Lips - Vm 14 - Capitolo 48






Furono Sguardi e furono sorrisi, poi furono soltanto i Fiordalisi.

Lo seguii senza una ragione, come un ragazzo segue un'aquilone .

Sono ancora seduta sopra alla bellissima sedia del magnifico locale, che ruota intorno alla figura posta di fronte a me.

Lui lo sa ed è ancora qui.

" Sta diventando tutto strano" lo dico più alla Sofia che si è gettata a capofitto in qualcosa di buio ma accogliente, piuttosto che a Lui.

Mi alzo lasciando il tovagliolo sul tavolo apparecchiato, allontanandomi.

I suoi occhi mi seguono all'esterno, cosi come il suo corpo. La sua mano si intreccia alla mia sfioranola appena: " Cosa c'è?" chiede senza vincoli:

" Credevo che ti facesse piacere sapere che io ... sapevo ..." ha il viso corrucciato, simile in qualche sfumatura a quello di Riccardo. O forse sono solo io che lo sto cercando dove non c'è né traccia.

" Forse credevo che saresti scappato e che tutto si sarebbe concluso in fretta" riesco a mettere ordine nei miei pensieri per qualche secondo.

"Sei uscita con me perché credevi che me ne sarei andato non appena avessi saputo? Non ha senso Sofia"

Ne ha eccome invece.

"Volevo un'affetto sincero, anche per qualche giorno o qualche settimana. Il brivido d'innamorarmi di qualcuno che non fosse Lui, avendo però la certezza che poi tutto sarebbe finito in cenere" le lacrime si riversano sul mio viso perché sono in un vicolo cieco.

" Non piangere, non ne esiste motivo"

Le sue dita asciugano le goccie che adagio percorrono la mia pelle. Con il pollice tenta di togliermi almeno una parte del dolore che sta vivendo sul mio volto.

"Non essere triste ..." sussurra stringendomi a sé in un'attimo impercettibile.

Il suo petto entra nel mio, con l'anima che non si avvinghia all'unica vita presente in questa strada. Non smette di tenermi a sé, mentre il volto scava dentro alle sue clavicole.

" Sei bella Sofia, intelligente e mi passi vita in continuazione. Non ho legami ora , e sono convinto che il rivederti, significhi qualcosa. Non credo nel destino o altro ma il tuo volto, le tue mani, gridano di provarci. Sarà da folli e molti non comprenderanno il mio comportamento, ma io ti sento dentro, sei un fuoco che non si spegne ed io non voglio neanche provare a toglierlo"

"Quando ti chiederanno perché tra mille hai scelto me cosa dirai? La ragazza incinta di un altro ..."

" Dirò che lo avrei fatto anche tra miliardi" mi stacco da Christian per vedere i suoi occhi azzurri.

Devo capire se sono sinceri o se mentono nel modo più spudorato possibile. Piego la testa passandomi la lingua sulle labbra rosse. Cerco il coraggio per alzarla ma sono le sue mani che compiono questo gesto.

Mi trafigge con le sue iridi così fortemente chiare da togliermi il respiro. La mia bocca rimane semi aperta, come incerta nella decisione.

Credere alle sue parole o tornare nella logica e ammettere che una situazione simile potrebbe solo essere paradossale?

Lei s'innamora di Lui, egocentrico e narcisista ma capace d'amore vero, Lei scappa da Lui incinta per poi trovare l'altro che le promette amore incondizionato, comunque vada. Finzione o Realtà?

"Utopia" sussurro al suo volto.

"Noi siamo utopia?" chiede aprendo poco le labbra fini.

"Si" pronuncio semplicemente.

"L'utopia è qualcosa che non potrebbe esistere al mondo, invece noi due siamo qui" le sue dita tengono ancora sollevato il mio volto così orgoglioso da non voler cedere alle sue promesse.

" Ho paura che mi farò del male"

" Siamo carne ed ossa Sofia, la nostra natura è nata dal dolore, non possiamo farne a meno"

"Cadrò di sicuro Christian"

" Se succederà, ci sarà la mia mano a risollevarti"

Non ho legge che mi blocchi o che mi punisca per il mio comportamento. Vorrei tanto che esistesse per potermi sbarrare la via, ma sono persa, e lui è di fronte a me con una dichiarazione di protezione.

"Fa freddo" pronuncio a causa dell'aria gelida che Maggio sta rispolverando. Sento il suo corpo che ancora mi stringe a sé, finchè la sua testa si piega verso la mia. Mi rendo conto che la vera paura la sto provando ora. Ecco qui il passo definitivo, l'allontanamento volontario dalla mia storia d'amore con Marni.

Furiosamente avvicina la sua bocca sempre più alla mia. Sento una forza irrefrenabile nelle sue dita anche se rimangono dolci sui miei avambracci. Tutta l'oscurità di Siena si fa vorticosa ma deliziosa. Odo il suo respiro arrivare dalle labbra che non smettono di muoversi verso le mie finchè ne diventano parte integrante.

Mi bacia. Con tutto se stesso.

