Capitolo 16
Un silenzio quasi tombale si propagava per le mura della scuola,quasi inquietante. Una situazione di stallo,neanche il vento muoveva più le foglie,ma solo un intenso freddo continuava a ghiacciare l'ambiente circostante e non solo. Apparentemente nemmeno il rumore dei passi del custode,che camminava pigramente,riusciva a placare quella calma quasi straziante.
Nell'ala ovest,più precisamente nella torre riservata alle "scartoffie"...respiri pesanti e spezzati, invece riempivano l'enorme stanza illuminata da una fioca luce,che attraversando le finestre in vetro colorato risultava variopinta da vivaci colori. Questa andava ad illuminare anche due corpi seminudi continuamente a contatto, come calamite , che riuscivano a placare l'insopportabile mescolanza di umidità e gelo che incombeva all'esterno.
Mugolii seguiti da versi soffocati ed i libri sulla scrivania sulla quale si stavano consumando continuavano a cadere a terra dando più spazio ai due individui.
《Sir-SirUS! F-Fermati prima che...》continuava a balbettare il mannaro,che lentamente si stava dannando in quella lenta tortura inflittagli da Black. Un tortura piacevole,fatta di baci,morsi,carezze e respiri caldi che si sovrastavano. Il fianco del lupo,spinto alla scrivania cominciava ad essere dolorante ma guardare i due occhi scuri del cagnaccio alleviavano il dolore. Entrambi senza maglia,che sembrando di troppo avevano lanciato violentemente a terra ,nella foga del momento. Volevano gustarsi a vicenda ma erano entrambi troppi avidi e impazienti.
《Non puoi dirmi di fare qualcosa che non vuoi...Lunastorta...》 aveva sussurrato nell'orecchio del compagno per poi mordere il lobo e scendere di nuovo sul collo.
《N-no davvero Sirius...b-basta io...non...》ma fu di nuovo interrotto dalle labbra di Felpato.
Successe tutto in un attimo,il freddo ripiombó nella stanza,i due amanti si voltarono verso l'entrata entrambi accaldati ,arrossirono più di quando non lo fossero già...almeno Lunastorta. E ora cosa avrebbero fatto? Come lo avrebbero spiegato?
Intanto dall'altra parte del castello qualcuno non era da meno. Anzi si trovava quasi nella loro stessa situazione...forse anche peggiore,Il nostro povero Severus.
《Severus cosa stai facendo?》un voce fin troppo familiare lo colse alla sprovvista. Gli fece gelare il sangue nelle vene che fino a pochi momenti fa era bollente dal desiderio. L'uomo era consapevole di aver i capelli arruffati e un aspetto abbastanza trasandato...inoltre la camicia del tutto sbottonata non aiutava per niente. Con un colpo,per lui impercettibile,di bacchetta fece rientrare i bottoni nelle asole e si girò lentamente come se nulla fosse,verso chi lo aveva interpellato.
《Ah Minerva...non dovresti essere con i bambocci?》disse con la sua solita voce piena di sarcasmo incatenando lo sguardo sicuro color ossidiana con quello chiaro della professoressa. C'era aria di sfida,come quando si giocava una partita a Quidditch Serpeverde-Grifondoro.
《Come mai questi vestiti stropicciati?Non evitare le mia domande comunque,Severus. 》disse la strega assottigliando lo sguardo.
《Non le sto evitando,Minerva. Credo che la mia domanda abbia più importanza.Allora,come mai non sei andata? 》continuó a divagare lui.
《E questi capelli che sembrano abbaiano preso la scossa...il Signor Finnigan è passato di qui?》disse la maga allungando una mano per mettere apposto una delle ciocche. Di certo non si sarebbe fatta raggirare. Era semplicemente curiosa e sapeva fin troppo bene quanto l'uomo si sentisse a disagio.
Scrutó ancora più attentamente il viso di lui e... BINGO. 《Ma Severus... questo che vedo è...Oh mio Godric! Un tenue fucsia su queste guance bianche latte? Non credevo fosse possibile!》 disse ridacchiando beffarda.
Severus più imbarazzato che indignato per la constatazione digrignò i denti ,ma mantenne la calma. 《Ci sono -11 gradi in questo corridoio Minerva,è più che ovvio che il freddo abbia il suo effetto non credi? 》disse lui chiudendo gli occhi e assumendo un'aura di superbia e seccenza. 《allora perché indossi solo una sottile camicia? E non il tuo mantellone da pipistrello dei sotterranei? Avevi caldo...per qualche...strana ragione?》 disse la vecchia ghignando assumendo quasi l'espressione dello stesso Severus quando spaventava i bambini del primo anno. Aveva una voce quasi...maliziosa.
