Capitolo 16
Sabato 12/11/22
Quando quella mattina la sveglia di James trillò felice l'arrivo delle otto, James era già sveglio da un paio d'ore. Un unico pensiero riempiva la sua testa: entro poche ore avrebbe finalmente rivisto i suoi amici.
Niente poteva scalfire la gioia che stava provando, neanche la profezia ascoltata il giorno precedente. Avrebbe voluto parlare con i suoi genitori di quanto accaduto, ma l'incantesimo di mutismo selettivo gli impediva qualsiasi libertà di azione.
Cercando di tenere i pensieri il più lontano possibile dal mistero, si districò dalle coperte e si alzò. Appena sceso dal letto James controllò la pergamena del Malandrino, nessuno degli amici aveva scritto, nessuna nuova, buona nuova pensò il ragazzo.
Dopo il blackout magico avevo preso l'abitudine di guardare la pergamena tutte le mattine, temendo che ai ragazzi potesse essere successo qualcosa di male. Il giorno prima Chris aveva informato gli altri di essere arrivato sano e salvo a casa in aereo, un tempo i cugini Weasley lo avrebbero preso in giro per lo spostamento su un mezzo Babbano, ma ormai era più sicuro un trabiccolo di metallo volante che non una scopa.
Dopo una veloce doccia scese le scale diretto in cucina. Non si stupì di trovare la stanza vuota, casa Potter nel weekend era ancora più silenziosa che in settimana, i genitori di James si godevano finalmente il meritato riposo.
L'appuntamento con il resto del gruppo era fissato per le undici a casa di Chris. Fred sarebbe arrivato per l'ora di pranzo, dopo aver finito gli allenamenti, Matt aveva deciso di tornare a casa per il weekend sfruttando la presenza dell'amico in Inghilterra.
Quel weekend era conosciuto come "Nottesogno" da i tutti i maghi americani, era l'equivalente del Ringraziamento per i babbani. Il secondo fine settimana di novembre si celebrava la notte in cui Isolt Sayre, la prima maga inglese arrivata in America a bordo della Mayflower, aveva sognato il Serpecorno che le aveva permesso di creare la prima bacchetta magica oltreoceano e dare vita ad Ilvermorny.
Chris aveva spiegato tutto questo ai ragazzi un paio di settimane prima, agli studenti era permesso festeggiare con i propri parenti perché le lezioni venivano sospese. Il ragazzo aveva colto l'occasione per tornare a casa e rivedere i suoi vecchi amici.
James aveva alcune faccende da sbrigare prima di dirigersi dagli Hawking, che abitavano in una vecchia casa nei pressi di Cambridge.
Si preparò la colazione e appellò la biografia di Krum che stava finalmente per finire.
"Ciao James, come mai già in piedi?" chiese Harry entrando in pigiama nella cucina.
Le ultime settimane avevano lasciato delle tracce pesanti sul viso dell'auror, le rughe intorno agli occhi erano diventate più profonde e qualche capello grigio aveva cominciato a striare i suoi nerissimi capelli.
"È il weekend in cui Chris torna a casa, vi ho detto che starò via a dormire" spiegò il ragazzo mescolando i cornflakes nel latte.
"Kendra dovrebbe insegnare ad Hogwarts, altro che il professor Rufus" commentò Harry sedendosi di fianco al figlio sull'isola che occupava il centro della stanza.
La madre di Chris era una famosa studiosa di storia della magia, era stata allieva di Bathilda Bath in persona, prima che Voldemort la sostuituisse con Nagini.
"Così magari almeno uno di voi sarebbe riuscito a prendere il G.U.F.O in storia della magia" commentò Ginny entrando "Salutami gli Hawking e dai un bacio a Matt da parte mia."
Codanera era il Malandrino preferito di tutta la famiglia Weasley, il suo sguardo buono, la sua gentilezza e la sua goffaggine aveva conquistato tutti quanti. Tranne Roxanne, per sfortuna del ragazzo.
