CAPITOLO 39

Agnese

Instintivamente mi porto le mani sugli occhi.

"Ma sei impazzito?!
Rivestiti Nicholas!"

Mi dirigo verso il letto e mi Armo di cuscini.

Glieli lancio a caso, sperando che almeno uno, possa beccarlo in pieno viso.

"Ho capito.
Calmati e metti via le armi"
ridacchia di gusto, poi lo sento muoversi e frugare nel borsone.

Sospiro, finalmente si sta vestendo.

"E comunque..."

Non gli do il tempo di finire la frase, che lo faccio io al suo posto:

"Non è niente che tu non abbia già visto!"
Alzo gli occhi al cielo, mentre sono girata di schiena.

"Esatto! E smettila di alzare gli occhi al cielo"

Fammi capire, hai gli occhi dietro la testa?

"Ho finito, puoi girarti"

Mi giro lentamente, mentre la mano destra mi copre gli occhi.

Meglio prevenire, non posso fidarmi completamente.

Sbircio attraverso le dita e mi accorgo che effettivamente è vestito, o quasi.

Il busto possente, e l'addome scolpito sono lì, in bella vista.

Deglutisco a fatica, e distolgo lo sguardo.

Agnese, il tuo obbiettivo è il significato del tatuaggio, non i suoi muscoli.

"Cosa significa il tatuaggio che hai sul fianco?"

Punto le miei Iridi nelle sue, e mi guarda senza fiatare.

Questa volta non c'è ombra di malizia e nemmeno di divertimento, solo serietà.

Poco dopo distoglie lo sguardo, e sempre senza fiatare, cerca una maglietta e la indossa.

"Riguarda il mio passato."
Risponde dopo qualche minuto di silenzio.

Ha lo sguardo perso chissà dove, come se un punto nel vuoto qualunque, potesse rimembragli i trascorsi del suo passato.

E le sue iridi parlano.
Sono di verde scuro, spento e plumbeo.
Nulla a che vedere con le giade splendenti, che solitamente brillano come diamanti.

Quel tatuaggio, impresso sulla pelle color ambra, inciso sulla carne, scava e s'irradia nel profondo.

Io lo so, Nicholas.
Quella tenacia e grinta che vanti di avere, non è costantemente in superficie.
Abbiamo tutti momenti grigi nella vita.
Abbiamo rancore, tristezza e inconprensione da parte del mondo.

E tu, tu come tutti, nascondi una parte oscura, una cicatrice profonda che solo tu riesci a vedere.

Ma è qui che ti sbagli.
Io la vedo.
È profonda.
Livida.
Dolorosa.
E vivida.
Ma tu non mi permetti di aiutarti.
Non mi permetti di trasformare quella cicatrice, in una retta continua di lucciole splendenti, non mi permetti di creare cromie e dipinti sul tuo dolore.
Non sono una pittrice.
Non sono un'infermiera.
Non sono speciale.
Ma sono una donna.
Una donna che si sta innammorando giorno dopo giorno.
E per quanto tu possa essere schivo nei confronti del tuo passato, io quella parte di te voglio assorbirla.
Voglio condividere le tue affiliazioni.
Affinché, per te, possa essere più facile affrontarle.

"Il bagno è libero.
Dopo quello che hai passato nell'ascensore, penso che una doccia fresca possa aiutare il tuo corpo a rilassarsi"

Riprende a trafficare nel suo borsone.
Estrae l'intimo, una maglia e dei pantaloncini, e me li butta addosso.

"Non hai un cambio, per il momento.
Per cui posso imprestarti qualcosa di mio"

"Non indosseró mai le tue mutande"
Arrossisco all'improvviso, e chino il capo sui boxer.

"Non penso che tu voglia girare con lo stesso intimo per il resto del nostro soggiorno qui.
Avremo modo di comprare qualcosa, ma per il momento, ti consiglio di usare i miei vestiti"
Mi sorride malizioso, mentre il mio viso s'inffiamma maggiormente.

E adesso, scorgo di nuovo quello sguardo limpido.
Lo sguardo dolce e al contempo sensuale, che mi provoca milioni di scariche elettriche lungo la colonna vertebrale.

Annuisco, e mi avvio in bagno.

Il profumo speziato che solitamente usa il mio accompagnatore, invade le mie narici.

Mi fa impazzire.

Mi spoglio ed entro nel box doccia.

Rubo la fragranza di vaniglia e liquirizia di Nicholas e la spalmo sul corpo.

E mentre riesco quasi a rilassarmi, ricordo il giorno in cui rimasi a dormire a casa sua.

La foto.
La freddezza nei miei confronti.
Un uomo e un bambino.
E capisco, capisco che quella foto e quel tatuaggio, sono due facce della stessa medaglia.

Spero che IL capitolo vi piaccia!
Allora, avete capito qualcosa sul tatuaggio?
E sulla foto?
Vi ricordate la foto di cui parlo?
Sono piccoli tasselli che formeranno un puzzle.
Sta a voi, predisporli in modo giusto!
Vi amo, come sempre!

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