Capitolo 23
Dove siamo arrivati?
James Sirius Potter, il nostro futuro indicibile, stava "tranquillamente" passando il Natale alla tana (dopo un pesantissimo primo semestre a suon di lezioni teoriche ed esercitazioni), quando un cinghiale-patronus ha scomodato l'intera famiglia Weasley. In fretta e furia i nostri eroi si sono recati all'Ufficio Misteri dove hanno trovato alcuni strani androidi ad aspettarli. Questi umonoidi lanciavano incantesimi, ma erano fatti di bulloni e ingranaggi, un vero mistero anche per l'Indicibile capo Jennifer Watson. Sul campo James ed Eevee (l'ex fidanzata di JSP che sa leggere nel pensiero) insieme ad Albus e Margaret Zabini (acerrima amica di JSP ora fidanzata di ASP con estrema gioia del fratello) sono riusciti a penetrare le difese degli androidi. I due fratelli Potter si trovano a litigare nella stanza del tempo perchè JSP è convinto che il padre di Margaret sia il ladro della famossima ultima giratempo. Vengono sorpresi da due figure mascherate che li pietrificano, non prima però di essersi presi a pugni.
1° febbraio 2023, Ministero della Magia
Una sola sensazione James odiava più della solitudine: l'inutilità.
Era un ragazzo dinamico, aveva sempre bisogno di uno scopo e una missione, ma, nonostante tutti i suoi sforzi, durante le vacanze di Natale si era trovato costretto ad aspettare.
Quando quel primo di Febbraio aveva finalmente rimesso piede al Ministero della Magia si era sentito rinascere. Come un orso appena risvegliato dal letargo dopo un lungo inverno, così il giovane Indicibile camminava soddisfatto per l'atrio.
Un lieve venticello spazzava l'entrata del Ministero della Magia e James si sentiva rinvigorito da quella brezza, come se l'intero mondo gli stesse ridando il benvenuto tra i vivi. Si era sentito forzatamente bloccato durante gli ultimi mesi e, finalmente, quell'immensa attesa stava per finire.
Gli era mancato tutto di quel posto, dall'atrio pieno di persone, alle finestre magiche che mostravano paesaggi impossibili, fino agli impiegati indaffarati che discutevano delle più strane faccende mentre venivano seguiti da pile di fogli volanti.
Era così felice quella mattina che si attardò un secondo di troppo nel camino, godendosi la vista e l'aria frizzante. Venne brutalmente riscosso dai suoi sogni ad occhi aperti da un auror in arrivo che lo investì senza troppe cerimonie. Le sonore proteste del mago lo convinsero che era arrivato il momento di lasciare quel nido confortevole e avviarsi verso l'Ufficio Misteri.
Attraversò l'atrio in silenzio, godendosi ogni piccolo istante di quella passeggiata verso gli enormi ascensori. Per la terza volta in pochi mesi si stava dirigendo nel luogo dei suoi sogni. L'unica comunicazione che aveva ricevuto durante le vacanze dall'Ufficio Misteri era quella di farsi trovare il primo di febbraio al nono livello.
All'uscita dell'ascensore trovò la professoressa Watson e buona parte della classe ad aspettarlo. Non aveva più rivisto la donna da quel catastrofico Natale di cui il suo naso e il suo onore portavano ancora le cicatrici. La donna non era cambiata di una virgola, gli stessi assurdi capelli colorati e il portamento di un pinguino che mal celavano il suo pugno di ferro.
Anche per i compagni non sembrava essere cambiato molto, e, dal vociare intorno a lui, James dedusse di non essere l'unico emozionato dal rientro. Per molti dei suoi compagni, quella era la prima occasione per vedere il famosissimo Ufficio Misteri. Alcuni non sapevano neanche che aspetto avesse il luogo e sentì Roger raccontare a Bran di un fantomatico drago che li attendeva all'entrata.
Cercò a stento di trattenere una risata, gli sembrava di essere tornato bambino, quando cercava in tutti i modi di convincere Albus che lo smistamento consistesse in una prova di coraggio con tanto di grifoni da cavalcare.