James salutò in fretta i genitori e salì in camera sua. Gli esami finali si stavano avvicinando e il ragazzo doveva usare ogni momento libero per studiare e tentare di mettersi in pari.
Dopo un paio d'ore di lavoro, controllò l'orologio e finalmente, si preparò per uscire. Salutò di nuovo Harry e Ginny che stavano ascoltando una partita di Qudditch svedese alla radio in salotto e attraversò la porta di ingresso.
Godric's Hollow era un quartiere incredibilmente tranquillo, popolato sia da maghi sia da babbani che convivevano senza troppi screzi. Quella mattina era evidente che l'inverno stesse arrivando, qualche famiglia, sfidando il vento gelido, si era avventurata fuori per una camminata mattutina.
James osservò i bambini stringersi nei cappotti, con i cappelli calati fin sotto le orecchie. Solitamente si smaterializzava nel cortile sul retro, più riparato da sguardi indiscreti, aveva evitato di metterci piede, però, da quella sera dopo il blackout. Troppi brutti pensieri ed emozioni erano rimasti aggrappati tra le foglie degli alberi.
Quando anche l'ultima famiglia ebbe sorpassato casa Potter, il ragazzo si guardò ancora una volta intorno e poi si smaterializzò pensando all'imponente villa degli Hawking.
Ormai erano passati due anni dal suo esame di smaterializzazione, ma ancora odiava la sensazione di essere compressi dentro ad un tubo, per fortuna, durava solo un attimo e dopo pochissimo vide la verde campagna che circondava la casa di Chris.
La villa era di proprietà della famiglia Nightingale da generazioni, si ergeva isolata in mezzo ai campi. Era enorme, soprattutto considerando che la famiglia di Chris era composta soltanto da tre persone. James si trovava in piedi sul piccolo viale che portava verso l'imponente ingresso, davanti a lui il cancello di ferro battuto era spalancato.
Una curatissima siepe delimitava il bordo della tenuta e incorniciava la via centrale, il ragazzo percorse il sentiero godendosi la vista della casa. James sapeva che agli occhi dei babbani la villa sembrava diroccata e solo un mago poteva godersi fino in fondo lo spettacolo.
La casa era composta da tre piani e da due altissime torri, poteva sembrare una normalissima villa vittoriana se non fosse stata completamente blu. Dal pavimento in legno, al tetto passando per le possenti colonne e le statue tutto era colorato con diverse gradazioni della stessa tonalità.
Sulla facciata principale disegni di usignoli e stelle si rincorrevano senza posa, animati da una magia spettacolare. Le costellazioni erano un'aggiunta recente, dovuta al matrimonio tra Kendra e Tim, la casa, infatti, cambiava in funzione dei proprietari che la abitavano.
L'usignolo era il simbolo dell'antica casata dei Nightingale, famiglia magica da generazioni che, però, si mischiava senza problemi con i babbani e per questo non era inserita nelle sacre ventotto.
James si avvicinò al porticato, blu anch'esso, cercando con gli occhi la costellazione del cane, e la sua stella preferita, Sirio, da cui proveniva il suo secondo nome.
"Sempre con la testa tra le nuvole".
Lo sguardo di James scese velocemente dalla facciata alla porta di ingresso, dove il giovane padrone di casa lo stava aspettando.
Il portone di ferro battuto, anch'esso blu, era presidiato da due colonne modellate a forma dei due capostipiti della famiglia: Perseus e Artemis. Sapeva che le due statue potevano parlare e venivano usate per controllare l'identità degli ospiti, anni prima lo avevano spaventato a tal punto da aver giurato di non mettere più piede in casa Nightingale. Gli anni e i dolci di Kendra gli avevano presto fatto cambiare idea.
James si avvicinò contento all'amico, Chris era l'unico del gruppo a sembrare già un uomo maturo con la sua espressione pacifica e saggia. Era appoggiato noncurante sul portone indossando uno dei suoi soliti maglioni beige usurati dagli anni. Il contrasto tra la casa e l'abbigliamento del ragazzo non poteva essere più netto, ma a Chris non era mai importato niente dell'apparenza.
