CAPITOLO 34
Nicholas
Silenzio.
Fottuto silenzio.
Da quando le ho inviato il messaggio, non ho ricevuto nessuna risposta.
Nulla che potesse confermare di aver recepito appieno il mio stato d'animo.
Nulla che potesse confermare di aver captato appieno, il mio pensiero personale su questo rapporto senza nome.
Nulla.
Un intrercapedine immenso dove sento risucchiare ogni mio punto vitale.
Eppure, era lei quella che cercava risposte.
Lei, che non vuole sentirsi un oggetto usato.
Ma tu non sei un oggetto.
Perché è così difficile da capire?
Mi sento impotente.
Non ho mai avuto a che fare con una donna in questo senso.
Ho sempre soddisfatto i miei bisogni senza preoccuparmi di come possa sentirsi la persona con la quale ho giaciuto.
Un seduci, prendi e vai.
Questo è quello a cui sono stato abituato.
Ho sciolto i legami, l'affezzionarmi a qualcuno dalla mia infanzia, dove la mia freddezza ha avuto luogo.
Lui ha seminato nel mio cuore una freddezza tale, da respingere qualsiasi sentimento buono, tutto fuorché l'odio.
Quello non sparirà mai.
Rimarrà vivido sempre, come una cicatrice indelebile che marchia la mia pelle costantemente.
Solo in Fred ho trovato un piccola speranza.
Solo nel mio socio, nonché migliore amico, ho potuto aggrapparmi a quella cosa che comunemente viene chiamato sentimento.
Ma lei, lei sta scavando nella mia pelle.
Come un fottuto parassita si è attaccata così a fondo, da penetrarmi l'anima ogni volta che il suo sguardo perfora il mio.
E non riesco a capire come possa ditruggere le mie barriere.
Ma solo lei ci è riuscita, e forse tutto ciò, inizia a piacermi.
E tu, Baciami il cuore, la pelle, l'anima.
Mi crogioleró nelle fiamme di quello che forse in futuro, potrebbe diventare un amore puro, e raccoglieró quelle braci ardenti, senza lasciarle mai spegnere.
Ma non allontanarti, non respingermi, perché mi stai uccidendo ogni secondo.
Mi avvio per andare a lavoro, così da raggiungere presto Fred e aiutarlo in officina.
Nell'abitacolo della mia auto, il suono della radio mi ridesta dai miei pensieri.
Una donna dalla voce acuta, sta pubblicizzando una sorta di Albergo con tanto di attività, per intrattenere gli ospiti e i Tursti che decidono di pernottare nella struttura.
Saune, Campi da tennis, Campi da calcio, canoe e tanti altri tipi di attività da svolgere in coppia o singolarmente.
La Zona non è molto distante da casa, anche se il posto è costernato da campagna e aria pulita, con tanto di fiume.
Il cervello elabora quella che potrebbe essere la soluzione a tutto questo silenzio.
Prendo carta e penna, segnando sui fogli lattigginosi del quadernetto, il nome dell'albergo.
Così da poterlo avere a portata di mano, quando dovró fare ricerche per pernottare una stanza.
Sorrido mentalmente, ideando il piano perfetto per far sì che tutto ciò, scorra liscio come l'olio.
L'aiuto di Fred e mio cugiono, è di vitale importanza.
Connor è sempre stato un donnaiolo.
È affascinante, per cui non manca mai il gentil sesso a ronzargli attorno.
E, conoscendolo, è riuscito ad accaparrarsi il numero della migliore amica di Agnese.
Lei sarà una pedina fondamentale.
Ho bisogno del suo aiuto per far sì che per 3 giorni, Agnese non si presenterà a lavoro.
Avrò la possibilità di chiarire con lei, e scoprire perché questo suo improvviso mutismo nei nei confronti.
Entro in officina.
Indosso la tenuta da lavoro, e spiego a Fred l'intero programma che ho in mente per Me e Agnese.
Lui non sembra molto convinto, o almeno è in dubbio per la possibile reazione di Agnese, a tutto ciò.
Agire alle sue spalle tendendole una sorta di "trappola" potrebbe mandarla in bestia, ma non posso vivere costantemente con questo inutile silenzio sulle spalle.
Preferisco fare tutto senza prendere in considerazione i suoi pensieri, piuttosto che saperla troppo lontana da me per un lungo periodo.
Nella pausa, chiamo mio cugino.
Quest'ultimo mi conferma di avere il numero di Clara.
Mi racconta com'è riuscito a farsi dare il contatto, aggiungendo particolari, che, molto probabilmente, ha appena inventato.
Alzo gli occhi al cielo, chiedendogli di chiudere il becco e di mamdrmi il suo numero, e in poco tempo, chiamo Clara.
Quest'ultima appoggia la mia idea, urlando di gioia e riempiendomi di complimenti per la genialata che il mio cervello ha elaborato.
E da una giornata iniziata nel peggiore dei modi, ritorno a casa con un sorriso stampato sulle labbra.
Pregando e sperando, che ci sia un'altra possibilità per aggiustare le cose con lei.
Scusate il ritardo!
Ero al mare, e, per mancanza di tempo, non ho potuto aggiornare.
Fate attenzione, perché in questo capitolo, sono presenti piccole parole, che riusciranno a farvi capire meglio, il passato di Nicholas.
La sua freddezza, la sua mancanza d'affetto, sono tutte caratteristiche che a causa del passato, hanno segnato il suo presente.
Spero che il capitolo vi piaccia! Come sempre, vi ringrazio! Vi amo!❤
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