Capitolo 20

24/12/22, La Tana

C'erano tante attività che scaldavano il cuore di James Potter come giocare a quidditch o passare un sabato sera in compagnia dei suoi amici, ma niente avrebbe mai battuto fare i biscotti la mattina prima di Natale con nonna Molly.

La tradizione era iniziata tantissimi anni prima, quando James era un bambino pestifero e la nonna aveva ancora tutti i capelli rossi. Festeggiare Natale tutti insieme era sempre stata l'unica regola che Molly imponeva alla sua vasta discendenza. Nei giorni precedenti la festività l'intero clan si riuniva nella Tana, espansa per l'occasione. James sfruttava quelle occasioni per comandare i cugini e fare i più fantasiosi dispetti al resto dei parenti.

All'età di sette anni aveva rubato la bacchetta della sbadata zia Luna e aveva tentato di far volare via dalla cucina i piatti che la nonna stava preparando. Non solo nessuno dei manicaretti si era mosso neanche di un millimetro, ma l'intero tavolo aveva improvvisamente preso fuoco.

James era stato punito duramente dai genitori, gli era stata requisita la scopa giocattolo e lo avevano minacciato di non ricevere alcun regalo il giorno seguente.

Nonna Molly lo aveva trovato nascosto, da solo, in uno stanzino di cui nessuno si ricordava l'esistenza. Il bambino non voleva farsi vedere piangere dal resto della famiglia, per non rovinarsi la reputazione di duro.

"James" lo aveva chiamato la donna avvicinandosi "Non devi aver paura di mostrarti in lacrime davanti ai tuoi cugini, è un simbolo di forza".

Il bambino si era asciugato gli occhi e aveva guardato la nonna sconvolto.
"Forza? Solo i deboli piangono!" aveva risposto con la sua vocina stridula, ancora rotta dal pianto.

"Tutti piangono" lo aveva rimbeccato la nonna sedendosi accanto a lui.

"Il papà non piange" aveva sussurrato il bambino.

"Ho visto Harry piangere tante, troppe volte. Non per questo lo reputo un debole o ho meno fiducia in lui" gli aveva spiegato lei con tono paziente "Permettere agli altri di vedere tutto di noi, anche le nostre fragilità è molto difficile e solo le persone forti sono in grado di farlo. Adesso smetti di piangere e vieni ad aiutare la nonna a fare i biscotti".

Molly lo aveva trascinato di peso in cucina e lì gli aveva insegnato con calma come trasformare quegli ingredienti semplici nei suoi tanto decantati biscotti alla cannella. La donna giurava di non usare nessun incantesimo per prepararli, ma James era sicuro che mentisse, come era possibile che quelli della nonna fossero così i buoni e i suoi sapessero di marmo?

Negli anni la sua tecnica era migliorata e, anche se non era ancora arrivato ad eguagliare la maestra, ci stava andando incredibilmente vicino. Gli piaceva passare quel paio di ore da solo con lei, lontano dal caos della famiglia e dalle preoccupazioni. In più la nonna lo riempiva di attenzioni e, anche se ormai era un adulto a tutti gli effetti, tornare il principino di casa gli faceva sempre piacere.

"James, tesoro, mi ha detto la mamma che stai facendo un gran lavoro nel tuo corso per Indicibili. Puoi raccontarmi qualcosa o vi hanno già stregato?" chiese dopo qualche minuto di silenzio la nonna.

Aveva già spiegato più volte come funzionasse l'incantesimo di mutismo selettivo, ma Molly sperava sempre di riuscire a carpire più informazioni sulla vita del povero nipotino bistratto dal ministero ed era pronta a giocare la carta della vecchia nonna smemorata pur di raggiungere il suo intento.

"Mamma lo sai che non può dire niente!" intervenne Ginny entrando in cucina "Ha passato tutti gli esami e questo è quello che conta. Ora posso assaggiare l'impasto?"

La donna stava fissando intensamente la ciotola tra le mani di James, con uno sguardo che ricordava vagamente quello di Hagrid di fronte ad un cucciolo di drago affamato.

"Vattene via Ginny e lascia me e James in pace. Non cambi mai!" la sgridò Molly.

