Maka rilesse l'articolo numerose volte cercando l'errore di cui la madre del ragazzo sembrava delusa.

Già...Io non ho mai capito la musica...

Non era mai riuscita a capire la musica. Liberare le emozioni suonando e sentirsi un tutt'uno con la musica.

Le era sempre sembrato qualcosa di incomprensibile.

Ma qualcosa le lasciò l'amaro in bocca comunque.

Una passione è una passione... E' inaccettabile che dei genitori si comportino in questo modo...

Prese la rivista,pagò il gelato di poco prima e uscì dal bar.

Continuava il suo cammino verso la villa del cugino quando rivide quell'albero. E le memorie riaffiorarono in pochi secondi.

Aprì gli occhi notando solo ora un ragazzo nella stessa posizione che aveva pochi secondi prima.

Aveva un espressione così serena e rilassata che non riusciva a distoglierne lo sguardo. 

Ne era magicamente e incomprensibilmente attratta.

DRIIIIIIN DRIIIIN

-Mh?- mormorò Maka scacciando tutti quei pensieri. Prese il telefono che stava squillando e diede un occhiata al Mittente della chiamata.

E'  Tsubaki...

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-Allora vi va bene Lunedì?- disse Liz che aveva ormai proposto tutti i giorno della settimana.

Tutti annuirono e diedero la loro disponibilità intorno alle 4 del pomeriggio.

-Sis allora vi accompagno e me ne vado ok?- disse Soul tranquillissimo.

-Cosa?!- Urlò la sorella maggiore alzandosi dalla sedia.

-Non posso venire- disse sempre tranquillissimo l'albino.

-Ti permettiamo di fare anche mezzanotte tranquillo- disse scherzosa Patty.

-Finiscila- disse Soul avviandosi verso la porta seguito più tardi  dalle sorelle che stavano salutando il bassista Kid.

Una volta in macchina Patty riprese il discorso della famosa patente,straziando i due fratelli.

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-Quindi a Lunedì?- disse la ragazza all'altro capo del telefono

-Certo!- disse Maka concludendo al conversazione.

Poi,quasi saltellando,tornava a casa di Kid.

Voglio conoscere quel ragazzo... 

 Aspetta cosa ho appena pensato...?!

La bionda arrossì di colpo senza un motivo ben preciso.

La ragazza assunse uno sguardo arrabbiato ma poi lentamente si calmò

Prima voglio sapere perchè questa giornalista ha questa intervista...

Maka prese la rivista e iniziò a sfogliarla,questa volta voleva controllare tutto il resto della rivista.

Gossip,Gossip,Gossip e ancora Gossip.

A questo punto credo che l'unico suo interesse sia...

Deglutì prima di girare la pagina

Questa pagina....  

 Ma perchè era così in ansia? Così ... così... Preoccupata...?

Si parla sempre di musica,cosa che lei non riusciva a capire,qualcosa fuori dalla sua conoscenza e che non l'aveva mai attratta.

Forse potrei chiedere a Kid...

Suo Cugino infatti faceva parte di una "Band",lui non aveva mai avuto particolare attrazione per la musica,ma andava molto d'accordo con una delle due ragazze della band.

Non ricordava precisamente chi,ma ora era l'ultimo dei suoi pensieri. Ora pensava solo al significato della musica,magari Kid ne sapeva.

Voleva credere fosse così.

Tra mille pensieri si accorse che era ormai arrivata a casa così bussò alla porta.

Una volta,due volte,tre volte.

-Kiiiiid!- gridò la ragazza vicino alla porta dell'enorme casa.

Arresa al fatto che il ragazzo asimmetrico non fosse ancora arrivato pensò di chiamare suo Zio Shinigami. 

L'uomo se ne stava spesso a scuola nell'ufficio della sua scuola,già suo Zio era il preside dell'unica scuola di tutta la città.

-MakaChaaan! Qual'è il motivo di questa chiamata?- Disse suo Zio Allegro,come sempre.

