"CAPITOLO 14"

MESI DOPO
Da quel benedetto e maledetto giorno cambiò radicalmente tra me e Luigi. Non ci vedemmo più e fu liberatorio e straziante allo stesso tempo.

Dopo quella maledetta sera, stetti male. Avevo dolori fisici e mi sentivo una vera merda, mi mancava quel fijo de 'na mignotta.
Ad un certo punto mangiavo soltanto dolci ma anche roba salata di tutti i tipi. Il mio seno era diventato quasi più enorme del normale, anche il mio corpo stava cambiando. Le forme iniziavano ad addolcirsi e la mia pancia prendeva ogni giorno una forma diversa anche a seconda del mio umore.
Ero incinta di Luigi. Lo benedicevo e maledicevo allo stesso tempo. Lo amavo e lo odiavo allo stesso tempo.

Agli occhi della gente sono pur sempre una ragazza madre, ho 24 anni, anzi vado per i 25 tra un pó.
Sono senza un fidanzato o un marito affettuoso e premuroso.
Non ho parlato con nessuno di questo inconveniente, non esco più di casa né per andare da Augusto né per le mie ragazze.
Mi sentivo giudicata da tutti, da quelli che sapevano, ma anche da quelli che non sapevano.
In realtà non era la gente che sapeva e quelli che non sapevano a giudicare. Ero io stessa che lo facevo. Io mi sentivo sporca per aver intrattenuto una relazione con un uomo sposato, mi sentivo in colpa per essere la sua amante e adesso mi sento peggio poiché sto per avere un figlio da lui, che non sa e non saprà mai nulla.

Io non riuscivo ad alzarmi i primi giorni. Era un incubo, vomitavo di tutto e di più e non riuscivo a rilassarmi. Mi faceva male la testa, la schiena, sentivo la pancia che cresceva.

In qualche modo sentivo ancora il suo membro dentro di me che spingeva ripetutamente contro una vulva stanca di sentirsi penetrata ma allo stesso tempo vogliosa ed eccitata di volerlo ancora dentro di sé.
Non credo minimamente che fosse una cosa normale soprattutto possibile.
In qualche modo ho capito il momento esatto del concepimento.
Credo che sia stato nel frangente esatto in cui mise il mio culo a dura prova. Quando prepotente affondò il suo enorme membro all'interno facendomi malissimo e spingendo con un'immane forza.
Poi continuò quando lo mise avanti facendo allo stesso identico modo.
Là forse mi ha messa incinta era senza preservativo.
Era la seconda volta che ci succedeva. La prima accusai un banalissimo dolore alla schiena, ma presi subito la pillola.
L'ultimo nostro incontro fu giustamente inevitabile, non presi la pillola perché dormii da lui. Non ho l'abitudine di portarla con me quindi punto e accapo.

Adesso sono incinta di un uomo sposato che non sa e non dovrà mai sapere.
Io sono così, orgogliosa. Non mi va di gravare, non voglio essere un peso per nessuno. Non voglio la carità di Luigi, non mi importa di niente.
Lo cresco da sola. Molte donne al giorno d'oggi fanno così. Menomale che oggi non non esiste più N.M, ora è normale crescere un figlio da sola senza un padre.

È brutto non dirglielo e tagliarlo fuori dalla sua vita. Una vita bellissima, agiata, potrebbe vivere in una villa avere basi perfette di inglese e di danza anche se è un maschio fa nulla. Potrebbe avere un fratellino cosa ancora più bella.
Il problema è sempre lo stesso:ha una moglie e un figlio. Una moglie che sta de merda che tene un cancro che la ucciderà, ma sempre c'ha 'na moglie. Po c' ha er piccoletto Alessandro che è na povera anima che non ci azzecca 'ncazzo, però conta nella decisione di abbandonare l'amore mio.

Potrei pensarci, ma ho già deciso cosa fare. Taglierò il professor Luigi Gavasso dalla vita di mio figlio o mia figlia e anche dalla mia.
Pensate ciò che volete, io mi reputo una femmina con le palle, non chiedo nulla a nessuno e me lo cresco da sola.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top