Capitolo 12
Severus teneva ancora lo sguardo a terra,noncurante dei movimenti circostanti.
Shaila era appena "scesa" o meglio lanciata o buttata,forse troppo velocemente, dallo scaffale sul quale si era nascosta tutto quel tempo e sul suo volto c'era un chiaro segno di un sorriso. Sorrideva per il semplice fatto che quell'uomo era davanti a lei. Si avvicinò lentamente,zoppicando per la botta avuta durante la mezza caduta dallo scaffale. Era quasi titubante come se avesse paura che quella figura nella penombra fosse un immagine non reale creata dal suo subconscio.
Ormai era proprio di fronte a lui,li dividevano solo pochi centimetri. L'uomo era ancora leggermente chino,i capelli scendevano morbidi sulle guance leggermente tinte di un rosa pallido forse per i movimenti scattanti che aveva fatto sino a quel momento,intento nel ricercare lei. La linea delle labbra era leggermente schiusa ,ma comunque dritta senza che tralasciasse un solo segno dello stato d'animo in cui si trovava...ma dalla quale si udiva costantemente il ritmo irregolare del respiro.
"Sicuramente sarà stanco.." pensó ghignando lei con un calore che si propagava nel petto per il gesto dell'uomo. La cosa che non sapeva era che anche Severus stava provando la stessa sensazione da quando aveva incrociato lo sguardo di lei,era sollevato,davvero sollevato.
Era immerso nei suoi pensieri,che venivano occupati solo dalla sagoma femminile che aveva cercato in tutto quel tempo. Si chiedeva come lui,la spia più abile di tutti i tempi,sempre preciso,calcolatore,che non fa mai passi falsi,che riflette su ogni azione o parola avesse agito così impulsivamente nel cercare Shaila...eppure forse voleva solo sfogarsi sessualmente...no? Il mago era ancora fermamente convinto di esserne attratto solo sessualmente,ed era così a fatti concreti. Come lo era per la maga.
Un tocco leggero che trasmise calore dalla guancia sino a dietro l'orecchio gli fece finalmente alzare lo sguardo. Lei era davanti a lui intenta a togliere quelle ciocche ingombranti dal suo viso passando quelle sue dita affusolate su quest'ultimo. Sentiva il suo respiro caldo sulla pelle,provocando non pochi brividi. La cosa strana era che lei aveva le mani congelate e questo il mago lo percepiva benissimo ma quando andavano a sfiorare la sua pelle il senso di freddo diventava caldo,quasi incandescente.
《Sai se la smettessi di imitare i tipici vecchietti scorbutici,che tengono sempre la testa dritta o china verso il pavimento,mi avresti trovata molto prima...》 disse la ragazza non dando all'uomo il tempo di replicare prese il suo viso ,innocentemente,con la mano destra e con la sinistra tolse l'ultima ciocca di capelli in modo tale da poter ammirare quel viso il quale ,ormai rilassato,agli occhi della ragazza sembrava perfetto.
《devi saper guardare anche in alto ed oltre quello che appare nella tua realtà sensoriale...》 si guardarono per un lungo periodo di tempo,il silenzio non era imbarazzante ma quasi rilassante e gli sguardi dei due,fissi l'uno sull'altro,si scambiavano più di superflue parole.
Il professore nel contempo era come uscito di senno,non riusciva a staccare lo sguardo da quelle iridi nelle quali,constató sollevato,erano tornate a dare colore quelle pagliuzze d'orate e verdognole. Lo sguardo di lei era...dolce,tanto che rimandó l'uomo con la mente a molti anni addietro...
Gli ricordava tanto la madre...quando era piccolo,magari si sbucciava le gambe e lei ,con sguardo misto tra l'apprensivo,il divertito ed il preoccupato,nonostante avesse una bacchetta alla mano preferiva curare il suo bambino con le sue mani in maniera delicata.
La luce affusolata illuminava teatralmente il viso della ragazza,le lacrime non del tutto asciutte quasi brillavano a contatto con la luce. L'uomo ,come un gesto istintivo,poggió le mani sulle guance di lei e con i pollici tiepidi andò ad asciugare le lacrime senza mai spostare lo sguardo.
Uno sguardo,osservó la nostra Shaila,non più pungente,freddo,derisorio e sulla difensiva, ma uno sguardo curioso,preoccupato e ansioso. Avrebbe dovuto spiegare il vero perché della fuga? O inventare qualche scusa?
Ormai era palese che fossero attratti fisicamente e non poteva di certo dirgli semplicemente che non l'attraeva. Quindi per la prima volta,senza una risposta pronta, speró che quel silenzio durasse per sempre. Spostó velocemente lo sguardo in un punto indefinito della biblioteca.
