Capitolo 3

L'estate fece quello che l'estate sa fare meglio: volare.

E la famiglia Weasley fece quello che la famiglia Weasley sa fare meglio: festeggiare.

Erano tutti orgogliosi che il loro ragazzo fosse riuscito a coronare il suo sogno e, anche se molti di loro avevano ancora delle remore sull'Ufficio Misteri, apprezzavano il coraggio di James.

Sua madre gli aveva regalato, sfruttando il suo passato nelle Holyhead Harpies, i biglietti VIP per la coppa di quidditch per lui e tutti i Maladrini. I ragazzi riuscirono a fare una breve vacanza tutti insieme in Australia, prima che le loro vite prendessero strade completamente diverse. Anche Matt riuscì a godersi l'esperienza, nonostante il famoso rifiuto verso il quidditch, aveva, infatti, potuto esplorare la flora e, soprattutto, la fauna australiana.

I ragazzi avevano passato un'intera settimana nelle sconfinate pianure Australiane, dove avevano potuto seguire la loro nazionale e, nonostante l'eliminazione dell'Inghilterra, erano riusciti a passare un po' di tempo insieme e senza troppi pensieri.

I malandrini avevano tentato di non perdere neanche un secondo di quell'estate insieme e, quindi, anche al ritorno in Inghilterra non si erano mai separati e avevano invaso a più riprese il cortile sul retro di casa Potter.

Harry aveva regalato a James per festeggiare l'ingresso nell'ufficio misteri una nuova scopa la "Starlight". E così anche il resto dell'estate era stato all'insegna del quidditch. Fred, che a settembre avrebbe iniziato a giocare come battitore, aveva potuto esercitarsi. Matt era stato colpito da così tanti bolidi da cominciare a temere che nessun incantesimo avrebbe più potuto sistemare il suo naso.

"Coda, più che in una lince avresti dovuto trasformarti in un bradipo" fu il laconico commento di Fred dopo l'ennesimo incidente.

Come i loro predecessori anche i Malandrini 2.0 erano diventati animagus ma, dopo ripetute insistenze di Harry, avevano deciso di farsi registrare. La fortuna li aveva assistiti non poco, nonostante non si possa scegliere quale animale diventare, James si era trasformato in un Cervo, Fred in un cane nero, Chris in un lupo, normale non mannaro, e Matt in una lince. James aveva tirato un enorme sospiro quando non aveva trovato nessun topo, ma una fiera lince al posto di Matt. Da qui veniva il soprannome "codanera" che consentiva di salvare il nomignolo di Peter Minus senza, però, omaggiarlo troppo.

Anche i fratelli di James erano stati coinvolti nelle lunghissime partite giocate nel giardino, dopotutto anche Albus faceva il cercatore. Lily aveva sempre apprezzato il quidditch, anche se non faceva parte della squadra di Grifondoro, ma il vero motivo per cui passava così tanto tempo con gli amici del fratello era Chris. La più giovane dei Potter aveva da anni una colossale e non troppo segreta cotta per il secchione del gruppo. Chris, d'altra parte, l'aveva sempre vista come una bambina, complici i tre anni di differenza tra i due.

Spesso si aggiungevano ai pomeriggi nel giardino dei Potter anche i due migliori amici di Al: Rose e Scorpius. Se per la famiglia, e soprattutto per nonno Arthur e zio Ron, era stato uno shock vedere Al smistato in Serpeverde, il recente fidanzamento tra Rose e Scorpius aveva quasi scatenato una guerra. La primogenita di Hermione e Ron era una ragazza testarda e determinata, neanche la paura di trasformare suo padre in un assassino era bastata a tenerla lontana da Scorpius.

"Ma deve esserci per forza anche lui?" chiese sottovoce Fred a James, una delle tante volte in cui la testa bionda di Scorpius aveva fatto capolino dal cancello.

"Dai Freddy, non è così male in fondo, facciamolo per Rose" gli rispose il cugino.

Rose era, senza dubbio, la cugina preferita di James. Con quella massa informe di capelli rossi e la pila di libri tra le braccia che non lasciava mai andare, riusciva sempre a strappare un sorriso al cugino. Oltretutto, a differenza di quel traditore di suo fratello, era stata smistata in Grifondoro.

James non provava esattamente affetto nei confronti di Scorpius, ma non avendo altra scelta, aveva finito con il farselo piacere.

E tra un bolide e l'altro l'estate era finita davvero e il primo settembre era quasi giunto, portando con sé una nuova avventura per quasi tutti loro.

"Sarà strano non vederti camminare tronfio per i corridoi" commentò Al, il 31 agosto sera durante la tipica cena Weasley di fine estate.

"Dai Al quest'anno, forse, riuscirai finalmente a catturare il boccino prima dei Grifoni" lo schernì James.

I due fratelli erano seduti uno di fronte all'altro ed erano esteticamente simili come lo erano stati Harry e James. La più grande differenza fisica presente tra i due erano gli occhi di Albus, verdi come quelli di Lily, mentre quelli di James erano color nocciola. Avevano gli stessi capelli neri ingestibili e la stessa corporatura slanciata, anche se Al superava il fratello di qualche centimetro. Se, da fuori, era facile scambiare i due fratelli per gemelli, dentro i due avevano caratteri diametralmente opposti.

James, fiero Grifondoro, aveva fatto di tutto per mettersi in mostra durante gli anni scolastici e fare scherzi assieme ad i suoi amici. Albus, che contro ogni previsione era stato smistato in Serpeverde, era molto più timido e pacato. La vera passione di Albus erano le pozioni e sognava di diventare un abile pozionista come il Severus di cui portava il nome. Al era sempre sembrato molto riservato, quasi misterioso, ma anche lui nascondeva un'anima malandrina.