Non appena la madre, dopo qualche altro tentativo di furto, ebbe abbandonato la stanza, James riprese felice il suo lavoro, iniziando a stendere l'impasto per i biscotti. La nonna canticchiava contenta la nuova melensa hit di Celestina Warbeck, felice come sempre di avere tutta la famiglia riunita sotto un solo tetto.

Il futuro indicibile si provò a lasciarsi completamente trasportare dal momento, a non pensare a niente e a godersi soltanto la pace del momento, ma presto l'augurey tornò a comparire nella sua mente. Stava mettendo in pericolo anche la sua famiglia con le sue indagini?

"Terra chiama James" lo riscosse dai lugubri pensieri una voce "Da quando hai smesso di vantarti per i corridoi e sei diventato un indicibile sembri quasi una persona seria".

Il ragazzo alzò gli occhi dall'impasto, ormai completamente steso, per incrociare lo sguardo di Rose, che doveva aver fatto irruzione in cucina quando lui era distratto. La cugina preferita di James lo stava fissando con aria malandrina aspettando una sua risposta a tono che non tardò ad arrivare.

"Sono contento di aver lasciato al tuo simpaticissimo fidanzato il titolo di più grande vanesio di Hogwarts" la rimbeccò lui.

"Il mio simpaticissimo fidanzato, oltre ad essere in arrivo, è anche molto meno narcisista di te. Non è lui quello che ha trasfigurato tutti i quadri dell'ala est perché avessero il suo volto, o mi ricordo male, James?" rispose con lo stesso tono Rose.

La Grifondoro era sempre riuscita a tenergli testa e, purtroppo, aveva un'ottima memoria per l'enorme quantità di marachelle che il cugino aveva combinato negli anni ad Hogwarts.

"Cosa hai fatto tu?" urlò la nonna che finora era rimasta in silenzio ad ascoltare l'amabile scambio di battute dei nipoti "Sei proprio uguale ai gemelli quando avevano la tua età".

Mentre Molly raccontava a Rose di quella volta in cui Fred e George avevano tentato di mandare una tazza del bagno a Harry ricoverato in infermeria, James ne approfittò per finire la preparazione. Non restava che coppare l'impasto con i carinissimi stampi a forma di animali fantastici e infornarli. La presenza dell'elettrodomestico babbano era merito di nonno Arthur che ne aveva installato uno nella cucina della tana, non senza maledizione e insulti da parte della moglie. Dopo un iniziale periodo di diffidenza, Molly ci aveva preso la mano ed ora lo preferiva agli incantesimi riscaldanti.

"James vai pure a rilassarti con i tuoi cugini, ti chiamo io quando è ora di sfornare" gli disse la nonna.

Il ragazzo non aveva tantissima voglia di affrontare la moltitudine di cugini, ma per fortuna il giorno seguente lo avrebbero raggiunto i Malandrini. Era ormai tradizione che venissero a pranzo alla Tana a Natale con le rispettive famiglie. Quest'anno Chris li avrebbe raggiunti da solo, i coniugi Hawking erano troppo impegnati in uno dei loro strampalati progetti per seguirlo.

"Allora cugino hai invitato anche Eevee domani, ritorno di fiamma?" chiese con estremo tatto, tutto ereditato dal padre, Hugo, quando James fece il suo ingresso nella magicamente enorme sala della tana.

Il futuro indicibile prese posto tra il figlio di Ron e Hermione e l'enorme albero di Natale decorato con candele fluttuanti. Non poteva rivelare a tutti che Eveleen era stata invitata per indagare sul blackout, altrimenti avrebbe dovuto raccontare troppo e non ci teneva ad avere sulla coscienza la vita di sua nonna Molly.

"No, siamo solo amici. La sua famiglia ha in programma un lungo viaggio per andare a trovare una zia in Sudafrica e Eevee non può permettersi di saltare così tanti giorni del nuovo semestre. Non potevo lasciarle fare Natale da sola." Spiegò tutto d'un fiato.

Si era preparato a queste domande ed effettivamente, i Connely avevano in programma quel viaggio. L'unica piccola bugia era sulla durata, sarebbero tornati ben prima dell'inizio dei nuovi corsi.

