"CAPITOLO 11"

In macchina di Luigi senza dire una parola ritornai a casa. Ma perché eravamo in silenzio certo non l'avevo capito mica. Non era una bella situazione, effettivamente, volevo capire perché questo.
Infatti non riuscivo a capire nulla. Fui felice, almeno ero con lui.

Varcata la soglia di casa andai dapprima in cucina a prendere la pillola del giorno dopo, che era nel vano dei vari medicinali che avevo nella credenza.
Dopo andai in bagno a fare la solita rilassante doccia. Fu parecchio strano ripensare a quanto disse Anna ieri sera. Io non ero d'accordo col fatto che avrei dovuto vivere sotto il loro stesso tetto, pur sapendo che lei era ancora viva. Non era possibile, io ero consapevole di essere l'altra. Logica situazione era che non volevo   essere guardata né in modo compassionevole, ma nemmeno come se fossi la cattiva che ha fatto fallire il matrimonio.
Anna mi guardava probabilmente in entrambi i modi, forse pendeva il lato umano, quindi quello compassionevole, dava addirittura la colpa a suo marito che era debole ed grande estimatore della carne e dei piaceri.
Che stima effettivamente che aveva per Luigi! Forse gliela voleva far pagare per tutte le volte che l'aveva tradita.

Io avevo capito che ero felice di avere Luigi come fidanzato, anche se lui amava Anna. Non riuscivo a capacitarmi, ero stata a letto con l'uomo che amavo, a casa sua e non solo, era la prima volta che lo facevamo senza che lui mettesse il preservativo.

Misi una maglia gialla e un pantalone nero, sembravo un'ape, non avevo le ali però. Il colore del pantalone si intonava ai miei capelli vaporosi, lasciati sciolti, appena lavati.
Andai da Augusto al bar.
Presi il solito, che mi fu servito da Marco.
"Bella Ange. Tutto bene? Te vedo felice! Sò contento."
"Bella Augu' sto bene, ho dormito a casa de Luigi e me so ritirata da qualche ora. Praticamente semo stati 'nsieme e stavolta co' a benedizione de Anna."
"No aspetta, me stai a dí che sei stata con Luigi a casa sua?
Ma cosa più importante, Anna ti ha dato 'a benedizione?"
"Praticamente Luigi mi ha portato a casa sua e mi ha presentato Anna.
È una brava donna, però ceh mi ha fatto pena, non ha praticamente  bastonato a me de cattive parole, ma lo ha fatto a quel poro marito. Praticamente ha detto che è un senza morale, che è attirato dalle donne. Queste per lui rappresentano una malattia, è vittima d' 'a bellezza sua."
" E quindi?... Ti ha pure dato ragione, dicendo che non hai colpa..?"
"Augu ma da che parte stai scusa.?"
"Ange dalla tua, però non ti dovevi trovare un uomo sposato, ma uno single.
Capito?"
"Mahh. Ho capito ma me so 'nnamorata de questo, che ce posso fà. Non è giusto, però me piace. Che te dico che se Anna... Probabilmente mo vivrei io tutto quanto, però non se pó dí. Io so na brava ragazza e non posso dí ste cose. Insensibile e stronzo è Luigi, questo ruolo glielo lascio volentieri a lui. Io sono la buona, lui rappresenta l'immortalità fatta persona."
"Tu sei impazzita, se davvero sei brava come dici, dovresti lasciare un uomo sposato. Un uomo come lui che dice poi di amare la moglie. Dice di amarla così tanto figurati che personcina è. La ama scopandosi altre donne, per sfogarsi?"
"Sí Anna ha detto che fa esattamente così. Ha capito che non è finto con me, ha capito che mi ama davvero e per questo vuole che sarò io la sua donna, quando lei non ci sarà più. Secondo te era normale che non portava nessuna donna a casa ed ha portato me?
Anna è stata chiarissima, vuole che me cresco er piccoletto e che me prendo cura de lui, così è sicura che non scappa. Con me il professor Gavasso è in ottime mani. Forse io sono in ottime mani, più ottime delle mie."
"Io posso essere in grado di dire ciò che penso, posso aiutarte, te dò consigli, però Ange tu decidi, tu te fai 'a vita, quindi fa te! Se tu o voi a sto stronzo, to prendi. E se te piace esse' l'altra fino a che Anna no more, va bene, fa' l'altra."
"Va bene. Ho capito che me hai dato na mano, però te sei rotto e palle de dirme qual è a cosa giusta e a cosa sbagliata. So contenta, so che con te posso parlare sempre di tutto, so contenta." "Mo me vado. Ciao Augu'. Grazie de core!"
"De nulla Ange, tu per me sei na nipote, na fija io te vojo un mondo de bene!" "Ciao"

