CAPITOLO 16

Prima che iniziate a leggere, ci tenevo ad informarvi che il capitolo contiene un linguaggio esplicito e  scene di sesso.🔴
Per cui se non gradite, non leggete.

Nicholas

Punto i miei occhi nei suoi, e lo sguardo cade lí, sulle sue labbra.
Mi avvicino lentamente e premo dolcemente le mie sulla sua bocca carnosa.
Un sapore fruttato e alcolico investe i miei sensi, facedomi gemere nella sua bocca.
Quella bocca che paragono al nettare degli Dei, così potente e paradisiaca da indurmi al masochismo.
Le lingue danzano in sinergia, fondendosi una nel calore dell'altra, unendosi in qualcosa di più grande, fino a completarsi del tutto.
Le mani scivolano lungo la sua figura, carezzano la pelle pallida esposta e non, al mio volere, increspandosi sotto il mio tocco.

La mano destra giunge all'orlo del vestito, soffermandosi su un lembo di carne che sfioro con movimenti circolari.
Lentamente risalgo verso l'alto, alzando maggiormente l'abito, ed esponendo la visione magnifca che quel pezzo di stoffa nascondeva sotto di essa.
Vago sulla coscia, portandomi quasi al dolore del membro turgido e gonfio, che reclama solo il piacere.
I gemiti strozzati della bellissima ragazza sotto di me non giovano al mio momento di defiance, ritrovandomi a condurre la mia mano vicino a quel luogo proibito che desidero toccare ardentemente.
"Nicholas..."
La voce di Agnese mi ridesta dai miei atti poco casti.
Portandomi a staccarmi da quel contatto erotico e domandarmi perché l'iterruzione di questo bellissimo e magico momento.
"Dimmi"
"Bhe... ecco io... Non possiamo"
La vedo distaccarsi dal mio busto, mentre imbarazzata si tortura le falangi.
Mi alzo in piedi, aggiustandomi i capelli scompigliati e cercando in tutti i modi di dominare la bestia che ho nei pantaloni, e che reclama con urgenza, il suo corpo.
Le mani si allungano per prendere il vino che ho poggiato poco prima sul tavolino in vetro, e sorseggio la bevanda che mi dona un po' di solievo, dato che il nostro bacio ha risucchiato tutta la mia saliva, facendomi ritrovare con una gola secca e arida.
"Io non so se ricordi... ma quella sera, io... con te ho perso la mia verginità."
Il bicchiere mi scivola dalle mani, cadendo rovinosamente a terra in mille pezzi.

"Ma quella sera, io... con te ho perso la mia verginità"

Mio Dio!
Cosa cazzo ho combinato? Ero al corrente di essere ubriaco, ricordo tutto o almeno tanto di quello che abbiamo fatto, allora perché non ricordo di averle tolto la cosa più preziosa che una donna innocente può possedere?

Cazzo!

Le immagini si insinuano nella mia mente, e con la testa ritorno a quella sera...

La bocca reclama con voracità la sua, mentre le mani vagano disinibite su tutto il perimetro del suo corpo.
Armeggio con la cerniera dei suoi pantaloni, mentre la mia lingua continua a torturare la sua.
Ho baciato poche ragazze in tutta la mia vita, e mi chiedo perché la mia bocca e i miei occhi sono così tanto attratte dalle sue labbra.
Forse la perfezione del tratto che le delinea? Forza la carnositá e la forma a cuore che hanno?
Non lo so.
L'unica cosa che voglio, è continuare a baciarla finché  le labbra non assumono un colore arrossato e gonfio a causa dei miei baci.
I pantaloni scivolano via insieme alle sue mutandine, lungo le sue bellissime e chilomentriche gambe, esponendomi il poco pube in crescita.
La  piego, in modo che il suo  fondoschiena tondeggiante, è esposto al mio volere.
Inizio a trafficare, alla ricerca di uno preservativo per continuare il rapporto.
Apro velocemente la piccola bustina argentata estraendo dall'interno, la protezione che mi affretto ad adagiare sul mio lungo e duro membro.
Prima di entrare e lasciarmi travolgere in  balia del piacere tra le sue cosce, spingo le mani tra le sue gambe e infilo senza esitazione, il dito nella fessura bagnata dei suoi umori.
La sento tirare un gridolino, forse di piacere, dolore o sorpresa non lo so, l'unica cosa che so è  che il contatto tra il mio dito e le sue pareti bagnate mi fanno solamente eccitare più del dovuto.
Estraggo il dito e lo porto alla bocca gustandone il sapore dolce e profumato del suo sesso.
"Mmm.. sai di buono" le soffio all'orecchio, avvertendo il movimento della sua schiena inarcarsi alla mia affermazione.