-Zio Kid Ancora non è a casa e non posso entrare...dove posso trovarlo?- rispose la bionda quasi seccata.

-Tranquilla Maka-Chan! Vieni qui ti dò la mia copia!- Gridò felice lo Zio,poi attaccò il telefono evitando,così,di ascoltare obiezioni.

Maka si abbandonò quindi al suo destino:continuare a camminare!

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-Finalmente!- disse Soul buttandosi con la delicatezza di un elefante sul divano.

-Coca,Tv,Sorelle a fare Shopping e Divano! La serata perfetta!- disse accendendo la Tv entusiasta.

Magicamente però gli tornò in mente la ragazza dagli occhi smeraldo.

Quando Soul si accorse che qualcuno lo stava guardando aprì gli occhi.

Una ragazza dagli occhi color smeraldo che sprizzavano determinazione e sincerità da tutti i pori.

Ma perchè ci sto pensando?! Infondo non è successo nulla di che!

Poi sentì il telefono suonare.

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 Ma quanto manca?

La ragazza stava camminando per le strade della città guardandosi in giro.

Notò un piccolo parco e due ragazzini giocare,probabilmente avevano tredici anni.

Stavano "litigando" e stavano mentendo. Lo vedeva palesemente negli occhi di entrambi.

Mentivano. Si offendevano tra di loro pensando che quello che dicevano erano solo cose frivole di poco conto.

E che anche se c'erano non gli importavano neanche minimamente.

-Quindi entrerei nella band di un Pianista ritirato?!- -Abbassare la voce no eh?-

Quel discorso e quella voce la fecero voltare dietro di lei,più precisamente verso un bar.

-E poi non è la mia band- -E allora perchè me lo stai chiedendo?- -Le due cantanti sono le mie coinquiline,il chitarrista è mio amico e - -E?- -Sono una specie di Manager,più che altro li seguo per non fargli fare cavolate- -Cavolate?- -Il mondo della musica è molto grande e orribile fratello- e poi risate.

Che bel...sorriso...

-Sei davvero divertente,mhhh- -Soul,Soul Eater Evans,Prendi--Un biglietto?- -E' di un concerto,così per vedere se sei come ti dimostri fino in fondo- -A Lunedì allora!- e dopo una specie di cinque si allontanarono in via diverse.

Maka felice,anche se senza farlo notare,riprende la sua via.

Sono felice che non sia malinconico come in quella foto...

Maka aprì le porte lentamente.

Entrare in una scuola alle 7 di sera le sembrava così contro le regole,e lei rispettava sempre le regole.  

Salì le scale cercando di non disturbare i club che stavano lavorando.

-Quindi i voti di Rung non salgono- -Per niente,Azusa!- -Su su c'è la può fare Mjolnir-

Maka sorrise al sentire le voci dei professori discutere,forse la scuola le mancava un pò.

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Quel ragazzo è davvero simpatico!

Soul stava tornando a casa quando notò il ragazzo che piaceva a sua sorella che andava dalla parte opposta della strada.

-Yo Kid!- disse l'albino dando una pacca affettuosa al ragazzo magrolino.

-Oh! Ciao Soul- iniziò il ragazzo accennando un piccolo sorriso -Stai tornando a casa?-

-Kid,Liz ti piace?- disse Soul ignorando completamente la sua domanda

-Eh?- incominciò Kid visibilmente imbarazzato -Certo che no!- finì balbettando il ragazzo

-Allora trattala bene amico- disse Soul che guardandolo negli occhi aveva capito a cosa realmente stava pensando

 Poi riprese la via di casa sua salutando con la mano il ragazzo ancora confuso.

Soul non aveva mai capito le parole,l'esprimersi con le parole,come lo scrivere.

Tutti mentono,non puoi sapere se quello che stia scrivendo lo pensi davvero.

Già per lui l'arte dei libri era incomprensibile.