«Sei veramente sadico», commentò Eveleen sistemandosi alla sua sinistra, in ritardo come al solito.
«Ciao anche a te», la prese in giro in lui.
Durante le vacanze di Natale i due ragazzi si erano visti spesso ed era evidente che ormai dietro alle schermaglie ci fosse tutto tranne che odio.
«Buongiorno ragazzi, ben tornati!» Esclamò pimpante la professoressa. «Come sapete, oggi vi guiderò all'interno dell'Ufficio Misteri e vi spiegherò come sarà organizzato questo secondo semestre. Ora, seguitemi e cercate di memorizzare la strada.»
Il chiacchiericcio, che era diminuito durante il discorso della Watson, ricominciò prepotente durante il tragitto. Le parole finali della professoressa erano una battuta, per quanto l'Ufficio Misteri fosse un luogo strano, la strada verso di esso era un semplice corridoio nero in fondo al quale li aspettava una porta dello stesso colore.
James si stupì di trovarla di nuovo in piedi, pochi mesi prima, infatti, era stata distrutta durante l'incursione Natalizia. Quella stessa porta che per anni aveva tormentato i sogni di Harry. James aveva cercato più volte di aprire quel discorso con il padre, ma l'uomo si era di nuovo rinchiuso a riccio impedendo al primogenito di vedere le sue debolezze.
«Quando si sentirà pronto, si aprirà con te», gli sussurrò Eveleen, dandogli un buffetto sulla mano.
Il rapporto tra i due era tornato come ai tempi di Hogwarts, riuscivano addirittura a parlarsi senza litigare. James si era, finalmente, arreso al potere della ragazza e lasciava che lei vagasse nella sua mente senza farsi troppi problemi. Eveleen, in cambio, gli aveva insegnato un altro paio di tecniche per difendersi, così quando lui ne aveva davvero bisogno, poteva avere la sua privacy.
«Eccoci arrivati», disse la professoressa fermandosi di fronte all'entrata. «Sappiate che l'unico modo per accedere all'Ufficio Misteri è attraverso questa porta. Se siete autorizzati, vi basterà poggiare una mano su di essa per vederla scomparire. Se non siete autorizzati, e non avete una zia da seguire, vedete di stare alla larga dal nono livello!»
L'ultima velata accusa era riferita ad una precedente incursione di James ed Eveleen, conclusa con una profezia nella sala apposita e la promessa, già più volte tradita, di tenersi alla larga dalle indagini.
La professoressa si fece poi da parte, per lasciare ai ragazzi la possibilità di entrare e osservare meglio la stanza. La sala era tornata al suo antico splendore, era impossibile trovare alcuna traccia lasciata dalla battaglia. Una serie di porte era sistemata in cerchio e tra di esse dei candelabri risplendevano, quel giorno senza nessuno strano androide a fare la guardia.
Le reazioni dei giovani Indicibili non si fecero attendere, suoni di meraviglia e urletti riempirono velocemente la stanza. Anche Mark, solitamente così composto, si lasciò sfuggire un piccolo verso di sorpresa quando le porte cominciarono a girare.
«Come facciamo ad uscire ora?» Chiese preoccupato Roger, dimostrando il suo solito acume.
«Siamo intrappolati qui per sempre, Signor Davis», lo schernì la professoressa. «Ora vedete questa sala restaurata, ma poco più di un mese fa era completamente distrutta. La notte di Natale c'è stato un attacco da parte di due figure misteriose che, però, non hanno portato via niente.»
Mentre la Watson raccontava alla classe gli eventi di quella nottata assurda, James ripercorse mentalmente gli eventi che le erano succeduti. Qualche minuto dopo la sparizione delle due figure in nero, suo padre e zia Hermione avevano fatto irruzione nella Sala del Tempo. Entrambi si erano spaventati moltissimo notando i due fratelli Potter al centro della stanza e una pozza di sangue ai piedi del più grande dei due.