"Si, certo" finse di credergli Rose "Come Margaret che viene qui perché al castello non era rimasto nessuno dei suoi amici".

L'atmosfera nella stanza cambiò radicalmente, Lucy strinse il braccio di Molly con troppa veemenza, Dominique passò in versione Veela arrabbiata, Albus prese a fissare intensamente il pavimento, Louis fissò sconvolto la scena chiedendosi come era capitato in quella famiglia di pazzi, Hugo fece segno a Rose di cambiare discorso e Fred si avvicinò il più velocemente possibile a James. C'era qualcosa che il giovane indicibile ignorava, qualcosa di importante.

"Hai detto Margaret?" chiese pieno di sospetto James, convinto di aver capito male.

"Non glielo avete detto?" intervenne Dominique cercando Albus con lo sguardo "Aspettavate che si trovasse Margaret davanti all'improvviso? Come credete che sarebbe finita? Chi non vorrebbe un bel duello natalizio!"

Da quel momento in poi tutti i cugini presero a parlare contemporaneamente. Presto si crearono due fazioni: da una parte Dominique, Lily, Louis, Fred e Roxanne sostenevano il diritto di James di sapere; dall'altra Louis, Molly e Lucy si schierarono con Hugo e la volontà di preservare la pace prima di tutto.

Solo quattro persone erano rimaste perfettamente in silenzio: Lily, completamente disinteressata ai litigi dei fratelli che pensava solo a quando sarebbe arrivato Chris, Rose, arrabbiata con se stessa per aver creato questa situazione, Albus, che non aveva ancora alzato gli occhi dalle sue scarpe e James, evidentemente confuso dalla situazione.

"James! I biscotti!" urlò nonna Molly dalla cucina.

"Ne parliamo dopo" sibilò il futuro indicibile al fratello.

Non riusciva a capire cosa stesse succedendo. Cosa gli stava nascondendo Al? Perché tutti sembravano essere a conoscenza della notizia tranne lui? Perchè Margaret Zabini, la sua più acerrima nemica, avrebbe passato il Natale alla Tana?

Non riuscì a prestare molta attenzione alle chiacchiere della nonna mentre estraeva i biscotti, perfettamente dorati, dal forno. Il profumo di cannella e cioccolato migliorò un pochino il suo umore, ancora poche ore, pensò, e finalmente i ragazzi saranno qui.

Non trovò traccia di Albus per tutto il pomeriggio, lui e Scorpius, arrivato da poco, dovevano essersi nascosti per sfuggire alle ire di James. Bolliva nel calderone qualcosa di più grosso di quanto il ragazzo avesse pensato all'inizio.

Provò a mettere sotto torchio tutti i cugini senza troppi risultati. Rose gli chiese scusa più volte, ma sostenne che stava ad Albus spiegargli la situazione. Fred giurò e spergiurò di sapere soltanto che Margaret sarebbe arrivata il mattino dopo come il resto del gruppo, al nome di Chris, Lily si illuminò come una lanterna. Dominique era talmente arrabbiata con il resto della famiglia da ritirarsi nella sua stanza. James decise di passare il pomeriggio giocando a scacchi con Louis, l'unico che sembrava completamente estraneo alla faccenda.

"Allora cuginastro, come hanno fatto a smistarti in Corvonero se continui a farti battere da me?" lo prese in giro James dopo l'ennesima vittoria.

"Ti lascio vincere" gli rispose piccato Louis "mi sembra che il tuo ego abbia già subito abbastanza batoste, non mi sembrava il caso di stracciarti anche a scacchi".

L'ultimogenito di Bill e Fleur aveva seguito le orme della sorella maggiore ed era stato smistato in Corvonero. Secondo James era un po' troppo sicuro di sé e una bella botta di umiltà gli avrebbe solo che giovato, ma neanche sconfiggerlo ripetutamente a scacchi sembrava bastare.

