19. A qualcuno piace caldo
Newt's Pov
Dopo aver pranzato e aver sparecchiato la tavola, mi sedetti sul divano; ero sfinito più per aver mangiato tutta quella roba che per averla cucinata, sicuramente a breve la mia pancia si sarebbe suicidata per soffocamento da parte della mia canottiera.
Intanto, Thomas si era proposto di lavare i piatti glielo avevo concesso senza troppe negazioni anche se iniziavo davvero a pentirmene: ogni due secondi sentivo rumori strani provenire dalla cucina...un vero pericolo pubblico!
Eppure, anche se quel ragazzo era formato dal 90% di stupidaggine e il 10% di pura sorpresa, non potevo negare, né riuscivo a reprimere i batticuori che mi procurava.
Ai miei occhi risultava sia tenero quanto un cucciolo di golden retriever, sia bello e dannato come un diavolo del sesso. E che diavolo...
Ma caspio, stavo pensando come una tredicenne arrapata per un poster gigantesco dei one direction!
No, Io, Newt, il freddo e insensibile, non potevo cadere così in basso, non potevo essere innamorato, né avere allucinazioni aventi come protagonisti piccoli Thomas che mi gironzolavano attorno con indosso mutande leopardate e orecchiette da coniglio.
Era tutto molto inquietante...non avevo mai sofferto prima di tali disturbi; tutto si collegava a Thomas e, capivo che ero gay, che lui fosse un bel ragazzo ma non potevo reagire debolmente a ogni piccolo contatto, parola. Mi tremavano le gambe a ogni sua vicinanza e il cuore sembrava voler cedere da un momento all'altro.
Ero in estasi, perdevo facilmente il controllo...e per uno come me ciò era intollerabile, necessitavo di gestire la situazione come avevo sempre fatto per tutto(ad eccezione di Thomas che fa impazzire al letto, o con un semplice bacio, tocco o parola ma tralasciamo...) dovevo reagire in maniera pacata e razionale.
Pacata e razionale.
Che stessi cominciando a pensare quel ragazzo in maniera diversa...amorevole?
Avrei tanto voluto sbagliarmi ma sì, rivolgevo a Thomas pensieri lontanamente distanti da semplici amici o una cotta passeggera... cominciavo a preoccuparmi per lui per qualsiasi cosa anche una banale.
Scientificamente parlando era un problema. Un grosso problema.
Iniziavo a credere che le paranoie non avute in una vita mi stessero presentando improvvisamente il conto in maniera allarmante.
Non mi era mai importato di qualcuno come di Thomas e temevo che, diventando il mio punto debole, non solo mi avrebbe reso più vulnerabile, ma sarebbe stato il bersaglio di molti miei nemici...già era finito in grossi guai per causa mia. Allontanarlo sarebbe stata una scelta sensata, gli avrei evitato rischi e altri traumi, ma Thomas aveva un viso non facile da dimenticare e quindi, a chiunque sarebbe venuta l'idea di farmi un dispetto(i pretendenti c'erano eccome) Thomas sarebbe stato comunque colpito con la sola differenza di non avere me al suo fianco a proteggerlo.
Perché aveva insistito così tanto a entrare in tutta quella merda? Non avrebbe vissuto il trauma dell'inseguimento, non sarebbe stato vittima di un atto vandalico di tre farabutti che volevano derubarlo e noi...non avremmo avuto modo di approfondire la nostra conoscenza.
Toccai la testa, c'erano troppi pensieri perché io potessi riposare, anche se ai miei nemici non fosse venuto in mente di fargli del male, io cosa avrei provato allontanando Thomas, come avrei risposto a tutto quello? Per quanto fossi forte e per quanto reagissi bene al dolore, quel ragazzo per me era una nuova scoperta e con lui anche il dolore che mi avrebbe inflitto la sua assenza, poteva essere facilmente superabile o letale.
