10. Il Matrimonio di Anastasia

Oggi mia sorella si sposa e ovviamente, mia madre passa il tempo a ricordarmi che lei si sposa ed io non ho concluso niente. Anastasia non sa come fermarla, mentre io mi sono rassegnata. Matteo intanto ride di gusto vedendo le mie smorfie di fronte alle battutine fuori luogo di mio padre, che dal suo canto ripete tutto ciò che dice mia madre.

Anastasia:-Tranquilla Francesca, vedrai che la smetterà prima o poi, devi solo zittirla dandole quello che vuole- dice mentre la aiuto a sistemare il velo.

Io:-Anastasia non è facile come sembra, è già tanto che abbia portato Matteo con me, non voglio darle troppe soddisfazioni- dico provocandole una risata.

Anastasia:-Ma che dici! Fregatene della sua opinione, per una volta e faccelo un pensierino su Matteo, che un bocconcino così se lo rubano in un batter d'occhio!- esclama sedendosi sul letto per mettersi le decolté bianche.

Io:-Anastasia! Ma ti sembrano cose da dire a due ore dal tuo matrimonio?- le chiedo fingendomi sconvolta, seguendola in una grossa risata

Anastasia:-Oh ma zitta, se non ci fosse Marco un pensierino ce lo farei anche io- ammette sistemandosi la gonna.

Io:-Tieniti Marco tu, che io oggi sono impegnata a tenere d'occhio Matteo... Non vorrei brutte sorprese- ammetto, infilando anche io le scarpe, che avevo precedentemente tolto per comodità.

Dopo due ore, io, Anastasia, quella matta di mia madre e le amiche di mia sorella, stiamo uscendo di casa, consapevolissime di essere in ritardo.

Mamma:-Tranquilla Anastasia, non saranno certo dieci minuti di ritardo a fargli cambiare idea, puoi stare calma... L'unica che deve affrettarsi è tua sorella, che non ha ancora concluso niente- dice mentre tiene lo strascico di mia sorella, senza risparmiarsi una frecciatina avvelenata.

La ignoro, salendo sulla mia macchina, dove un Matteo annoiato mi aspetta già da un po'.

Io:-Scusami, ma è consuetudine che la sposa sia in ritardo- mi giustifico, mettendo la cintura stando attenta a non sgualcire il vestito.

Matteo:-Tu non sei la sposa- rimbecca lui, accendendo il motore.

Io:-Sembri mia madre- gli dico a denti stretti

Matteo:-Considerando il trattamento che riservi a tua madre, dovrei prenderlo come un insulto, o no?- dice in tono calmo

Io:-Io non tratto male mia madre, tu lo sai fin troppo bene- gli rispondo secca, cercando di evitare un litigio.

Matteo:-Dalle qualche soddisfazione, fatti vedere felice oggi, mostrale che la tua vita non è incompleta come pensa- dice per poi parcheggiare fuori dalla chiesa.

Non gli rispondo, scendendo dalla macchina in tempo per vedere mia sorella aprire lo sportello della macchina sportiva appartenente al fratello di Marco. Accorro subito per aiutarla a tirare fuori lo strascico senza sporcarlo o romperlo, mentre con la coda dell'occhio vedo mia madre dirigersi verso Matteo.

Chissà che avrà in mente, penso scacciando subito il pensiero dalla testa.

Da questo momento in poi, la cerimonia si svolge parecchio velocemente, qualche battuta del prete e le promesse degli sposi, il fatidico sì e tutti fuori a fare le foto. Foto di gruppo, foto di famiglia, foto con gli invitati e... Le foto di coppia. Ebbene sì, l'ultima trovata di mia madre è stata proprio questa.

La mia genitrice mi spinge letteralmente davanti al fotografo, un buffo trentenne con dei baffi particolari, che non appena vede Matteo accanto a me, fa un sorrisetto strano e scatta la foto. Spero di non aver fatto una qualche smorfia, visto che questa foto andrà nell'album di famiglia e verrà vista da tutte le successive generazioni.

Una volta finito l'incubo, si va tutti a pranzo, dove purtroppo o per fortuna, io e Matteo siamo al tavolo degli sposi. L'unico lato negativo della cosa, ovviamente, è la presenza di mia madre, che mi fissa soddisfatta, quando mi vede accanto a Matteo.

Io:-Congratulazioni ragazzi, ancora non ci credo che vi siete veramente sposati!- esclamo abbracciando mia sorella, tutta fasciata dall'abito in raso bianco.

Marco:-Sinceramente avevo paura cambiasse idea all'ultimo- dice imbarazzato, passandosi una mano sulla fronte.

Anastasia:-Non lo avrei mai fatto, avevo paura piuttosto che tu e Mario ne combinaste una delle vostre- dice dopo aver sciolto il nostro abbraccio, facendo ridere Mario, l'amico storico dello sposo

Mario:-Ti giuro che ho provato a non fargli fare questa stupidaggine, ma è stato irremovibile- dice facendo spallucce

Io:-Almeno non sono l'unica a considerare il matrimonio una stupidaggine- dico sorridendo, poggiando la schiena sulla sedia rivestita di stoffa

Mario:-Il matrimonio... e l'amore- mi corregge, alzando una mano per battermi il cinque.

Dopo le tre abbondanti ore a base di risate, frecciatine di mia madre e cibo italiano degno di questo nome, ci spostiamo nel giardino della villa in cui è stato servito il pranzo, dove mangiamo la torta.

Forchettata dopo forchettata, finisco la mia fetta di torta nell'esatto momento in cui Matteo sta prendendo la forchetta. Rido sentendomi un'ingorda, confermando la mia sensazione quando mi rendo conto di desiderare anche la sua fetta.

