Aidan si ritrova dentro un negozio di bomboniere nella periferia della città. Desidera comprare dei confetti e in
quel negozio ne vendono di ogni tipo. "Buon giorno” la voce dell'uomo  è calda e sensuale.
Dall'altra parte si sente una
voce che dice "arrivo, solo un attimo". Da dietro il magazzino esce una ragazza in carne, capelli ricci, occhi
marroni. Quando gli occhi dell'uomo finiscono in quelli della donna, questa ha un brivido ma è al lavoro, si
trattiene. Mentre si avvicina scruta l'uomo dinanzi a lei. È
molto simile ma non ci crede, non può essere vero. "Va tutto bene, la vedo turbata" Lara: "si non si preoccupi
l'ho scambiata per un'altra persona". Questa si gira per far vedere quanti gusti di confetti possiede e si sente
abbracciata da dietro. Quelle mani vanno sopra il seno, mentre nell'orecchio sente dire: "non ricordi la mia voce?" Un brivido le scorre in tutto il corpo. Pensa: “non può essere, Aidan nel suo negozio”. Lui parla di nuovo, stavolta ad alta voce: "si Lara sono io, sono Aidan, non sono un fantasma". Intanto le mani stanno esplorando e trovano un varco per arrivare alla pelle calda e sensuale, i
capezzoli già duri e turgidi. Non ci posso credere è reale.
Lara sta entrando in paranoia, tutti i dubbi all'assalto.
Aidan se ne accorge e con un soffio dietro l'orecchio le dice di girarsi. Ora sono occhi negli occhi e con voce sensuale ma ferma, lui: "non ti voglio vedere così, io voglio la mia ninfa ". Lara diventa tutta rossa: “la tua cosa?” “la mia ninfa”. Lei sasa cosa intende, il corpo ha una serie di brividi. Aidan la prende per le spalle e la tira dolcemente a se. Le labbra si toccano e una bomba si scatena nel ventre
della ragazza. Il bacio passa da lieve a impetuoso, voglioso. Nel mentre, si spostano verso il bagno, che è lì di
fronte. Il bacio termina ma Lara è ormai calda e sicuramente anche bagnata.
Anche il pacco di Aidan è ormai grosso e duro .
La ragazza non sa come andare
avanti è troppo bello, ma nello stesso tempo imbarazzante.
Mentre Lara si preoccupa, ad Aidan gli scappa un mugolio quasi di dolore.