiegai senza andare troppo nel dettaglio. Lei però mi guardò con uno sguardo confuso e mi chiese se fosse stata adottata. Mi trovai piuttosto in difficoltà e a disagio. Arrossii lievemente.
«Ehm, vedi...esiste la storia della cicogna. I bambini si trovano su delle nuvole e quando una coppia desidera avere un bambino le cicogne lo portano nel loro becco tenendolo in un fazzoletto di stoffa.» Le raccontai sperando che le bastasse. Speravo di non doverle raccontare tutto ciò che succedeva realmente. Lei però mi guardò ancora più stranita e imbronciata.
«Ma è strano. Come può portarmi un uccello? Mi state dicendo la verità?»
Fu Crowley a risponderle dicendole che non c'era motivo per cui le dovevamo mentire. La domanda successiva di lei però ci incastrò.
«L'ho chiesto perché la mia insegnante di inglese ha la pancia grossa e ci ha detto che aspetta un bambino. Come ci è finito lì dentro?»
Ci immobilizzammo congelati sul posto. Crowley era ancora più a disagio di fronte a quella domanda. Non potevamo spiegarle tutto il processo che portava alla nascita di un bambino, soprattutto i rapporti sessuali. Mi ricordai di quella volta che ci aveva visto fare l'amore e speravo che non se lo ricordasse. Io stesso solo al pensiero di descrivere quel momento avvampavo. Decisi quindi di restare in superficie.
«Vedi...ehm...quando due persone si amano intensamente può accadere che il loro amore diventi un bambino. Due donne o due uomini non possono avere figli in maniera naturale ma noi, essendo creature soprannaturali, attraverso un miracolo di Dio ti abbiamo avuto.»
Lei accettò quella mia breve spiegazione e felice andò a giocare in camera con i suoi fratelli.
Quello stesso pomeriggio ci venne a trovare Anathema mentre Louis e Lily giocavano insieme. Lei, che era una strega e occultista, poteva vedere le auree degli altri e quando vide quella di Louis si stupì.
«Ho notato che quel bambino ha un aura molto scura e un aura del genere l'ho vista solo nei demoni a eccezione di te, Crowley. Sapete per caso chi possono essere i suoi genitori?»
Noi ne avevamo qualche idea ma non ne eravamo molto sicuri.
Un altro ricordo che mi è venuto in mente riguarda il momento in cui la piccola Lily ci scoprì fare l'amore.
Tra il lavoro in biblioteca e la piccola Lily che crescendo voleva tutte le attenzioni i momenti di privacy erano davvero rari. Cercavamo in tutti i modi di non farci scoprire mentre facevamo sesso quelle rare volte in cui lei dormiva serenamente e senza incubi che la disturbavano.
Una notte, quando lei aveva tre anni, ci scoprì.
Io mi trovavo a novanta gradi e stavo per raggiungere l'orgasmo quando sentii una voce che mi chiamava.
«Ho fatto un incubo...ma che state facendo?» ci domandò assonnata e stropicciandosi un occhio con la sua unica mano libera perché nell'altra stringeva un peluche a forma di angelo.
Rosso in volto come i capelli di Crowley dissi a mia figlia di girarsi così da rivestirmi.
«Stavamo giocando, piccola. Crowley ne aveva voglia.» Inventai una scusa plausibile per non traumatizzare ancora di più Lily.
«Ma che gioco è? E perché facevate strani rumori?»
Non riuscendo a trovare un'altra scusa intervenne Crowley.
«Tuo padre Zira faceva strani rumori. In realtà in quel gioco vinceva chi stava zitto, lui ha perso.» Io lo guardai male ma compresi che era l'unica scusa accettabile.
Sperando che quelle scuse le bastassero la prendemmo in braccio per farla dormire insieme a noi. Prima di addormentarci mio marito mi palpò un ultima volta il sedere. Avvampai per l'avvenimento improvviso.
Con il tempo imparammo a stare più attenti.
David e Matthew avevano quasi finito le scuole superiori ed erano nella fase adolescenziale. Avevano ormai sedici anni. Erano cambiati tantissimo: avevano un accenno di barba e acne; in più la loro voce stava cambiando. Sapendo che quella era una delicata fase di passaggio li avevo avvertiti di non fumare, di non bere alcol e soprattutto se volevano provare dei rapporti sessuali dovevano usare le protezioni. Su quell'argomento Crowley era stato molto ferreo avendo visto morire di AIDS il suo migliore amico.
