Capitolo 3 - il principe eriditario

Silenzio.

Per quanto quel silenzio fosse soffocante ne avevo bisogno.

Mi trovavo all'interno di una foresta, riuscivo a sentire i canti degli uccellini, il fluscio delle foglie ed il vento che come una madre mi accarezzava i capelli, ed in mezzo alla foresta c'era un lago, ed io ero lì, in mezzo a quelle acque così limpide, volevo che il mio cuore diventasse limpido come quelle acque, ma sapevo che era impossibile, avevo tolto fin troppe vite.

Ero in quel luogo per meditare, dove potevo calmarmi, in quei giorni avevo iniziato a sentire che qualcosa dentro di me si era mosso, ero irrequieto.

Un rumore fuori dal comune attira la mia attenzione, qualcosa che spezza l'armonia di quel luogo.

Lentamente poggio le mani nel manico della mia spada.

Sento dei passi avvicinarsi, nonostante abbia gli occhi chiusi capisco immediatamente di chi si tratta.

"Jiji che ci fai qui ?"

Silenzio.

Posso sentire solo il rumore del suo respiro.

Fin da quando ero piccola avevo avuto un udito innaturale, riuscivo a sentire tutto anche i più piccoli movimenti ed anche la mia vista era molto acuta.

" scusa se ti disturbo " mi dice nervosa, era sempre così quando mi disturbava nella mia meditazione, sembrava aver paura.

Apro gli occhi mentre un leggero sorriso compare nel mio volto, il luogo bellissimo in cui mi trovavo sparisce e viene sostituito dalle mura vecchie e rovinate della mia casa.

"Non preocuparti "le dico, la mia amica mi sorride avvicinandosi a me.

" ti ricordi che giorno é oggi, vero? "

Inarco un sopracciglio senza capire.

Jiji mi prende sottobraccio mentre si avvia verso un luogo a me sconosciuto.

" dove stiamo andando?"

" dimmi che non sei seria"

Scuote la testa come per dirmi che non capisco nulla.

" abbiamo le selezioni alla dimora del principe eriditario, ti ricordi Che me lo avevi promesso?"

Annuisco.

In quei ultimi giorni non avevo avuto tempo di pensarci, troppo attenta a non perdere il controllo delle mie azioni e per controllarmi mi ero rinchiusa in casa senza mai mettere il piede fuori, succedeva sempre così quando si avvicinava la luna piena.

Avevo sempre la sensazione che qualcosa dentro di me lotasse per uscire, mia madre mi diceva che avevo un potere talmente tanto grande in me che rischiava di distruggermi.

Sospiro e mi lascio trascinare da Jiji.

Poco dopo mi ritrovo circondata da ragazze truccate che si sono fatte belle per l'occasione, solo in quel momento mi accorgo del trucco di Jinji e del vestito bianco che risalta la sua figura esile e magra, ha applicato solo un leggero rossetto nelle labbra che risalta la sua pelle bianca.

" per quale motivo ti sei conciata in quel modo? "

Le sue guance si tingono di rosso e abbassa la testa imbarazzata.

"Forse ho una possibilità con il principe, magari guardandomi si innamorerà di me "

La fisso sorpresa era per questo che molte ragazze si erano vestite in quel modo, lo trovavo ridicolo.
Molte di loro provenivano da famiglie modeste, quindi qualora il principe avesse voluto sposare una di loro sarebbe diventa una concubina, e di conseguenza sarebbero state degli oggetti, neanche i loro figli avrebbero avuto diritti all'eredità.
Non capivo come molte di loro potessero aspirare a questo.

Non dico nulla a jiji e mi limito a guardare nel vuoto.

Mi rendo conto di essere fuori luogo, non avevo prestato molto attenzione al mio abbigliamento, mi ero vestita con vestiti maschili e nella mia cintura portavo la mia spada, da cui non mi sarei mai separata.

Mi guardo in giro, ci troviamo nel giardino della dimora che è più grande di quanto mi aspettassi, dall'altro lato si trovano dei soldati intenti ad allenarsi, vorrei correre da loro ed allenarmi, ma jiji mi trascina con il gruppo di ragazze.

C'è un piccolo luogo nel giardino dove è stato posto tutto il necessario per ricamare, mi giro verso la mia amica sbuffando.

" non so ricamare sappilo " le dico.

" non preocuparti improviserai, tanto sai come usare un ago no?" la guardo di nuovo sbuffando, spero stia scherzando.

Quando ero al mio villaggio il ricamo era il mio incubo peggiore, facevo fatica anche ad infilare il filo nell'ago, li odio, l'unica cosa che ho imparato a fare con esse è l'agopuntura riesco a curare le persone attraverso essa, spesso anche ad avelenare.

"Vale anche avelenare le persone? " jiji inarca le sopraciglie.

Tenevo sempre nella mia cintura molti aghi avvelenati, per le emergenze, un altro mio hobby era quello di creare veleni, immergevo i miei aghi in essi.

