Prologo

In un lontano futuro...

Sora si era svegliato con un mal di testa pazzesco, mentre la vista non si era ancora ristabilita del tutto. Il ragazzo si era alzato, riuscendo a malapena a muoversi nello spazio angusto in cui era stato rinchiuso. Piano piano, ricordava i particolari di ciò che era successo: Kallen, il dolore alla testa, il suo rapimento... Lisa! L'aveva vista, l'ultima volta, che correva per raggiungere Kallen, ma era caduta in ginocchio per il mal di testa. Sora si era diretto verso quella che doveva essere la porta e l'aveva spinta per aprirla. Naturalmente qual'era il problema? Era chiusa a chiave! Vabbé, almeno aveva capito che Kallen non era poi così stupido. Sora si era accasciato a terra quando un'improvvisa fitta alla testa lo aveva colto impreparato, facendolo anche indietreggiare dall'altra parte della stanza. Fuori dalla stanza si sentivano delle grida, delle urla, come se qualcuno stesse litigando. Il dolore alla testa stava crescendo e, alla fine, Sora aveva strillato:"Smettetela di litigare, ogni volta che usate i vostri poteri per umiliarvi a vicenda io ci rimetto!". Dopo un secondo di pausa, il dolore era scomparso. La porta si era aperta, lasciando entrare due ragazzi: uno era Kallen, mentre l'altro, con i capelli bianchi, sembrava essere triste. Il bianco aveva aiutato Sora ad alzarsi, mentre Kallen diceva:"Simeon, se tu credi di riuscire a cambiarmi, allora sbagli di grosso. Io userò la forza di questo ragazzo... ". Ok, l'azzurro ne aveva abbastanza. Finalmente, dopo essere stato preso in giro, rapito e torturato per sbaglio, voleva vendicarsi. Come? Urlando a mezzo mondo:"SMETTETELA IMMEDIATAMENTE DI DIRE COSE INSENSATE, PIUTTOSTO: IO HO UN NOME, MI CHIAMO SORA, E ADESSO MI SPIEGATE COSA STA SUCCEDENDO!". I due ragazzi erano rimasti di sasso per quella scenata. Poi, il bianco aveva parlato:"Io mi chiamo Simeon e sono un ultraevoluto. Sei circa duecento anni nel futuro, e Kallen", sguardo omicida, "Vuole usare il potere del tuo Spirito Guerriero per ricaricare un'arma pericolosissima". Sora aveva spalancato gli occhi come un gufo, per poi chiedere a Kallen:"Ma hai mangiato pancetta avariata per colazione oppure non hai mai visto uno psicologo? Io non sono un caricabatterie!". Kallen, dopo aver riso, gli aveva risposto:"Qualcosa del genere. Credimi, Sora: tu non sai a cosa servi". Simeon e Sora si erano scambiati uno sguardo spaventato: Kallen stava diventando pazzo.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top