Andavano spesso in discoteca la notte, il sabato, e gli altri giorni studiavano. Matthew in particolare aveva la testa fra le nuvole e avevo compreso che si era innamorato. Mi aveva fatto conoscere la sua ragazza ed era bellissima: aveva molti tatuaggi sulle braccia, corti capelli biondi ed era snella. I suoi occhi erano celesti come il cielo più pulito. Di carattere era molto estroversa e amava parlare di tutto.
Invece David non ne aveva nessuna anche se avevo notato, nel tempo, che guardava con sguardo innamorato Renesmee. Quando uscivano in discoteca non ballavano ma stavano sempre in disparte a parlare o a bere bibite analcoliche.
Renesmee allo stesso modo dei due ragazzi era diventata una bellissima donna: aveva lunghi capelli neri che le arrivavano alle spalle, aveva sviluppato il seno e amava truccarsi. Quando le erano arrivate le mestruazioni ci erano premurati di prendere tutti gli assorbenti che le sarebbero serviti. Come segno Ariete era incredibilmente testarda, timida e amava la perfezione. Era molto indipendente e usciva spesso con le sue amiche e David. Erano molto legati e innamorati.
Visto che loro erano sempre fuori casa Crowley stava sempre con Lily aiutandola in tutto.
Un giorno qualunque di settembre scoprimmo un particolare di Lily: il suo potere di viaggiare nel tempo.
Ero nella mia biblioteca quando il mio sesto senso si attivò. Sapevo che la mia bambina era in pericolo e tornai a casa in anticipo. Appena arrivato Crowley mi guardò confuso.
«Perché sei tornato a casa in anticipo, angelo?»
«Lily, come sta? Sta bene, vero?» domandai molto preoccupato.
«Certo che sta bene. È in camera sua a studiare, anche se ora si starà riposando.» Affermò tranquillamente.
Io, per sicurezza, andai a controllare e non la vidi.
«Crowley, Lily non c'è!» lo avvisai con il panico nella voce.
Subito il volto di Crowley si rabbuiò.
«Com'è possibile? Fino a qualche ora fa era qui! La finestra è chiusa quindi non può essere volata via.»
La cercammo in tutte le stanze ma non la trovammo.
Avevo paura che le potesse essere successo qualcosa e iniziai a piangere.
«Siamo veramente dei pessimi genitori. La mia bambina può trovarsi da qualsiasi parte ed è forse anche molto impaurita»
«Angelo, calmati, ok? Non può essere andata così lontano» mi rassicurò anche se avvertii il panico nella sua voce.
All'improvviso sentimmo bussare alla porta e corsi ad aprire sperando che fosse nostra figlia e invece ci trovammo Renesmee.
«Renesmee, cosa ci fai qui?»
Aveva uno sguardo perso come se stesse cercando di ricordare qualcosa.
«Ero a casa mia quando nella mia mente sono arrivati dei piccoli flash. Quando la vostra bambina è nata,ma soprattutto quando l'ho vista nei tuoi ricordi, qualcosa mi diceva che io l'avevo già vista da qualche parte... Adesso mi ricordo! L'avevo incontrata per la primissima volta in Egitto nel 52 a. C.!»
Io non riuscii a capire.
Com'era possibile ciò? Lei è nata dieci anni fa, non può essere vissuta all'epoca della regina Cleopatra!
Non riuscii a terminare il mio pensiero quando un violento flash mi colpì alla testa facendomi abbassare.
«Angelo, tutto bene?» domandò preoccupato Crowley.
«Anch'io ho avuto un brevissimo ricordo! Ma com'è possibile che l'abbiamo già incontrata?» chiesi stupefatto.
«Credo che la vostra bambina possa viaggiare nel tempo» ci rivelò Renesmee.
Proprio mentre stavamo parlando sentimmo una voce che ci chiamava.
La piccola Lily era riapparsa e noi l'abbracciammo sollevati.
«Meno male che stai bene, ci hai fatto preoccupare tantissimo! Ma come sei riuscita a tornare indietro nel tempo?» le chiesi curioso.«Non ne ho idea. È stato tutto improvviso. Stavo studiando quando mi sono ritrovata nell'Egitto del 52 A.C. Vi ho incontrato e ho incontrato anche Gabriele. Forse potrei sapere chi sono i genitori di Louis.» Ci spiegò raccontandoci tutto con gli occhi che le brillavano.
Ci parlò dei particolari che aveva notato e che l'avevano spinta a credere che fosse la figlia di Gabriele e Balzebuub. Erano gli stessi che avevo notato anch'io ma dovevamo aspettare il momento opportuno per chiederlo alla diretta interessata.
Non sapevo che presto tutte le nostre certezze sull'universo sarebbero crollate e che il mio desiderio più grande si sarebbe realizzato.
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