Fatto stava che se mi fossi trovato a un bivio e scegliere, avrei scelto la sua vita al mio egoismo. Sì...senza alcun dubbio, sarei stato felice di saperlo al sicuro lontano da me, piuttosto che averlo al mio fianco temendo di perderlo all'improvviso per un attacco inaspettato, una sparatoria, un qualsiasi incidente.
In fondo era il prezzo che dovevo pagare, lo avevo coinvolto in quel pericolo e, anche se aveva insistito, la colpa restava mia, non ero stato capace di portarlo sui suoi passi, di farlo ragionare a mente fredda.
Ogni istante poteva essere l'ultimo, poteva esserci una bomba nel palazzo che sarebbe esplosa a momenti, la nostra vita aveva i giorni contati, l'unica cosa certa era che eravamo a pochi passi dalla morte e a pochi passi dalla vita. E anche se sembrava completamente insolito, volevo ringraziare Thomas che mi aveva insegnato(ovviamente a sua insaputa), un sentimento importante che da sempre avevo dato per banale e inutile: l'amore.
Stavo bene con lui, mi rendeva felice, invincibile, vivo, ed era inutile dire che era un ragazzo speciale, nonostante pochi attimi prima gli avessi accennato di Kevin, non era per nulla uscito fuori di sé. Cosa avevo fatto di tanto magnifico per meritarmi uno come lui?
Ah Newt...ma che ti succede? Menomale che non legge i tuoi pensieri, non puoi mostrarti così debole e vulnerabile. Può anche essere speciale ma ciò non lo distingue dagli altri esseri umani, tutti prima o poi ti deludono, ti feriscono e Thomas, beh... lui anche peggio; peggio perché più reputi una persona importante più il male che ti fa, ti sembra grande e doloroso.
Mentre i miei pensieri si facevano pippe mentali, Thomas era lì, nel soggiorno; in silenzio mi fissava con sguardo scrutatore, cercando di indagare sulle mie emozioni.
Cavolo e quanto era bello. Non mi ero mai accorto dei suoi lineamenti, del suo naso perfetto e del suo sorriso...Era sempre perfetto, sia quando se ne stava zitto(il che era raro) sia quando riempiva l'aria di baggianate, sia quando era sveglio che quando dormiva. Era dannatamente l'ispirazione, e non avrei avuto dubbi se da un momento all'altro fossimo finiti nel letto e non per i soliti preliminari.
Gli rivolsi un'occhiata rimproverante restando in silenzio, mi finsi infastidito.
-Giuro profondamente che le padelle hanno iniziato a volare colpendomi dappertutto...- informò con espressione mortificata.
Ma che giustificazione era? Di certo sarebbe stata accettata in un pianeta dove non vigeva la forza di gravità, ma ciò che mi spaventava era: come aveva fatto? Non avevo proferito alcuna parola eppure aveva interpretato il mio sguardo perfettamente. -Erano impressionanti...dovevi vederle...- continuò titubante.
Rilassai la schiena contro lo schienale del divano, chiudendo un attimo gli occhi. Non vedendo il mio sguardo non avrebbe letto i miei pensieri. Era reale l'affermazione: gli occhi sono lo specchio dell'anima o Thomas era andato a intuizione?
Impossibile, l'intuizione è parte della saggezza e Thomas non lo era neanche un po'.
-Cosa non ti ha convinto della storia "padelle all'attacco"?- domandò con la fronte corrucciata visibilmente imbronciato.
-Il fatto che ti hanno assalito e che volavano- risposi come se fosse un argomento normale, accennai un lieve sorriso una volta incontrati i suoi occhi che non capivo mai di che colore fossero: castano con riflessi verdi-Solitamente preferiscono camminare e sono cordiali.- informai, lui di tutta risposta rise gettandosi a peso morto sul divano, al mio fianco. Allungò il braccio verso di me e senza alcun preavviso mi abbracciò.
"No Newt non provare brividi" continuava a ripetersi la mia testa, ma ormai era troppo tardi il mio cervello era già entrato in modalità stand-by.