" si utilizzano gli aghi no? " la mia amica rotea gli occhi.

"E chi voresti avvelenare? " questa era la vera domanda.

Subito mi venne alla mente Bon-Wha, Quando quest'ultimo mi aveva lasciato ho continuato a odiarlo, ma la sola idea di fargli del male mi destabilizza, forse nonostante tutto sono ancora legata a lui.

" non saprei " le dico pasandomi le mani tra i capelli.

Jiji mi guarda, sembra dispiaciuta per qualcosa che io non capisco.

Qualche minuto dopo io ed jiji prendiamo posto, fisso le cose che si trovano sul tavolino sospirando per l'ennesima volta in una giornata.

Prendo il filo ed assotiglio gli occhi e tento di far entrare il filo nell'ago, impresa alquanto difficile per una come me.

All'improvviso la testa incomincia a girare l'ago mi cade dalle mani ed incomincio a sentire voci che provengono d'appertutto.

"Dovresti provarci"

....

" devi colpire a sinistra"

....

"Sei solo un maledetto str*nzo"

.....

"Ho conosciuto una ragazza e...."

.....

"Signore quanto costano? "

.....

Le voci aumentano velocità fino a diventare qualcosa di incomprensibile.

La testa mi sta per scoppiare, mi copro le orecchie ma continuo a sentire tutte quelle voci, il mio cuore inizia a battere fortissimo come se volesse uscirmi fuori dal petto, sbatto ripetutamente le palpable provando a riacquistare il controllo delle mie azioni.
Il mio corpo incomincia a tremare, mentre le voci si sovrappongono uno dopo l'altra fino ha diventare qualcosa di incomprensibile.

"Min-Hee!" l'urlo di jiji mi fa ritornare il controllo di me, il battito del mio cuore incomincia a rallentare.

"Ti sei fatta male? " chiede la mia amica, mi guardo attorno confusa.

" quei maledetti, non sanno neanche come lanciare una freccia" giro la testa confusa e vedo che una freccia è confiscato sulla colonna di legno a pochi centimetri di distanza dalla mia guancia.

Vorrei lasciare stare ma vengo interotta da delle voci.

" vedi che non l'ho presa? Ho una mira fantastica " esclama un ragazzo a me sconosciuto, tutto contento.

" stavi quasi per colpirla "

"Ma non l'ho fatto " il ragazzo scoppia a ridere, mentre io stringo per la rabbia la spada.

Mi hanno usata come bersaglio.

E questa consapevolezza mi infastidisce, mi alzo e mi avvio verso di loro.

Il ragazzo che ha parlato ha i capelli neri come la pece, lunghissimi, il viso che sembra quello di un bambino.

" cosa hai detto? "

"Non capisco "

Mi dice fingendo di non aver capito.

Tento di calmarmi.

" mi hai quasi uccisa ne sei consapevole? "

" Min-Hee.....ascolta..."

" JIJI NON ORA! " urlo, stringo forte il bordo del mio vestito, per riuscire a calmarmi.

" Non l'ho fatto di mia volontà " sta ridendo.

Di nuovo.

Sono tentata di picchiarlo, non per un motive vero e proprio ma in quel momento ho bisogno di uno sfogo, così mi avvicino minacciosa a lui ma vengo distratta da un uomo che si fa spazio fra la gente e nel suo passaggio tutti si inchinano.

È bello, devo ammetterlo, ha i capelli neri, la pelle bianca come il latte, indossa una maschera che gli copre metà volto, ha un andamento sicuro e lento, evita di guardare negli occhi tutti e cammina a testa alta.

" cosa sta succedendo qui? " la sua voce è calma quasi come se stesse raccontando una fiaba per bambini.
Vorrei guardarlo meglio ma vengo invasa da una serie di senzazione.

Improvvisamente ho freddo, Sembra che la temperatura si sia abassata, Incomincio a tremare, Il mondo sembra girare, incominciò a fare fatica a stare in piedi, le mie gambe sono deboli, non riesco a reggermi in piedi.

" Min-Hee stai bene? Cavolo sei gelata! " la sua voce mi arriva lontano.

"Jiji...." non mi reggo in piedi e cado a terra,sento qualcuno prendermi prima che abbia il tempo di cadere, ha un buon profumo.

L'urlo della mia amica mi arriva lontana, nonostante veda tutto sfumato mi sembra di riconoscere il suo volto.

"Bon-wa" allungo la mano per toccarlo e lui me lo stringe, un leggero sorriso compare nel mio volto prima che perda completamente coscienza.

Angolo me.

Ciao a tutti come state? Finalmente il principe e min-Hee si sono incontrati.
In realtà la storia sta prendendo una svolta innaspettata non doveva andare così, l'avevo immaginata diversamente sembra che min-hee e gli altri stiano prendendo vita da soli senza il mio controllo.

E mi piace😂.

Cmq alla prossima.

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