"Come arriva Matt?" chiese James dopo averlo abbracciato ed essere riuscito a districare gli occhiali dai fili tirati del maglione dell'amico.
Chris rise del piccolo incidente, il siparietto si ripeteva ogni volta che i due amici tentavano di abbracciarsi complice l'esagerata altezza del giovane Hawking e l'anzianità dei suoi maglioni.
"È andato a prenderlo papà in macchina alla stazione di Cambridge, dovrebbero arrivare tra poco" disse Chris "Come è andato il viaggio? Pensavo venissi in moto!"
Mentre James spiegava che aveva da fare quel mattino e volare gli avrebbe portato via troppo tempo, sentirono il rombo di auto rompere la quiete della campagna inglese. Dopo qualche secondo, la macchina vintage blu di Tim fece il suo ingresso dall'enorme portone.
Sull'ala destra della casa era presente un piccolo garage creato dal padre di Chris per contenere l'unico mezzo di trasporto non magico dell'intera famiglia.
James e Chris aspettarono che i dei due nuovi arrivati parcheggiassero la macchina, stando sul portone. Dopo qualche minuto, li videro apparire all'orizzonte.
Timothy Hawking era il figlio più piccolo di Stephen, il famoso astrofisico, e Jane, la sua prima moglie. I suoi capelli erano biondi come quelli del figlio, ma ordinatamente pettinati indietro. L'uomo era un famoso ingegnere nel mondo dei babbani.
"Ciao ragazzi" disse sorridendo e scombinando i capelli al figlio, dopo aver raggiunto i due giovani sul portone.
Matt trotterellava dietro di lui, sorridente e allegro come sempre. Qualche nuova cicatrice aveva fatto capolino sul volto rotondo, lavorare con gli animali aveva le sue conseguenze.
L'ultimo arrivato abbracciò felice i due amici e poi seguirono tutti Tim all'interno.
L'ingresso della casa non era meno spettacolare dell'esterno, ancora una volta il blu la faceva da padrone. I ragazzi si trovarono in un ampio salone in fondo al quale erano ubicate due scale che portavano ai piani superiori. Numerosi arazzi e dipinti erano appesi alle pareti, tutti i parenti di Chris salutarono dalle loro cornici mentre il piccolo gruppo attraversava la stanza diretto verso il salone che si trovava alla destra.
"Avete fatto buon viaggio? So che in questo periodo la magia sta facendo un po' le bizze" chiese Tim mentre il gruppo attraversava l'atrio.
"Tutto bene signor Hawking, la materializzazione ha funzionato perfettamente" disse sorridendo James.
La stanza in cui entrarono in seguito, era la più grande dell'intera villa. Il salone era il luogo in cui i Nightingale avevano intrattenuto gli ospiti per secoli, con balli e ricevimenti. Oggi una grossa televisione occupava la parete occidentale e un impianto stereo era disseminato per l'intera stanza.
Quando Chris aveva spiegato loro il funzionamento di un televisore, a James era caduta la mascella. I babbani sapevano essere davvero geniali, era davvero un peccato che i maghi non sapessero integrare la tecnologia nelle loro vite.
Seduta sul grosso divano che troneggiava nella stanza, con un grosso tomo sulle gambe, stava composta Kendra.
La donna esprimeva eleganza da tutti i pori, a differenza del figlio sembrava una diretta propagazione della casa. I capelli biondi erano legati in uno chignon talmente stretto che avrebbe suscitato l'invidia della professoressa McGranitt. Nonostante l'aspetto austero, Kendra era una donna molto dolce e accoglieva sempre con affetto gli amici del figlio.
"Scusatemi!" disse alzandosi "Ero presa dallo studio e non mi ero accorta fosse così tardi o vi sarei venuta a salutare prima!"
"Non preoccuparti mamma" disse Chris avvicinandosi alla donna e sedendosi comodo.