《Beh se non l'avessi notato Minerva sono uscito da questa stanza...》disse lui indicando la porta dalla quale era uscito e poi continuò.《Faceva un caldo terribile,di conseguenza i capelli si sono leggermente gonfiati e mi sono tolto qualche veste,tutto qua. Chiunque con un po' di ingegno ci arriverebbe...ma forse l'età sta facendo il suo tempo e...》ma quella frase uscita così mellifluamente dalle sue labbra venne bloccata dalla furia di Minerva. Con un semplice incantesimo di levitazione lo aveva alzato in aria e accigliata avvicinandosi al viso dell'uomo disse.《Severus Tobias Snape. Io non so cosa tu stia combinando ma non puoi darmi della vecchia. Hai-Capito-Bene? O devo alzarti di quota?》 ma lui rimase impassibile anche se dalle sue labbra uscì un flebile "scusami" che passó inascoltato alla maga, insomma la vedeva come una madre anzi...una dittatrice. Ma non sembrava quasi lei o forse si...l'uomo non ci capiva più nulla.
《p-prof-professor Snaaaapee! Professore? È QUI??》una voce acuta,probabilmente appartenente ad un bamboccio di prima chiamava timidamente il Potion Master.
Minerva con un pizzico di bipolarità sorrise sorniona mentre interruppe l'incantesimo facendo cadere rudemente a terra Snape provocando un sonoro tonfo. 《Credo ti stiano cercando...》ridacchió lei.
《Che intuizione...Minerva.》disse lui alzandosi lentamente per poi ripulire le vesti con qualche paccata di mano. 《CREDO SIA QUI SIGNORINO DRIST!》 disse lei mentre si godeva la rabbia sul volto di Severus che intanto,però, stava ringraziando mentalmente Salazar per questa manda dal cielo.
E mentre questo si dirigeva con il ragazzino chissà dove,la vecchia strega entró nella piccola stanza dalla quale era uscito Severus,constatando che vi era più o meno la stessa temperatura del corridoio. "Tsk...ah...Severus,Severus...scopriró quel che sta accadendo in un modo o nell'altro. Non è finita qui."pensò la donna.
E mentre il professore camminava lentamente accanto al ragazzino tremante constató che quella vecchiarda avrebbe indagato fino in fondo. Ma quello non era il primo dei suoi pensieri.
Due settimane dopo.
"Ma dove diavolo sarà andata?" Pensó per la milionesima volta o forse più, il professore di Pozioni mentre vagava per l'aula avanti ed indietro,impazientemente. Sempre prima di ogni sua lezione. Erano due settimane che Shaila era sparita. Poof*. Scomparsa. Nel nulla.
Ansia. Preoccupazione. Inquietudine. Ecco cosa provava Severus.
L'uomo aveva vagato ovunque,ma con discrezione. Eppure di lei nessuna traccia. Di certo non poteva chiedere agli studenti,sarebbe sembrato sospettoso. Il preside che lo aveva,di grazia, salvato da Minerva quel pomeriggio aveva accennato a qualcosa sulla signorina Caravilla. Ma non era entrato nei dettagli. Non sapeva perché gli interessasse così tanto e cercó di giustificare la sua indomabile curiosità dicendo sempre a se stesso che odiava non essere al corrente delle cose... ed era vero. Ma forse non era quello il vero motivo.
Halloween era alle porte,mancavano solo due giorni alla grande festa.
Halloween.
Il giorno nel quale morì la sua Lily,faceva ancora male come il giorno stesso della sua morte,come poteva anche solo dimenticare l'unica persone che gli aveva voluto bene durante la sua infanzia?L'unica che non aveva avuto pregiudizi? Che gli era rimasta amica?
Ma provava anche rancore. Si era sentito preso in giro tutto quel tempo. Solo per un momento,preso ovviamente dalla rabbia per tutte quelle volte che i Malandrini lo avevano preso in giro,quel giorno al quinto anno aveva perso le staffe. E anche se Lily lo aveva difeso da quelle labbra uscì quella parola fatidica che mandó a rotoli tutto.
"schifosa sanguesporco." Solo a pensarci gli occhi di Severus pizzicavano come se ci avesse spruzzato del liquido di Spicy-grass*. Il cuore era dolorante più che mai. Erano passati anni ed anni,ma il ricordo era sempre vivido. Tutti quei giorni,quelle sere,notti...a chiedere scusa in ginocchio alla donna che amava...e lei? LEI NIENTE. Lo aveva rifiutato.
"Allora era tutto finto? Non era davvero mia amica? Come fa a dimenticarsi di tutto e ad ignorarmi così? Come se nulla fosse? Come se io non esistessi più?" Ed ecco pensieri che balenavano nella mente del giovane Severus dopo l'accaduto. Ed aveva ovviamente ragione! Per Salazar! Solo per uno stupido aggettivo,uscito involontariamente,la loro amicizia sarebbe dovuta finire lì?
Ma l'amore rende cechi,sordi...insomma l'amore è terribile,fa diventare stupidi. E l'amore che provava per lei era troppo grande e andava oltre i suoi pensieri razionali. Avrebbe potuto usare quella rabbia dimenticandola,avrebbe dovuto sfogarsi ed andare avanti. Si...ma con chi? Non aveva nessuno a quel tempo ed era fin troppo abituato a tenere tutto dentro. E lo aveva fatto per molti,troppi anni. Ancora non aveva trovato nessuno,nonostante Hermione fosse presente vedeva come la ragazza soffrisse al solo nominare "Lily" e come non era pronta ad ascoltarlo.