L'infinita sequela di sconfitte venne interrotta da nonna Molly che annunciava la cena. Albus non poteva scappare ancora a lungo, pensò ghignando James, nessuno sano di mente avrebbe mancato ad un pasto in famiglia. La nonna era famosa per tante cose, ma sicuramente non per la sua gentilezza con chi saltava la cena della vigilia.

Anche la sala da pranzo aveva subito lo stesso destino del salotto, ora era talmente grande da poter contenere comodamente il piano terra di casa Potter a Godric's Hallow. James adorava la Tana, tutto in quell'edificio urlava famiglia: i sempre presenti scricchiolii, l'odore di camino, le schermaglie leggere tra i nonni, la radio sempre accesa su musica del passato, la sensazione di calore che lo riempiva completamente.

A Natale, poi, la sensazione era ancora più forte. In tutte le stanze svettava almeno un albero di Natale incantato e nella sala da pranzo un intero esercito svettava intorno al tavolo. Una piccola riproduzione dell'espresso di Hogwarts volava su binari invisibili intorno agli abeti e un complicato sistema di scambi faceva intuire che nonno Arthur avesse di nuovo pasticciato con la tecnologia babbana.

Il soffitto era stato incantato per dare l'illusione che stesse nevicando, così sembrava di stare in mezzo ad una foresta e non più in casa. La tavola era stata decorata interamente di rosso ed era già colma di leccornie preparate con amore dalla nonna. Sembrava già tutto bellissimo, ma James sapeva che il pranzo del giorno seguente sarebbe stato ancora meglio, più cibo, più decorazioni, più gente. Doveva solo tenere duro poche ore senza uccidere suo fratello e poi sarebbero arrivati gli altri.

Per fortuna Fred faceva parte della famiglia, pensò, evitando però il posto che gli stava tenendo il cugino per sedersi proprio di fronte ad Albus, che sembrò improvvisamente interessato al suo piatto ed evitò lo sguardo truce del fratello.

In quel preciso momento si sentì un forte scampanellio. Una parte di lui si illuse che i due Malandrini latitanti fossero arrivati in anticipo per fare loro una sorpresa. Dal coro di espressioni tenere che si levò dalla parte del tavolo più vicina alla porta dedusse che la piccola star Remus Lupin aveva fatto il suo ingresso plateale in casa.

"Teddy! Quasi temevo non arrivassi più!" disse felice nonna Molly abbracciando il ragazzo dai capelli turchesi, mentre il piccolo veniva fatto passare di braccio in braccio verso la madre.

"Non avrei mai potuto saltare la cena della vigilia, ho troppa paura di te. Vi ho anche portato una sorpresa" commentò lui facendole l'occhiolino.

La nonna arrossì e, tutta compiaciuta, lo accompagnò a capotavola di fianco a Victoire. Il piccolo Remus era già comodamente sistemato tra le braccia della mamma, dopo essere stato spupazzato da tutti commensali. L'attenzione di James era rimasta fedelmente ancorata sul bambino e non si era accorto che il fratello si era alzato e diretto alla porta, finché un'irritante vocina non lo aveva riscosso dai suoi pensieri.

"Buongiorno famiglia Weasley, grazie ancora per avermi invitato a passare il Natale con voi. Non so se Albus vi ha informato del cambio di programma, ma l'Auror Lupin ha deciso di scortarmi qui lui stesso".

James fece un respiro profondo, poi un secondo e, infine, alzò gli occhi verso la porta. Dai movimenti delle teste di suoi cugini sembravano stessero seguendo un tesissimo incontro di quidditch, volavano veloci da Margaret Zabini in piedi sull'uscio imbiancata di neve a James Sirius Potter seduto a metà del tavolo con aria imbronciata.

"Zabini" disse soltanto il ragazzo a mo' di saluto.

"L'altro Potter" rispose con altrettanta freddezza lei.

Il saluto di James venne preso da tutti come un suo beneplacito e così la festa ripartì. Margaret e Albus si sedettero il più lontano possibili dal fratello di quest'ultimo e Fred occupò il posto rimasto vuoto.

"Ramoso" lo chiamò Felpato vedendo che a James il malumore non era evidentemente passato, nonostante il secondo giro di antipasti "Hai raccontato alla famiglia le tue prodezze edulcorate?"

