CAPITOLO 49

Agnese

Siamo in camera e Nicholas ha avuto la bella idea di provare i passi qui.

Dio, che mal di schiena.

Stiamo spostando le poltrone e il mobile posizionato davanti alla porta del bagno, e ho già il fiatone prima ancora di iniziare.

"Ma non potevamo scegliere un altro posto?
Non so, fuori all'aria aperta?
Mi vuoi morta prima del tempo"
Sbuffo, spingendo il mobile in legno che pesa quanto un camion.

"E far vedere a tutti le mie magnifiche mosse e le strategie per vincere la gara?
Scordatelo!"

"Non ti facevo così competitivo"
Ridacchio, mentre lui mi fa l'occhiolino rispondendo:

"Quando mi metto in testa una cosa, la porto a termine.
Voglio uscirne vincitore"

Mi stiracchio la schiena, facendo una smorfia di dolore per lo sforzo.

Mai più.

"Bene, possiamo incominciare."

Annuisco.

"Per quanto riguarda i balli caraibici, dobbiamo darci una ripassata"

"Perché? Non hai detto che quando abbiamo ballato alla festa di Fred e lo abbiamo fatto anche a casa tua, ti ricordo, hai sottolineato la mia bravura?
Che senso ha ripeterli?"

"Sì, brava ma non perfetta.
E comunque, mi hai calpestato i piedi ogni tanto"
Ridacchia, prendendosi gioco della sottoscritta.

"Brutto pezzo di m..."

Lo inseguo, mentre lui scappa.

"Tu parli tanto di me, ma a casa tua, mentre ballavamo la bachata, non sei stato poi così tanto sensuale.
E ti ricordo che questo ballo, dovrebbe essere quasi erotico, senza cadere nella volgarità ovviamente"
Incrocio le braccia al petto, mentre lui si posiziona di fronte a me a distanza di tre metri, fermandosi.

"Inoltre, più che muoverti come un ballerino in gamba, come dichiari di essere tu stesso, assomigliavi più a un elefante sotto sedativi, e aggiungici: con le emorroidi"
Mi muovo, imitando dei gesti di un animale impazzito.

Ridacchio, e lui ride insieme a me.

"Ah sì? Quindi"
Si avvicina di un passo.

"Secondo il tuo parere"
Un altro passo.

"Io non saprei essere seducente ed erotico.
Mmm... eppure, nessuna si è mai lamentata.
Se vuoi, posso dimostrarti quanto posso essere passionale.
Non sfidarmi Agnese, potresti uscirne da perdente"

Il suo viso è a pochi centimetri dal mio, e gli basterebbe un piccolo movimento per avere il  corpo plasmato sul mio.

Prende il telefono, mettendo la prima bachata che gli capita a tiro, e mi afferra i fianchi, facendo scontrare i nostri bacini.

Deglutisco, mentre sul suo viso si dipinge un sorriso malizioso.

Mi prende le mani ed iniziamo a muoverci.

I corpi si spostano in sincrono, mentre i bacini si scontrano in loop senza mai staccarsi.

Forse non avrei dovuto stuzzicarti.

 "La bachata è una danza in 8 battute (come la salsa). La musica ha 4 battute per misura. Nella sua forma basilare, il ballerino si muove a sinistra per una misura di 4 battute, poi a destra per la successiva. Ascolta la musica e cerca di entrare in sintonia con la cadenza del ritmo. La moderna bachata elettronica ha solitamente delle synth percussive che segnano ogni battuta, quindi il ritmo è più facile da individuare. La bachata tradizionale può avere percussioni leggermente più complesse, ma in generale sarai comunque in grado di sentire il "feeling" caratteristico."

Spiega, mentre balliamo.

Continua a parlare, mentre io capisco solo: "Scivolata e giro maschile", che suppongo essere dei passi.

Non voglio più staccarmi.

Mi lascio guidare dalle sue mani esperte e dalla musica che esce dalle casse del telefono, e vorrei che questa ballo non finisse mai.

I gesti si fanno più intimi,  mentre il mio respiro, quasi si mozza.

"La bachata non è un ballo monotono e noioso.
È fatto di erotismo e al contempo di allegria.
Dovremmo muoverci maggiormente, coinvolgendo tutto il corpo"
E così facciamo.

Dopo un minuto circa, la canzone finisce, e Io mi ritrovo senza fiato.

"Adesso dovresti rimangiarti tutto ciò che hai detto."

"Hai ragione, sei stato bravo"

"Solo bravo?"

"Ok ok, eccellente. Adesso piantala di gonfiarti come un gatto mestruato e insegnami gli altri balli."

                          
                           ***

"Sono esausta"

Mi asciugo le gocce di sudore che scivolano lungo le tempie, mentre mi siedo per terra con poca grazia.

"Sei una checca"
Scivola al mio fianco, bevendo un po' d'acqua.

"È difficile starti dietro, non sono ai tuoi livelli"
Gli rubo la bottiglietta dalle mani, e mi disseto.
Alcune gocce mi scivolano sul collo, ma Nicholas precede i miei movimenti, e avvicina le labbra proprio in quel punto.

"Non si spreca l'acqua.
Dovresti saperlo"
Si passa la lingua sulla bocca e io esplodo, letteralmente.

"Sei bella Agnese.
Anche con i capelli sfatti, seduta come uno scaricatore di porto e con la puzza di sudore sotto le ascelle, sei bella comunque."

Mi osserva, e non so se ucciderlo per avermi detto che puzzo, oppure baciarlo per avermi fatto un complimento.

"Fottiti.
E io non puzzo!"

Sorrido e mi alzo di poco per fiondarmi in doccia, ma lui è più veloce di me, mi afferra la mano e mi tira giù, facendomi cadere su di lui.

E le sue labbra sono sulle mie.

Lente, caste, dolci e poi sensuali.

E di erotico, non c'è più il ballo.
Ma questo bacio, un bacio che sa d'inferno e paradiso.

Un bacio che seguiterà ad altri mille baci ancora, perché sono come la droga: Uccidono da una parte, e ti fanno vivere dall'altra.

Nuovo capitolo! Spero vi piaccia!
Sì, lo so.
Sto aggiornando pochissimo, ma il lavoro non mi permette di farlo.
Averete l'aggiornamento solo nel weekend, ma potrei aggiornare anche quando sono a casa durante la settimana.
Un bacione!❤

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