Matteo:-Ne vuoi un po'?- chiede osservandomi attentamente. Scuoto la testa, cercando di non sembrare un'animale che non mangia da giorni.

Matteo:-Avanti, puoi mangiarla- dice facendo roteare in aria la forchetta con sopra un boccone di torta.

Dopo qualche secondo, mi lascio "convincere" e metto in bocca la forchettata di torta, gustandone il sapore. Trattengo un mugugno quando il sapore della fragola inonda la mia bocca e gli sorrido, mentre lui torna a mangiare. Lo osservo mentre mangia, ancora una volta, la mascella rilassata, le sue labbra che si posano sulla forchetta e...

X:-Smettila di mangiarlo con gli occhi, finirai per consumarlo- dice qualcuno dietro di me. Quando mi giro vedo Alessia, un'amica di vecchia data.

Io:-Alessia!- esclamo alzandomi di colpo dalla sedia da giardino bianca, posta in un angolo del gazebo.

Alessia:-Francesca!- esclama abbracciandomi.

Io:-Vedo che sei cresciuta molto bene!- esclamo allontanandomi per squadrarla da capo a piedi. I corti capelli scuri hanno lasciato spazio ad una lunga chioma bionda e le forme quasi totalmente inesistenti di cinque anni fa, si sono trasformate facendo diventare la ragazza di fronte a me, quasi una modella.

Alessia:-Ma sei seria? Queste tette non vogliono saperne di crescere!- esclama strizzandole teatralmente, per poi scoppiare a ridere con me

Io:-Non che le mie siano molto più grandi- la consolo, abbassando lo sguardo verso la scollatura del mio vestitino azzurro.

Alessia:-Ma ti sono bastate per conquistare quel bel tipetto- bisbiglia vicino al mio orecchio, per non farsi sentire.

Io:-Matteo- dico per attirare la sua attenzione. Lui si gira, sorride ad Alessia e, dopo essersi passato il tovagliolo sulle labbra, si alza mettendosi al mio fianco.

Matteo:-Eccomi- dice soltanto, posando la sua mano sul mio fianco.

Io:-Matteo, lei è Alessia, Alessia, questo è Matteo- dico per presentarli. Lui le stringe la mano e subito dopo, si crea un silenzio quasi imbarazzante.

Alessia:-Stasera c'è il ballo in maschera, avete già preso le vostre maschere?- dice improvvisamente, interrompendo il momento imbarazzante

Dopo aver scosso la testa, ci dirigiamo dal lato opposto del gazebo bianco.

***

Parte un lento, Matteo subito mi porge la mano, che prontamente afferro ammirandolo nel suo aspetto così perfetto anche dopo dieci ore di festeggiamenti. La maschera nera sul viso gli dona un'aria misteriosa e sensuale.

Matteo:-Alla fine non è andata così male- sussurra vicino al mio orecchio per non farsi sentire da nessun altro

Io:-Mia madre mi ha provocata tutto il giorno- dico con voce esasperata, stanca di sentire le frasi della mia genitrice

Matteo:-Vedrai che dopo stasera starà zitta- dice avvicinandomi a lui con decisione, attaccando i nostri corpi l'uno all'altro. Perdo un battito e mi distraggo, schiacciandogli un piede.

Un'espressione di dolore prende spazio sul suo volto, strizza gli occhi, fermandosi.

Io:-Oddio scusa mi sono distratta, ti ho fatto male?!- chiedo mortificata

Matteo:-Perchè vuoi uccidermi?- mi chiede con voce sofferente, andando a sedersi sulla prima sedia libera che trova.

Io lo seguo, continuando a scusarmi.

Io:-Non vuoi più ballare?- gli chiedo quando vedo che i suoi lineamenti sono rilassati, sorseggiando del vino

Matteo:-Oh, Francesca, ti farò ballare tutta la notte- esclama per poi trascinarmi sulla pista, dove molti invitati stanno ballando un tormentone estivo.

Iniziamo a ballare a tempo, ridendo per la mia goffaggine e per le sue battute stupide.

Io:-Grazie di essere venuto- gli dico durante un attimo di serietà, senza smettere di ballare.

Matteo:-Credo tu possa capire perché ci tenevo tanto, non avrei permesso a nessuno di rovinarti questa giornata, nemmeno a quella donna adorabile, Francesca- dice e scoppio a ridere, sentendo la definizione data a mia madre.

Io:-Mia madre, adorabile? Ma quanto vino hai bevuto con Marco?- chiedo continuando a ridere

Matteo:-Non essere così dura con lei, vuole solo vederti felice con qualcuno al tuo fianco- mi riprende, facendomi quasi sentire in colpa.

La parte razionale di me, parte improvvisamente per la tangente ed io, mi ritrovo a mordermi le labbra, indecisa o meno sul fare o no ciò che mi frulla nella testa. Poi decido di fregarmene di tutto e tutti. Compresa mia madre, almeno per una sera.

Con uno slancio, gli butto le braccia al collo.

Io:-E che mi veda, allora- sussurro prima di fiondarmi sulle sue labbra e baciarlo. Lui ci mette qualche secondo a realizzare, ma poi ricambia il mio bacio.

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CI HO MESSO UN SACCO, LO SO, OKAY? Ma nel periodo prima del Natale la scuola è più impegnativa del solito, poi ho conosciuto un ragazzo e non sto più tanto al computer a scrivere, scusatemiiii.

Ps. Ma quanto è bella Perfect di Ed Sheeran con Bocelli? La ascolterò fino ad odiarla, sappiatelo.

-Nenne23

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