-Visto?- gridò sorridente con un sorriso da paralisi facciale in volto- hai usato l'umorismo, complimenti.- mi strinse ancora di più a sé e, anche se inizialmente ero un pezzo di ghiaccio pian piano mi rilassai tra le sue braccia possenti e calde. Appoggiai la mia testa sulla sua spalla destra e, nonostante fossi distante dal suo cuore ne percepivo perfettamente i battiti che, impazziti, sembravano essere al galoppo. Beh...se il suo cuore era così veloce, il mio aveva smesso di battere già da un pezzo per l'eccessiva pressione pompata.
Sorrisi a malapena mostrandomi tranquillo e cercando di nascondergli i pensieri di poco prima, temevo che potesse leggere anche quelli e a quel punto la mia vita sarebbe diventata un completo disastro.
-Non possiamo né uscire né accendere i cellulari, ci sarà qualcosa che possiamo fare? - Sbottò imbronciato, sembrava proprio un bambino immaturo. Io rimasi in silenzio fingendomi di non aver udito alcuna parola.
-Oh no!- urlò di un'ottava improvvisamente, la paura mi fece sobbalzare. Era completamente impazzito! -Su quello scaffale ci sono dei dvd?- domandò e senza lasciarmi il tempo di rispondere scattò in piedi.
Per mia sfortuna Thomas aveva un'ottima vista.
-Saranno una cinquantina o anche di più...-constatò con voce eccitata, gli occhi gli brillano come chissà cosa avesse visto.
-Sembra che hai visto un tesoro...- risposi con voce atona prima di emozioni, beh una c'era: ucciderlo non sarebbe stato male...
-C'è anche quello!- rispose rimanendomi di stucco.- L'isola del tesoro- rigirò il dvd leggendovi altro- a quanto pare è del '72...-
Portai la mano in pieno viso come se volessi schiaffeggiarmi, Thomas "il bel ragazzo" che mi era sembrato perfetto stava rivelando i suoi difetti. Assunsi un'espressione annoiata e al tempo stesso stupita, sapevo che fosse un idiota ma vederlo in quello stato per dei film rendeva tutto più esasperante.
-Vuoi leggere tutti i titoli dei film?- domandai accompagnando quella frase con un sonoro sbadiglio.
-Non solo Newt...- cinguettò felice avvicinandosi al divano con lo scatolone colmo di film-li leggeremo insieme e decideremo quale vedere.-
-Va bene...ma puoi giurarci che non lo vedremo insieme.- sottolineai l'ultima parola con l'intento di fargli capire che lo avrebbe guardato da solo ma non sembrò prendermi molto in considerazione.
-Vorrei scegliere un film romantico, uno di quelli impossibili, che finisca bene, uno che mi conduca a te.- disse improvvisamente. Sbarrai gli occhi, spalancai la bocca e il respiro non c'era più.
-U...un- balbettai-un film che ti conduca a me?-alzai le spalle, che richiesta assurda era?
-Ti sembrerà strano ma quando ti osservavo da lontano, quando tu ancora non sapevi della mia esistenza...-abbassò il capo, d'un tratto s'arrestò evitandomi di scoprire il resto della frase.
-Cosa Thomas?- biascicai preoccupato.
-Beh...-alzò lo sguardo, arrossito-mangiavo vaschette di gelato e guardavo film deprimenti e ciò che mi rendeva sereno era un'immagine inesistente di te al mio fianco...-ammise lasciandomi a bocca asciutta.
"No Newt, quello che ti sta dicendo è una delle cose più dolci che possa esistere, ma è troppo smielato, fingi che non ti ha rammollito!"
-Troppo sentimentale, Tommy.- canzonai -Scegliamo un film, ma preferisco quelli d'azione.-
Dopo ben venti minuti di ricerca, Thomas aveva avuto la brillante idea di fare i popcorn.