Le sue linee sottili sfiorano le mie bagnandole con cura, sposta poi la mano sulla mia nuca continuando a lavorare dentro alla mia bocca. Sprofonda cercandomi in continuazione , ed io assecondo solo il suo movimento pacato ma carico.

Non è un bacio casto, è carnale e passionale.

Si stacca da me con una forza disumana: " Sai d'amore Sofia" lo pronuncia mentre si avvicina di nuovo , mischiando ancora la nostra pelle.

Forse è ciò che è rimasto di Marni...

Respiro quando si allontana di qualche centimetro.
" E' stato fantastico" pronuncia accompagnandomi ancora nel ristorante.

Ceniamo ma mi sento diversa rispetto a prima. Desideravo averlo addosso e sentire cosa significasse baciare altre labbra ma adesso non riesco ad apprezzarne la conseguenza. Cerco di dare indifferenza alla conversazione che si conclude in sorrisi, così come la cena.

Ritorniamo in moto verso Firenze con tutti i miei ricordi che si dissolvono.

Le sue mani non lasciano le mie nemmeno nelle curve ma ad ogni sfioramento, mi chiedo cosa dovrò fare ora.

Di forte alla mia macchina stento a reggermi in piedi, forse tutta la tensione si sta scaricando.

La mia storia è andata in fiamme ed Io non ho spento l'incendio. Non ci ho nemmeno provato e nel fumo mi sono lasciata prendere da altre mani. Avessi soffiato sul fuoco forse qualcosa avrei dimostrato.

Christian mi abbraccia di nuovo salutandomi , chiedendomi se me la sento di tornare a casa, ma Io non esito a confermare la mia resistenza alla guida. Si avvicina per un ultimo bacio. Lo accetto senza però cadere nella passione.

Salgo sull'auto di mio fratello ingranando la retromarcia e poi partendo. Dopo 2 h di pensieri e tumulti, la casa si apre alla mia vista ma qualcosa non mi convince. Una figura seduta sulle scale attende che io parcheggi.

Carlo rimane fisso sul mio corpo mentre m'incammino verso di Lui:

" Sei uno stronzo" gli dico senza guardarlo

" Me lo ha chiesto con così tanta disperazione Sofy! "

" Tu non dovevi intrometterti!"

" Tu non dovevi uscire con uno sconosciuto!"

" Ma cosa ne vuoi sapere tu! Per favore evita certe frasi"
" Ti sei lasciata con Riccardo solo due settimane fa, cosa vuoi fare Sofia?"
" Voglio vivere, voglio innamorarmi!"
" Ma non è possibile, te ne rendi conto? Sei partita  sei ore fa, sono le tre di notte e con disinvoltura mi dici che sei andata da sola a Firenze solo per innamorarti ancora! Sei sposata ragazza, non puoi fare la single!"
" Lui ha detto fine! Io non sono nulla per lui"
" Cazzo Sofia, finiscila di dire che è stato Lui! Credo che ti abbia detto in mille modi che ti ama ancora"
" Mille , cento o uno, cosa cambia Carlo? Se lui afferma di amarmi ancora  allora io devo correre? Ha baciato una puttana , ha detto che non era pronto per avermi al suo fianco, me ne sono andata lontana e lui era d'accordo però quando ha compreso che anch'io avevo deciso di lasciarlo, allora è corso ai ripari, alla richieste e alle dichiarazioni. Riccardo Marni si è fatto toccare da labbra che non erano mie Ma quando sono io che bacio un ragazzo allora il mondo si deve indignare!!!"

" Hai baciato quello sconosciuto?"

" Non ti riguarda"

" Invece si, sei mia sorella e devo proteggerti da questi maniaci! Poi nel tuo stato!"

Lo squadro da capo a piedi
" Ah bene, lo sapete tutti adesso, magari lo hai anche detto a Marni!"

Le nostre oramai sono grida nella campagna

" No, non l'ho fatto perché non sono io quello che deve una verità al proprio marito"

" Io non gli devo niente e ti ho già detto che non sono più sua moglie!"

" So io cosa sei ora Sofia..."

I miei occhi emettono solo tormento ed incomprensione

" Cosa Carlo? Dimmelo !"

" Lasciamo perdere ..."

Volta le spalle ma la mia mano lo ferma

" Dimmi cosa sono....su forza, fammi entrare nei tuoi pensieri. Non hai nemmeno il fegato di dirmi le cose in faccia, sei bravo solo a parlarmi con Lui alle spalle!"

" Sei una Troia Sofia, lo sei diventata"

Il tempo si ferma e la mia mano si stampa sul suo viso rilasciando uno schiaffo risonante.

" Vaffanculo Carlo e Vaffanculo tutto! Chiamalo e digli che quella Troia di sua moglie si è fatta mettere la lingua in bocca da un altro!"

Le luci di casa si accendono ma la mia rabbia mi fa prendere l'auto e mi fa scappare lontana.

Guido senza sosta lasciando il corpo di mio fratello immobile.

Macino chilometri fino alla mia vecchia casa. Suono il citofono con Lucia che arriva in pigiama, mi osserva sconcertata ma non le dono il tempo del dubbio:

" Abbiamo bisogno di una casa"

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