Special: Happy Birthday Harry!
Era una soleggiata mattina alla Tana e i semidei stavano ancora dormendo nei loro soffici letti.
Pochi giorni prima della fine dell'anno scolastico ad Hogwarts, Molly Weasley, la madre di Ron, aveva invitato i semidei a passare l'estate alla Tana e loro, dopo aver ricevuto il permesso da Chirone, avevano accettato l'invito felici di poter passare un po' di tempo in santa pace, cosa risaputamente ardua per i mezzosangue.
- Buongiorno a tutti!- salutò un'Annabeth intenta a stracchiarsi, mentre scendeva le scale che portavano alla cucina.
Teneva il suo volume preferito "Orgoglio e Pregiudizio" tra le braccia, quasi come se temesse che qualcuno glielo avrebbe potuto strappare dalle mani.
- Buongiorno- risposero tutti i presenti, ovvero Ron, i gemelli Weasley, i signori Weasley, Harry, Ginny, Piper, Hazel, Frank, Nico, Will, Clarisse, Leo, Jason e Reyna. All'appello mancava Percy, ma ciò non preoccupo' la figlia di Atena e, perciò si sedette su una delle sedie, accanto a Reyna, per gustare le prelibatezze che aveva cucinato per loro Molly.
Quando ebbero finito l'abbondante colazione, sazi come non mai, i ragazzi andarono a cambiarsi nelle loro stanze.
Annabeth indossò una felpa blu, presa di nascosto dall'armadio di Percy, e un paio di vecchi jeans scoloriti. Indossò le scarpe da ginnastica, si lego' i riccioli biondi in una coda e si sentì pronta per andare fuori e leggere un buon libro -prestatole da Hermione- all'ombra di un albero. Proprio mentre stava aprendo la porta della sua stanza, una figura maschile la travolse ed entrambi scivolarono per le scale.
Quando riuscì ad alzare la testa, notò che la figura era sul suo fidanzato Percy e perciò un'espressione arrabbiata le si dipinse sul viso.
- Percy, ma che accidenti fai?!- esclamò indispettita Annabeth.
- Oh, ehm scusa Ragazza Saggia, sono caduto dalle scale e ti ho travolto. Non l'ho fatto apposta- si scuso' rosso dall'imbarazzo il figlio del dio dei mari.
I due ragazzi, non si erano accorti che, a quella imbarazzante scena, aveva assistito Harry e, per questo, i due diventarono ancora più rossi.
- Hahahaha, quanto siete divertenti ragazzi!- rise di gusto il corvino dagli occhi di smeraldo.
Anche Percy ed Annabeth scoppiarono in una fragorosa risata.
Mentre usciva fuori dalla porta della Tana, per godersi un po' di aria fresca mattutina, Annabeth si ricordò che quel giorno era il compleanno di Harry e per ciò le venne una bellissima idea.
Raggiunse il più i fretta possibile la sua amica Piper, che di feste se ne intendeva, e le sussurrò qualcosa all'orecchio.
Dopo poco, tutti i ragazzi, compresi i gemelli, si erano riuniti sotto un grande albero per decidere quale sorpresa avrebbero organizzato per il ragazzo.
- Secondo me, potremmo portarlo ad Hogsmeade- propose Ron incerto
- No, non credo sia una grande idea- ribatté Annabeth
- Potrei infilargli la testa nel WC come ho fatto con Prissy quando aveva dodici anni. Questo sì che sarebbe un bel regalo di compleanno!- scherzò Clarisse, suscitando una faccia spaventata dei gemelli
- Sì, così magari potremmo rinfrescargli le idee e non dovrà più chiedermi gli appunti delle lezioni- aggiunse ironicamente Hermione.
Tutti la guardarono stupiti.
- Hey, che c'è! Stavo scherzando!- si difese la strega
- Che ne dite di una bella festa a sorpresa?- propose infine Ginny, raggiante.
- Questa sì che è una bella idea! Brava Ginny- si complimento' il figlio di Giove, battendo il cinque alla rossa.
Alle cinque del pomeriggio tutto era pronto. Il grande tavolo con ogni tipo di stuzzichino era pronto; i palloncini rossi ed oro erano pronti, gli invitati erano tutti presenti e lo striscione che pendeva da un lato all'altro della sala di colore rosso fiammante con su scritto "Buon Compleanno Harry!" era stato fissato in modo che non potesse cadere. Ogni ragazzo aveva preparato il proprio pacchetto con il regalo per il corvino all'interno.
Tutto era perfetto. Mancava solo il festeggiato, che sembrava non arrivare. Annabeth sperò con tutto il cuore che Percy avesse capito ciò che doveva fare e che si ricordasse dove fosse la saletta nascosta nel garage della casa.
Era stata un'idea stupida affidare a Percy il compito più importante, pensò la figlia di Atena, scoraggiata.
Ma, come se le avesse letto nel pensiero, due figure si distinsero nel buio della sala.
Era il momento. In men che non si dica, vennero accese le luci e i ragazzi saltarono fuori dai loro nascondigli urlando un -Buon Compleanno Harry- all'unisono.
La faccia del ragazzo era indescrivibile: un misto di spavento e felicità. Probabilmente, si disse Hermione, si era spaventato da tutte quelle urla, ma era anche felice che i suoi amici gli avessero fatto un regalo così bello.
Harry si ritrovò a piangere per la gioia e la commozione: non si sarebbe mai aspettato che i suoi amici gli organizzassero una festa a sorpresa!
Abbracciò tutti quanti e, festeggiarono tutto il pomeriggio, fino a tarda sera.
La festa finì quando una furiosa signora Weasley arrivò sull'uscio della porta, strigliando di essersi preoccupata e chiedendosi che cosa ci facessimo lì a quell'ora.
Perciò, i ragazzi furono costretti a darsi la buonanotte, solo dopo aver ripulito tutta la stanza, e si infilarono sotto le coperte con ancora i sorrisi sulle loro labbra.
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