CAPITOLO 30

Leggete lo spazio autrice, c'è una sorpresa per VOI!

Agnese

Osservo lo schermo del telefono. Le 6 del mattino.

Gli occhi si socchiudono per la pesantezza, e le gambe faticano a rispondere ai comandi delle funzioni cerebrali.

Giungo davanti alla porta di casa, e silenziosamente, inserisco nella serratura, le chiavi per aprire la porta.

La richiudo alle mie spalle, e mi avvio in cucina per dissetarmi.
Mi riempio il bicchiere d'acqua e mi appoggio sul bordo della cucina.

Sorrido osservando il bicchiere pieno del liquido limpido che presto manderò giù.
Mi sento anch'io piena come questo bicchiere.

Ho vissuto la mia vita come un'automa.
Passi e manovre meccaniche dettate dal cervello, mentre il cuore è rimasto in stand-by.
Mi sono sentita vuota come quel bicchiere prima che lo riempissi con l'acqua, mentre adesso, sento tutte le varie sfacettature riempirmi.
Nicholas mi ha riempita.
Mi ha fatta sentire grande e piccola, debole e forte, donna e bambina.

Mio figlio mi ha donato qualcosa di grande, lo amo più della mia stessa vita, ma solo da quando ho riallacciato i rapporti con suo podre, posso godermi la felicità.
Perché è così, mi sento felice.
Felice da quando è riuscito a scucire una grandissima parte di me automa, e l'ha resa più umana e sensibile.

Dio, dovrei essere nel mio letto a dormire, invece penso a lui.

Non posso farmi una colpa se il mio cuore va in defibrillazione quando si tratta di lui.
L'unica colpa che posso avere, è quella di nascondere un segreto.

Quel segreto, che mi comprime il cuore ogni qualvolta i pensieri si spingono verso di lui.

Riuscirò a trovare il coraggio per poter dire chi è realmente mio figlio?
Che i nostri errori hanno generato una creatura che io stessa ho cresciuto con mia madre?

Lacrime amare solcano imperterrite sugli occhi.
Le gambe si muovono da sole, raggiungendo la destinazione finale.

La fioca luce illumina il visino di mio figlio.
E osservo singhiozzando il suo profilo dolce e sereno.

Il corpicino minuto ma forte, è disteso alla rinfusa sulla superficie morbida della sua culla.
Le manine alzate, strette in piccoli pugni, sono rilassate e ferme.
Gli occhietti, che aperti rivelano due giade abbaglianti, sono chiuse e beate.
Il nasino leggermente all'insu lascia spazio alla bocca carnosa, che a volte si apre in un sorriso, proprio come adesso.

Ti porterò all'orizzonte.
Ti porterò nel posto dei sogni, lontano dagli errori umani, compresi i miei.
Ti porterò nel mondo fatato, dove la magia ti bacia la pelle.
Ti porterò sulle nuvole, affinché tu possa abbracciare il paradiso.
Ti porterò dove l'odio è rinnegato, e l'amore coltivato.
Ti porterò dove le radici acerbe non sono viste di cattivo gusto. Ti porterò oltre l'amore, Nell'Isola che non c'è, dove l'eternità accoglie la semplicità e l'ingenuità del tuo essere.
Ti costudiró come il tesoro più prezioso, e terrò lontano la crudeltà della gente. Ti proteggeró, perché sei un angelo, e gli angeli sorridono sempre.

Copro il busto con un lenzuolo leggero, e lo sento sgambettare lievemente finché non si quieta.

Poso un bacio dolce sulla sua fronte, e mi asciugo le lacrime iniziando a spogliarmi.

La nottata è stata caotica, e ora come ora pur avendo sonno, ho mille pensieri nella testa.
Mi fiondo nella doccia, e velocemente mi tolgo di dosso la pesantezza della serata.

Esco dal bagno, indosso l'initimo e una camicia da notte leggera.
Scosto le coperte, e m'infilo nel letto.

Assaporo la frescura delle lenzuola sulla pelle, e mi accocolo al cuscino.

Ripenso al ballo, alla festa, il tuffo in piscina, il bacio, la spiaggia e le onde, le palline colorate, la lotta con quest'ultima e l'alba.

Che cosa siamo adesso?
I baci capitano sempre più spesso, come se fosse naturale. Ma noi non siamo una coppia, non siamo fidanzati tanto meno sposati. Allora perché ci calamitiamo l'un l'altro?
Perché finiamo sempre con lo stare insieme?

Le mani agguatano l'aggieggio elettonico al mio fianco.
Sblocco lo schermo e inizio a scrivere.

Messaggio a Nicholas:
Gli amici o i conoscenti non si tuffano in una piscina tenendosi stretti l'un l'altro.
Gli amici o conoscenti non si scambiano baci dolci e passionali. Gli amici o conoscenti non si comportano come noi.
Io voglio risposte.

Siamo il nulla o il tutto?
Siamo due cuori vicini, o lontani?
Ho fatto una promessa, mi sarei lasciata andare solo con la persona che amo.

Con te sto bene, ma in tutte le cose belle, esistono i ma.
E il mio ma è solo uno: Cosa siamo Nicholas?
Perché io forse la risposta la conosco... Ma ho bisogno di sapere la tua.
Buonanotte, Agnese

Premo invio con titubanza, mentre il cuore mi esplode nel petto.
Mi risponderà?
Mi eviterà?
Non vorrà più sentirmi?
Ho peggiorato le cose, oppure ho fatto bene a chiedere chiarimenti?

Mi lascio trasportare dalle braccia di Morfeo.
E sogno.
Sogno tre ombre baciate dal sole.
Due figure adulte, che tengono un bambino per mano.
Sembrano felici, anche se il mio occhio esperto non mi permette di esaminare il loro sguardo.
Camminano sulla sabbia candida, tra il suono delle onde del mare, e il profumo di salsedine che si riversa su di loro.

Mi affiora un sorriso spontaneo sulle labbra, mentre spero e credo cin tutto il cuore, che quella famiglia sia la mia.
Nicholas, Francesco ed io.

Tre anime e un cuore, verso la felicità.

Alloraaaaaaaaaaa.
Dato che come sempre, ho ritardato con l'aggiornamento, OGGI PROPRIO OGGI, SCRIVERÒ UN ALTRO CAPITOLO! Sono sorpresa anch'io.
Questo è per scusarmi del ritardo, per cui spero siate felici.
Il capitolo sarà un Pov di Nicholas.
Quindi schiumato pure hahha
Secondo voi, Agnese avrà capito di essersi innamorata di Nicholas? O forse non lo è ancora? E il nostro macho Man è innamorato di lei? Voi che dite?
Ma sopratutto quando dirà la verità sul bambino?
Vi è piaciuto il momento mamma e figlio?
E CLARA? AVRÀ UCCISO CONNOR?😂 Voglio le vostre risposte nei commenti! Spero vi piaccia❤
Come sempre, via amo e vi ringrazio❤

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