Capitolo 13

《Lei chi?》disse Severus più a se stesso che a lei. In effetti la ragazza sembrava non aver sentito...o così voleva far credere.

Con un movimento, a dir poco scattante, bevve l'intera pozione nella fialetta ,tutta d'un fiato. 《Poteva anche essere del veleno sa?》disse Severus ghignando,con voce piatta e guardandola di soppiatto con la coda dell'occhio. Era incerto se richiedere chi fosse la persona alla quale si stesse riferendo prima,tanto che aveva aperto e chiuso la bocca parecchie volte. Inutilmente,constató, dato che la voce si fermava con un groppo alla gola.

《Naaah...lei è buono,non lo farebbe mai.》 disse lei sorridendo in direzione dell'uomo che per un breve momento,aveva trattenuto il fiato,sorpreso dalle risposta di lei. Come poteva fidarsi ciecamente di lui? Non avevano poi cosí tanta confidenza. Fatto sta che a Severus non dispiacque,cercando di non pensare alla frase appena detta da quelle flebili labbra il senso di calore al petto si propagò sempre di più.

《Andiamo,sa...c'è un passaggio segreto per uscire di qui...》 ruppe di nuovo il silenzio lei,dando le spalle all'uomo cercó di arrancare qualche passo ma inevitabilmente il piede le faceva ancora un male insopportabile ,portando così di nuovo a diverse imprecazioni sussurrate acidamente.

Il mago divertito e preoccupato alzó gli occhi al cielo,si avvicinò alla ragazza che nel frattempo si era appoggiata ad una delle librerie intenta a tenersi la caviglia e cercare di massaggiarla peggiorando ,così ,solo la situazione.

"ah stupida libreria,stupida impulsività,stupidi piedi,stupida biblioteca e stupido Monaco di Baviera!..."Continuava questo mantra,bisbigliando sonoramente.

《e stupida lei!》 disse il mago che mise il braccio della ragazza intorno al suo collo per sorreggerla e farle da pseudo stampella. 《Ammettilo quando mi hai visto non hai resistito neanche un secondo e ti sei lanciata...》continuó lui nell'intento di metterla in imbarazzo,riuscendoci egregiamente. Infatti il pallore della guance della povera ragazza venne sostituito da un rosino pallido che ai raggi lunari sembrava essere molto più vivido. La vide mordersi il labbro inferiore mentre con gli occhi evitava il suo sguardo sicuro e allo stesso tempo divertito dalla situazione.

《i-io non l'ho fatto per quello!》in effetti la ragazza in un certo senso non aveva mentito,non era stata lei di sua spontanea volontà...era stata tutta colpa delle sue stupide gambe e della sua impulsività. 《però non ha negato nulla...》rispose lui. 《Tsk...stia zitto va...》disse lei ormai alle strette.
《Lo farò ma solo perché non voglio sentirla parlare.》finì lui.

Cominciarono a percorrere il corridoio indicato dalla ragazza a piccoli passi.

Il silenzio veniva puntualmente disturbato dai rintocchi dell'orologio che sembravano propagarsi all'infinito per il riverbero della grande sala. Quasi metteva ansia e inquietudine,almeno alla ragazza. Severus lo trovava rilassante e di una tranquillità che voleva da ormai molti giorni però,quasi come se se lo aspettasse, questa tranquillità veniva frantumata letteralmente dalle lamentele di lei.

《Giri a destra...*ouch* che male per Priscilla!》 disse lei mellifluamente. 《Se la smettesse di poggiare il maledetto piede a terra non le farebbe poi così male!》sentenziò Snape irritato ma con un pizzico di divertimento.

《Se lei la smettesse di essere così maledettamente alto io non dovrei mettermi sulle punte per usarvi come stampella!》disse la ragazza imbronciando le labbra.
《allora...uno:non posso "smettere di essere alto". Due: se lei non fosse bassa come un folletto della Cornovaglia sarebbe tutto più semplice e anche se pesasse di meno....ho la schiena che chiede aiuto a Morgana.》disse l'uomo spazientito e inventando l'ultima frase poiché la ragazza non pesava davvero così tanto,anzi sembrava una piuma ma voleva solo provocarla.

《"Numero 1:non posso gnegnegne,numero due: lei è bassa e BLA BLA BLA... come farò con il mio fisico da lanciatore di coriandoli a sollevare il suo peso così esagerato,dovrei chiamare un carro attrezzi  babbano??!"》 imitó lei la sua voce profonda ma in modo più drammatico e teatrale possibile, portando la sua mano alla fronte in segno di disperazione. 《 Comunque certo che può! Se la smettesse di mettere gli stivali con i tacchetti come le signore ultra sessantenni sarebbe già un passo avanti. Io non sono bassa. Sono solo diversamente alta ecco...non possiamo mica essere tutti delle Torri come lei. E poi Hey! Io non peso così tanto! Chi ha la pancetta qui è lei sa...》concluse la ragazza ridendo andando a toccare la pancia del professore,che in realtà non era così tanta,insomma quando si è un po' piegati è normale averla,ma lei con frasi del tipo "ommmiodddio mi sparisce il dito" la faceva sembrare tale.

