5° Capitolo
-E le-- Black*Star venne per l'ennesima volta bloccato ma questa volta da Maka.
-Sono solo una sua amica- puntualizzò la bionda prima che,appunto,potesse finire la frase.
-Ah si?- rispose stupito il giovane.
Mentre i due chiacchieravano riguardo le loro relazioni Tsubaki aveva ancora il viso abbassato.
-Senti Non so chi tu sia ma non posso suonare.- riportò a galla l'argomento l'albino commentando serio.
-Lo Immaginavo Tranquillo- rispose la giovane rialzando il viso sorridendo.
E' come il mio sorriso...
Stai Mentendo...
-Sono le otto!- esclamò Maka interrompendo l'imbarazzante silenzio che si era creato.
-Dobbiamo andare!- ripetè trascinando Soul fuori dalla porta.
I due ripresero il loro giubbotti e si incamminarono verso le loro rispettive case.
-Senti Non so chi tu sia ma non posso suonare.-
Quella frase,quelle parole,quelle lettere tornarono nella mente della giovane.
"Non posso"... "Non posso"...
Cosa vuol dire...?
Non poter suonare...
Non ha senso.
Ah già non ne capisco nulla come non capisco e non capirò mai... lui.
-Bè allora Ciao.- salutò freddo l'albino fermandosi.
-Mh!- annuì la Bionda salutando con la mano il ragazzo che si stava avviando verso la sua palazzina.
Quindi mogia mogia riprese il suo cammino verso il Palazzo Death.
-Che giornata...- disse tra se e se Maka aprendo la porta di casa,che stranamente era aperta.
Rimise al suo posto il suo lungo cappotto e si ricordò della rivista che aveva dimenticato di restituire.
Quindi,determinata a restituirla questa volta,prese un piccolo bigliettino e scrisse la data del prossimo appuntamento con l'intervistatrice.
Con la rivista ancora in mano si diresse verso il soggiorno per posare la stessa e poi andare in camera sua a godersi una bella dormita.
-Maka!- disse una voce dietro di lei vicino alla porta.
-Kid,credevo fossi in Soggiorno- rispose la giovane avvicinandosi al ragazzo dopo aver posato al rivista.
-Quante volte ti ho detto di posare il capotto in modo sim-- la voce tranquilla del giovane si bloccò improvvisamente dopo che un oggetto di metallo era caduto sul pavimento.
Un coltello avvolto in un pezzo di stoffa nera giaceva sul pavimento.
-...Maka...- disse sibilando il giovane terrorizzato.
Lei non rispose era più spaventata e terrorizzata di lui.
Kid si abbassò tremando e prese l'oggetto da terra e sfilò la stoffa del coltello.
Una scritta era incisa sulla pelle nera probabilmente appartenente ad una giacca.
"Soul Eater Evans - Palazzina 424"
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Finalmente Soul era arrivato nel suo appartamento.
Tutto questo correre da una parte all'altra l'aveva stancato più del solito.
-Soul! Dove sei stato?- lo sveglia dai suoi pensieri Liz accorgendosi della presenza del ragazzo.
-O meglio con chi...?- chiede sorridendo Patty tirandogli il giacchetto.
Il Perchè stesse tirando il suo giacchetto il ragazzo non l'aveva perfettamente capito,forse voleva solo dargli fastidio,molto fastidio.
-Aveva così tanta foga di levartelo che l'ha strappato?- sorride Liz levandoglielo,praticamente forzatamente,dalle spalle.
L'albino lo prende dalle sue mani,e osservò che effettivamente non erano pazze,era davvero strappato.
Ma dove? Come e quando? Non lo tolgo mai in nessuna evenienza,apparte se entro in qualche casa ovviamente.
-Ha iniziato a correre verso la porta,ecco perchè ho urlato il tuo nome-
Merda.
Dimmi solo che non è quello che sto pensando,dimmi solo che non è quello.
Devo controllare.
-Soul!- -Dove vai?!-
Si sentono le urla delle due ragazze mentre l'albino corre verso la Villa dove poco prima aveva accompagnato Maka.
Devo accertarmi che non le è successo nulla.
Sopratutto che non le è successo nulla per colpa mia.
La scena che si presentò davanti al ragazzo raggiungeva l'immaginabile,l'albino non capì perchè ma si sentiva incredibilmente in colpa,nonostante non sapesse neanche la ragione di quella situazione.
La giovane scrittrice che da neanche qualche giorno conosceva come forte,educata e sorridente,sopratutto sorridente,stava tremando con le lacrime che le scendevano giù per il viso,rigandole tristemente e malinconicamente,guance e labbra.
Mentre sull'uscio ad osservare la ragazza così tristemente malconcia vi era Kid,che la guardava spaventato,incredibilmente spaventato.
Maka sembrava non reggersi neanche più in piedi,e l'albino continuava a domandarsi cosa l'aveva portata a ridursi così.
Nessuno dei due non aveva ancora notato la presenza di Soul.
-Davvero non mi credi? Siete tutti uguali- a malapena le uscirono dalla bocca quella parole,con un incredibile nodo in gola continuava a fingere di aspettarselo.
Non so cosa mi portò a farlo.
Forse Non ce la facevo più a vederla così depressa e spenta.
Forse mi sentivo incredibilmente in colpa,per qualche ragione.
Forse volevo sapere cosa e chi l'avevano portata ad avere così poca fiducia negli altri.
Forse Non ce la facevo più a vedere quegli stupendi smeraldi non brillare più e rompersi in mille pezzi piano piano,volevo rincollare quei pezzi,e lo avrei fatto.
Forse volevo aiutarla.
Forse non sopportavo vedere quelle belle labbra così malamente ridotte.
O Forse semplicemente volevo farla smettere si tremare e farle vedere che c'era,e ci sarebbe sempre stato ,qualcuno al suo fianco.
Fatto sta,che l'ho baciata
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