Ritorno a casa e mi sdraio sul letto, mi sento tanto male, non capisco perché.
Improvvisamente me chiama Grazia un'amica di infanzia che non vedevo da tempo e decido di dirle tutto. Io avevo amiche, oltre a Lisa, Giulia e Sabrina tenevo pure a lei.

"Gra!"
"Angeee!"
"Ma che teni? Tutto ok? Ma da quanto tempo non ci sentiamo, né vediamo?"
"Da 'na vita, teni ragione. Scusa è che ho vinto il mio primo stage all'estero e non potevo dirlo a nessuno prima di essere presa. Sono sparita pure con i miei genitori. Mi spiace, che figura de mmerda."
"Ma quando mai bella!! Comunque che stai a fa oltre er lavoro? Te sei trovata un omo all'estero?"
"Secondo te? L'ho trovato, mi piace una cifra! Se chiama Maurice. Lui è francese e io so' de Roma, che coppia vé? Aspettiamo un bambino!"
"Ceh che stai a dí? A 25 anni aspetti un figlio, io sono un pó sconvolta. Lavori, hai un fidanzato e aspetti un figlio, fantastico."
"Ange ma che sei nvidiosa? Nnamo teso che l'omo o trovi pure te.."
"Gra, non sono invidiosa. Te voglio bene, lo sai! Tu sei tutta sciroccata se lo pensi!
Io un ragazzo ce l'ho, se chiama Luigi, cha 14 anni più de me. Però c'è un problema, è sposato co una che tiene un cancro e cha un figlio de pochi mesi. Io so l'altra, stavolta consapevolmente.
Ieri ho conosciuto la moglie e me so sentita na zoccola. Solo che quella povera donna ha detto che sono una persona buona, tanto onesta e gentile, quindi la colpa è del marito e non la mia."
"Tu sei tutta impazzita."
"Anche Augusto me lo dice. Però me piace. Che ce posso fa?"
"Te stai aspettando che Anna muore?"
"Io non voglio che muoia.
Poi lei non è così cattiva, è stata lei a dirmi che dovevo mettermi col marito e che avrei dovuto crescere il figlio Alessandro, quando lei non ci sarebbe stata più. 
Secondo Anna io ero giusta per Luigi perché sono una tosta, che aiuta tutti, buona e tanto disponibile quindi lo terrei legato a me.
Io non riesco a capire niente. Che vita complicata."
"Solo perché sta morendo ragiona così. Però è un gesto di coraggio perché ti ha visto per quella che sei. Tu sei così effettivamente buona, onesta e disponibile. Non farti fottere da lui."
"Veramente lo fa già..."
"Angeee intendo nell'anima, nelle azioni, non nel sesso."
"Oooh scusa. Certo. Aahh che tipa. Ma quando tornii?"
"Eh bho. Forse tra qualche giorno... Chi lo sa..."
"Va beh te aspetto."
"Va beh so contentaa."
"Se vedemu quando vieni!!!"
"Ciao tesò!"

Riesco a calmarmi dopo aver parlato con Grazia, mi sfogo in un niente con lei che era la mia migliore amica fin da quando ero piccola.
Non avevo accantonato niente e quindi non avevo cancellato nulla di quanto detto da Augusto nei riguardi di Luigi. Sono stata felice perché avevo sfogato tutto il mio malessere sulla mia situazione critica circa le relazioni sbagliate. Ero contenta perché mi ero sfogata, ma certo non sapevo cosa fare.

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