-Un bel film senza popcorn è il nulla- così aveva detto ed era fiondato in cucina facendo i conti con il fornellino a microonde. A me aveva lasciato l'arduo compito di leggere quei titoli improponibili, cominciavo a credere che zia Linda non fosse così tanto normale come avevo sempre creduto; perché avere in casa film di cui i titoli erano " a qualcuno piace caldo?" o "Funeral party" mi aveva spiazzato, e , per alcuni istanti avevo fissato lo stesso punto come un decerebrato.
Thomas era sbucato all'improvviso con i popcorn nella ciotola e qualcuno stranamente gli era anche in testa.
-Che diavolo è successo?- domandai con occhi sgranati tenendo in mano ancora il dvd.
-Tutto sotto controllo.- Affermò poco convincente- aprendo il fornellino qualcuno è esploso...ma sono ancora vivo, Newtie, sta tranquillo...anche nei pantaloni è tutto ok.- fece un occhiolino, irritandomi.
-Mi chiedo per quanto, Tommy, farai accenno a sensi depravati. -mi scappò acidamente ma Thomas non la prese male anzi rideva di gusto.
-Vedo che hai scelto il film...- rivolse lo sguardo verso le mie mani e quando capii cosa stavo stringendo, arrossii.
Me lo strappò dalle mani e volevo scomparire.
-A qualcuno piace caldo?- Domandò esterrefatto. -Avevi detto azione ma non pensavo quel tipo di azione...-disse confuso.
-Thomas non è detto che sia quello che pensi! Non l'ho mai visto e con tutta sincerità non ho intenzione di vederlo!- dissi come un fiume in piena, avevo bisogno di un estintore!
-Beh...c'è da dire che tra tua zia e suo marito le cose non andavano bene, quindi un porno in casa non era un reato.-
-Thomas...- canzonai spazientito -C'è un attimo in cui non pensi...- non conclusi la frase, era inutile farlo. Io e Thomas eravamo sintonizzati sulla stessa frequenza.
-Vorresti dirmi che tu hai una mente pura e hai pensato ad altro, cosa si preferisce caldo?- bella domanda Thomas e visto che non riuscivo a mentirti preferii parlare con il silenzio. Anch'io avevo pensato a quello.
-Un caffé, un tè...-cercavo di inventare qualcosa o almeno tentavo di coprire i miei pensieri perversi. Non potevo nasconderlo: anch'io avevo pensato quello.
-Sì sì...bell'ingenuo, non devi colpevolizzare tua zia, anche le donne guardano quelle cose...- disse addentando quattro popcorn.
-Non sto affatto colpevolizzando mia zia, la donna ha gli stessi diritti dell'uomo.- Enunciai diplomatico guardando lo schermo del pc. -E poi...può darsi che il video non ha nulla a che fare con i nostri pensieri...- schiarì la voce-volevo dire tuoi...-
-Come desideri, ho scelto per entrambi, guarderemo Titanic...romantico e coinvolgente, è quello che ci vuole!- esclamò sorridente prendendo anche un pacchetto di fazzolettini.
-In Titanic si masturbano?- domandai scettico e incredulo.
-Vedi? Poi dici che sono io quello perverso, ho preso i fazzoletti perché il finale non è molto divertente...- avvisò assottigliando le ciglia, guardandomi in cagnesco, Thomas il perverso stava rimproverando me? Sì, e ne aveva tutte le motivazioni.
-Ah...-mi scappò un sospiro.
Bravo Newt, bella figura dell'idiota.
-Mettiti comodo e se devi fare pipì vai ora, non mi va di mettere pausa...voglio gustarmelo!-riferì continuando a mangiare come un maiale.
-Vado in bagno...ma per il mio ritorno fa che qualche popcorn sia sopravvissuto!- replicai stando al gioco e con un balzo corsi verso la toilette.