Il ministro aveva sciolto l'incantesimo che legava i ragazzi e aveva chiesto loro spiegazioni. Albus si era affrettato a raccontare l'incontro con le figure, definendo il suo pugno al fratello come una mera incomprensione. James aveva tentato di spiegare la sua teoria su Blaise ad Harry cercando di fargli capire che sapeva tutto sull'ultima Giratempo, ma l'incantesimo di Mutismo Selettivo imposto ai futuri indicibili gli aveva impedito di esser chiaro e il padre non aveva fatto altro che ripetere che Zabini era ad Azkaban da vent'anni.
Tornati a casa, Ginny aveva messo entrambi i figli in punizione, Al per essere scappato e per aver tirato un pugno al fratello e James per aver rischiato la sua vita inutilmente. I due non si erano più rivolti la parola fino al ritorno del minore ad Hogwarts ed ancora vigeva il silenzio stampa.
In compenso quella nottata aveva creato un'occasione per coinvolgere Eveleen nel tentativo di risolvere il mistero dietro al Blackout Magico. Loro due e gli altri Malandrini avevano cominciato ad utilizzare la tana come covo segreto, l'unico luogo in cui James poteva mettere piede senza che la madre si arrabbiasse.
I due futuri indicibili erano riusciti ad aggirare in parte l'incantesimo di Mutismo Selettivo. Non erano riusciti a condividere con i compagni come fossero giunti in possesso di queste informazioni, ma sfruttando gesti e risposte vaghe erano riusciti a comunicare loro che dovevano indagare su una Giratempo rimasta e Blaise Zabini.
Erano sicuri che tutto fosse collegato: i problemi con gli incantesimi durante l'estate, il buco nero scomparso, il blackout magico, l'incidente di Fred, la profezia, la minaccia dell'augerey, l'attacco al ministero e l'ultima Giratempo. Per James il colpevole era chiaro e lampante, era sicuro che dietro a tutto ci fosse Blaise Zabini. Il resto del gruppo ci andava molto più cauto, Fred si schierava dalla parte di James per partito preso, Chris ed Eveleen erano certi che il padre di Margaret non avesse nulla a che fare con tutto questo, mentre Matt aveva ventilato la teoria che potessero essere dei suoi emissari o seguaci.
Era passato più di un mese, ma non avevano ottenuto nuove informazioni, nonostante si fossero divisi i compiti per rendere le indagini il più capillari possibili.
James aveva di nuovo cercato informazioni nella biblioteca di Hogwarts, utilizzando Lily come tramite, visto che non aveva alcuna intenzione di parlare con il fratello. Il libro più aggiornato che avevano trovato risaliva proprio al provvedimento di Kingsley Shacklebolt che imponeva la distruzione di tutte le Giratempo rimaste dopo la prima battaglia dell'Ufficio Misteri. Era allegato un elenco delle persone che ne avevano posseduto uno e la data di restituzione. Chris ed Eveleen avevano passato la settimana seguente a controllare la veridicità del documento, indagando caso per caso ed erano giunti alla conclusione che tutte le Giratempo dichiarate fossero andate distrutte.
Fred aveva usato la sua capacità di seduttore per convincere un impiegato del ministero a spiegargli l'esatta procedura di distruzione degli oggetti magici. Aveva scoperto che veniva usato un particolare incantesimo, molto simile all'Ardemonio, che assicurava la distruzione completa di qualsiasi manufatto. Anche quello si era rivelato un vicolo cieco, era impossibile che qualche Giratempo fosse sopravvissuta alla distruzione.
Erano talmente disperati che erano ricorsi alla forma animagus di Matt, la lince era infatti l'animale più semplice da usare in un'infiltrazione. Avevano convinto il ragazzo ad intrufolarsi, in forma animale, nella magione degli Zabini. Il luogo era abbandonato da anni, ma poteva ancora essere protetto da potenti incantesimi che soltanto un piccolo felino aveva speranza di aggirare. Eveleen si era particolarmente opposta al piano, convinta che Matt sarebbe finito ad Azkban per effrazione e che James fosse paranoico.