Prima dell'ultima generazione di Weasley, tutti i componenti della famiglia erano sempre stati smistati in Grifondoro, quindi le decorazioni per la festa di fine estate erano tipicamente rosso-oro. I più giovani, invece, avevano rotto la tradizione ed erano stati smistati un po' ovunque, quindi anche la festa era cambiata mostrando festoni e bandierine di tutte le casate. Ogni membro della famiglia aveva una tovaglietta decorata con i colori della propria casa. O almeno ognuno dovrebbe averla.

"Albus!" tuonò James "Hai di nuovo trasfigurato la mia tovaglietta!"

"James per essere un mago maggiorenne sei parecchio frignone" commentò sarcastica Lily.

Della più piccola dei Potter si poteva dire tutto tranne che non sapesse farsi valere. Per quanto potesse sembrare un angioletto con i suoi occhioni azzurri tipici degli Weasley, aveva una lingua tagliente, che riempiva la madre di orgoglio.

James le tirò un pezzo di pane prima di provare a trasfigurare nuovamente la sua tovaglietta, fallendo.

"Albus ma che incantesimo hai usato, non riesco a rimetterla a posto" si lamentò.

"Per essere cresciuto con un metamorphus mago nei sai veramente poco di trasfigurazione" disse Teddy apparendo alle sue spalle e sistemando velocemente la tovaglietta.

L'arrivo di Teddy distolse l'attenzione di tutti dall'incantesimo fallito di James, anche se il ragazzo non rimase del tutto convinto della spiegazione.

Teddy non era mai andato a vivere dai Potter, ma aveva comunque frequentato assiduamente la loro casa, soprattutto da quando lui e Victoire aveva deciso di mettere su famiglia. Il piccolo Remus era la star della serata e la fonte di reddito di Al, che gli aveva fatto da babysitter per tutta l'estate. 

Il ragazzo era arrivato più tardi proprio a causa del neonato, aveva preferito non portarlo nel caos della famiglia Weasley e aveva dovuto aspettare che si addormentasse prima di potersi smaterializzare. 

Ted si sedette nel posto libero accanto a James e passarono il resto della serata a spettegolare, come due vecchie comari che si ritrovano dopo anni di separazione.

Infine, con un enorme torta cucinata da nonna Molly si era conclusa la serata e con essa l'estate.

Erano tutti tornati a casa chi emozionato, chi spaventato e chi indifferente per l'inizio del nuovo anno. James non avrebbe saputo definire il suo stato d'animo: aveva paura di sbagliare tutto sin dal primo giorno, era emozionato per la nuova sfida, aveva voglia di conoscere i compagni ed era pronto ad apprendere cose nuove.

Sapeva che questo genere di pensieri gli avrebbe impedito di dormire, ma, previdentemente, Al gli aveva preparato una serie di pozioni soporifere per sopravvivere alla nuova avventura.

01/09/22 Ore 8.55, Atrio del ministero della magia

L'atrio del ministero della magia era, come sempre, pieno zeppo di maghi.

Harry e Ginny avevano accompagnato gli altri due Potter al binario 9 ¾, così James si era diretto da solo verso il centro nevralgico della magia in Inghilterra. Aveva usato il camino di casa Potter per raggiungere l'atrio attraverso la metro polvere.

James era agitato, ma stava tentando in tutti i modi di non farlo trasparire. Si guardava in giro alla ricerca dei suoi futuri compagni sperando di riuscire ad incontrarli prima dell'inizio, per sembrare meno spaventato e più spavaldo.

"Signor Potter?" chiese una voce femminile.

James, girandosi, si trovò davanti una piccola donna vestita con la divisa nera del ministero.

"Sono Linda Spindle il supervisore del corso per giovani indicibili. Segua questo memo fino all'aula del corso, grazie."

E così dicendo incantò una pergamena trasformandola in un aeroplanino. James seguì la pergamena, sentendosi immensamente stupido, fino ad una stanza situata al primo piano. Stupito di non dover scendere fino al nono livello, si sedé ad un banco in seconda fila aspettando gli altri. Non era abituato ad essere in anticipo. E non era abituato a non essere circondato dai suoi amici.

La stanza assomigliava tantissimo ad una qualsiasi aula di Hogwarts, con una cattedra, tre file di banchi e sedie per una ventina di persone. L'unica differenza era la completa assenza di finestre, visto che si trovavano sottoterra. Nei veri uffici del Ministero erano presenti delle finestre incantati, ma, probabilmente, i giovani indicibili non erano considerati abbastanza importanti da permettersele. 

La prima persona ad entrare in classe fu una ragazza molto alta con dei lunghi capelli di un biondo quasi argentato. Urlava "Beauxbatons" da tutti i pori.

"Bonjour" disse con voce suadente "io sono Camille Picard e tu?"

Il giovane Potter ci mise ben più di qualche secondo a rispondere. Oh, Merlino se era bella.

"Sono James Potter." Riuscì infine a balbettare arrossendo visibilmente e dicendo addio alla possibilità di fare bella figura con lei.

"Potter!" Si sentì urlare dall'entrata.

"Godric ti prego fa che mi sia sbagliato. Chiunque ma non lei, per favore, non lei" pensò James.

Ma girandosi verso la porta, sapeva già chi si sarebbe trovato davanti.

Che i Potter abbiamo un debole per le rosse è risaputo da anni.

Che i Potter non siano molto bravi a conquistarle è risaputo da anni.

"Connely, ma che piacere" disse a denti stretti.

Eveleen Connely.

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