Thomas's Pov
Newt non impiegò molto e, anche se quando uscì dal bagno aveva un'espressione rilassata, ero convinto che qualcosa lo turbasse, speravo dal profondo che quel "qualcosa" non racchiudeva né Kevin né un sentimento per questi o semplicemente un segreto non rivelatomi. Non avevo mai conosciuto quel ragazzo ma la sua determinazione mi spaventava, aveva capito l'orientamento di Newt prima di lui e chissà di cos'altro era capace, lo temevo...Temevo che potesse sbucare da un momento all'altro e riprendersi ciò che mi faceva ancora credere che potessi avere una vita migliore, avevo pur sempre i miei genitori e la posizione economica dei miei non era niente male, c'erano Minho e Teresa, ma se non avevo Newt...mi sentivo vuoto, incompleto, come prima che potessi avvicinarmi così tanto a lui.
Cominciando a pensare a quello, non ero dell'umore adatto per vedere Titanic e di certo neanche Newt, saremmo scoppiati entrambi a piangere come due femminucce per la morte di Jack, per la constatazione che quell'amore era impossibile da realizzarsi e doveva finire così.
Le ore del film passarono veloci ed eravamo vicini alla fine, a quel momento tragico.
-Possono sempre salvarsi...-mugolò Newt con voce rotta dall'emozione e gli occhi lucidi, i miei, invece, erano pronti per un pianto irreparabile.
-Questo film è del '97, conosciuto in tutto il mondo perché una storia vera e tu mi dici che possono salvarsi? Quante volte lo hai visto, Newt?- piagnucolai rannicchiandomi contro il biondo, desideravo sentirlo vicino.
-Zero, questi generi non fanno per me...- giustificò e, intanto sullo schermo del pc c'erano Di Caprio in acqua morente e la Winslet tremante sulla porta di legno.
-Lo vedo, Newt...- dissi guardandolo di sottecchi. I suoi occhi erano lucidi ed era davvero emozionato!
-Il loro era un amore vero ed è finito...- Proferì atono, nascondendo tutte le emozioni. -Amori del genere hanno una violenta fine, ostacolati per la classe sociale, per i doveri, per un nome...- s'alzò e stringendo i pugni si arrecò in camera da letto, prima che potesse sparire dietro la porta disse-metti pausa...- si voltò e mi guardò accennando un sorriso sincero-non vedendo la fine penseremo che Jack si è salvato con la sua amata Rose...- era emozionato, altrimenti perché quella reazione?-Sai com'è...-disse poi cercando di ricomporsi-non mi va di pensare che si siano separati così...poi immagina il freddo che ha provato Jack e tu avevi detto di voler guardare un film che finisse bene...-
"Ah Newt...quanto potevi essere dolce?"
Gli sorrisi come risposta, e seguendo il suo consiglio, stoppai il video. Nel nostro mondo, mio e di Newt, Jack e Rose non si erano mai separati.
Teresa's Pov
-Non ci posso credere!- sbottai in preda alla rabbia. Ero alla guida da circa un'ora, quell'irritante energumeno di Gally aveva insistito peggio di un bambino per mettersi al posto affianco al mio e Kevin, come un povero disgraziato, stava seduto sul sedile posteriore.
-Criticavo Thomas perché fosse sparito così all'improvviso ed è ciò che ho appena fatto io!- dissi facendo i migliori urli.-Non ho avvisato i miei né Minho, mi trovo con due tizi che non conosco a trovare un amico che credevo di conoscere ma non conosco, e tutto perché questo mio amico voleva conoscere quel finto biondo!- Sputai come un lama tutte quelle parole lasciando di sbieco i due ragazzi, Kevin preferì stare in silenzio mentre quell'idiota del gabbiano se ne uscì con una frase idiota quanto lui.
-Alla fine...è una questione di conoscenza.- accennò un ghigno di nervoso e quasi gli staccavo un dente.
-Non sai dove stiamo andando, le strade degradate non sono sicuramente di Manhattan, quindi vuol dire che ci stiamo avvicinando al Bronx ma stiamo comunque girando a zonzo, non vedo né negozi, né bar, né benzinai né esseri umani...- a breve mi sarebbe uscito il fumo dalle orecchie e dal naso.