Dall'avventura a casa di Blaise non era emerso molto, se non una quantità assurda di polvere e la sicurezza che nessuno ci mettesse più piede dall'arresto del Mangiamorte. Codanera aveva recuperato soltanto alcune carte che provavano un coinvolgimento in diversi crimini, una foto della madre di Margaret che rideva e un tabellone per freccette con appesa la foto di Harry.
L'unica prova dell'esistenza di questa fantomatica Giratempo sopravvissuta era ancora la lezione a cui James ed Eveleen avevano assistito. Eppure, i ragazzi erano convinti che le due misteriose figure avessero fatto irruzione al ministero per cercarlo.
Si erano lasciati a fine vacanze con dei compiti: James ed Eveleen avrebbero indagato all'ufficio misteri, Fred si sarebbe messo in contatto con Albus e Margaret per andare a trovare Blaise in carcere, Matt avrebbe cercato notizie sugli allevamenti di Augerey e Chris avrebbe studiato a fondo il buco nero magico creato da Keplero.
«Potter!» Sbottò la professoressa Watson riscuotendo il ragazzo dai suoi pensieri. «Ormai ti senti abbastanza un eroe da credere di non poter ascoltare le mie spiegazioni? Guarda che il percorso per diventare Indicibile potrebbe finire anche per te.»
James, mortificato, abbassò la testa. Non poteva permettersi nessun passo falso, non lo faceva più solo per il suo sogno, ma ora anche per le indagini. Aveva sulle sue spalle il futuro del mondo magico e non avrebbe permesso al suo caratteraccio di avere la meglio.
«Bene, ora che anche il signor eroe dell'Ufficio Misteri si è degnato di darci la sua attenzione posso iniziare a raccontarvi come sarà organizzato il prossimo semestre. Come stavo dicendo i primi esami sono serviti da livellatori, ora partite tutti dal medesimo punto. Da questo momento in poi non saranno più accettate scuse come: "non ho mai sentito parlare di questo incantesimo" o "non so dove trovare tal ingrediente". Da ora si fa sul serio. Questo semestre sarà dedicato all'esplorazione di alcuni settori dell'Ufficio Misteri. Non conoscerete tutto quello che viene fatto qui sotto, sapete in quanta segretezza operiamo, però vi verranno spiegate diverse branche del nostro lavoro. Non vi sarà chiesto in quale di esse volete lavorare fino alla fine del prossimo anno, perciò prendetevi tutto questo tempo per conoscere meglio le mille sfaccettature del nostro mestiere e, soprattutto, per fare buona figura con i vostri istruttori. Siete rimasti in diciotto, per questo verrete divisi in gruppi di tre persone e resterete nello stesso dipartimento per un mese intero.»
Smise un attimo di parlare per poter incantare alcune pergamene che teneva in mano. Sopra ad ogni foglio comparve un orario che, in forma di gru, volò dagli studenti che erano raccolti in circolo intorno a lei. Era impressionante la capacità della donna di tenere una classe, mentre lei parlava non volava una mosca e l'attenzione di tutti era al massimo. Forse solo la McGranitt le faceva concorrenza.
«Come trovate spiegato sulla pergamena, i dipartimenti a cui potrete accedere sono sei, i più conosciuti anche tra i non addetti ai lavori: profezie, amore, pensiero, spazio, tempo e morte. Oltre ai compiti che vi verranno assegnati dai vostri supervisori, sarete obbligati a seguire un seminario al mese tenuto da diversi illustri Indicibili. Infine, è possibile che alcuni di voi vengano scelti per partecipare a missioni sul campo, ricordate che il nostro lavoro non è soltanto conoscitivo ma anche pratico. Vi sottolineo di nuovo che i supervisori sono degli Indicibili oltre che dei professori, hanno il potere di espellervi, ma anche di darvi dei punti bonus. Fate bella figura.»
Quando la professoressa finì di parlare, il crepitio della carta srotolata riempì la stanza. Sul foglio di James c'era una piccola tabella con sei righe, una per ogni mese con scritto in stampatello il nome del dipartimento e quello dell'Indicibile di riferimento. Poco sotto erano elencati i compagni con cui avrebbe squadra e le date dei futuri seminari. Non solo avrebbe passato tutto il primo mese nel dipartimento tempo e in compagnia di Eveleen, ma il seminario di metà febbraio sarebbe stato tenuto da Saul Croaker, il più grande studioso degli incantesimi temporali.