Dopo uno scambio di saluti e baci, i signori Hawking lasciarono la stanza dicendo ai ragazzi di fare come se fossero a casa loro e che si sarebbero rivisti tutti per il pranzo.
I Malandrini si spaparanzarono felici sul divano.
"Ahia!" saltò su Matt "Cosa c'è qui?"
Il ragazzo si era per sbaglio seduto sul tomo abbandonato da Kendra 'Astronomi europei del XVI secolo'.
"Come hai fatto a non vedere quel librone?" chiese ridendo James "Sempre il solito Codanera".
Matt gli lanciò un'occhiataccia, ma dopo un attimo non potè che sciogliersi in una risata, erano tutti troppo contenti di rivedersi finalmente.
"Quando arriva Felpato?" chiese a Chris.
"Ha detto che sarà qui per le dodici, conoscendolo ho detto ai miei di preparare per l'una" rispose il ragazzo.
Fred non era famoso per la sua puntualità e questo negli anni aveva causato non poche frizioni con Chris, che non era mai arrivato in ritardo in tutta la sua vita.
"Allora ragazzi come state?" chiese Matt, sfogliando il librone sugli astronomi "Ma non sapevo fossero tutti maghi, anche Galileo e Keplero!"
"Matt, va bene che ti sei fatto bocciare ai G.U.F.O. di astronomia, ma hai seguito le lezioni per cinque anni!" commentò Chris alzando gli occhi al cielo.
James notò il piccolo sorriso spuntato sul volto dell'amico, era evidente che gli fosse mancato tanto correggere i suoi amici.
Le chiacchiere andarono avanti per un po', c'era molto su cui i ragazzi dovevano mettersi al corrente a vicenda. Chris spiegò per filo e per segno i dettagli delle celebrazioni di "Nottesogno", una festa in pieno stile americano.
I maghi appendevano alle finestre i quattro simboli di Ilvermorny, facendo muovere soltanto quelli a cui apparteneva qualche membro della famiglia. I no-mag vedevano delle bandiere americane, ma per qualsiasi mago lo spettacolo e il frastuono erano incredibili. Passeggiando per qualsiasi città si potevano sentire Tuoni Alati che stridevano, miagolii di Wampus, sibili di Serpecorni e le insopportabili chiacchiere dei Pukwudgie.
Ad Ilvermorny si celebrava il sogno di Isolt con un banchetto fastoso e degli incredibili fuochi d'artificio. Si racconta che durante quelle notti al preside della scuola comparisse lo stesso Serpecorno che aveva donato il suo corno a Isolt e lo consigliasse sul futuro della scuola.
"I dolci di Kendra sono spettacolari, ma perdersi un banchetto solo per vedere noi?" chiese sconvolto James.
Alle dodici e mezza un frastuono li avvertì dell'arrivo di Fred. I tre ragazzi corsero fuori e trovarono l'ultimo Malandrino alle prese con le due statue che presidiavano l'ingresso.
"Vi ho detto duecento volte che sono Fred Weasley II e mi stanno aspettando!" stava inveendo il ragazzo contro Artemis.
"Fred Weasley II era atteso per le dodici in punto, se anche lei fosse chi dice di essere sarebbe comunque in ritardo e quindi l'accesso in casa è negato" gli stava rispondendo austera la donna.
L'arrivo dei ragazzi distolse Fred dalle sue imprecazioni.
"Hawking!" tuonò contro Chris "Richiama le tue statue! Perché siete tutti così fissati con l'essere puntuali?"
Lunastorta rise e tranquillizzò le statue sull'identità del ragazzo.
"Fred questo mese con le donne hai sempre problemi, prima tenti di sedurne una e ti ritrovi un bambino, poi ti fai riprendere da una statua. Non ci sai proprio fare" disse James prendendolo sottobraccio.
"Vuoi insegnarmi tu?" rispose piccato il cugino "Come procede con Eveleen?"
Le scaramucce tra i due non smisero finché il gruppo, dopo aver attraversato l'ingresso, entrò nella sala da pranzo che si trovava dall'altra parte rispetto alla sala.