Intanto dentro di lei il cuore le batteva fortissimo,si giustificò con la scusa dell'attrazione fisica per quel corpo asciutto e tonico. Anche se in realtà era estasiata del vedere il volto di lui,contro luce un po' chino su di lei. E quell'espressione arrabbiata rendeva il tutto più bello,più emozionante è pieno di suspance.Aspettava che facesse la sua mossa.

L'uomo sembrava furioso,Shaila continuava a guardare nelle sue iridi aspettando tutti gli insulti possibili,ma quest'ultime si illuminarono. Vide proprio un luccichio argenteo in quei pozzi neri che si socchiusero per le guance che si erano riempite poi una risata...la sua risata. Era una risata di gusto,divertita e non c'era nemmeno una tonalità di freddezza o sarcasmo.

La ragazza rimase a bocca aperta,era...davvero bella ma allo stesso tempo sensuale e rilassante. Decise che avrebbe impresso nella sua mente questo "piccolo miracolo" certa del fatto che non avrebbe più goduto del privilegio di assistere a questa "musica" fantastica in prima persona. Infatti voci che giravano,dicevano che l'arcigno professore non avesse mai riso in presenza di alunni. Ma lei era sicura che non fosse così.

Aveva anche spalancato la bocca in segno di stupore ma l'uomo non poteva vederla perché continuava solo a guardare le sue iridi stupende,indubbiamente smarrito.

Severus aveva trovato la sbraitata della ragazza molto dolce e allo stesso tempo buffa,tant'è che continuava a sentire una strana sensazione allo stomaco ed infine rise,noncurante della pseudo offesa recatagli prima. "È davvero immatura" pensó più volte lui fra le risate. Ammirava il fatto che non si spaventasse di lui e che lo trattasse come un...un amico ecco.

《Siamo arrivati emh...comunque...》disse lei ancora frastornata per la splendida risata che si era man mano affievolita.
《Sei proprio un bambino sai...》disse lui spostando una delle librerie e scoprendo una stanza abbastanza semplice ,anche se c'erano parecchie foto,con una rampa di scale che li avrebbe portati al di fuori della biblioteca.

《Io non sono un bambino! Sono unA bambinA semmai...aspetta oh no non volevo dire questo! Cioè io non s-so..》venne presa alla sprovvista dal mago che la prese in braccio in modo tale da non doversi subire i lamenti portandosela dietro per le scale. O almeno questa era la sua scusa ma una parte di lui la voleva più vicina a sé.

Chiuse la libreria per poi accendere le luci con un colpo di bacchetta. Intanto si godeva il profumo fresco della ragazza ed il calore che emanava il suo respiro sul suo collo provocando brividi lungo la schiena.Ma questa apparente situazione paradisiaca per Severus venne interrotta.

"UAF UUUUAAF" sentirono entrambi l'abbaiare di un cane ed infatti il mago girandosi si ritrovó davanti un sudicio cagnaccio che conosceva fin troppo bene.

Black.

Sirius Black.

I due vecchi nemici digrignarono i denti a vicenda, per poco non iniziava a ringhiare anche Severus. Quest'ultimo notó per un momento che sul volto di Shaila si formò un sorriso smagliante,pieno di felicità. Gli occhi erano più luminosi e quasi più vivi alla vista del cane. Che fosse...

《FELPATO!!!》 urló la ragazza che scese velocemente dalle braccia del professore,lasciandolo basito. Il suo cuore le era andato letteralmente in gola,finalmente dopo tanto tempo avrebbe potuto riabbracciarlo.

Sirius,resosi conto della presenza della ragazza,ritornó al suo aspetto normale. E l'abbracciò,forse troppo forte, facendole fare una mini piroetta. 《Come stai? Merlino! Mi sei mancato tantissimo,ero anche preoccupata! Nemmeno una dannatissima lettera. Stupido cagnaccio...ti voglio troppo bene!》disse lei in preda alle emozioni,affetta da un bipolarismo che fece ridere e riscaldare il cuore a Black. 《Tutto bene tranquilla piccola,non ti ho scritto per il semplice fatto che volevo farti una sorpresa e poi devo raccontarti un sacco di cose...su non piangere...》 disse anche lui iniziando ad avere gli occhi lucidi.