"Ma allora puoi raccontarci qualcosa!" scattò Rose, arrossendo visibilmente quando il cugino la perforò con gli occhi.

Nonostante James non l'avesse ancora perdonata non poteva lasciarsi sfuggire una tale occasione per raccontare le sue prodezze. Anni prima avrebbe raccontato tutto il possibile un secondo dopo aver messo piede in casa. Si sarebbe vantato dei suoi enormi successi e avrebbe anche tentato di esagerarli. Ormai non era più quello spocchioso ragazzino, però non poteva di certo perdere l'occasione di sbattere in faccia alla Zabini che stava riuscendo ad ultimare il suo sogno, cosa che lei gli aveva augurato di fallire a più riprese.

"Non posso raccontarvi per filo e per segno quello che è successo, ma posso dirvi che ho passato tutto piuttosto bene. Per Incantesimi abbiamo avuto un normalissimo esame teorico, chiaramente di livello più elevato anche dei M.A.G.O., non me la sono cavata bene quanto Eveleen ma è andata. Mentre per Difesa Contro Le Arti Oscure siamo andati in missione" nel pronunciare quelle ultime parole non poté che lanciare un'occhiata a Margaret, chissà se sapeva che il padre di James era il diretto responsabile per l'arresto del suo.

Non aveva potuto raccontare ad Harry quella particolare missione, ma stava aspettando il momento propizio per scoprire ulteriori dettagli sull'ultima giratempo. Chissà se nel frattempo erano riusciti a recuperarla.

"Il mio libro ti è servito?" chiese lo zio Percy, seduto composto come se stesse prendendo il tè con la Madama Presidente in persona.

"Si, grazie ancora zio!" finse entusiasmo James "Il compito di trasfigurazione è andato molto bene, non posso dirvi altro, ma dobbiamo ringraziare zio Charlie per avermi istruito così bene negli anni".

L'allevatore di draghi arrossì all'improvviso, non amava particolarmente quel genere di cene a cui Molly lo costringeva a partecipare almeno una volta all'anno. L'unica parte del Natale che apprezzava davvero era quando i bambini gli si raccoglievano intorno a lui per sentire le sue storie fantastiche. James aveva sempre particolarmente amato i racconti sui draghi e lo zio era stato ben lieto di dilungarsi in dettagli.

"Cosa c'entri tu con questo libro?" chiese sospettosa Audrey, la moglie di Percy "Hai di nuovo scritto a quella Penelope, vero?"

Mentre gli zii bisticciavano, James ripensò agli esami. La Watson era sembrata sinceramente colpita quando aveva visto apparire un Ungaro Spinato e un Grugnocorto Svedese nel bel mezzo della sua aula ormai trasformata in un recinto per draghi. Nessun altro gruppo era stato così ambizioso, si erano limitati a Snasi od Occamy. Eveleen non aveva smesso un secondo di tormentarlo, perché James le aveva dato più volte della pazza quando aveva esposto loro il progetto.

Anche a Pozioni non se l'erano cavata male, certo l'intruglio non funzionava esattamente come Richard avevo pensato, però Toshiko li aveva salvati. L'idea originale era di creare una pozione che permettesse la comunicazione con il pensiero su lunghe distanze, ma si era rivelato un progetto troppo complesso o addirittura impossibile. Per fortuna la ragazza giapponese, durante gli infiniti pomeriggi di tentativi, aveva pensato come aggiustare il tiro. Le due persone che volevano comunicare dovevano aggiungere alla loro pozione due piume dello stesso esemplare di Diricawl (o dodo come lo conoscevano i babbani). Il grosso uccello era famoso per le sue abilità di smaterializzazione e le sue piume permettevano di creare un passaggio da una pozione all'altra, rendendo così possibile lo scambio di lettere attraverso il calderone. Era stato complesso recuperare gli ingredienti necessari, ma con l'aiuto di Richard e delle persone che aveva conosciuto durante gli anni in Antartide erano riusciti a cavarsela. La Boneschi aveva apprezzato la loro inventiva, ma aveva tolto loro qualche punto per la modifica in corso d'opera.