Non appena ebbe finito di leggere la pergamena, sollevò gli occhi per cercare Eevee, ma trovò la professoressa Watason ad un palmo dal suo naso.
«Un grazie sarebbe dovuto signor Potter. So di averti detto di non indagare, ma ormai mi sembrava evidente che sia impossibile tenere te e i tuoi amici lontani da questo mistero», sussurrò in modo che solo lui potesse sentirla. «Vedi di non deludermi e di riferirmi qualsiasi dettaglio utile. Ma, soprattutto, stai lontano da edifici abbandonati e tieni tuo cugino ben distante dai miei sottoposti.»
James rimase così spiazzato da non riuscire a risponderle niente. Si erano sentiti così tanto furbi e, invece, la professoressa sapeva tutto. Non solo aveva capito che stavano indagando contro la sua volontà, ma aveva anche seguito passo passo i loro rozzi tentativi di scoprire qualcosa. James rabbrividì, quel giorno le sue possibilità di diventare Indicibile stavano diminuendo esponenzialmente.
«Ora vi farò fare un tour delle diverse stanze in cui lavorerete e conoscerete i diversi responsabili a cui siete assegnati. State in silenzio e non toccate nulla!» Abbaiò la professoressa, allontanandosi da James e avvicinandosi ad una delle porte.
Spesero il resto della mattinata all'interno dell'Ufficio Misteri. Ogni stanza fu introdotta da un coro di stupore, i ragazzi, nonostante conoscessero benissimo la bellezza che la magia poteva creare, restarono sorpresi di scoprire finalmente in cosa consistesse il loro futuro lavoro.
«Questa è la stanza delle Profezie», spiegò la Watson introducendoli in un enorme salone circolare con un soffitto altissimo pieno zeppo di scaffali contenuti piccole sfere di vetro. «Come molti di voi sanno, durante la battaglia del Ministero del 1996, i genitori di Potter e amici distrussero buona parte dei reperti contenuti in questa stanza. Quelle che vedete oggi sono delle copie delle profezie originali e le aggiunte degli ultimi venticinque anni. Vi invito a non avvicinarvi a nessuno dei fragili oggetti qui contenuti, se volete che la vostra carriera da Indicibili inizi.»
«Chissà qual è la tua», bisbigliò Eveleen mentre la professoressa introduceva alla classe il custode della Stanza.
Quella dannata profezia tormentava ancora le notti del giovane Potter. Si era ripetuto così tante volte il contenuto che, ormai, avrebbe potuto cantarla. Eppure, la comprensione di quell'enigmatico testo gli era ancora sconosciuta.
"Una grande minaccia sta per sbocciare,
Nata ai confini dell'universo,
Dove due mondi diversi e uguali si vanno a toccare,
Sperando di eliminare il diverso.
La magia è un potere in estinzione,
Lo spazio-tempo è un concetto complesso,
Per impedire la distruzione,
Devi entrare dentro di esso."
Due di quei versi pensavano ormai di averli capiti: la magia è un potere in estinzione, si riferiva al Blackout magico e ad una probabile estensione di quello; mentre lo spazio-tempo è un concetto complesso, sembrava riferirsi alla famosissima Giratempo.
Restavano troppe domande senza risposta, soprattutto riguardo l'entrare dentro lo spazio-tempo, concetto che il ragazzo non era sicuro di voler approfondire. James sperava che quel tempo nell'Ufficio Misteri gli avrebbe dato la possibilità di scoprire qualcosa di più.
Il giovane Indicibile cercò di rimanere concentrato sulle stanze che la professoressa mostrò in seguito, visto che nei mesi seguenti avrebbe dovuto lavorarci, ma i suoi pensieri continuavano a rivangare i misteri che non riusciva a risolvere. La gioia e la freschezza del mattino avevano già lasciato il posto alla solita sensazione di confusione. Aveva sempre saputo che tutta quella faccenda era complicata e quegli ultimi mesi di attesa non avevano fatto altro che aumentare i suoi dubbi. Avevano bisogno di risposte e invece continuavano a spuntare nuove domande.