《Buongiorno Severus..emh professore.》la voce assonnata di Malfoy,ed i passi degli altri studenti interruppero i pensieri poco allegri di Severus che alzando lo sguardo caló la sua maschera. Un brivido gli percosse la spina dorsale. Avrebbe voluto piangere,urlare,spaccare tutto in quel momento. Continuo così la lezione come se nulla fosse,con il volto impassibile ma con gli occhi carichi di tristezza e di quel luccichio particolare di chi sta per esplodere... e l'uomo lo avrebbe voluto davvero.
Finite le sue 6 ore di lezione,fece un gran bel respiro cercando invano di rimuovere quel peso dal suo cuore. Non ci riuscì ovviamente. Le lezioni non erano volate,anzi. Ogni parola che provava a dire sembrava quasi trafiggergli il cuore e la paura di far trasparire un tremolio della voce attanagliava la sua mente, infatti parló ben poco. Il che fece preoccupare due studenti in particolare. Draco ed Hermione. Il primo provava un affetto incondizionato per il padrino e sapeva riconoscere dopo mesi vissuti a Spinner's End durante la guerra che qualcosa non andava. La seconda ovviamente era fin troppo loquace ed intelligente per non notare l'aura più inquieta di Severus.
Provarono a fermarlo dopo le lezioni ma lui,fuggitivo a passo felpato si diresse verso i suoi alloggi. I suoi occhi,come avevano fatto nelle ultime settimane, balzavano a destra e a manca alla ricerca di una persona in particolare e nella sua mente i pensieri di Lily si facevano sempre più vividi,provocando un batticuore implacabile. Sembrava quasi rompergli la gabbia toracica.
Sentì dei passi provenire dalla scala che portava alla torre e decise di cambiare strada,sapeva di avere gli occhi lucidi. Non avrebbe fatto vedere la sua vulnerabilità,nonostante tutti sapessero che lui avesse un cuore e dei sentimenti...per via di Potter che aveva spiattellato i suoi ricordi all'intera comunità magica. Si appoggiò per un momento su un arazzo raffigurante il capocasa di Viperargentea e socchiuse gli occhi. Notó che quel corridoio non fosse così frequentato,date le miriadi di ragnatele e polvere.
Una Rolanda Hooch,forse troppo eccitata era a pochi passi da Severus ma sembrava non vederlo. Aveva la sua solita scopa e il kit di Quidditch. Si era girata più volte dalla parte del mago ma non l'aveva notata. O forse lo aveva ignorato volontariamente? Aveva pensato il professore con gli occhi ancora velati da un accenno di lacrime. Ma non poteva essere,sapeva quanto le sue colleghe fossero impiccione si sarebbe subito precipitata dinnanzi a lui per avere spiegazioni ed offrirgli da bere come suo solito quando lo vedeva giù di morale.
Si strofinò gli occhi notando più attentamente vide una specie di barriera illusoria con delle venature verdi e argento che si intrecciavano e muovevano da ogni parte. Provó a scrutarla meglio provando a ricordare cosa fosse,se avesse letto qualcosa su di essa ma niente. Vuoto totale.
"ah Viperius...aiutami tu..." disse sottovoce l'uomo sospirando. Improvvisamente l'arazzo,sporco e logoro cominció a colorarsi di vivaci colori. Viperius che era rappresentato intento a combattere contro le forze oscure si spostò di lato indicando la una porta comparsa dal nulla. Questa era grottesca,fatta in pietra scalfita in malo modo. Al di sopra di essa una scritta elegante luminosa.
"Se la pace vuoi trovare,
Ciò che devi fare è molto semplice
Solo attraversare
Io sarò tua complice
non ti preoccupare."
Stringendo saldamente la bacchetta attraversò la porta, insomma aveva fatto la spia per anni,combattuto due guerre,sopportato Dumbledore,sopravvissuto ad un morso mortale,cosa sarebbe potuto accadere di così terribile? Pensò mentre camminava.
Quello che vide poi...lo fece rimanere di stucco e la bacchetta che prima teneva con forza cadde a terra,il rumore provocato si propagò quasi infinitamente per il riverbero.
Fine capitolo XVI.
Spazio autrice🥀
Scusate se sono stata assente ma ero piena di compiti e aveva anche dei miei problemi...MA SARÒ PIÙ ATTIVA NELLE FESTE 🤨
La filastrocca fa schifo lo so ma vbbbb😂
*Poof= vorrei ricordare le teorie di Molly Weasley 😂 del trono del muori lmao
*Spicy-grass=per chi non sapesse vuol dire Pianta Speziata,insomma tipo spay al peperoncino...
Spero che il capitolo vi piaccia💕
Al prossimo capitolo!❤️
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top