«Sono sicura che sia tutto un enorme malinteso.»
«Tu dici? Eppure, non mi sembrava così un attimo fa...» 
«Te lo giuro! Non ne avevo idea! Non volevo...»
«Non volevi cosa? Avvelenare nostro figlio?»
«No, lo giuro! Mi avevano detto che fosse un integratore a base di clorofilla!» 
«Nate è allergico a tutto, brutta megera!» 

Sbam. La ragazza perse i sensi. 

Quando si riprese dal torpore, Melanie si guardò intorno: fuori imperversava una tempesta, faceva freddo e la camera... era diversa. Era piena di polvere. Polvere ovunque, sui pavimenti, sui tappeti, sui mobili... c'erano macchie di umido dappertutto e pozze d'acqua in ogni angolo. Il resto della casa non era da meno.
All'improvviso udì delle voci, si catapultò alla finestra e vide quattro ragazzi. Non li conosceva. Cosa ci facevano sul suo patio? 

«Dean, credo sia davvero pleonastico...»
«Fidati, Bea, non lo è. Ripetilo ancora.»
«Uff, d'accordo. Il sale va messo a porte e finestre e i proiettili al sale la terranno lontana...»
«E...»
«Dobbiamo cercare qualcosa che le sia appartenuto... visto che non abbiamo un corpo.» «Perfetto. Mi raccomando...» 
«Sì, staremo attenti.»
«Sam, tu e Bea controllate le camere qui sotto, Max e io andremo di sopra.» 

Dopo aver fatto ai due le ultime raccomandazioni, i fratelli Winchester si divisero.
«Sam», urlò Dean, mentre saliva le scale «attento alla sposa cadavere, quella col serto che le adorna la testa.»
L'altro annuì e mentre Bea si occupava di apporre il sale ovunque ce ne fosse bisogno, Sam cominciò a rovistare nei pensili della cucina. 

«Cosa volete in casa mia?», urlò Melanie.
Nessuna risposta.
«Ehi, dico a te, giraffa!»
Nessuna risposta. Melanie provò a colpirlo ma la sua mano oltrepassò il corpo di quel gigante. Sam avvertì un brivido e il suo fiato si trasformò in nuvoletta vaporosa.
«Bea, la sposa è qui, sta' attenta.» 

Dal piano di sopra si udì un tonfo.
«Dean, va tutto bene?», urlò suo fratello dal fondo delle scale.
«Sì, maledetta maschera di halloween!» 

«Aargh!», urlò Melanie.
«Cosa c'è che succede?»
«Un'invasione di locuste! Che schifo!»
«Mel, per favore, concentrati sulla missione!»
«Hai ragione, scusa!» 

«Sam, qui di sopra abbiamo compagnia!», urlò Dean. 

Boom! Si udì uno sparo. Poi un altro.
«Diamoci una mossa, la sposa non è sola!»
«Forse ho trovato qualcosa!», urlò Max. «È un medaglione.»
«Potrebbe appartenere a lei.» 

«Saaam! La sposa cadavere è qui! Spara, sparaaa!» 

Boom. Con un colpo quel fantasma si dissolse nel nulla.
«Alle tue spalle!», gridò Bea.
Il minore dei fratelli Winchester fu alzato di peso da quelle mani scheletriche. Tentò invano di liberarsi, ma la presa era ferrea. 

Boom. Un colpo partito dalle scale fece dissolvere Melanie.
«Sam, stai bene?», gli chiese Dean.
«Sì, sì, sto bene. Muoviamoci.» 

Sam cosparse il medaglione di alcool.
«Passami l'accendino», disse al fratello. 

Melanie riapparve davanti a loro urlando a squarciagola.
Bea e Max arretrarono. 

Boom. Boom.
«Ho finito i colpi! Datti una mossa Sam!» 

Pff. La figura del fantasma bruciò, svanendo nel nulla. 

«Qui abbiamo finito, forza, cerchiamo un altro caso.»