I due si erano conosciuti prima della guerra, quando Sirius era appena evaso da Azkaban. Lei sapeva chi fosse ma quando lo aveva trovato ferito e malconcio,aveva avuto compassione per lui ospitandolo nella stanza dove si trovavano in quel preciso momento. In effetti la ragazza non si fermava mai alle apparenze e nemmeno ai pensieri comuni che circolavano. Aveva creduto alla sua storia e lo aveva aiutato ad arrivare sino ad Hogwarts nonostante avesse solo 11-12 anni. I due avevano un rapporto strettissimo che si era creato negli anni,lo stesso valeva per Lupin anche lui conosciuto nello stesso anno ma tramite lettere e poi finalmente con l'arrivo della guerra si erano potuti incontrare. Ne avevano passate di tutti i colori e si erano fatti tutti e tre da spalla,inoltre per Shaila loro erano come i genitori che non aveva mai avuto.

Intanto ancora vicino alla libreria Severus osservava i due dirsi cose dolci e commoventi. Gli stava letteralmente venendo da vomitare...e un senso di gelosia si stava propagando in tutto il corpo.

"piccola? Piccola a chi? Quella è già più che una donna per la misericcia! Decerebrato di una DonGiovanni"  sbraitava mentalmente.

Quando poi Shaila cominció a riempire le guance di Black di piccoli baci, come poi fece anche lui,fu il culmine. A passi pesanti si diresse sulle scale e con tono amaro e sprezzante disse 《Non sei troppo vecchio ,Black,per avere attacchi d'ormoni impazziti e soprattutto non rivolti a dei Lupi in particolare?Comunque me ne vado prima che mi venga il diabete. Spero che le piacciano le pulci signorina Caravilla...》non sentì nemmeno le risposte dei due e si diresse nelle sue stanze. Nei corridoi deserti regnava solamente il rumore delle suole dell'uomo sbattute rumorosamente sul marmo.

Era già l'alba ma fortunatamente quel sabato non avrebbe avuto lezioni. La vena sulla fronte pulsó fino a fargli male,come anche le unghie che infilzarono la pelle per i pugni troppo serrati. Finalmente arrivó in camera,sicuro di essere solo sbattè fortissimo la porta svegliando così l'ospite che risiedeva nelle sue stanze.

Hermione infatti era andata nelle stanze dell'uomo,principalmente per stare insieme a lui e anche per parlare. Lo aveva aspettato invano sul letto per poi addormentarsi. Appena sentì il rumore si precipitò nel salotto dove trovó Severus in uno stato di confusione,almeno nell'abbigliamento.

《Severus Snape si può sapere dove sei stat-...》 il suo rimprovero venne bloccato dalle labbra affamate di lui che la baciarono con prepotenza. Il respiro le si era mozzato in gola appena l'uomo l'aveva sbattuta al muro mettendo una mano sul suo collo.

Snape cominció a lavorare su quest'ultimo in modo maestrale,pronto a lasciarle dei segni evidenti. Hermione non seppe opporsi era da tanto che bramava quel contatto e non lo avrebbe fermato per una stupida discussione. Sentiva le mani calde dell'uomo accarezzarle l'interno coscia per poi andare sempre più su. Il tessuto delle mutandine venne spostato su di un lato e la sua intimità venne stuzzicata dalle dita del pozionista finché due di quest'ultime non la penetrarono con irruenza. Prima piano e poi sempre più veloce.

Severus aveva solo bisogno di distrarsi e quale metodo migliore se non il sesso? Aveva pensato appena aveva visto la figura di Hermione sulla soglia della porta.

I vestiti volarono via a ritmo degli stessi ansimi dei due. La portó in braccio in camera da letto e per un momento aveva visto la figura di Shaila... si ricordó automaticamente di Black riportando un'insana gelosia che si trasformò in rabbia,che venne rigettata nelle grazie di Hermione,la quale si stava beando del membro mosso dalle spinte dell'uomo. Queste si facevano sempre più veloci. I respiri di entrambi sempre più pesanti. E finalmente arrivarono all'orgasmo accompagnato da mugolii strozzati.

L'uomo aveva sussurrato senza accorgersene  un"Dannato cane rognoso..." che detto così a bassa voce e ricoperto dai verso di piacere,alle orecchie di Hermione sembró più un "Dannato Ronald" o almeno lei lo aveva interpretato così. Quest'ultima si rannicchió al petto del professore addormentandosi, cosa che peró non fece il nostro Severus.

Fine XIII capitolo.

Spazio autrice🥀
Per scusarmi del troll l'ho fatto più lungo stavolta gne!
Finalmente una scena di sesso oh!
So che sapevate che avrei messo la Wolfstar ma sarebbe venuto troppo lungo quindi spiegherò la situazione dei due nel prossimo capitolo e darò spazio anche a loro :3
Spero vi piaccia!❤️
Al prossimo capitolo💕

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