Allargo maggiormente le sue cosce, palpando il suo bel fondoschiena sodo, e con una mossa fulminea entro dentro di lei.
La osservo sobblazzare e urlare.
È stretta forse troppo, e il piacere che provo mi fa pulsare il membro che a quel contatto, lo spinge quasi del tutto al limite.
"Tutto bene? Ti ho fatto male?" Le domando senza sapere perché tanta preoccupazione nei suoi confronti.
Annuisce poco convinta, mentre le sue mani stringono con forza l'orlo della maglietta, e per un momento mi sembra di udire i denti stridere uno con l'altro.
Affondo nuovamente dentro di lei, aumentando di gran lunga il ritmo portandomi ad ansimare con fare perverso.
Mi viene incontro poco dopo, spingendo il bacino per avere un maggior contatto, e per spofondare ancora più a fondo.
Manca poco, per cui rallento le spinte e stuzzico il clitoride.
Geme maggiormente, mentre con l'altra mano torturo il capezzolo già turgido del seno.
Affondo con impeto, e porto il ritmo il più veloce possibile.
L'orgasmo sopraggiunge, i respiri ansanti di entrambi, e la debolezza lasciano spazio al mutismo.
Mi siedo sul cesso con ancora il membro duro e pulsante, mentre la testa gira, e per un lungo momento, vedo sfocato.
Ma prima di chiudere gli occhi, riesco ad intravedere scorrere lungo le gambe del sangue. È vergine? O ha il ciclo? Forse, ho solo visto male a causa dell'alcol.
Poco dopo, sento la ragazza rivestirsi lentamente e barcollante aprire la porta, mentre il suono ovattato della sua voce giunge alle mie orecchie in quello che credo un saluto.
Mi libero del preservativo, gettandolo nel cestino. Raggiungo mio cugino ed esco dal locale.

I ricordi erano lí.
Non mi sbagliavo, avevo visto bene, il sangue lungo le gambe era la prova della sua innocenza!

Cazzo!

"Mi dispiace. Non ricordavo tutto
Con precisione.
Cioè si, il sangue me lo ricordavo ma pensavo di aver visto male a causa dell'alcol, oppure che in quell'occasione eri  mestruata.
Non ero a conoscenza di averti portato via la tua verginità"
Ero nervoso, arrabbiato con me stesso per quello che le avevo fatto.
"Non devi scusarti.
Abbiamo sbagliato entrambi.
Ma adesso non voglio che tutto ciò si ripeta.
Se dovesse succedere, voglio che il rapporto sia causato da sentimenti, dall'amore.
Ti ho frenato per questo"

Aveva ragione.
Provavo qualcosa di bello, ma non era amore o forse si?
Ero solo confuso.
Perché ogni volta pensavo a lei? Perché ero pazzo del suo profumo o della sua bocca? Perché?
Non ne avevo idea.
Ma una cosa era certa, non l'avrei fatta soffrire, non dinuovo.

"Sei andata a letto con altri uomini dopo di me?"
Non so perché quella domanda, ma la curiosità di sapere era enorme.
"No, nessuno. Solo tu"
Sollevato dalla sua risposta, mi avvicino stringendola tra le mie braccia e le sussurro all'orecchio: "Dormi con me stanotte, ti prego"

Ecco qua.
Oltre che averla sverginata, il preservativo si è bucato.
Bella sfiga vero?
Spero che il capitolo vi piaccia!
Vi amo❤

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