-Calmati bambolina...- disse Gally, il pugno era pronto ma stranamente Kevin mi fermò.-Il bar dove dovrebbe essere Newt si chiama Remembers.-
-Spero che Thomas ci sia arrivato e che non sia finito in qualche casino.-
mi scappò, facendomi perdere credibilità, avevo detto e urlato al mondo che di Thomas non mi importava ma erano tutte menzogne. Mi sentivo crollare, ormai erano diversi giorni e non potevo sopportare il pensiero che fosse...
-Ti sta squillando il cellulare...-avvisò gabbiano e senza aspettare il mio permesso, rispose alla chiamata.
Detesto questo umano!
-Oh ciao Minho...è bellissimo sentirti, peccato che io e Teresa siamo impegnati e la cosa bella c'è anche uno...si chiama Kevin, non mi è molto simpatico ma a Teresa sembra piacere...richiama dopo, mi raccomando: non interrompere più un menage á trois.-un fiume in piena, ero sicura che Minho non aveva avuto neanche il tempo di replicare che l'odiosa gallina gli aveva staccato il telefono in faccia.
-Gally...scendi da questa macchina!- schiacciai il piede sul freno facendo urtare i corpi in avanti.
-Ma anche no.- rispose sfidante fissandomi dritto negli occhi.-Abbiamo degli amici da salvare, mettiamo da parte le rivalità e uniamo le forze!-
-Ma ti sei drogato? - corrucciai la fronte, infastidita da quel comportamento contraddittorio.
-È l'unica spiegazione...- rispose Kevin-come può pensare che farei un'orgia con lui..- sbuffò altezzoso, da vero pavone. Io arrossii, il discorso aveva preso una brutta piega.
-Capisco...vuoi tutte femmine, beh anch'io.- ribatté Gally, guardando con aria fiera al di fuori del finestrino.
-No, stupido.- Kevin accennò una risata d'intesa. Io, infastidita, rigirai la chiave per accendere il motore e ripartire.
-Io voglio maschi ma non te.- la frase improvvisa di Kevin mi agghiacciò, un freddo lungo la spina dorsale. Spalancai la bocca e lo stesso fece Gally, il mio affiancatore trattenne il respiro, spaventato. Mentre io smaltii più in fretta quella notizia, Gally se ne restò impalato, scioccato.F orse non era abituata a conoscere gente di altri orientamenti...o forse affiancava Kevin a suo padre. Io, invece, con le mani tese sullo sterzo avviai la vettura.
Dopo quella frase nessuno dei tre parlò più.
SpazioAutrice:**Leggetemi**
Perdonatemi, vi avevo detto che avrei pubblicato qualche giorno fa e così non è stato ma eccomi qui, tutta per voi. Ci tengo a ringraziare a chi mi segue/chi legge Indelible/chi cuoricina/chi commenta/chi fantastica con me, siete MERAVIGLIOSI/E! È una gioia leggere i vostri pensieri, supposizioni...sappiate che anche se non ho il piacere di conoscervi, vi reputo miei grandi amici. Spero davvero che questo Natale sia speciale per voi e vi faccio tanti auguri dal profondo del cuore.Vi lascio con foto Dylmas/Newtmas...io ci credo davvero in questi due altro che sono etero!Inoltre concludo citando Kaya (interprete di Teresa) che in un'intervista disse:" tra Thomas e Dylan vedete più cucciolo Thomas ma vi posso assicurare che quando sono insieme Dylan lo è di più, ci sono l'uno per l'altro e hanno un legame incredibile."O una cosa del genere ma alla fine lo abbiamo notato anche noi...questi hanno una relazione in segreto sentite a me! ECCO I MIEI AUGURI! ORA SCAPPO, BABBO NATALE ha bisogno di me♥Sono un elfo*-*
Ehm...Dove guardano?
Il 2016 ci ha dato 'sta gioia !!!
Non fate caso alle pagine instagram, ho dylmas e newtmas ovunque!Per quanto riguarda Indelible non fate caso agli orrori e fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo! Spero di avervi fatto sorridere.Bacioni di stelle!♡☆
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