La stanza era imponente come le precedenti, un tavolo enorme occupava quasi tutto lo spazio disponibile. Esso era l'unico oggetto marrone nel mare di blu in cui annegava il resto dei dettagli della sala.
"Non mi abituerò mai a casa tua Lunastorta" disse Fred "ci credo che sei stato un testurbante" commentò poi indicando il colore delle pareti.
Tutti i Nightingale erano sempre appartenuti a Corvonero, Chris era stato il primo a spezzare la tradizione, anche se il cappello era stato indeciso per dieci minuti buoni. La villa rispecchiava la casata dei suoi abitanti e per questo era completamente adornata di blu, con l'unica eccezione della stanza di Chris.
"Ragazzi, sedetevi!" disse Kendra disposta elegantemente a capotavola e indicando i posti già apparecchiati "Fred sei arrivato!".
Una tovaglia incantata sovrastava l'intera tavolata, su di essa erano ricamati degli incantevoli usignoli che spiccavano il volo e si distribuivano nell'intero salone cantando allegri.
James era ormai abituato alla mensa scolastica e il pranzo degli Hawking lo sorprese completamente. Più antipasti di quanti si potessero contare si susseguirono sul tavolo, controllati dalla magia.
La conversazione continuò tranquilla per tutto il pranzo, i genitori di Chris vollero sapere tutto della nuova vita dei Malandrini.
"Fred come va con la squadra?" chiese Tim al momento della seconda portata.
"Bene signor Hawking siamo primi in campionato! Anche se mi è stato impedito di giocare all'ultima partita a causa del piccolo problema avvenuto durante il blackout" rispose il ragazzo.
"Non ho ancora avuto il piacere di raccontare ai miei, le tue ultime prodezze" rise Chris, non vedendo l'ora di umiliare l'amico "James ha dovuto recuperare un Fred treenne a causa di una pozione nella foresta intorno a Chudley, hai presente papà? È vicino, alla vecchia tenuta di nonna Lucy nel Davon"
Mentre Chris raccontava tutti i particolari della straordinaria avventura di Fred, James si prese del tempo per osservare la bellezza della sala. Le pareti, questa volta, non erano coperte da ritratti ma da dipinti di paesaggi. Un incredibile veduta di Hogwarts si estendeva per tutta la parete nord, con tanto di piovra gigante che faceva capolino dal lago nero.
"Ti manca Hogwarts, James?" chiese con tono dolce Kendra.
"Molto" rispose di cuore il ragazzo "Però mi sto trovando molto bene con gli indicibili"
"È vero che sei stato preso nel programma del ministero! Come sta andando?"
"Vorrei raccontarvi qualcosa, ma sono sottoposto ad un incantesimo di riservatezza" spiegò il ragazzo.
Il sorriso della donna non si scalfì, anzi sembrò aumentare.
"Non preoccuparti James caro, non ti chiederemmo mai di condividere qualcosa di cui non puoi parlare!"
"Lei sta studiando gli astronomi in questo periodo?" chiese per cordialità James riferendosi al vecchio tomo trovato sul divano.
La donna parve sorpresa, poi si ricordò di aver abbandonato il libro nella stanza dove si erano radunati i ragazzi.
"Si, interessante campo quello dell'astronomia magica. Sto indagando le relazioni tra magia e universo nella storia, magari un giorno potrò collaborare con Chris" spiegò la donna "o con te, mi piacerebbe molto sapere il punto di vista degli indicibili sulla questione! Ma è l'ora del dolce!"
Una standing ovation accompagnò l'entrata nella stanza della stupenda torta di Kendra, gli usignoli sembrarono anch'essi eccitati per il dolce e si lanciarono in una danza complessa di giubilo.
Ciao ragazzi,
Come va?
Ho aperto un account Instagram dedicato alle mie storie, se vi va di farci un salto mi chiamo sempre readingellen.
https://www.instagram.com/readingellen/
Un bacio,
La vostra Corvonero
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top