Una volta finito il giro, la professoressa permise a tutti i ragazzi di conoscere i loro istruttori e di farsi spiegare con più chiarezza in che cosa sarebbe consistito il loro lavoro nel mese seguente.
James seguì Eevee e Bran, il ragazzo irlandese di Hogwarts, nella stanza del tempo. Durante il giro mattutino si erano soffermati molto poco in quell'incredibile stanza e prima che arrivasse l'istruttrice ebbero il tempo di darle un'occhiata più approfondita.
James notò con piacere che qualcuno aveva fatto sparire il suo sangue dal tappetto, ma che per il resto la stanza non era affatto cambiata. Le pareti erano piene zeppe di orologi, mentre una grossa campana di vetro occupava la parte finale della stanza. Il ticchettio era quasi assordante, sembrava di essere incastrati in un enorme pendolo.
L'indicibile che avrebbe dovuto seguirli era una donna molto piccola e rigida, sulla carta anche la responsabile dell'intero corso di tirocinanti. Non si era mai fatta vedere dai ragazzi, la Watson aveva spiegato più volte quanto Emma Candlelight fosse una strega impegnata e quanto fosse importante il suo nome tra gli indicibili.
«Buongiorno ragazzi», li accolse la donna, in piedi vicino alla campana di vetro. «Siete stati scelti per seguire il mio dipartimento durante questo mese, l'Indicibile Jennifer Watson ha insistito particolarmente affinché veniste assegnati qui. Sappiate che in questo distaccamento si lavora sodo e non saranno concessi né sconti né favoritismi. È molto improbabile che durante questo mese partecipiate a una missione sul campo, ma dovrete essere pronti in qualsiasi caso. Il Dipartimento del Tempo è caratterizzato da una forte componente teorica, per questo motivo vi verrà chiesto di leggere diversi manuali e farvi trovare preparati. Siete troppo giovani ed inesperti per mettere seriamente mano alle forme complesse di magie che trattiamo qui, per questo sarete istruiti come archivisti. Durante la prima settimana vi sarà chiesto di catalogare dei preziosi documenti storici recentemente rinvenuti in un'accademia di Manchester. Li troverete sul tavolo domani mattina, dovrete dividerli per argomento e segnarvi autore e periodo. Lunedì prossimo verrete interrogati su quanto trovato. Se avete qualsiasi domanda potrete comunicare con me incantando un promemoria, per nessun motivo dovrete entrare nel mio studio che si trova qui accanto. Sono stata chiara?»
Senza aspettare una risposta la donna abbandonò la stanza.
I tre ragazzi rimasero in silenzio per un minuto intero. L'indicibile era la persona più fredda che avessero mai incontrato. Sapevano che i tirocinanti del primo anno non venivano particolarmente presi in considerazione, ma addirittura trattati da archivisti sembrava un po' troppo.
«Comincio a credere che quello della Watson non fosse un favore, ma una punizione», disse laconica Eveleen sfogliando uno degli enormi tomi che avrebbero dovuto studiare.
James sospirò.
Sarebbe stato un lungo mese.
Lo so,
Lo so,
Sono pessima, pessimissima. Sono passati tantissimi mesi dall'ultimo aggiornamento e molti di voi mi hanno dato per dispersa. In realtà durante questo tempo ho riletto da cima a fondo indicibile capendo quanto bisogno abbia di una revisione. Mi sono però ripromessa di finire la storia prima di correggerla.
In questi mesi ho progettato tutta la trama, ho riempito la mia beta di audio e un quaderno di appunti. Questo è il primo dei capitoli che ho abbozzato e scritto negli ultimi mesi. Serviva un po' da recap di quanto è successo e come trampolino per le prossime puntate.
Vi dovevo qualcosa per cui ho creato delle aesthetic per i nostri personaggi!
Non so dirvi quando, ma Indicibile vedrà la fine.
E questa è una promessa.
Un bacio,
La vostra Pessima Corvonero
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