CAPITOLO 58
Agnese
Il mio capo è posato sul suo petto, mentre odo gioiosa lo scalpitare imperterrito del suo cuore.
Sorrido.
Perché le sue parole hanno un fondo di verità.
Mi sciolgo dal suo abbraccio e indico un bagno aperto.
"Mettiti comodo.
Ho dell'acqua micellare e qualcosa per aggiustare il trucco sfatto.
Assomigli a un panda"
Ridacchio e lui mi imita.
Faccio ritorno e lo trovo seduto sulla tazza del water con la testa poggiata sul muro e gli occhi chiusi.
Ma perché è sempre così bello?
Osservo la mascella squadrata, le braccia incrociate e il viso rilassato e poi apre gli occhi e mi rivolge un sorriso mozzafiato.
"Lo so di essere più intrigate del David di Michelangelo, però non sciuparmi così tanto.
Lo sono già di mio."
Alzo gli occhi al cielo ed evito di commentare ciò che ha detto.
Rimuovo mascara e ombretto in silenzio, finché non sento nuovamente la sua voce.
"Sai, l'ultima volta siamo finiti chiusi in un bagno a fare tutt'altro.
Non mi dispiacerebbe ripetere l'operazione."
Sorride malizioso.
Gli assesto un pugno sulla spalla e una finta smorfia di dolore dipinge il suo volto.
"Ei! Guarda che mi hai fatto male"
"Ma smettila"
Dico.
E poi lo sento aggiungere qualcosa che mai mi sarei aspettata di sentire.
"Lo rifarei, Agnese.
Ma si svolgerebbe tutto più lentamente.
E non sarebbe sesso."
"Non sarebbe sesso?"
Deglutisco.
Annuisce.
"Non sarebbe sesso, perché farei l'amore con te.
Qui e adesso."
Deglutisco ancora, evitando il suo sguardo e completo il maquillage.
Farei l'amore con te.
L'amore.
Faresti l'amore davvero, Nicholas?
Mi stai dicendo che non sarebbe solo piacere carnale, ma che in quei gesti, ci vorresti mettere del sentimento?
Me lo auguro.
Perché il mio cuore è soggiogato dalle tue parole.
Cerco di far scemare i pensieri sulle sue parole e ripongo i pochi trucchi nella trousse.
Mi afferra le mani e chiede ancora scusa per le parole offensive che mi ha rivolto.
Annuisco, e insieme usciamo dal bagno.
************************************
Mezz'ora dopo, Nicholas è ubriaco.
Nonostante i miei futili tentativi di evitare una sbronza coi fiocchi, quest'ultimo non si è datoo per vinto.
Lo vedo sghignazzare insieme a Connor, mentre alzo gli occhi al cielo.
"Porca troia!"
Impreca Nicholas.
"Quei due spogliarellisti da quattro soldi, stanno sbattendo i loro pacchetti di natale davanti alla faccia di Melania!"
Indica la scenetta.
E non so se ridere per il suo modo di parlare simile a quello di Duffy Duck, oppure per come ha definito i genitali dei due ragazzi.
Rido.
Rido di gusto.
E Clara mi segue a ruota.
Nicholas si alza barcollante sui trampoli da donna, prendendo diversi tipo di storta.
Trascina per la giacca Connor e ingurgita uno shottino di vodka.
"Nich, dici che ci riconosceranno?"
Domanda Connor impaurito.
"Sei scemo? Sono ubriache marce!
Io vedo il tuo gemello e confondo Agnese con Clara.
E sono messo meglio di loro."
Lo colpisce sulle spalle e si allontanano.
E mi godo la scena insieme alla mia migliore amica.
Li vedo parlottare, senza capire ciò che si dicono a causa della musica troppo alta, finché a un certo punto, scorgo Nicholas muoversi in modo goffo sui due giovani.
Dovrei scattargli delle foto, per poterlo ricattare un giorno.
Continuano così per un po' di tempo, e poi li vedo ritornare tutti e quattro raggianti.
"Devo dirvi una cosa ragazzi."
E cavolo, non sembra nemmeno la sua voce.
Potrebbe vestirsi da donna più spesso.
"In realtà non mi chiamo Nicoletta."
I due aggrottano le sopracciglia, senza capirci nulla.
Mentre io, Connor e Clara, stiamo trattenendo le lacrime.
"Io sono Nicholas"
Si toglie la parucca e ripete il nome, con la sua vera voce.
Io due spalancano la bocca scioccati.
E l'espressione del ragazzo più basso, tramuta in una smorfia di disgusto.
E questo alimenta la mia rabbia.
Anche se Nich non è realmente una Drag queen o un transgender o un omosessuale al quale piace vestirsi in modo femminile, mi fa aumentare l'irascibilità che tengo nascosta nei meandri del mio essere.
Siamo tutti uguali.
E non sopporto nessun tipo di descriminazione.
Oh, caro e stupido ragazzino immaturo, la bomba te la sgancio io.
Mi schiarisco la voce attirando la sua attenzione.
"Anch'io devo rivelarti una cosa.
Il buon e costoso vino offerto dalla casa è prodotto in Asia certo, ma non ti ho detto che per ottenere quel gusto sublime, al suo interno, macerano dei cuccioli di topolini.
Il quale tu stesso, hai avuto il piacere di assaggiare"
I due ragazzi spalancano in una enorme "O" la bocca, e lo spoglarellista che ha gustato l'alcolico, si porta le mani alle labbra nel tentativo di trattenere gli acidi del suo vomito, lo vedo correre verso il bagno per rigettare nel cesso il vino più schifoso che abbia mai bevuto in vita sua.
Ben ti sta, pezzo di merda!
Bhe, Buon anno!
Eh sì, questi alcolici esistono davvero.
Vi sconsiglio di cercare su internet perché le immagini sono abbastanza vomitevoli.
Spero vi piaccia, un bacio💟
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