"James, posso parlarti?" lo venne a chiamare Albus dopo il tris di dolci.

Il tanto atteso momento del confronto era arrivato. Prima di seguire il fratello, James riuscì a sentire almeno tre diverse scommesse tra i parenti. Dominique puntava cinque galeoni su almeno il naso spaccato di Al, Fred dieci su una fattura orcovolante, famosa firma di Ginny, e suo padre alzava la posta a quindici se fosse uscito un po' di sangue.

Albus scortò il fratello fino allo stesso stanzino in cui James si era nascosto tanti anni prima. Il ragazzo non sapeva se il fratello maggiore era molto furbo o era solo un caso.

"Ora mi spieghi?" chiese nervoso James.

"Non so mai qual è la cosa migliore da fare in questi casi" cominciò a spiegare Albus dopo un lungo sospiro "Avrei dovuto dirtelo prima, ma non riuscivo proprio a trovare le parole. Io e Margaret abbiamo cominciato uscire dalla fine dell'anno scorso. Non è nata come una storia seria, era solo divertente avere qualcuno con cui prenderti in giro. Da quest'anno le cose hanno preso tutt'altra piega, se tu riuscissi ad andare oltre il vostro odio viscerale scopriresti che avete fin troppe cose in comune".

James si era aspettato tante cose, ma non questa. Assolutamente non questa. Suo fratello e la Zabini? Se non fosse stato sicuro che il fratello fosse uno dei migliori pozionisti di Hogwarts, avrebbe quasi pensato ad un filtro d'amore. Sapeva che finire a Serpeverde non avrebbe potuto fare che danni, però addirittura fidanzarsi con Margaret gli sembrava un po' oltre.

"Non commenterò neanche sulla tua ultima frase" disse gelido "Ma come hai potuto pensare che fosse una buona idea tenermelo segreto e poi portarla a fare Natale da noi? Per non parlare del fatto che tu possa stare con una persona del genere. Qual è il prossimo passo andare a crucciare i Babbani?"

"È esattamente per questo che non volevo dirtelo!" si alterò Albus "Sei sempre il solito puritano esagerato, lei non è così, non è mai stata così. Fai tanto il gradasso con i tuoi amichetti, la tua ragazza e il tuo bellissimo futuro lavorativo, ma non sai guardare più in là del tuo naso. Sai perché Margaret è arrivata oggi e con Teddy? Nostro fratello l'ha accompagnata a trovare suo padre ad Azkaban. E io cosa avrei dovuto fare? Dirle di passare Natale da sola, o peggio con lui?"

"Sai perché suo padre è in prigione" rispose alzando la voce James "Sai chi ce lo ha portato lì?"

"Certo che so cosa ha fatto. Ma lei non è suo padre! Come tu non sei Harry Potter! Sei solo un bambino, un pallone gonfiato, sei proprio come il nonno prima di conoscere la nonna".

"Non. Insultare. James. Potter. Davanti. A. Me" ringhiò James con il volto trasfigurato dalla rabbia "Vai a chiedere a papà la storia dietro l'arresto di Zabini Senior e poi riparliamone. Anzi non riparliamone"

James uscì dallo stanzino sbattendo la porta. Aveva bisogno di aria, di pensare.

E c'era solo una persona da cui poteva andare.















Buongiorno <3,

So di essermi fatta attendere, ma ormai mi conoscete e sapete che la costanza non so neanche cosa sia.

La buona notizia è che il capitolo 21 è già in fase di scrittura, quindi questa volta non dovrete aspettare un mese.

Ho quasi finito la prima aesthetic di Indicibile che è chiaramente dedicata a James.

Vi consiglio di seguirmi su instagram dove mi chiamo sempre readingellen per vedere in anteprima le grafiche sui personaggi di questa storia!

Non appena avrò terminato le aesthetics di tutti aggiungerò un nuovo capitolo all'inizio chiamato personaggi, anche perché molto di voi mi hanno chiesto un albero genialogico per stare dietro alle parentale.

Aspetto come sempre vostri commenti e idee, preparatevi che nel prossimo capitolo succederà qualcosa di importante.

Un bacio, 

La vostra Corvonero

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