《 Scusami...》disse lui in un bisbiglio,dentro era davvero titubante nel dirlo o meno. Non solo perché non si era mai scusato con nessuno,a parte Lily e Dumbledore, ma anche perché aveva il timore di essere la causa delle sue lacrime. Si era già ripromesso sin da piccolo che non avrebbe mai fatto la fine di suo padre. Non avrebbe mai fatto piangere nessuno,come piangeva la sua povera madre tutte le sere.
Ovviamente questa promessa non l'aveva mantenuta più di tanto,con gli anni passati a far parte sia dell'Ordine che dei mangiamorte. Ma tutto questo per un così detto "bene superiore" e anche perché dopo l'abbandono e con la morte di Lily l'uomo si sentiva un involucro vuoto. Senz'anima...e se l'omicidio poteva spaccare l'anima in più pezzi lui credeva che non ne avrebbe subito le conseguenze.
Dalla morte di Lily aveva deciso di non affezionarsi più a nessuno, era sempre stato sulla difensiva pronto ad attaccare convinto che chiunque potesse ferirlo non solo esternamente. Questo lo portó ad avere ancora di più l'aspetto di un "mostro" temuto da tutti e accettato da nessuno. Neanche Hermione quando era venuta a conoscenza del suo far parte dei mangiamorte lo aveva accettato,si era spaventata e arrabbiata. Ma chi lo avrebbe accettato? Si chiedeva ancora come quella so-tutto-io provasse qualcosa per lui...
Anche il suo sguardo nel frattempo era andato a finire in un punto indeterminato della biblioteca,fissava davanti a se ma vedeva il vuoto,perso nei suoi pensieri più oscuri. Una lama nel petto penetrava la sua corazza di ghiaccio,il dolore era vivido come se delle cruciatus gli stessero lacerando le pareti della cassa toracica. Era quasi fottutamente reale. Il respiro si stava lentamente spezzando e facendo più pensante.
《Chiedono sempre scusa le persone che le scuse dovrebbero riceverle...e comunque non sei stato tu,tranquillo....》disse Shaila con tono rasserenante ,cingendo l'uomo con le sue braccia minute ma che emanarono calore a tal punto che Severus si risvegliò dal suo soliloquio mentale. Prima che potesse calcolare le sue mosse,senza rendersene conto cinse anche lui la ragazza con le sue braccia attirandola a se con la speranza che potesse alleviare il dolore nel petto.
"Mai mostrarsi deboli,ricorda." Si ricordó della frase del padre ogni volta che con quella sua conta di cuoio andava ad incidere una nuova cicatrice su di lui versione in miniatura. E a malincuore, si staccò velocemente dalla ragazza facendola vacillare impercettibilmente lasciandola molto confusa.
《Lumus!》 sentenziò il mago con un colpo elegante della bacchetta e con un incantesimo non-verbale attiró a se il suo frock coat nero,cominciando a rovistare meticolosamente al suo interno con un accenno di nervosismo che dipingeva il suo volto.
La ragazza si mosse verso di lui ma cadde inaspettatamente sul marmo ghiacciato,la caviglia aveva ceduto al suo esile peso e solo ora si era resa conto di quanto le facesse male. 《ma porca Marmorias* che male! A-ahi ahia ahia,ma perché non mi sto mai ferma? Tanto lo sapevo che finiva così, stupida me e le mie stupide gambe! C'erano gli scaffali ma tu no "e saltiamo che facciamo prima" uuuff!》 borbottò lei animatamente,conducendo un monologo non curante del ghigno infastidito ma divertito del professore.
《Poi sarei io la vecchia borbottante...pff...comunque non posso non affermare che la sua stupidità sia eclatante. Nonostante ciò mi conviene fermare questo mio sanguinamento alle orecchie provocato dalle sue lamentele...tenga...》 disse porgendo una fialetta piena di liquido violaceo 《oltre che scontrosa sei anche pazza...》 concluse aspettando impazientemente una delle sue risposte sarcastiche e derisorie. Questa però non arrivò anzi... sul volto della ragazza si dipinse un sorriso triste.
《anche lei lo diceva sempre...》disse malinconica.
《Lei chi?》disse Severus più a se stesso che a lei.
Fine XII capitolo.
Spazio autrice 🥀
*Marmorias è la capocasata dei Marmorfrassi
Shaila si confiderà con Severus? Ah boh......leggete muahahahahah
So che non è molto dinamico ma volevo sottolineare come si sentissero i personaggi,non mi sono dilungata anche se avrei voluto poiché alcuni mi hanno detto che ho uno stile troppo descrittivo e fanno fatica a leggere.
Spero vi piaccia❤️
Al prossimo capitolo!💕
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